Seneca e la teoria della natura …………. PDF

Title Seneca e la teoria della natura ………….
Author alessia esposito
Course Filosofia della storia
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Summary

Appunti su Seneca e la teoria sulla natura………
Corto ma esauriente……………...


Description

Seneca e la natura Seneca descrive principalmente la natura nelle opere Naturales Questiones e De Breviatate Vitae. La concezione che ha della natura è di una natura benigna all’uomo. Nonostante ciò l’uomo non la considera tale,perché ritiene che essa abbia donato una vita troppo breve. In realtà,Seneca spiega che la vita è sufficiente, ma la gran parte degli uomini la spreca in faccende del tutto inutili (De Brevitate Vitae). Questa visione della natura benigna è evidente anche nel trattato scientifico Naturales Questiones. In questo trattato vengono descritti i fenomeni naturali (spiega come avviene la nascita dell’arcobaleno o del temporale ad esempio). Seneca parte dalle osservazioni e dalle ipotesi già esistenti in passato, senza aggiungere alcuna legge. Fa ciò perché il suo vero obbiettivo è rendere l’uomo sereno,in modo tale da liberarlo dalla paura che nutre nei confronti della natura. Inoltre, l’autore spiega nel trattato quanto sia importante la conoscenza della natura come spinta per il progresso umano. Il progresso tecnico (negativo) invece,non fa altro che modellare e manovrare la natura, rendendo solo apparentemente l’uomo felice. Questo progresso tecnico, inoltre incrementa i desideri e i vizi dell’uomo senza mai riuscire a colmarli. Per dimostrare ciò,Seneca riporta l’esempio concreto dello specchio: oggetto nato come tentativo utile all’uomo per conoscere se stesso,ma utilizzato ben presto per vanto personale. Il progresso tecnico quindi può essere anche negativo, poiché può condurre l’uomo verso una condizione di infelicità. Ad incrementare il suo pensiero positivo nei confronti della natura vi è anche l’adesione alla filosofia stoica.Per gli stoici infatti la natura era benigna e compito dell’uomo era cogliere le leggi “naturali” e rispettarle,senza alcun tentativo di modifica.Solo così l’uomo poteva vivere in totale serenità e in assenza di dolori. La concezione di natura benigna verrà ripresa successivamente anche dai positivisti e inizialmente condivisa dal poeta Giacomo Leopardi....


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