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Course Metodi E Tecniche Delle Attivita' Motorie
Institution Università degli Studi di Enna Kore
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TEORIA METODOLOGIA E DIDATTICA DELL’ALLENAMENTO SPORTIVO SPORT DI PRECISIONE E MEZZI:        

Karting Automobilismo Motociclismo Motonautica Cronometristi Tiro a volo Tiro a segno Tiro con l’arco

SPORT DI POTENZA E DI POTENZA CON COMPONENTI DI DESTREZZA:         

Nuoto sprint Sci alpino e d’erba Pattinaggio:sprint e short track Atletica: sprint, ostacoli, lanci, prove multiple Ciclismo: sprint e su pista Pesi Golf Canoa e Kajak Arrampicata sportiva

DISCIPLINE TECNICO- COMBINATORIE         

Equitazione Sci nautico Vela e nuoto sincronizzato Pesca sportiva Pattinaggio su ghiaccio Ginnastica artistica e ritmica Danza Sport invernali Curling

NEGLI SPORT DI SITUAZIONE: (Giochi sportivi, sport di combattimento e a rapido adattamento ambientale) La tecnica ha una funzione cosi’ complessa e variabile che risulta difficile definirla con una sola espressione. In questi sport è indispensabile sviluppare movimenti in condizioni che cambiano continuamente a seconda della situazione che si presenta. Le abilità motorie richieste in questi sport, vengono definite dalla letteratura “open skills” poiché al contrario degli altri sport fino ad ora descritti, non si ricerca la ripetizione degli stessi movimenti stereotipati “closed skills”, ma l’esecuzione di un’ampia gamma di variazioni dello stesso movimento. CARATTERISTICHE DELLA TECNICA NELLE VARIE DISCIPLINE SPORTIVE. Discipline con significato qualitativo: (ginnastica art., tuffi, pattinaggio) Sono caratterizzate dalla precisione e dalla espressione dei movimenti. La tecnica è l’oggetto stesso della valutazione della prestazione sportiva. Discipline di situazione: (giochi sportivi, sport di combattimento) Sono caratterizzate dalla variabilità di situazioni e dalle conseguenti reazioni, la tecnica deve risolvere compiti motori complessi in relazione alle mutevoli condizioni della competizione. L’atleta deve possedere una grande varietà di abilità tecniche. CARATTERISTICHE DELLA TECNICA NELLE VARIE DISCIPLINE SPORTIVE. Vari autori suddividono le discipline sportive in quattro gruppi ed in ciascuno di essi la tecnica assume una rilevanza diversa. Discipline di forza e/o velocità: (sprint, lanci, sollevamento pesi, ecc.) Sono caratterizzate dalla brevità e dall’intensità dello sforzo. La tecnica serve a sviluppare al massimo la capacità di utilizzare la forza nel movimento specifico. Discipline di resistenza: (fondo e mezzofondo, ciclismo, nuoto, canottaggio ecc.) Sono caratterizzate dalla capacità di resistenza. La tecnica serve ad economizzare il dispendio energetico.

SPORT DI RESISTENZA:        

Atletica leggera (fondo e mezzofondo) Sport invernali: prove nordiche Nuoto e nuoto pinnato Canottaggio Triathlon e Pentathlon Orienteering Ciclismo Pattinaggio a rotelle: corsa

SPORT DI OPPOSIZIONE INDIVIDUALE E GIOCHI INDIVIDUALI          

Judo – Karate Lotta Pugilato Scherma Tennis Tennis da tavolo Squash Badminton Pallatamburello Pallone elastico

SPORT DI SQUADRA:          

Baseball Softball Calcio Pallanuoto Hockey Pallavolo Basket Pallamano Football americano Rugby

LE CAPACITA’ COORDINATIVE GENERALI Apprendimento motorio: capacità di apprendere dalle esperienze informazioni e schemi che stabilizzano e costruiscono il substrato di ulteriori apprendimenti Controllo motorio: capacità di controllare il corpo nel suo insieme e nelle sue parti Adattamento motorio: capacità di affrontare nuovi apprendimenti motori attraverso un adattamento dei precedenti e diverse condizioni esterne Trasformazione motoria: capacità di mettere insieme le info esterne per costruire una risposta motoria nuova e uno schema che modifica il precedente.

SPECIALI Equilibrio: capacità di compiere azioni motorie modificando la base di appoggio sia in forma statica che dinamica. Combinazione: capacità di svolgere simultaneamente più movimenti costruendo nel contempo l’ordine esecutivo Differenziazione: capacità di discriminare gli elementi legati allo spazio e al tempo.

LE CAPACITA’ CONDIZIONALI. FORZA, RESISTENZA E VELOCITA’. FORZA: FORZA VELOCE, FORZA MASSIMA E FORZA RESISTENTE. FORZA & RESISTENZA: FORZA RESISTENTE E RESISTENZA ALLA FORZA. RESISTENZA: RESISTENZA DI BREVE, DI MEDIO E LUNGO PERIODO. RESISTTENZA & VELOCITA’: RESISTENZA ALLA VELOCITA’ E VELOCITA’ RESISTENTE. VELOCITA’: VELOCITA’ DI AZIONE, ACCELLERAZIONE E VELOCITA’ MASSIMA.

CAPACITA’ CONDIZIONALI: La forza: è la capacità di opporsi ad ogni tipo di resistenza. E’ la capacità che hanno i muscoli di sviluppare tensioni attraverso la contrazione muscolare. La resistenza: è la capacità di prolungare nel tempo azioni motorie mantenendo inalterata l’efficacia del movimento e le sue caratteristiche. La velocità: è la capacità di compiere azioni motorie nel minor tempo possibile. LA VELOCITA’ Velocità resistente: Capacità di mantenere la massima velocità per più tempo possibile Resistenza alla velocità: Capacità di mantenere il più a lungo possibile una media velocità resistendo alla fatica Velocità d’azione: Capacità di eseguire un’azione motoria nel minor tempo possibile Accellerazione: capacità di raggiungere la massima velocità nel più breve tempo possibile. Velocità massima: capacità di spostamento in velocità.

LA RESISTENZA Forza resistente: capacità di prolungare nel tempo l’azione muscolare. Resistenza alla forza: capacità di ripetere il più alto numero di azioni muscolari. Resitenza breve periodo: Entro i 3 minuti. Di medio periodo: tra i 3 e i 9 minuti. Di lungo periodo: oltre i 9 minuti.

LA FORZA Forza veloce: capacità di produrre una intensità massima nel più breve tempo possibile mantenendo un’esecuzione efficacie del movimento. Forza massima: Capacità di selezionare il massimo numero di fibre muscolari per opporsi ad una resistenza. Forza elastica: Capacità di sfruttare le proprietà elastiche di muscoli e tendini.

MECCANISMI DI RISINTESI DELL’ATP Anaerobico alattacido:(fino a 10 secondi): da accumulatori di radicali fosforici. Anaerobico lattacido: (tra i 10 e i 50 secondi): da trasformatore di glucidi:acido lattico. Aerobico: (oltre i 50 secondi) : da ossidazione di lipidi e dei glucidi: CO2 E H2O.

LA DESTREZZA Capacità di risolvere un problema motorio in modo efficace ed economico. LE CAPACITA’ CORDINATIVE SPECIALI Reazione: Capacità di dare una risposta motoria ad uno stimolo nel minor tempo possibile. Differenziazione dinamica: Capacità di raccogliere le informazioni che arrivano dall’esterno e dall’interno del nostro corpo. Anticipazione motoria: Capacità di previsione in campo motorio che consente azioni in rapporto a stimoli ambientali. Fantasia motoria: Capacità di esprimere movimenti nuovi o una vasta gamma di schemi interpretativi attraverso il movimento.

LE CAPACITA’ MOTORIE Capacità condizionali: sono basate sull’efficienza dei meccanismi energetici e la disponibilità di energia ne è il fattore limitante. Capacità coordinative: sono basate sull’efficienza dei meccanismi di ricezione, elaborazione, controllo e sulla precisa regolazione del movimento sia in forma semplice che complessa. Le capacità coordinative possono essere generali e speciali.

Capacità articolari: sono basate sulla flessibilità dei rapporti articolari che consentono il massimo della esecuzione sotto il profilo biomeccanico. Inoltre le capacità articolari possono essere generali e specifiche.

LE ABILITA’ MOTORIE Per abilità motorie s’intendono le azioni che sono state apprese attraverso la ripetizione del movimento. Le abilità identificano il risultato finale di un processo di apprendimento. Divenire abili nell’eseguire una determinata azione motoria, significa garantire stabilmente le caratteristiche del processo esecutivo e la messa in gioco del proprio bagaglio motorio ogni volta che una stimolazione richiede una risposta di quel tipo. CAPACITA’: idoneità, attitudine della persona a svolgere una funzione o riuscire nella realizzazione di un compito. CAPACITA’ MOTORIA:Possibilità dell’individuo di rispondere alle sollecitazioni motorie interne ed esterne. ABILITA’ MOTORIA: Acquisizione volontaria dell’individuo che gli consente la riproduzione del movimento.

LO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE Mezzi: esercizi, giochi di movimento, giochi sportivi, percorsi, circuiti. Metodi: variazione dell’esecuzione, variazione delle condizioni, combinazioni di abilità, controllo del tempo, variazione delle informazioni, lateralità. MEZZI E METODI PER LO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI FORZA VELOCE METODO DELLE RIPETIZIONI: ripetizioni in serie, ripetizioni di esercizi in successione, circuito. METODO ALTERNATO DI ESERCIZI IN SERIE: gare, circuito quindi forza veloce + velocità alternate. METODO LUDICO: giochi e gare. Metodo a staffetta: staffetta andata e ritorno, doppia andata e ritorno, ad inseguimento. Metodo misto: secondo necessità.

VELOCITA’ Metodo con esecuzioni singole: giochi con cambio di posto, partenza lanciata, allunghi, corsa in salto e variazioni di ritmo. Metodo a staffetta: esecuzioni ripetute ad intervalli variabili. Metodo della reazione: da posizioni diverse, gare a squadre. Metodo ludico: a squadre, uno contro tutti, a gruppi variabili. Metodo con esercizi ripetuti in serie alternate: Gara multipla, gara di velocità. RESISTENZA Metodo della durata: andatura costante, andatura variabile, circuito. Metodo ad intervalli: per la resistenza di breve, di medio e di lungo periodo, circuito. Metodi combinati: ripetizioni, giochi sportivi, circuiti. Intensivo ad intervalli: esecuzioni rapide e con intense con pause frequenti. Ripetizioni limitate. Estensivo ad intervalli: esecuzioni di media intensità con brevi pause. Ripetizioni numerose o limitate. Durata: esecuzioni lente e con brevi pause o senza pause. Una o numerose ripetizioni.

METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO GIOVANILE E INFANTILE I metodi principali per l’allenamento infantile e giovanile sono il metodo del carico continuo e quello ad intervalli di breve durata a carichi intermittenti. Non risultano essere adatti il metodo della ripetizione e il metodo della gara. Occorre variare spesso i contenuti e i metodi di allenamento. Oltre alla corsa l’allenamento della resistenza può essere reso più interessante utilizzando altri mezzi. METODO DELLA GARA: il metodo della gara è legittimo solo quando si usa appositamente una fitta successione di gare sotto forma di un blocco di competizione. Es: un corridore sugli 800m in una settimana disputerà più gare, la maggior parte delle quali su distanze maggiori o minori ma

comunque diverse dalla propria. Il metodo della gara è utilizzato esclusivamente come preparazione ai momenti principali delle gare della stagione. METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO DELLA FORZA Secondo Herre, nell’allenamento sportivo della forza deve essere prevalente il tipo di allenamento che corrisponde alla forma predominante di contrazione nel gesto atletico specifico. A tutto ciò, è opportuno abbinare alcuni principi imprescindibili. La tensione muscolare deve essere sempre massima per garantire la massima sincronizzazione delle fibre muscolari. La velocità di accorciamento del muscolo dev’essere altrettanto massima per attivare meglio lo stimolo neuromuscolare. METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO PER L’ETA’ PRESCOLARE E SCOLARE (PRIMA E SECONDA) I metodi di allenamento dei quali ci si serve per lo sviluppo della resistenza di base sono: il metodo ad intervalli, il metodo del carico continuo. l’allenamento della resistenza deve orientarsi sulle attitudini naturali del movimento dei bambini. METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA (METODO DELLA GARA). Attraverso il metodo della gara si addestrano esclusivamente le capacità speciali di resistenza. Si possono ottenere stati funzionali dei singoli sistemi altrimenti irraggiungibili, sia nel normale allenamento, sia in gare e test. RESITENZA (METODO DELLE RIPETIZIONI) ANAEROBICO ALATTACIDO Intensità di stimolo: corsa: dal 90% al 100% delle massime capacità di prestazione. Densità di stimolo: corsa: pausa di recupero a seconda della distanza percorsa da 3 a 45 minuti. Volume di stimolo: corsa: da 1 a 3 ripetizioni. Durata di stimolo: breve.

METODO INTENSIVO A INTERVALLI (RESISTENZA): ANAEROBICO ALATTACIDO. EFFETTO FISIOLOGICO: Regolazione del sistema cardiocircolatorio, capillarizzazione, metabolismo, effetto tampone, potenziale energetico, sezione muscolare, coordinazione, sensomotoria. EFFETTO DI ALLENAMENTO: Capacità specifica di resistenza, resistenza alla rapidità e resistenza alla forza. METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA (METODO INTENSIVO AD INTERVALLI) ANAEROBICO ALATTACIDO INTENSITA’ DI STIMOLO DEGLI ESERCIZI: corsa: dall’80% al 90% delle massime capacità di prestazione. DENSITA’ DI STIMOLO: da 90 a 180 sec. Di pausa. VOLUME DI STIMOLO: corsa:da 12,5 fino a 60 secondi, esercizi di forza: da 8 a 15 sec. DURATA DI STIMOLO: breve. METODO ESTENSIVO AD INTERVALLI (ANAEROBICO LATTACIDO) RESISTENZA. AZIONE FISIOLOGICA: regolazione del sistema cardio circolatorio, capillarizzazione, capacità di consumo di ossigeno, metabolismo. EFFETTO DI ALLENAMENTO: resistenza generale, resistenza speciale, resistenza alla forza, qualità volitive EFFETTO PSICOLOGICO: forza di volontà, capacità di superarsi. METODI E CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA Intensità di stimolo: aumento progressivo dal 25% al 75% delle massime capacità di prestazioni Densità di stimolo: esercitazione continua senza pause. Volume di stimolo: molto grande (km percorsi, somma dei pesi sollevati) Durata di stimolo: molto lunga.

CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO: corsa continua, corsa con cambi di velocità. Carico prolungato: fartlek, corsa a triangolo o rettangolo, corsa per allenare il senso del tempo, allenamento a stazioni, corsa continua ad intervalli. COMPONENTI DEL CARICO DI ALLENAMENTO Intensità di stimolo: forza del singolo stimolo Densità di stimolo: rapporto temporale tra fasi di carico e recupero. Durata dello stimolo: durata dell’azione di un singolo stimolo o di una serie di stimoli. Volume dello stimolo: durata e numero degli stimoli per unità di allenamento. Complessità dello stimolo: complessità del particolare tipo di stimolo. Frequenza dello stimolo: numero delle unità di allenamento quotidiane o settimanali. ASPETTO QUANTITATIVO: durata e volume dello stimolo, frequenza di allenamento. ASPETTO QUALITATIVO: intensità, densità e complessità dello stimolo. MEZZI E METODI DELL’ALLENAMENTO Per mezzi di allenamento si intendono tutti quei mezzi e quelle misure che sostengono lo svolgimento del processo di allenamento. I mezzi di allenamento sono di tipo organizzativo e di tipo informativo e gli attrezzi. I metodi di allenamento rappresentano procedure pianificate che sono sviluppate allo scopo di realizzare gli obbiettivi di allenamento definiti CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO Esercizi di sviluppo generale o fondamentali: sono quelle esercitazioni che hanno il compito di creare un’ampia base per la successiva, crescente specializzazione. Esercizi speciali: sono quelle esercitazioni che vengono costruite sulle esercitazioni generali, ma perfezionano in forma specifica componenti parziali della capacità di prestazione sportiva.

Esercizi di gara: migliorano l’insieme delle componenti della prestazione, in forma complessa, in maniera integrata e strettamente riferita a una specialità sportiva. Esercizi di gara: migliorano l’insieme delle componenti delle prestazioni, in forma complessa, in maniera integrata, e strettamente riferita ad una specialità sportiva. OBIETTIVI DELL’ALLENAMENTO: Obiettivi psicomotori di apprendimento: comprendono sia i fattori organico- muscolari della prestazione sia le capacità e abilità coordinative. Obiettivi cognitivi di apprendimento: comprendono nozioni nel settore tecnico e tattico. Obiettivi affettivi di apprendimento: comprendono forza di volontà, l’autocontrollo ecc. LO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI PRESTAZIONE SPORTIVA. Durante il processo di allenamento a lungo termine, grazie alla determinazione di obiettivi, contenuti, mezzi e metodi di allenamento la capacità di prestazione è soggetta a un perfezionamento finalizzato.

L’ALLENAMENTO DEGLI ADULTI. Presenta 3 caratteristiche fondamentali. La definizione netta del modello individuale di allenamento come risultato delle esperienze accumulate negli anni precedenti. L’alternanza tra carichi di lavoro elevati e carichi di lavoro di moderata o media intensità, per attivare più efficacemente i fenomeni di supercompensazione. L’esigenza di limitare all’essenziale gli obiettivi da perseguire, fino a valorizzare sempre più, anno per anno, le esercitazioni specifiche. L’ALLENAMENTO GIOVANILE. La strumentazione del carico è diretta soprattutto a garantire la capacità di carico meccanica e quella generale dell’organismo attraverso: esercizi per la colonna vertebrale, lo sviluppo dei muscoli posturali, esercizi di stretching, esercizi di scarico e di compensazione.

Un carico sportivo multilaterale precoce agevola la maturazione nervosa e lo sviluppo della muscolatura e predispone ad una maggiore capacità di carico per la costruzione a lungo termine della prestazione nello sport di alto livello. Nell’età infantile e nell’adolescenza viene meno il principio base dell’adattamento attraverso l’aumento continuo del carico. L’allenamento dei giovani presenta tre caratteristiche fondamentali: l’attività di gruppo è da preferire per esigenze metodologiche, didattiche ed organizzative. Il perseguimento di numerosi obiettivi favorisce la costruzione delle esperienze motorie di base. L’obiettivo di sviluppare i molteplici presupposti della prestazione conduce a ricercare nel breve periodo, un miglioramento agonistico più attenuato e riferito ad esperienze di gara diversificate. L’allenamento giovanile consiste nel preparare il giovane atleta, nell’insieme e sistematicamente, ad ottenere delle elevate prestazioni sportive nell’età adatta e cercare quindi delle basi stabili. L’accento viene posto sullo sviluppo di una base ampia di prestazioni in riferimento alle capacità fisiche, alle abilità tecniche, alle capacità tattiche e a quelle psicologiche. Cosi’ facendo si crea il presupposto per l’assimilazione dell’allenamento di elevata prestazione. PRINCIPI GENERALI PER GIOVANI E PRINCIPIANTI. Progressività: quantità di lavoro da svilupparsi in fase iniziale di approccio o ripresa di attività fisica. Gradualità: qualità del lavoro che si svolge, ovvero la ricerca di impegni che hanno lo scopo ben preciso di migliorare l’efficienza funzionale di specifiche regioni muscolari o apparati che vengono maggiormente sollecitati nell’esecuzione del gesto atletico. Apprendimento: ogni esercizio, necessita di un periodo più o meno lungo di apprendimento affinchè l’atleta impari ad eseguirlo correttamente. Con la ripetizione sistematica del gesto, migliora inoltre la sensibilità neuromuscolare. Durante la fase di apprendimento si possono utilizzare due metodi: analisi e sintesi. Sintesi: è l’esecuzione completa del gesto atletico, gradualmente poi si interviene nel correggere gli errori partendo da quelli più vistosi e raffinando sempre più la tecnica esecutiva.

Analisi: il movimento completo viene scomposto in una serie di movimenti più semplici da apprendere singolarmente e solo in un secondo tempo verrà ricomposto ed eseguito il movimento originario. L’ALLENAMENTO Definizione: l’allenamento è un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza nella organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in quantità e con intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti, che stimolino i processi fisiologici di super-compensazione dell’organismo e favoriscano l’aumento delle capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta al fine di esaltarne e di consolidare il rendimento di gara. L’allenamento è l’insieme delle tecniche che consentono all’atleta la realizzazione massima del suo potenziale genetico attraverso l’apprendimento di una corretta gestualità e la razionale ripetizione di esercitazioni mirate a modificare l’equilibrio organico individuale per il...


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