Capability approach riassunto PDF

Title Capability approach riassunto
Author Laura Seghi
Course Economia dello sviluppo e della cooperazione internazionale
Institution Università degli Studi di Firenze
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Summary

Riassunto lezione....


Description

Sviluppo umano e sostenibile, capability approach e cooperazione internazionale: Le teorie dello sviluppo economico sono risultate molto importanti perchè, indipendentemente dall’orientamento e dagli effetti che hanno portato, sono state in grado di definire quelle variabili che, nell’attuazione di forme di cooperazione, dovevano essere tenute come riferimento, permettendo di direzionare gli aiuti. Il paradigma che ancora oggi domina è caratterizzato da una visione dell’economia che valuta l’efficacia dell’impatto sulla base della crescita economica. Molti studi, tuttavia, hanno mostrato come l’approccio “standard” dell’economia abbia in realtà risolto solo in parte i problemi dei contesti in cui si andava ad agire => nonostante un aumento del reddito dei paesi, al loro interno rimaneva un fenomeno diffuso di POVERTÀ 1. Sulla scena mondiale, infatti, a partire da tali considerazioni, è sentito sempre di più il bisogno di abbracciare nuove visioni della cooperazione e dell’economia, che non si basino unicamente su questi aspetti. In quella che è stata definita come la quarta fase della cooperazione internazionale della seconda metà del ‘900, infatti, si fa strada un approccio teorico estremamente interessante, ideato da Sen: l’approccio delle capability. La novità di tale approccio, in particolare, è legata a due critiche che Sen pone nei confronti di due assunti fondamentali: - Sen va contro l’idea per cui a una quantità di beni posseduta da un soggetto corrisponda una certa utilità => il teorico, infatti, afferma che, a parità di risorse e beni le persone otterranno diversi livelli di benessere. Questo dipende dalla presenza di alcuni concetti fondamentali dell’approccio (benessere, capability set, capability, functionings, freedom, agency). - Utilità e benessere, per Sen, non sono uguali => secondo la visione standard, infatti, il benessere corrisponde a un insieme di beni e risorse unicamente materiali. Per Sen, il benessere è qualcosa che va oltre la mera visione materialista e lo spiega introducendo una differenza fondamentale tra standard di vita, che è caratterizzato da un insieme di dimensioni che hanno un impatto diretto sulla vita di una persona e benessere (well-being), che, al contrario, è caratterizzato da molte dimensioni, che fanno riferimento anche ad aspetti e realizzazioni che non hanno un diretto impatto sulla persona, ma che contribuiscono a farla stare bene. Rispetto all’approccio di Sen, inoltre, si può dire che esso è in grado di andare incontro alle nuove esigenze della società internazionale, in ambito della cooperazione in particolar modo: si sente, infatti, la necessità di avere un approccio che consenta una maggiore ownership dello sviluppo da parte della popolazione locale, insieme anche a una nuova visione dello sviluppo => co-sviluppo, che fa anche riferimento al concetto, sopra accennato, di agency. I termini: Questo approccio parte da una visione diversa, rispetto alle visioni standard, di benessere, come inteso anche a partire dalla distinzione con standard di vita. Il benessere è intesto, infatti, come well-being e fa riferimento alla capacità delle persone di dare origine a una vita cui diano valore, nonché alla possibilità di essere o non essere qualcosa e di fare o non fare qualcosa. Si hanno, insieme, i beings e i doings, che in questo approccio corrispondo ai cosiddetti functionings, i funzionamenti. I funzionamenti sono le realizzazioni effettive (achieved functionings), mentre le realizzazioni potenziali sono le capabilitiy (achieving functionings) => capacità di trasformare un insieme di risorse in realizzazioni potenziali (sono fondamentali i fattori di conversione - sono caratteristiche proprie di un individuo, fisiche e psichiche, legate all’età, al genere e all’ambiente circostante, famigliare, istituzionale, politico, ambientale - e le scelte). L’insieme delle reali opportunità di una persona prende il nome di capability set, o insieme delle capability. Maggiore è questo set, maggiore è la scelta dell’individuo, che entra in gioco nel momento in cui si passa dal set alle capability o ai functinoings. Il concetto di freedom, infatti, fa proprio riferimento alla libertà di scelta delle persone. Infine, il concetto di agency fa richiamo alla capacità delle persone di divenire agenti attivi del cambiamento, includendo, pertanto, la possibilità reale che queste possano andare incontro a propri interessi e obiettivi, che possono avere effetti diretti o meno su standard di vita e benessere.

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la povertà è vista da Sen come la mancanza di libertà.

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L’approccio di Sen, inoltre, ha effetti anche nel tema delle policy => abbiamo visto che diviene centrale l’individuo, ma insieme ad esso si hanno una serie di fattori importanti, che prima non erano presi in considerazione: 1. Il concetto di Empowerment => le persone divengono agenti attivi del cambiamento (lo sviluppo, tra l’altro, è visto come la possibilità delle persone di dare origine a un ambiente in cui possano realizzare i propri obiettivi). 2. L’ambiente diviene una parte importante, con introduzione del concetto di sostenibilità => risponde al bisogno della società internazionale di avere uno sviluppo umano sostenibile. È importante perchè anche l’ambiente esterno, oltre a quello interno, ha una sua rilevanza rispetto alle capabilities e ai functinoings. 3. Mettere in primo piano l’individuo. 4. La multidimensionalità di questo approccio è innovativa => si introduce l’idea di libertà di scelta; si prendono insieme più livelli per poter misurare, ad esempio, la bontà di un aiuto. Tra le varie influenze nelle policy, questo approccio porta a una nuova visione dell’attuazione dello sviluppo => si parla di sviluppo umano sostenibile, che coinvolge le comunità locali (approccio bottom-up + ownership) e le comunità divengono stakeholder attivi. Le capability, inoltre, possono assumere un valore intrinseco, quindi di per sé importante per l’individuo, che può realizzare propri obiettivi, ma anche strumentale, si pensi al caso dell’istruzione. Le sinergie tra capability: Si hanno due tipi di sinergie:

1. Tra capability diverse, tra risultati sociali, tipici dello sviluppo umano. Questo tipo di

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sinergia ha la caratteristica di portare a un impatto positivo maggiore dello sviluppo. In particolare, fa riferimento agli interventi in ambito sociale che si caratterizzano per un’erogazione dei servizi sociali di base (o BSS). Questo tipo di intervento influenza il well-being e il well-becoming delle persone, ma cosa ancora più importante - mostra come le capability si completino e rafforzino a vicenda. Questa è proprio una dimostrazione del vantaggio di un impatto integrato. Un intervento in un dato settore, ad esempio l’istruzione (capability con valore intrinseco e strumentale, come vediamo qui), ha effetti anche su altri settori, ad esempio, la pianificazione familiare, i livelli di salute. Si ha un effetto cumulato che ha, però, natura diversa dalle esternalità: diversamente da queste ultime, infatti, tali sinergie si influenzano vicendevolmente. È vero, tuttavia, che si tratta di un sistema molto complesso, motivo per cui in molti PVS non si sono raggiunti gli esiti sperati. Inoltre, è importante evidenziare il ruolo dello stato: l’erogazione di BSS da parte dello stato (la società nomina dei rappresentanti politici, che definiranno la tassazione della stessa - la società, in pratica, decide di autotassarsi - e potranno assumere persone per erogare tali BSS) in un contesto può avere effetti positivi. In diversi casi ha permesso un aumento dell’inclusione sociale. Ma, si hanno ragioni per cui si può giustificare la presenza di fornitura privata => in molti paesi si hanno entrambe. Tuttavia, molti PVS non erogano gratuitamente i BSS perchè hanno livelli di reddito troppo bassi (basso gettito fiscale) e un debito troppo alto, nonché una minore importanza attribuita a settori quale quello dell’istruzione e della sanità, rispetto ad altri. L’aiuto internazionale nell’erogazione dei BSS può avere effetti risolutivi nel breve-medio termine, consentendo un accesso di più persone che, nel lungo periodo, andrà a comprare il gap fiscale. Sinergie tra i risultati di cui al punto 1 e risultati economici, importanti nel processo di espansione delle capability. È una relazione tra reddito e sua distribuzione E i risultati sociali. Infatti, oltre una certa soglia, un aumento di benessere in termine sociale non è più possibile, se non in presenza di sviluppo economico e, viceversa, un aumento di sviluppo economico è possibile se si ha una forza lavoro in salute e istruita.

I paesi high achievers sono quei PVS che rispetto agli altri sono riusciti ad ottenere uno sviluppo umano maggiore, attivando il primo tipo di sinergie o entrambe. Lo sviluppo umano sostenibile nasce dalle sinergie positive nei due ambiti => importante implicazione: i decisori pubblici devono tenere conto anche di queste sfere. Tuttavia, molte politiche che hanno sortito effetti negati (politiche di aggiustamento in Africa e America Latina, ad esempio) sono state riconosciute come sbagliate, ma i loro errori non contabilizzati. Ovvero, si continuano a proporre politiche simili. Un framework ha evidenziato l’andamento di queste due

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sinergie: è basato su due assi, uno del social development; uno dell’economic development. Con tale framework si possono individuare i sentieri in grado di determinare progresso in termini di sviluppo umano e sostenibile. Lo sviluppo umano entra nella strategia di cooperazione negli ultimi decenni tramite: - finanziamento dei BSS, con MDGs (in parte) - Espansione dei programmi di sviluppo umano a lv locale L’aiuto per i BSS inizia a farsi strada nel corso degli ani ’70, con la teoria dei Basic Needs, ma diviene centrale a partire dagli anni ’90 con il paradigma dello svi umano. Nel corso del ’95 a Copenaghen si tiene un summit durante il quale viene approvata l’iniziativa 20/20, per cui il 20% della spesa pubblica dei paesi e il 20% degli aiuti devono essere destinati ai BSS. Con il tempo, questa visione ha preso sempre più campo => vertice del millennio integra, in parte, i BSS, ma diverse critiche ai MDGs, tra cui il fatto che, nonostante l’aver portato una nuova visione dello sviluppo, con maggiore partnership e ownership, ha visto la creazione di strategie a tavolino, ma anche: - non ci si chiedeva se tali strategie fossero in grado di portare ai risultati auspicati, tra cui maggiore Empowerment; - Non si basava sul contesto in cui venivano portati; - Budget usato era quello dei PVS, che spesso non avevano fondi => gli aiuti dovevano colmare le “lacune” in tal senso, ma si avevano ripercussioni negative in certi contesti (Africa) con dipendenza economica. Non si deve dimenticare che gli aiuti e o sviluppo devono avvenire sulla base delle priorità definite a livello locale. Il secondo di questi, invece, è risultato molto importante, dal momento che ha permesso la realizzazione di uno sviluppo integrato, incentrato anche sulla promozione dei diritti umani, il sostegno alle comunità locali e una sostenibilità anche ambientale.prendendo tutti questi aspetti insieme, infatti, è possibile ridurre il livello di esclusione sociale nei vari contesti, oltre che accrescere la collaborazione tra gli attori coinvolti => si arriva alla definizione di una cooperazione decentrata e di una cittadinanza attiva e coinvolta. Tuttavia, non è semplice da attuare, proprio per tutte queste caratteristiche.

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