Creatività Deliberata PDF

Title Creatività Deliberata
Course Linguaggi della pubblicità
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Creatività Deliberata L’atto della creazione, in passato si riferiva solo alle divinità e agli dei ma da poco ha iniziato ad interessare anche il genere umano. In realtà i creativi sono sempre esistiti ma si accontentavano di essere chiamati “inventori”, “geni”, “progressisti”, “esploratori”, “scopritori”, “rivoluzionari”. Non c’è una precisa e condivisa definizione per il termine creatività in quanto molti ad esempio la definiscono come un accezione utilitaristica (mondo anglosassone), altri invece considerano la creatività come un qualcosa riferito alla fantasia, alla immaginazione, al talento artistico... (mondo italiano). Nonostante migliaia di definizione date ad essa il dizionario italiano “Nuovo De Mauro”, la fa apparire come la capacità di creare, d’inventare, di stimolare la creatività nei bambini. Ma questa capacità può essere sia acquisita, che sviluppata oppure anche migliorata attraverso pratica e strumenti adeguati.

Secondo Umberto Galimberti (dizionario di psicologia 1999) invece la creatività è un carattere del comportamento umano riscontrabile solo in alcune persone ossia coloro che sono capaci di creare delle connessioni tra pensieri e cose, portando così a delle innovazioni e a dei cambiamenti.

Per il matematico, fisico e filosofo naturale Henri Poincaré la creatività è la capacità di associare elementi esistenti in combinazioni che siano “NUOVE e UTILI”. Novità: un approccio nuovo, qualcosa di originale e unico. Utile: che ha un valore e uno scopo, è rilevante può avere un utilizzo. P r, psicologo e teorico, essere creativi significa fare qualcosa di insolito e logico in modo tale che le persone possano prendere sul serio l’idea e non associandola ad un qualcosa di folle/pazzo. Inoltre secondo Joy Paul Guilford un creativo compie attività di invenzione, di progettazione, di composizione e di pianificazione, confermando (Paul Torrance) che la creatività è una caratteristica distintiva dell’uomo in ogni area del comportamento.

s invece rivedendo gli studi di Guilford sostiene che la creatività è moltissime definizioni raggrupabili in un prisma con 4 facce ognuna con la sua caratteristica, ma soltanto lavorando insieme esse posso funzionare correttamente. Esse appunto vengono definite come le 4 aree fondamentali della creatività: La prima identifica le caratteristiche della persona creativa. La seconda identifica i componenti del processo creativo. La terza identifica gli aspetti del prodotto creativo (ciò che viene ottenuto). La quarta identifica le caratteristiche dell’ambiente che favorisce la creatività. In Italia, Alessandro Amadori e Nicola Piepoli definiscono la creatività come la capacità del cervello e della personalità umana di dare vita a delle produzioni mentali o materiali, astratte o concrete, caratterizzate da tre proprietà: Originalità. C e. à.

Robert Sternberg e Todd Lubart si trovano invece d’accordo con Poincaré sostenendo che però la creatività è un’abilità di produrre un lavoro nuovo (originale) e appropriato (utile).

In ambito pubblicitario i creativi sono delle figure professionali che hanno il compito di trovare delle idee (copywriter e art director). Ma alcuni famosi pubblicitari hanno approfondito il concetto di creatività sostenendo che il processo di creazione era una sorta di catena di montaggio (John Young). Alex Osborn poi inizia a fare una ricerca sulle persone e sul pensiero creativo creando la g e successivamente il creative problem solving process.

Einstein sosteneva che l’immaginazione è più importante della conoscenza in quanto essa è limitata. ? A

ì.

Immaginazione/Fantasia Con la fantasia siamo in grado di viaggiare o volare, sia nel tempo che nello spazio.... inventarci con solo chiudere gli occhi situazioni inverosimili, piacevoli o terrificanti... Con la fantasia ognuno di noi può vivere nel Medioevo o atterrare sulla luna, saltare da una montagna a un’altra o salire su un cavallo in corsa.

C

à

La à è un processo associativo che combina elementi conosciuti in modo nuovo, realizzando soluzioni originali e innovative. Creare significa produrre qualcosa (oggetto, idea, struttura) che appaia come nuova o originale. Andare sulla luna con la fantasia è operazione assolutamente facile per chiunque. Invece, costruire una macchina che ci porti veramente sulla luna, appartiene alla creatività. In sintesi Possiamo sostenere che per affrontare un problema da risolvere creativamente occorre definire chiaramente l’obbiettivo incorporare tutta l’informazione necessaria e a partire dalla quantità e qualità dei dati acquisiti: elaborare un pensiero innovativo.

Possiamo misurare o valutare la creatività? Abbiamo visto quanto il nostro cervello sia pigro e ripetitivo... Quando parliamo di pensiero innovativo o creativo, dobbiamo tener conto dell’originalità, diversità, del fuori dagli schemi del prodotto del nostro pensiero. Dobbiamo addestrare il nostro potentissimo cervello a compiere operazioni inconsuete, curiose, sorprendenti. In sostanza essere disponibili a guardare oggetti e situazioni da angoli diversi, modificando il nostro punto di vista e scoprendo potenzialità e applicazioni nascoste. X

X sbagliato non fa 9 ma 5

Proviamo a ribaltare X

é giusto

Panchine girevoli per sedersi sull’asciutto...

Un modo diverso e comodo per pulire con l’aspirapolvere...

Secondo Goleman la creatività si può manifestare a qualsiasi età ma con allenamento e con l’acquisizione di tecniche precise per riproporla in modo volontario negli altri stadi della vita perché affonda le proprie radici nell’infanzia poiché, proprio tipico del bambino, sono la scoperta e la meraviglia. Perciò come si misura la creatività? Attraverso quattro capacità: Flexibility Vedere le cose da differenti punti di vista.

Elenca tutto In quanti modi... Quali sono tutti gli usi...

Fluency Generare un gran numero di idee o risposte e continuare a crearne anche quando si è soddisfatti del risultato.

Quale diverso approccio... In che altro modo si potrebbe... Quale altro angolo...

Originality Uscire dagli schemi per creare novità nelle idee e nelle risposte.

Quali modi insoliti... Nessun altro penserebbe di...

Elab ration La capacità di abbellire o costruire su un pensiero un concetto.

Che cosa si può aggiungere a... Dare tutti i dettagli... Cosa gli darebbe di più...

Secondo Roger Sperry (neuropscicologo e neurobiologo) gli o svolgono differenti compiti, messi in comunicazione dalla parte centrale, il corpo calloso. Quello sinistro riguarda tutto ciò che è logico, razionale e che mette i dati in evidenza e in ordine sequenziale, analizzando e catalogando verso soluzioni più razionali e possibili, mentre il destro riguarda tutto ciò che è veloce, intuitivo, irrazionale, che riguarda l’emotività, la creatività e che memorizza un altissimo numero di informazioni e immagina delle risposte adeguate.

o

Emisfero Sinistro Razionale

Emotivo

Pratico

Creativo

Logico

Immaginativo

e

Intuitivo

A alitico

Olistico (globale)

Matematico

Allargato

Selettivo

Generativo

Siamo tutti creativi e tutti abbiamo le capacità per innovare, inventare... solo che alcuni di noi hanno esercitato di più una parte o l’altra del proprio cervello e delle sue capacità. Intelligenza e creatività sono collegate tra loro?

o sono due concetti distinti anche se correlati

Una volta si misurava l’intelligenza in base alle capacità “linguistiche” e “logico- matematiche”. Howard Gardner (Harvard University) ne descrisse invece 8 di intelligenze.

Intelligenza linguistica Intelligenza logico-matematica Intelligenza spaziale Intelligenza musicale Intelligenza corporeo-cinestetica Intelligenza personale Intelligenza naturalistica Intelligenza esistenziale

Tutti abbiamo queste capacita si tratta solo di svilupparle.

Creatività Deliberata È un processo volontario (deliberato), di ricerca di una soluzione innovativa ad un problema. attraverso l’uso di tecniche/metodi/processi di pensiero Quindi un processo in cui volontariamente si applicano strumenti creativi con la fi e. È un ostacolo che ci impedisce di raggiungere un obiettivo. Non ci sono problemi, possiamo chiamarli tali ma pensiamoli invece più come ad una opportunità o sfida. Per superare queste sfide dobbiamo avere a disposizione molti strumenti tra cui l’intuizione, l’estro, il talento, la creatività...

Diversi metodi di creatività deliberata TRIZ È un acronimo russo che si traduce con la frase “ i”. Sviluppata da Altshuller nel primissimo dopoguerra, essa diventa una metodologia per lo sviluppo di innovazioni e il miglioramento di vecchie invenzioni. Questa metodologia evidenzia che per generare delle idee innovative, l’ispirazione non è per nulla casuale ma è invece scientifica avvalendosi di un meccanismo fondato su 40 principi detti “di contraddizione”. Dall’analisi di centinaia di migliaia di brevetti è emerso che la quasi totalità delle invenzioni deriva da percorsi solutivi già sviluppati in altri settori e periodi storici, pur nell’inconsapevolezza degli inventori. In altri termini: qualcuno da qualche altra parte del mondo ha già risolto un problema simile a quello che dobbiamo affrontare, es. l’evoluzione delle scarpe. Stesse proprietà + stessi materiali > nuove funzioni Stesse proprietà + stesse funzioni > materiale migliore Stesse funzioni + stesso materiale > migliori proprietà Stesse proprietà + stesso materiale + stessa funzione > concorrenza diretta Soluzioni di marketing

F

Propri

e

Cosa c’entra lo zucchero con l’autostrada?

Lo zucchero è un prodotto di largo consumo, il mercato è stagnante. Si potrebbe immaginare un nuovo mercato nelle costruzioni stradali. Durante la costruzione è possibile miscelare lo zucchero con il cemento; dopo un acquazzone lo zucchero si dissolve. Come risultato avremmo un cemento con una porosità perfetta, adatta a drenare l’acqua dalle strade. Materiale > Proprietà > Funzione Zucchero > Si Dissolve > Drenaggio acqua Altro esempio: seggiolino mobile bicicletta diviso in due, accompagna le natiche. Oppure foam memory. Stesse proprietà + stessi materiali > Nuove funzioni

Oggi esistono numerosi strumenti utilizzati da questa metodologia. Uno dei tools più importante è un Data Base con 2 milioni di brevetti di invenzioni alla luce, delle cui contraddizioni, difficoltà risolte, ecc. si analizza il nuovo problema (già affrontato da qualcuno nel mondo) e si trova il passo successivo per le eventuali soluzioni. Altshuller tra l’altro cominciò a sviluppare la metodologia TRIZ mentre lavorava presso il dipartimento brevetti della flotta militare navale sul Mar Caspio. Lui ed i suoi colleghi analizzarono gli abstract di oltre 200.000 brevetti tra questi ne selezionò alcune decine di migliaia significativi per capire in che modo le innovazioni erano state generate e quali percorsi evolutivi avessero seguito. Negli anni a seguire, alcuni dei quali confinato nei Gulag, continuò ad elaborare ed affinare la teoria. Egli sviluppò, oltre ai fondamenti della teoria, molti dei tools principali: i 40 principi inventivi, la matrice delle contraddizioni tecniche, ecc. Il complesso architettonico di TRIZ si basa sulle osservazioni e su un’impalcatura che Altshuller e i suoi collaboratori hanno costruito n i strumenti per: Analizzare un sistema tecnico ed estrarne un modello. Applicare al modello del problema i principi risolutivi più efficaci. Ricercare fra i modelli di soluzione conosciuti quelli più idonei per il problema analizzato. La filosofia che sta alla base di TRIZ consiste nel non tentare di risolvere un problema specifico semplicemente cercando una soluzione specifica ma piuttosto nel seguire un percorso di astrazione del problema. Una volta generalizzato il problema è possibile sfruttare la conoscenza strutturata a disposizione della metodologia per identificare in maniera sistematica la soluzione generica e solo in questo momento tradurre in una soluzione specifica tale soluzione astratta.

I 40 principi di contraddizioni I 40 principi di contraddizioni

De Bono il pensiero laterale e “sei cappelli per pensare” Edward DeBono è il padre del pensiero laterale (contrario del pensiero verticale che si basa sulla logica). Secondo lui il nostro cervello vede il mondo e i suoi problemi come li “possiamo vedere”, ossia che la realtà che percepiamo non è quella vera, ma una proiezione filtrata attraverso le nostre esperienze. Questo modello è inattitudine mentale di pensiero non convenzionale che consente di generare nuove idee e di trovare delle soluzioni diverse sfidando i pregiudizi della nostra mente. I principali principi guida di questo sistema sono la provocazione ossia uscire dagli schemi e il movimento, puntare quindi ad una nuova organizzazione. DeBono creò la parola “po” come provocazione, derivata da hypotesis, suppose, possible e poetry. Tra le diverse tecniche e strumenti sviluppati da DeBono nei primi anni ‘80, creò “6 cappelli per pensare”. Si immagini d’indossare in una riunione, ognuno un cappello diverso e adottare il tipo di pensiero che il nostro cappello indica. Questo permette (seguendo delle regole ben definite) di poter incorporare più e nuove modalità di pensiero, scambiarsele, esplorare nuove risorse nascoste in ciascuno, in modo più libero, e fuori dagli schemi classici. Obbliga poi a immedesimarsi nel ruolo e scoprire nuove modalità di pensiero. Ognuno “recita” una parte e può parlare liberamente, generando idee difficilmente raggiungibili in incontri abituali o “normali”. De Bono propone 6 colori di cappelli, ognuno con la sua caratteristica: Bianco: riguarda i fatti e i dati oggettivi. E’ il pensiero “neutrale”, conosciuto. Rosso: riguarda le emozioni, intuizioni, sentimenti. E’ il pensiero del coinvolgimento emotivo. Nero: è quello del giudizio, della cautela. Il pensiero “dell’avvocato del diavolo”. Giallo: riguarda l’atteggiamento positivo. Pensiero ottimistico, speranzoso, fattibile. Verde: riguarda la creatività, opzioni, idee, cambiamenti. E’ il pensiero delle invenzioni, il fiore delle nuove idee. Blu: riguarda il controllo del processo e l’organizzazione. È il pensiero che controlla gli altri cappelli. In genere lo indossa il “facilitatore”.

Synectics (sinettica) Termine che deriva dal greco, esso significa “tecnica dell’unione di elementi diversi” o “tecnica della concentrazione di idee”. Essa si fonda infatti sull’impiego di analogie e metafore. Questo modello è stato sviluppato da Gordon e Prince il quale secondo loro l’individuo all’inizio della propria vita ha una natura creativa ma che poi crescendo si va pian piano spegnendo. Questo è dovuto anche al fatto di tutte le volte che gli adulti hanno detto ai bambini, ”questo non si fa”, “questo non si tocca”, “questo non si dice”... perciò diventa necessario recuperare la curiosità attraverso ciò che è strano e nuovo per fare in modo di riattivare le nostre capacità creative. Come funzionano le tecniche di analogia. Individuare concetti o oggetti che sono in relazione con il problema o l’argomento che si ha di fronte. Si usano qui tecniche ‘divergenti’. Scegliere e classificare le analogie (Convergenza). Riapplicare le analogie trovate al problema originale per risolverlo

Aree di analogie

CPS il creativo problem solving È un processo flessibile per sviluppare soluzioni creative a problemi o a opportunità. Venne sviluppato negli anni ’50 - ’60 da Alex Osborn, un pubblicitario americano che coniò il termine brainstorming, e Sidney Parnes, professore universitario specializzato in area pedagogica/educativa. Successivamente, il CPS si è evoluto nel corso di oltre ‘50 anni di ricerca e applicazione pratica. Questo processo può essere utilizzato sia individualmente che in gruppo, ma è l’uso in gruppi che valorizza e arrichisce il processo. Si applica poi un equilibrio dinamico tra pensiero divergente e convergente e si appoggia sull’uso mirato di molteplici strumenti e tecniche. C e Significa avere un elemento di novità, originalità e rilevanza. Problem Include ogni situazione che presenta una sfida, offre un’opportunità o contiene un dubbio, un ostacolo. Solving Significa

e, chiarire o risolvere il problema.

Gli Stadi del Modello CPS Thinking Skills

C

?

Il CPS riflette il nostro modo naturale di pensare creativamente e organizza in modo semplice i nostri processi di pensiero in modo più efficiente. Praticando l’equilibrio dinamico tra pensiero divergente e pensiero convergente siamo in grado di gestire il maggiore ostacolo al pensiero creativo: il giudizio prematuro o inappropriato. Il CPS combina poi pensiero e azione, aiutando le persone ad ottenere risultati concreti e a trasformare idee iniziali in soluzioni tangibili. Infine, esso fornisce una struttura flessibile che consente di incorporare una varietà e molteplicità di approcci e strumenti della creatività.

Le regole del Pensiero Divergente e Convergente Il CPS è fondato su un’equilibrio produttivo tra pensiero divergente e pensiero convergente Un processo dinamico che mantiene questi due tipi di pensiero separati. P iero Divergente Ogni step del processo CPS inizia con uno sforzo di ricerca ed esplorazione di molte possibilità Pensiero Convergente In ogni step del processo la divergenza è seguita da uno sforzo intenzionale di scegliere, valutare e migliorare le possibilità più importanti o promettenti.

Equilibrio Dinamico tra Divergenza e Convergenza. L’essenza del Processo CPS

Regole divergenti Sospendi il giudizio Non appresurarti nel giudicare un’idea. Sii neutrale, solo guarda l’idea e non perdere energía ne tempo nel giudicarla. Poi la rivedremo. Lascia fluire le idee così come sono, grezze, folli...

Vai per la Quantità Cerca la quantità, spesso le prime idee sono le più ovvie o familiari culturalmente “accettate”. Il primo 30% sono consuete, normali, il 2° sono inconsuete e più sofisticate, nel 3° abitualmente è dove la reale innovazione appare. Dunque bisogna spingere per la quantità.

P E’ difficile fare “connessioni nuove” con pensiero vecchio o consueto. Dunque lascia che il flusso di pensiero sia libero, lib a la tua pazzia, anche con idee oltraggiose o ridicole. E’ più facile domare un’idea selvaggia che migliorare una noiosa.

Combina le idee Scrivele tutte, sempre, ma mentre aggiungi idee alla tua lista, combina, fai connessioni e costruisci su q i. Gioca con le idee, parole, concetti.

Strumenti per la Divergenza Facilitatore “La facilitazione è riconosciuta come una competenza fondamentale per la creazione di impostazioni di gruppo dinamiche in cui le persone sono in grado di collaborare e prendere decisioni di alta qualità. Il facilitatore è colui che contribuisce a strutturare e processare le interazioni in modo che i gruppi siano in grado di funzionare efficacemente, esplorare questioni importanti e raggiungere i loro obiettivi collettivi. g Tecnica di gruppo utilizzata per generare idee e soluzioni e risolvere problemi/sfide/ o . Si basa nelle “associazioni libere”, analogie e nel ping pong di stimoli all’interno del gruppo, guidato da un facilitatore. Il v o di questa tecnica è quello di riuscire a creare un maggior numero di idee nel minor tempo possibile rispetto ad una discussione tradizionale. B E g dove ogni partecipante scrive la sua idea/parola su un foglio che passa a chi è alla sua dx e riceve il foglio dalla sx. Leggi e completa/migliora/aggiungi qualcosa e così via finché il foglio è completo. Visual Thinking Preparare numerose fotografie, disegni oppure oggetti diversi. Ricordare ai partecipanti il problema/obiettivo. M o chiedendo loro di scrivere quello che li colpisce (osservazioni, reazioni, prime impressioni, pensieri correlati, analogie, ecc) C a Trovare nuove idee ...


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