EMMA Jane Austen Riassunto Capitoli PDF

Title EMMA Jane Austen Riassunto Capitoli
Course Letteratura Inglese 1 Classe 1
Institution Università Ca' Foscari Venezia
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Summary

Riassunto di tutti i capitoli del romanzo "Emma" di Jane Austen...


Description

EMMA~RIASSUNTO CAPITOLI Vol. I, cap.1 Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, sembra proprio baciata dalla fortuna: a ventun anni non ha mai sperimentati nessuna vera sofferenza. La madre è morta quando era troppo piccola per ricordarla, ed è cresciuta col padre e la sorella, insieme a Miss Taylor, un’istitutrice che poi, dopo il matrimonio della sorella e il trasferimento di quest’ultima a Londra, è diventata la sua amica più cara. Ci sono dei piccoli lati negativi nella sua esistenza felice: è incline a un’autostima un po' esagerata ed è sempre stata abituata a fare di testa sua. Una qualche pena doveva prima o poi arrivare, e si presenta sotto forma del matrimonio di Miss Taylor, che diventa Mrs. Weston. Anche se il marito prescelto è un’ottima persona, e i sue andranno ad abitare a Randalls, solo a mezzo miglio da Hartfield, la residenza dei Woodhouse, Emma si rende conto che la quotidiana intimità di quell’amicizia così lunga è ormai spezzata. Si ritrova così sola con il padre, un uomo dai nervi fragili, con mille timori e un intelletto non eccelso, che ama solo quello che gli è familiare e detesta ogni tipo di

cambiamento, compresi ovviamente i

matrimoni. Dopo la festa di nozze, i due si ritrovano soli, e cominciano a sperimentare le lunghe serate senza Miss Taylor. Per fortuna arriva in visita Mr. Knightley, un vicino e un vecchio amico poco più che trentacinquenne, con il quale i rapporti di amicizia sono diventati anche di parentela, visto che è il cognato di Isabella, la sorella di Emma. Knightley è l’unico in paese a trovare dei difetti in Emma, e non manca mai di farglieli notare. Così, non appena Emma si vanta di aver previsto e favorito il matrimonio di Miss Taylor, non esita a criticarla per quella che lui considera come un’intromissione non dovuta e superflua. Emma non si fa scoraggiare, e al padre che la prega di non combinare mai più matrimoni risponde di aver già in mente di darsi da fare per il pastore di Highbury, Mr. Elton.

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Vol. I, cap.2 Mr. Weston era di Highbury, aveva sposato una ricca signorina dello Yorkshire e il matrimonio non era stato molto felice. Alla morte della prima Mrs. Weston, nata Churchill, il fratello di quest’ultima e la moglie, che si erano opposti alle nozze, si erano dichiarati disponibili ad accollarsi il mantenimento del figlio della coppia, Frank, che all’epoca aveva un paio di anni. Mr. Weston aveva lasciato la carriera militare e si era dato al commercio, conquistando una posizione economica che gli permetteva una vita agiata e gli dava modo di sposare anche una donna senza dote come Miss Taylor. Il figlio, ormai maggiorenne e adottato a tutti gli effetti dai Churchill tanto da averne assunto il cognome, non era mai stato ad Highbury, e tutti aspettavano con ansia di poterlo conoscere; ma Frank non era venuto nemmeno per il matrimonio del padre, frustrando le aspettative di tutto il paese. Mrs. Weston era felicissima del suo matrimonio; l’unico rammarico era quello di aver lasciato Emma, anche se la vicinanza di Hartfield a Randalls, la residenza acquistata dal marito prima delle nozze, mitigava molto quel rammarico. L’unico a preservare nel proprio giudizio negativo su quel matrimonio era Mr. Woodhouse, anche se col tempo le sue recriminazioni andarono man mano scemando.

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Vol. I, cap. 3 Mr. Woodhouse amava molto la compagnia, purché fosse una compagnia disposta ad andare da lui alle sue condizioni. La figlia era lieta di assecondarlo, e a Hartfield non passava quasi serata senza un piccolo ricevimento e un tavolo di carte. Gli ospiti più frequenti erano Mr. Knightley, i Weston e il pastore, Mr. Elton. A questi di solito si aggiungevano tre signore: Mrs. e Miss Bates, ovvero la vedova del precedente pastore con la figlia nubile, e Mrs. Goddard, la padrona e direttrice di una locale scuola per ragazze molto stimata nel circondario. Miss Bates, nonostante le ristrettezze a cui era costretta dalle esigue entrate seguite alla morte del padre, era una donna sempre allegra e serena, benvoluta da tutti, anche senza avere nessuna di quelle distinzioni che rendono popolare una donna. Emma si sta preparando a una di quelle solite serate, quando riceve un biglietto da Mrs. Goddard, che la prega di concederle di portare con sé una sua allieva: Miss Harriet Smith. Emma acconsente di buon grado, anche perché conosce di vista la ragazza, figlia naturale di qualcuno che l'ha comunque sostenuta negli studi, e continua a pagare una retta consistente per tenerla da Mrs. Goddard con alcuni privilegi in più rispetto alle normali allieve. Harriet non è una delusione; è una ragazza semplice e attraente, ed Emma decide di prendersene cura, anche per allontanarla dalle sue amicizie precedenti, in particolare dai Martin, una famiglia di semplici agricoltori in una delle fattorie di Mr. Knightley, che lei considera al di sotto dell'apparente rango di quella che d'ora in poi sarà la sua protetta.

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Vol. I, cap. 4 Harriet diventa così una compagnia abituale per Emma, che è sempre più decisa a trovarle marito. Quando, durante le passeggiate ormai quasi quotidiane con Harriet, capisce che il Mr. Martin da lei tanto citato è giovane e scapolo, comincia ad avere i primi sospetti, e non ha alcuna difficoltà a far parlare a ruota libera l'amica, che non vede l'ora di parlar bene di quel giovanotto del quale si è evidentemente invaghita. Emma è molto abile nel farle ammettere, sia pure a malincuore e con molte riserve, che quel giovane agricoltore è infinitamente inferiore ai gentiluomini incontrati dai Woodhouse, e non ha difficoltà a indirizzare il suo interesse verso Mr. Elton, che ha prescelto come futuro marito di Harriet, visto che ha una posizione sociale abbastanza alta, ma non tanto da avere da ridire sulla dubbia nascita della ragazza, o almeno lei ritiene che sia così.

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Vol. I, cap. 5 Knightley va a trovare Mrs. Weston; il marito non c'è, e i due intavolano una discussione che parte dalla recente amicizia di Emma con Harriet Smith, per poi estendersi a considerazioni più generali sull'eroina del romanzo. Non si trovano quasi mai d'accordo, visto che Knightley è propenso a dar ragione alla propria interlocutrice solo quando quest'ultima magnifica la bellezza di Emma, mentre sul carattere e i comportamenti, passati e presenti, emergono i suoi dubbi sul fatto che sia stata cresciuta come una sorta di reginetta della famiglia, una circostanza giustificata dall'intelligenza che ha sempre mostrato, fin dalla più tenera età, ma che secondo lui è alla base dei suoi difetti attuali: una troppo accentuata fiducia nelle proprie capacità e il fatto di trovarsi in una situazione in cui tutti, tranne lo stesso Knightley, non fanno altro che incensarla. Proprio per questo, l'amicizia con una ragazza come Harriet, sempre pronta ad adularla e a pendere dalle sue labbra, non può certo essere considerata positiva. Mrs. Weston la vede diversamente; ha molta fiducia nell'intelligenza e nel buonsenso di Emma, ritiene che sia lei che Harriet possano trarre giovamento da quell'amicizia, e i due, prima di cambiare argomento, restano ciascuno sulle proprie posizioni. Nel corso della discussione parlano anche del figlio di Mr. Weston, e le considerazioni finali su ciò che Mrs. Weston non ha detto fanno presagire che su questo figlio e su Emma la coppia di Randalls nutra delle speranze ben precise.

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Vol. I, cap. 6 L'impegno di Emma per avvicinare la sua amica e Mr. Elton prosegue indefesso, e lei comincia a sentirsi molto soddisfatta dei propri sforzi. Il reverendo non risparmia le lodi per quella ragazza così ben valorizzata dall'abilità di Emma, e ci sono molti particolari nel suo comportamento che la convincono di un traguardo ormai a portata di mano. Un giorno a Emma viene in mente che sarebbe molto bello avere un ritratto dell'amica, e che potrebbe provare lei stessa a farlo, riprendendo un esercizio che da un po' aveva abbandonato. Mr. Elton è naturalmente entusiasta, e Harriet non si fa troppo pregare per posare. Una volta finito, il ritratto suscita ammirazione da parte di tutti, ma anche qualche piccola critica, subito rintuzzata da Mr. Elton, che ogni volta che lo guarda sembra in preda all'estasi. Si decide quindi di incorniciarlo, e il reverendo si presta con entusiasmo ad assumersi l'impegno di andare personalmente a Londra con quell'incarico. Emma è un po' infastidita da quelle esagerazioni, che in effetti le sembrano indirizzate un po' troppo anche a lei, ma poi si convince che si tratta solo della gratitudine di Mr. Elton per avergli fatto conoscere una perla come Miss Smith.

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Vol. I, cap. 7 Il giorno in cui Mr. Elton si era recato a Londra per far incorniciare il ritratto di Harriet, quest'ultima si precipita da Emma per farle leggere una lettera di Mr. Martin con una proposta di matrimonio, e chiedere consigli sul da farsi. Dapprima Emma si schernisce, ma poi risponde come se desse per scontato un rifiuto e fosse stata interpellata solo per il tenore da dare alla risposta. Harriet è sconcertata, si vede benissimo quanto sia lusingata da quella proposta, ed Emma non perde tempo nel convincerla che l'unica scelta possibile è quella di rifiutare; la povera Harriet si dibatte tra la voglia di accettare e la paura di perdere quell'amicizia per lei così preziosa, ma, alla fine, sceglie l'amicizia e si dichiara risolutamente decisa a respingere il corteggiatore, pur se con molto rammarico e una serie di ripensamenti abilmente rintuzzati da Emma, che non esita a dipingere l'affetto di Mr. Elton come cosa fatta e molto prossima a un felice scioglimento.

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Vol. I, cap. 8 Quella sera Harriet dorme a Hartfield e il mattino dopo va da Mrs. Goddard, con l'intesa di tornare e fermarsi per alcuni giorni. Nel frattempo, arriva Mr. Knightley e, dopo uno scambio di convenevoli con Mr. Woodhouse circa la quotidiana passeggiata di quest'ultimo, resta solo con Emma, comunicandole di aver saputo dall'interessato che Robert Martin avrebbe proposto a Harriet di sposarla. Emma gli rivela che la proposta è già stata fatta e rifiutata, e rintuzza lo stupore di Mr. Knightley, convinto che i vantaggi di quel matrimonio sarebbero stati tutti dalla parte della ragazza, dicendogli che la sua protetta, sicuramente figlia di un gentiluomo, merita di sicuro un matrimonio molto migliore. Mr. Knightley non è affatto d'accordo; ritiene che Emma si stia comportando malissimo con la sua protetta, mettendole in testa idee di grandezza assolutamente fuori luogo, vista la dubbia nascita della ragazza e l'assenza di una qualsiasi dote. I due rimangono ciascuno sulla propria posizione e, prima di andarsene, Mr. Knightley avverte Emma che se il marito da lei destinato a Harriet fosse Mr. Elton, può anche toglierselo dalla testa, visto che il reverendo, pur con tutte le sue buone qualità, non è certo una persona disposta a fare un matrimonio così svantaggioso. Emma rimane colpita da quelle parole, ma l'arrivo di Harriet, che non fa che parlare di Mr. Elton, e le considerazioni sull'evidente passione che quest'ultimo nutre per l'amica, la tranquillizzano e le fanno pensare che i suoi progetti siano avviati su una buona strada.

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Vol. I, cap. 9 Mr. Elton torna a Highbury con il quadro elegantemente incorniciato, che viene debitamente ammirato. Passano i giorni, e i proponimenti di Emma e Harriet di leggere a profusione vengono presto dimenticati, tanto che Harriet, incoraggiata dalla sua amica, non trova di meglio che creare una raccolta di indovinelli, sciarade ecc. Naturalmente, Mr. Elton viene invitato a partecipare, e, dopo aver modestamente dichiarato di non essere in grado di ideare nulla di simile, si presenta con una sciarada che lui attribuisce a un amico, lasciandola con noncuranza sul tavolo in occasione di una breve visita a Hartfield. Emma, al contrario di Harriet, riesce subito a risolverla, e la interpreta come una velata ma allo stesso tempo evidente dichiarazione d'amore nei confronti dell'amica, felicissima di crederlo.

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Vol. I, cap. 10 Un mattino, Emma e Harriet vanno a fare una visita caritatevole a una famiglia povera appena fuori Highbury; per andarci passano davanti alla canonica, e al ritorno incontrano Mr. Elton, che è ben felice di accompagnarle. Emma fa di tutto per lasciare i due soli; inventa un problema a un laccio dei suoi stivaletti, che le permette di farli allontanare sul sentiero, ma senza esito. Poi, ansiosa di far conoscere a Harriet la casa che tra poco, ne è convinta, andrà a occupare, sfrutta lo stesso espediente per chiedere a Mr. Elton di entrare; anche in questo caso, dopo essersi appartata con la governante per lasciarli di nuovo soli, le sue astuzie non portano al risultato sperato. Ma Emma è ottimista; quel ritardo nel dichiararsi, da parte di un uomo così evidentemente innamorato, può essere solo indice di una grande cautela, della volontà di sentirsi certo di sentimenti ricambiati.

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Vol. I, cap. 11 A Hartfield arrivano i Knightley, per una breve visita in occasione del Natale. Emma è troppo presa da quella visita per occuparsi ancora dei due innamorati, per i quali prevede comunque una rapida e felice conclusione. Mr. Woodhouse, felice per l'arrivo della figlia Isabella, ma rammaricato per la brevità della visita, è del solito umore lamentoso, e non perde occasione per compiangere la povera Miss Taylor. Isabella, molto simile al padre, si unisce a lui nel rammarico per quella perdita dolorosa, mentre il marito, un uomo pratico e intelligente, che talvolta mostra qualche segno di insofferenza di fronte ai continui lamenti, e alle non rare interferenze, da parte del suocero, ha un atteggiamento molto più pragmatico, soprattutto perché la novella sposa non ha fatto certo un cattivo matrimonio, anzi, Mr. Weston è una persona rispettabile e squisita. Emma è combattuta tra l'acquiescenza nei confronti del padre e la necessità di ristabilire la verità dei fatti, visto che i rapporti con i Weston sono praticamente giornalieri. I suoi rapporti con il cognato sono anch'essi un po' ambivalenti; Emma apprezza le sue qualità, soprattutto l'amore per la famiglia e per la vita domestica, ma non riesce a farsi piacere il suo atteggiamento nei confronti del padre. Tutto sommato, però, mettendo sulla bilancia le qualità e i difetti del cognato, il saldo è sicuramente positivo.

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Vol. I, cap. 12 A pranzo è invitato anche Mr. Knightley, ed Emma si sforza di fare la pace con lui, anche se non si sogna nemmeno di dichiararsi in torto. Dopo qualche schermaglia, comunque, i due mettono da parte la discussione precedente e si riconciliano. La serata sembra trascorrere in armonia, con i fratelli Knightley che parlano di Donwell, Mr. Woodhouse che può chiacchierare a piacimento con Isabella, ed Emma che si divide tra le due coppie. Ma ben presto Emma si accorge che i discorsi del padre prendono una piega pericolosa; Mr. Woodhouse continua a lamentarsi per la lontananza della figlia, per l'aria insalubre di Londra, per la scelta di andare al mare invece che a Highbury nella stagione appena trascorsa, senza che Isabella riesca a convincerlo del contrario. Emma cerca di portare la conversazione su altri argomenti, ma quando il padre comincia a parlare dello sbaglio di aver scelto una località balneare invece di un'altra, che però è un centinaio di miglia più lontana da Londra, John Knightley non riesce più a trattenersi e risponde un po' bruscamente al suocero. Fortunatamente, interviene il fratello, che riesce a farlo parlare d'altro, mentre le due sorelle cercano di calmare l'agitazione del padre.

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Vol. I, cap. 13 La breve visita dei Knightley prosegue molto bene; Isabella è felicissima di andare a trovare i vecchi amici, e Mr. Woodhouse si lascia addirittura convincere ad accettare l'invito dei Weston a pranzare con loro la vigilia di Natale. Ma proprio la sera prima di quell'evento, Harriet si prende un forte raffreddore, ed Emma, che la va a trovare il giorno dopo, si rende subito conto che l'amica non potrà partecipare. Proprio mentre esce dalla casa di Mrs. Goddard, incontra Mr. Elton, che stava andando a informarsi sulle condizioni della malata. Emma cerca di convincerlo, visto il freddo intenso e i suoi doveri di pastore per il giorno successivo, a rinunciare anche lui, e ci è quasi riuscita, quando si imbattono nel cognato, che offre a Mr. Elton un posto nella propria carrozza per la serata, che gli permetterà di non affrontare quel tempo inclemente. Mr. Elton, che in realtà non aveva nessuna intenzione di rinunciare, accetta con entusiasmo, suscitando lo stupore di Emma. Stupore che continua anche mentre sta tornando a casa con il cognato, visto che quest'ultimo le confessa di aver notato un forte interesse di Mr. Elton per lei. Emma respinge decisamente quell'ipotesi, e anzi si sorprende per lo scarso acume del cognato. Arriva l'ora di avviarsi dai Weston, e, mentre Isabella e Mr. Woodhouse vanno con la carrozza di quest'ultimo, Emma e il cognato passano a prendere Mr. Elton. Durante il breve tragitto, Emma passa dallo stupore precedente a un vero e proprio sconcerto, quando sente Mr. Elton liquidare con poche parole l'assenza di Harriet, e addirittura compiacersi della compagnia ridotta.

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Vol. I, cap. 14 I tre arrivano dai Weston e trovano gli altri già sistemati. Emma vorrebbe liberarsi dalle continue premure di Mr. Elton, e comincia a pensare con più attenzione alle parole del cognato sul suo interesse per lei, ma trova molta difficoltà a farlo e, con forte disappunto, si perde anche una conversazione di Mr. Weston con gli altri, in cui le era sembrato che stesse parlando del figlio, quel Frank Churchill dal quale, sia pure ancora piuttosto vagamente e senza nemmeno conoscerlo di persona, si sente particolarmente attratta. Una volta preso posto a tavola, Emma riesce a liberarsi di Mr. Elton, e, come aveva sperato, Mr. Weston la ragguaglia su ciò che stava dicendo in precedenza, informandola di aspettarsi una visita del figlio a breve. La visita è subordinata alla disdetta di un invito a degli amici da parte dei Churchill, ma Mr. Weston si mostra fiducioso. Dopo il pranzo, le signore si ritirano in salotto, ed Emma, una volta a tu per tu con Mrs. Weston, scopre che quest'ultima è molto meno ottimista del marito su quella visita tanto attesa, visto che il carattere di Mrs. Churchill è talmente stravagante che il timore di un altro ed ennesimo rinvio le sembra molto più probabile di un esito positivo.

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Vol. I, cap. 15 Dopo il ritorno dei signori in salotto, Emma scopre che le stranezze di Mr. Elton diventano sempre maggiori, anzi, che le sue premure verso di lei, l'ansia con la quale le chiede di promettergli di non andare da Harriet per paura di un possibile contagio, le fanno quasi immaginare che il reverendo sia innamorato di lei anziché dell'amica. Lo stupore di Emma viene però troncato dalle allarmanti notizie portate dal cognato, che annuncia una forte nevicata e possibili difficoltà per il ritorno a casa, provocando così la costernazione di Mr. Woodhouse. Per fortuna subito dopo il fratello tranquillizza tutti, dicendo che la nevicata in realtà non è affatto forte, e che addirittura in alcuni punti non è nemmeno riuscita a imbiancare il terreno. Mr. Woodhouse, pur se in parte tranquillizzato, non è comunque disposto ad aspettare, naturalmente spalleggiato dalla figlia maggiore; vengono così chiamate le carrozze, ma i gruppi che si formano per le due vetture sono diversi da quelli precedenti; infatti, John Knightley si accomoda in quella con la moglie e il suocero, ed Emma è costretta a fare il tragitto da sola con Mr. Elton. Il reverendo non perde tempo, e non appena partiti dichiara a Emma il suo amore, lasciandola sbalordita. Emma cerca di farlo ragionare, gli dice di aver sempre creduto che le sue visite a Hartfield fossero mirate a conquistare Harriet, ma lui respinge sdegnosamente quelle affermazioni, precisando anche che non si sente certamente caduto così in basso da pensare di sposarsi con una ragazza di dubbia nascita come l'amica. A questo punto, Emma è costretta a guardare in faccia la realtà e a riconoscere di essersi completamente sbagliata su quei sen...


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