Il-sistema-culturale-mafioso-valori-codici-simboli-e-riti-di-iole-di-simone PDF

Title Il-sistema-culturale-mafioso-valori-codici-simboli-e-riti-di-iole-di-simone
Author Domenico Campana
Course Metodologia della ricerca sociale per le indagini criminologiche e la sicurezza
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Summary

Si scrive molto di mafia. Giornalisti, storici, magistrati, sociologi, psicologi, hanno analizzato dal proprio punto di vista questo fenomeno che nell'arco di centocinquant'anni ha generato nell'immaginario un'entità presente in tutto il mondo che pur rimane intimamente legata alla terra in cui ha a...


Description

IL SISTEMA CULTURALE MAFIOSO Per poter comprendere la cultura mafiosa facciamo riferimento sia al termine cultura che mafia: La cultura è una programmazione mentale collettiva che distingue i membri di un gruppo o categoria da quelli di un gruppo o categoria. Fornisce gli strumenti necessari a dare senso al mondo, e lo fa secondo modelli unici che le sono propri. Per la prima volta compare in un documento a Palermo nel 1658 – soprannome di una strega “maffia”, forse nel senso di audacia sete di potere, arroganza. Nell’800 la ritroviamo col significato di bellezza, orgoglio. Pitre diceva: non è un malandrino ma un uomo coraggioso e valente. Mafia = coscienza della forza individuale, il mafioso se offeso non si rimette alla legge ma si fa ragione da sé. Origine: incerta, forse dall’arabo. Mahias che significa sfacciato o dà ma afir nome della stirpe saracena che a lungo ha soggiornato in Sicilia o da maha cava di pietra o ancora maehfil che vuol dire adunanza. Mahafat – colui che vuole difendere o da mohafi cioè amico, riconoscente, senso di protezione, immunità. Il mafioso più di altri puo dare protezione, se nessuno ne ha bisogno, crea il bisogno, rendendo deboli e condannando a cercare e subire la sua protezione. In un documento del 1865 la parola motivava l’arresto di un imputato con l’accusa di complicità in un delitto di mafia, da allora il termine è passato ad indicare il crimine organizzato. Nessun mafioso designa sé stesso come tale – al massimo gli altri per accusarli. Per definire sé stesso usa parole come uomo d’onore, di rispetto, o di panza. Mafia NON viene usata dai mafiosi – viene chiamata cosa nostra per la prima volta da valachi, “our thing”. Prima di essere Cosa nostra era chiamata onorata società. -

La mano nera – organizzazione mafiosa che taglieggiava ny, philadelphia e new orleans.

Prima di essere cosa nostra veniva chiamata onorata società. Mafia = omertà, uomini d’onore che aiutano e non profittano, fanno del bene e mai del male. Per questo li vogliono distruggere. DEF. MAFIA: fenomeno di criminalita organizzata, elude il problema di come e perché si sia sviluppata divenendo forte e capace di svilupparsi nel tempo. A dispetto dei cambiamenti – invincibile. La nozione di crim. Organizzata negli anni 70 – sequestri e primi gruppi terroristici. La criminalità individuale è andata a scemare a favore della criminalita organizzata quando il piccolo commerciante vniva soppiantato dalla grande distribuzione. 1980 – uccisione gaetano costa, procuratore rosso – si era chiesto cosa fosse la mafia: multinazionale che tutto vede e puo, espressione per indicare entita astratta, intermediazione concreta in ogni attivita illecita tra politica finanza, banche, cittadino onorato e delinquenza organizzata. Soprattutto immagine artificiale che il mafioso vuole dare di sé e del proprio mondo. I mafiosi sono direttamente responabili di alcune mistificazioni diffuse. I media hanno influenzato la visione che la mafia ha di sé. Storia della mafia tramandata – i mafiosi siciliani, ndranghetisti e camorristi dalla leggenda dell’isola di favignana, vede in campo 3 cavalieri spagnoli che decidono di fondare le 3 organizzazioni per poi dividersi sul territorio in sicilia, calabria e napoli. NO date certe né fondatori. Ha nobili radici a cui aggrapparsi: -

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Santa vehme: società segreta fondata da Carlo magno in Vestfalia verso la fine del 1200. Applicava il diritto medievale di vendicarsi dei torti subiti punendo potenti e prepotenti che si macchiavano di delitti. È stata la 1 organizzazione simil-mafiosa, che sosteneva l’ordine di lottare contro l’eversione e difendere il cattolicesimo. Il tribunale della santa vehme giudicava e colpiva senza dover rendere conto a nessuno, peggio dell’inquisizione. La gente veniva bendata e veniva condotta la sera in vasti sotterranei dove si svolgevano le sentenze (a mezzanotte), fissava sulla porta del rapito una pergamena di condanna. I beati paoli: setta segreta palermitana di vendicatori giustizieri. Anche buscetta ne fa riferimento. Si ricollegherebbe la setta a quella dei Vendicosi composta in tutto da 10 persone, a partire dal 12 secolo avrebbe avuto l’obiettivo di rendere giustizia dei torti subiti della povera gente. Dopo 1841 escono allo scoperto si riunivano segretamente nella palermo sotterranea. Ponevano rimedio alle ingiustizie dello stato corrotto.

PITRE: vocabolo mafia in sicilia assume un significato che non ha rapporti col toscano maffia (miseria), e nemmeno col francese mauffé. Esprimeva idea di QUALITA, VALENTIA, superiroita eccellenza e perfezione. In un uomo= doti di coraggio e intraprendenza. Il vocabolo era di uso corrente in un significato piu ristretto, soprattutto

dopo una rappresentazione dialettale del dramma I mafiusi di la vicaria. PITRE concludeva che il vero signficato non poteva trarre origine da nient’altro che dall’esagerato concetto di ogni urto di interesse e idee. Spesso si confondono banditi e briganti con i mafiosi. BANDITO agiva contro legge dello stato ma non della sua subcultura di appartenenza. Faceva valutazioni morali, per cui la gente approvava il suo operato ed era pronta a nasconderlo. Difendeva deboli, prendeva al ricco per dare al povero. Amava far parlare di sé, compiere violenza e ostentare potere. Raramente era isolato. Il MAFIOSO invece ha altissima opinione di sé, pensa di essere spertu, sapersela cavare da solo. Orgoglioso, non accetta autorita legale e risponde con la vendetta a qualsiasi insulto. Non pensa di redimersi, no aperto contrasto con autorità, agisce nell’ombra. Incute paura e non minaccia apertamente, è educato. DONNA: attrazione per bandito. Apprezzamento di un carattere umano che non si spiega ai soprusi e malgrado mezzi a cui ricorre dimostra qualita di guerrigliero e capo. Gli uomini d’onore ottengono successo con tutti i mezzi. l’onore, codice morale, ordina una gerarchia, è direttamente connesso con il clientelismo. Tratti caratteristici + evidenti del mafioso: progresso, differenziazione che rappresenta rispetto all’esplosione elementare ed immediata del brigante. Questa sorta di morale e idealizzazione del diritto a ricorrere a tutti i mezzi ha influito piu di quanto si crea a perpetrare alcune consuetudini di rispetto e omerta verso i mafiosi. Nei ceti popolari piu alti lo spirito della fama è nato dall’antica dimistichezza cn i potenti signori, che i mezzi della forza e violenza avevano usato a proprio vantagio – costituiva segno del privilegio. L’immagine diffusa in tutta sicilia e nel mondo mostra mafiosi come eroi, mandanti e assassini. L’immagine vera e propria, imago mafiae, muta coi tempi. Tutti i siciliani sono un po mafiosi, secondo lo schiavo. Sono alcune parti della cultura nelle quali affondano le radici siciliani e mafiosi ad essere esaltati nelle norme di comportamento cui si attengono questi ultimi e non viceversa!! Il fiore: sono i mafiosi che assomigliano ai siciliani e non viceversa. La mafia è considerata estremizzazione e conformazione di comprotamenti sociali e atteggiamenti culturali, largamente diffusi in sicilia. Si tratterebbe della reazione di una subcultura locale alla modernità, cioe alla penetrazione dello stato e del mercato. C’è sempre stata abitudine di considerare illegalita e criminalita come fenomeni sociali marginali – ma oggi sono strutture sempre piu diffuse e radicate che occupano piu potere nella societa. MAFIA = FENOMENO CULTURALE. La mafia è stata descritta come una specie di malattia della psiche o come speciale requisito dell’anima siciliana e meridionale. Si è arrivati a dire che anche senza particolare organizzazione la mafia esisterebbe lo stesso, poiche non indica la cosa o le persone che la compongono, ma un modo di essere, sentire ed operare. Di vedere il mondo nel bene e nel male. Non è la mafia a dare vita al fenomeno culturale ma il contrario. La cultura mafiogena trova terreno fertile nella normalita dei modi di pensare, relazionarsi e dire. la mafia è piu forte dove ha maggior livello di corruzione e dove cè minor capacita di formulare giudizi di ordine morale. L’acquiescienza dei suoi adepti e il convivere quotidiano e passivo trova le sue radici nel gruppo sociale. Il codice dellìomertà rappresenta difesa del proprio spazio familiare intenro, dell’onore. La famiglia mafiosa insegna culto della non parola, silenzio. Omertà =deriva da omo (uomo) o da umirtà (umiltà) come essere obbedienti e rispettosi rispetto a certe massime volute dai potenti. È codice d’onore del vero uomo. Se subisce un torto non deve denunciarlo ma farsi giustizia. Accusa piu infamante =SPIA. Il vero uomo non parla, è coraggioso. Non parlare = fedeltà alla matrice di pensiero familiare. Le cose nostre non vanno riferite a terzi. La trasmissione psichica del pensare mafioso avviene in famiglia. MAFIOSITA: diffusi e tenaci comportamenti, che rinviano a mentalita e sentire popolare. MAFIE = SETTE Mafia è nome dato da chi non è mafioso per designare una cosa che non gli appartiene. Solo i membri la designano cosa nostra o onorata società. Potrebbe essere intesa come una setta, gruppo di persone che professa una dottrina, in contrasto con quella dei piu. Deriva dal latino sectam che significa frazione, parte. MAFIA= ORGANIZZAZIONE CRIMINALE Di indubbia natura criminale, utilizzata dalla politica. Non è più solo nei volti dei soliti noti, è anche altro e la storia della mafia è storia di altro. La criminalita dei colletti bianchi non è meno assassina di quella delle coppole, impunita e camuffato. La mafia ha soldi, armi, voti. Agisce in campo economico, sociale, politico, culturale e morale. Carenza di liquidità induce a comportamenti più funzionali alla mafia. Aumentano il bisogno di mafia, perché dispone di capitali e puo prestarlo ad usura. È fatta di uomini, denaro, armi, relazioni politiche e finanziarie, costituite da 3 grandi organizzazioni: CN, ndr, camorra. Ce ne sono di minor estensione, come la sacra

corona unita e “a stidda” in agrigentino e nisseno. Controllo territorio, rapporti politica e internazionalizzazione. La mafia è un’organizzazione centralizzata o insieme di reticoli informali? Le tesi divergono. Antropologi considerano fenomeno caratterizzato da piccole strutture compatte, vincoli parentali o conoscenza personale, in un determinato territorio. Scienze sociali, strutture organizzative stabili, limitando la sua validità dagli anni 60 e caratterizzando organizzazione come una repubblica confederale cioe a sistema di rapporti instabili tra sovranita concorrenti. Paragone mafia industria: mafia imprese distinte ma che vendono stessa merce. Queste imprese possono essere collegate attraverso accordi in un cartello, ma non comporta esistenza di un’organizzazione centralizzata. Storici - organizzazione criminale formalizzata e centralizzata nata nel quarantennio post-unitario. Evidente è comunque che costituisca modello vincente nelle organizzazioni criminali. Dove arriva un gruppo mafioso la criminalita odierna se ne va, assume posizione subalterna o si uniforma. Falcone: anche le organizzazioni mafiose sono destinate a finire, ma forse la mafia finira con l’uomo. La mafia si è evoluta da locale a globale in un’ottica sempre glocale. Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 lo Stato, nelle persone dei giudici del tribunale di Palermo in primis, elaborò una nuova strategia che partiva dal presupposto che la mafia è reato in sé, indipendentemente dalle singole manifestazioni criminali. Le indagini, prima ancora che sui singoli specifici delitti, si svolsero sulla struttura dell’organizzazione. Questa impostazione permise e permette tutt’ora di collegare tra loro i singoli delitti scoprendone la ragione unitaria. Così si cominciò a cogliere i rapporti tra mafia e politica e mafia e finanza, mai esaminati in precedenza. LE MAFIE SONO UN CARTELLO Cosa Nostra, la ‘ndrangheta e la camorra napoletana non conoscono confini. I connotati mafiosi si sono rivelati idonei a dare più ricchezza, potere e impunità. La mafia siciliana, Camorra e ‘ndrangheta non possono essere osservati e combattuti solo dall’esterno. Hanno raggiunto un alto grado di ramificazioni nazionali ed internazionali, co effetti devastanti sul piano economico, politico, culturale, mettendo a rischio la convivenza civile, i presupposti alla vita democratica e l’avvenire delle generazioni future. Le varie forme di criminalità si sono evolute in forme sempre più sofisticate che si fondano, al pari delle transnational corporation su: -

Struttura interna gerarchica Programmazionepermanente di azioni Reinvestimento degli utili Segretezza dei rapporti interni Internazionalizzazione, traffici di droga, armi e denaro Rapporto permanente con studi legaliin grado non solo di difendere in giudizio ma di cosigliare come comportarsi nelle varie attività criminali da svolgere.

Ciò di cui la mafia si occupa si svolge in parti diverse del mondo. Cerca sempre nuovi commerci e soprattutto nuove banche. L’attività imprenditoriale delle mafie ha prodotto un’organizzazione interna tipicamente aziendale. Risente solo in parte della crisi internazionale e dell’andamento dei mercati, anzi la grande disponibilità finanziaria di cui dispone può consentirle di aggredire nuove quote di mercato. Con l’ingresso dei soldi della mafia nel mercato si hanno alterazioni dei meccanismi della concorrenza, controllo monopolistico, peggiori servizi e maggiore costo per il consumatore. I giuristi la chiamano Lesione al bene giuridico “ordine economico”. LE MAFIE SONO SOCIETA’ SEGRETE Le organizzazioni mafiose tendono a mescolarsi con la società civile. Cercano di esercitare il massimo controllo sul territorio al fine di effettuare estorsioni. Il controllo del territorio accomuna tutte le mafie, anche non italiane, sono anche organizzazioni iniziatiche cioè per entrare a farvi parte a pieno titolo occorre essere iniziati. Nonostante sia una società segreta, la sua connotazione è sostanzialmente economica e politica, e investe il vivere quotidiano non solo di chi è suo adepto. LE MAFIE SONO UN POTERE PERSUASIVO OCCULTO La mafia può essere definita una collettività organizzata. Per studiarla ci può venire in aiuto l’opera degli psicoanalisti, ad ex freud e le folle spontanee, come quelle studiate da le bon, ma anche quelle artificiali, come la collettività organizzata, movimenti o anche moltitudini. Secondo freud a tenere insieme queste moltitudini è l’investimento libidico nei confronti di figure da tutti amate – temute. Una sorta di surrogato del padre che si teme e si adora. Ex dittatore, sacerdote, statista, leader. I rapporti affettivi che uniscono i singoli al capo sembrano costituiti da un doppio ordine di legami. Il leader = ideale dell’io, in sostituzione provvisoria del super

io personale, identificazione. Nel momento in cui i singoli perderanno la fede nel proprio leader cesseranno di essere una folla e torneranno ad essere individui. Questo è ciò che avviene quando i mafiosi si trasformano in pentiti ovvero decidono di diventare collaboratori di giustizia. Da notare che la mafia esercita potere persuasivo non solo nei confronti dei propri gregari ma anche della societa in cui è inserita, nei territori controllati dall’ esordio è più forte. Questo potere è occulto, in quanto risultato di una catena gestita dai vertici della piramide e subita da chi si trova ai gradini piu bassi o è al di fuori dell’organizzazione. Si diceva che la mafia non esiste – ancora oggi in alcuni luoghi si parla di quieto vivere, per affari. LE MAFIE SONO ORGANIZZAZIONI PARA MILITARI Ha estorto fedeltà e obbedienza alla plebe e ai contadini. Oggi ha un esteso radicamento sociale come un’organizzazione paramilitare dalle illimitate disponibilita finanziarie. La sua forza è determinata dal rapporto con la politica, la regola fondamentale è l’utilitarismo. È uno stato nello stato. Oggi non è un fenomeno evidente solo perche tenuto nascosto. LE MAFIE SONO UN POTERE POLITICO TOTALITARIO Detiene il controllo quasi assoluto del territorio e tende per sua natura a espansione illimitata. Obiettivo politico: dominio su determinato territorio da conquistare in qualunque modo. Potere politico totalitario, ha ucciso come stalinismo e nazismo. Potere espresso nell’ambito del mantenimento dello status quo. Ogni volta si è presentato un pericolo la mafia lo ha subito eliminato. Delle volte è stata affascinata dalla possibilita di rendere la Sicilia indipendente o di partecipare ad un colpo sepratista e anti-comunista. Per realizzare il fallito colpo di mano fascista del 1970 il principe Junio Valerio Borghese aveva contattato la mafia per avere 10mila uomini a disposizione e per seminare bombe in tutta la Sicilia. Il capomafia Luciano Liggio si vantò di aver salvato la democrazia col suo rifiuto. MAFIE PARASSITI DELLA MODERNITA Si aggancia al dna dello stato moderno e si adatta ad ogni sua trasizione assumendone connotati, forme, che si esprimono socialmente nella famiglia e nella madre. È da considerarsi sottoprodotto dell’unita d’Italia. La mafia è un pericolo per la moderna democrazia e per la sua capacita di accumulare ricchezze ed inquinare e condizionare le istituzioni. 2- La cultura mafiosa Pervade tutti i ceti perche il ceto del mafioso non si può stabilire. Sono uomini del ceto medio spesso, hanno un imprinting, una cultura, un senso dell’appartenenza che li fa altezzosi e invadenti contro il debole. Timorosi e fragili verso chi è piu alto nella scala gerarchica. Forte il senso di fratellanza, appartenenza ad una cultura forte come quella mafiosa. Il mafioso incarna uomo tradizionale degradato, che si contrappone allo stato, considerto debole, decaduto ma contemporaneamente corrotto dal consumismo al pari degli altri mebri della societa. Il mafioso impara a dominarsi e non esprime proprie emozioni per non tradire o tradirsi, a isolarsi. Alcuni autori pensano che il modello organizzativo di cosa nostra abbia riprodotto quello famigliare, cioe che la loro cultura sia stata attraversata dal codice materno. La matrice culturale mafiosa è vista come matrice simbolico affettiva, che predetermina attribuzioni di significato alla realta da parte del singolo, che costruisce un senso del proprio se, della realta che lo circonda e del rapporto se-realta. Il pensare mafioso può essere messo in discussione dall’individuo, la famiglia, l’ambiente, portando a fenomeni di pentitismo. Ma la mafia non dimentica e non perdona, pretende sempre e comunque fedeltà assoluta. Non vede crisi ma continui adattamenti ai fenomeni esterni e il pentitismo non è fenomeno che paga, perche molti non rifarebbero tale scelta. Ciotti: vuole premiare la dissociazione, il distacco dall’organizzazione. Uomini e donne di mafia vivono in un clima di odio fra rivali, la loro normalità è l’anomalia del reato. Nella famiglia delinquente nessuno si chiede da dove provenga il denaro, si vive in clima di sopravvivenza. Invece in quello mafioso tutti sanno, se qualcuno va in galera la mafia previdenza eroga stipendi alla famiglia del carcerato. Si infiltra negli affari legali. I CARDINI DELLA MAFIA -

Segretezza azioni Barriera dell omerta Solidarieta tra adepti Legami col potere politico

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Paura della gente Riconoscenza di tanti per favori concessi

Il mafioso è uno che non parla per solidarietà tra associati. I legami col potere politico si hanno fin dall’ unita d’ Italia. La gente ha paura del mafioso perche applica la legge del piu forte. In Sicilia hanno imparato a conviverci e loro approfittano del vantaggio dell’omertà. I VALORI Per i meridionali i punti di onore erano il rispetto della madre, delle donne, della parola e della religione, del forestiero e dell’ospite. Le regole mafiose sono segno esteriore della persona che rispetta perché vuole essere rispettata. Fiore - la mafia non ha valori propri, ma siciliani che interpreta in modo rigido e utilizza per raggiungere propri obiettivi. I valori sono fondamentalmente ONORE E CRISTIANITA’. Base esoterica necessaria al loro lavoro. Obbedienza e fedelta si esprimono con: -

Lealtà Onore Correttezza nell’esecuzione degli ordini.

La morale mafiosa è una morale della forza del potere, dell’onore, dell’ineguaglianza. Moralità mafiosa basata piu che altro su DISVALORI. I CODICI Il mafioso pensa di incarnare un essere superiore legi...


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