Iodimetria PDF

Title Iodimetria
Course Chimica analitica
Institution Università degli Studi di Catania
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APPUNTI DI CHIMICA ANALITICA SULLA IODIMETRIA...


Description

IODIMETRIA Numerosi procedimenti analitici si basano sulle reazioni dello iodio. Quando un analita riducente viene titolato direttamente con iodio (per produrre I -), il metodo utilizzato prende il nome di iodimetria. In iodometria, invece, un analita ossidante viene aggiunto a I- in eccesso per produrre iodio, che viene poi titolato con una soluzione di tiosolfato standard. Lo iodio molecolare è poco solubile in acqua ma la sua solubilità può sensibilmente accrescersi dalla complessazione con lo ioduro.

Una tipica soluzione 0.05 M di I 3- per titolazioni, si prepara sciogliendo 0,12 mol di KI più 0,05 moli di I 2 in un litro di acqua. Quando si parla di uso dello iodio come titolante, si fa generalmente riferimento all’uso di I 2 più un eccesso di I-.

Uso della salda d’amido come indicatore L’amido viene utilizzato come indicatore per lo iodio. In una soluzione senza altre specie colorate, è possibile vedere il colore di I 3- fino a circa 5 ∙10−6 M . Con la salda d’amido, il limite della percettibilità aumenta di circa un fattore 10. In iodometria l’amido può aggiungersi all’inizio della titolazione. La prima goccia di I3-, in eccesso, dopo il punto di equivalenza, provoca il passaggio della soluzione al colore blu scuro. Il complesso amido-iodio è molto semplice alla temperatura. A 50°C l’intensità del colore è soltanto un decimo di quella osservabile a 25°C. Anche i solventi

organici limitano l’affinità dello iodio per l’amido e riducono sensibilmente l’utilità dell’indicatore. Un’alternativa all’uso dell’amido è l’aggiunta di pochi mL di cloroformio al recipiente in cui la titolazione avviene, mantenuto sotto energica agitazione. Dopo ciascuna aggiunta di reagente, in prossimità del punto finale, si interrompe l’agitazione per un tempo sufficiente tale da apprezzare la colorazione sul fondo. Lo iodio è molto più solubile in cloroformio, rispetto all’acqua, e il suo colore diventa meglio percepibile in fase organica.

PREPARAZIONE E STANDARDIDAZZIONE DELLA SOLUZIONE DI I3I3- si prepara sciogliendo I2 solido in un eccesso di KI (reattivo di Lugol). Lo iodio sublimato è abbastanza puro per essere uno standard primario, ma viene raramente adoperato come tale perché potrebbe evaporare dal solido durante

una

pesata.

Perciò,

se

ne

pesa

rapidamente

una

quantità

approssimativa e la soluzione di I3- viene standardizzata con un campione puro dell’analita da determinare con As 4O6 o Na2S2O3, come descritto più avanti. Le soluzioni acide di I3- sono instabili poiché l’eccesso di I - viene lentamente ossidato dall’aria:

Nelle soluzioni neutre, la reazione sopracitata è irrilevante in assenza di calore, luce e ioni metallici. Il triioduro può essere standardizzato per reazione con ossido arsenioso con purezza di standard primario, As4O6 (triossido di arsenico).

Quando il triossido di arsenico viene disciolto in soluzione acida, si forma l’acido arsenioso:

As4O6(s) + 6 H2O = 4 H3AsO3 Se il valore del pH è troppo elevato (pH > 11) il triioduro disproporziona in acido ipoiodoso,

iodato e

ioduro.

Per

ottenere

i

migliori risultati,

standardizzazione si conduce a pH 7-8 tamponando con bicarbonato.

la...


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