Letteratura-Spagnola-1 PDF

Title Letteratura-Spagnola-1
Course Letteratura Spagnola 1
Institution Università degli Studi di Padova
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LETTERATURA SPAGNOLA 1 Il programma studiato si divide in due: Ottocento e Novecento, che si separano grazie alla corrente delle avanguardie. Il romanticismo occupa la prima metà dell’Ottocento e per analizzarlo, partiremo da un testo avanguardista che lo critica aspramente, ossia “ La disumanizzazione dell’arte” di José Ortega y Gasset. Ortega diceva che l’arte Romantica e Realista erano troppo legate all’uomo e alle sue esigenze e che bisognasse perciò “disumanizzare” l’arte, ossia renderla astratta e priva di tracce di realtà. Non distingueva inoltre Romanticismo e Realismo, in quanto entrambe sono delle arti umane, che vanno nella direzione dell’uomo. Mariano José de Larra, scrittore di quadri di realtà spagnoli, definiva la letteratura romantica come “figlia dell’esperienza e della storia”, in quanto racconta della liberazione dell’uomo dell’ottocento dai vincoli imposti dall’Ancient Regime e della creazione dell’uomo borghese. Il Romanticismo si svincola dalle regole del Neoclassicismo (che si basava sulla mera imitazione di modelli precostituiti). Definiva inoltre la letteratura romantica come popolare, in quanto cerca continuamente il consenso del pubblico, è di facile comprensione e in quanto strettamente legata a ciò che la gente viveva e respirava quotidianamente. Infine la definiva come democratica, in quanto non fa alcuna distinzione tra l’élite colta e la massa informa, come invece avveniva nell’Ancient Regime. Si parla universalmente a tutti. Nell’età avanguardista invece la società borghese verrà criticata fortemente e ritenuta incapace di cogliere l’arte. Romanticismo e Realismo accompagnano la formazione dell’uomo borghese e la rottura della crosta dell’Ancient Regime, ma in modo diverso. L’immaginario romantico L’immaginario realista Dà voce alla rappresentazione senza filtri Dà voce all’insoddisfazione dell’animo di chi vuole uscire dalla società del privilegio. della società nata nel Romanticismo. Si affresca la società dell’uomo borghese. Si dà spazio al dissidio dell’uomo, che vuole liberarsi da regole ingiuste. Mette enfasi sul contesto, osservato dal Mette enfasi sull’importanza della voce vivo e rappresentato così com’è. parlante, più che sul messaggio. Nel romanticismo l’uomo-poeta è sia autore che soggetto.

Ortega diceva inoltre che l’arte ottocentesca è un’arte che si dà troppa importanza e che era troppo trascendentale (in quanto riguardava i problemi dell’uomo e dell’umanità). L’arte

avanguardista invece è un’arte che si definisce positivamente inutile, come se fosse un gioco o un passatempo, e che soprattutto non aveva nulla che fare con i pronunciamenti dell’arte ottocentesca (che pensava che denunciando determinati temi della società, si sarebbero potuti cambiare). Il Romanticismo rifiuta l’arte neoclassica e il suo distacco razionalista dall’esistenza dell’uomo. Il Neoclassicismo riproduceva modelli vecchi e le sue creazioni godevano di un’armonia, che era frutto di un equilibrio razionale e trasparente. Esso imponeva all’uomo di doversi ispirare alle sue bolle di perfezione, fornendogli dei modelli di vita da seguire. L’arte romantica, invece, vuole fare il contrario, ossia far sì che sia la vita stessa a fornire all’arte dei modelli da seguire. Il Romanticismo si è diffuso nei primi decenni dell’Ottocento, in una situazione storicopolitica abbastanza delicata. Infatti, nel 1808 la Spagna viene annessa alla Francia da Napoleone. Due anni dopo inizia la Guerra d’Indipendenza, che termina nel 1812 con la formazione di un governo provvisorio di stampo costituzionale (viene scritta la Costituzione di Cadice). Tuttavia, dal 1823 il potere torna nelle mani di Fernando VII di Borbonia, che rinstaura un regime dittatoriale. L’invasione di Napoleone ha rappresentato inoltre un aiuto al diffondersi del Romanticismo, in quanto si sviluppò una forte reazione nazionalistica contro la Francia, che era la patria del neoclassicismo. Il Romanticismo viene definito da Paul Van Tieghem sulla base di cinque punti.  Lo spirito contestatario: in quanto il Romanticismo ha sempre a che fare con la rivoluzione e con la volontà di stravolgere le consuetudini. Cerca di liberarsi in tutti i modi dalle regole e dalle leggi. L’arte perciò deve farsi nuova e libera, andando contro i dogmi.  La protesta contro la ragione e la difesa di tutto ciò che rende l’uomo singolo e irripetibile: l’uomo esalta le sue passioni e i suoi sentimenti.  Superamento dell’armonia neoclassica: Il Romanticismo rifiuta l’armonia. La bellezza romantica sarà disarmonica e soprattutto “sublime”, inteso come un moto scomposto fatto da opposti che coincidono in una maniera paradossale, come per esempio l’attrazione e il rifiuto, nonché la soddisfazione e l’angoscia.  Gusto per il colore locale: Si riscoprono l’identità, i costumi e le tradizioni di ogni singolo paese. Si sviluppa l’interesse per l’immaginario collettivo di un paese intero, cosa di cui il Neoclassicismo si era disinteressato.  Gusto per l’immaginazione: L’uomo deve raggiungere con l’immaginazione ciò che va oltre il pensabile. Il Romanticismo accese un’aspra polemica tra chi lo rifiutava (chiamati afrancesados) e chi lo accetta. I rispettivi capostipiti di queste posizioni furono Nicolás Böhr de Faber e Joaquín de Mora. Faber dice che i grandi classici della letteratura spagnola sono istintivamente

romantici, in quanto c’era l’interesse per la materia “umana”. Per tal motivo, diceva, scommettere per il nuovo significava riscoprire la cultura antica. D’altro canto, de Mora considera il romanticismo solamente come una moda passeggera e un insulto all’arte neoclassica. Il Romanticismo si divide in due tronconi, un primo romanticismo e un secondo romanticismo. 1° ROMANTICISMO Il primo romanticismo mette l’accento sulla riscoperta dei costumi della patria e del sentimento di nazionalità. In un certo senso è quasi nella stessa direzione del regime dittatoriale di Fernando VII, in quanto ci si concentra sull’aspetto patriottico. Si ripescano perciò la storia e il folklore dell’identità spagnola dell’epoca prima del Neoclassicismo. I generi che predominano sono i Romances e le Leyendas, che sono dei componimenti in versi ottosillabi di carattere narrativo. Hanno un linguaggio e un registro molto colloquiale, erano fatti per essere accompagnati in musica e dunque per essere ricordati. L’unica differenza tra questi due generi è che mentre i Romances prevedono una tematica storica, le Leyendas trattano dell’immaginazione popolare, e parlano dunque per esempio di superstizione (fantasmi, santi, apparizioni). Si sviluppa inoltre anche il romanzo storico, sul modello di Walter Scott, per accompagnare la storia della patria. Già nel primo romanticismo si distruggono le unità aristoteliche (tempo, spazio, azione), in quanto l’opera romantica non deve sottostare a restrizioni, ma deve essere ibrida e varia come la vita, che fornisce il suo primo modello di ispirazione. 2° ROMANTICISMO Il secondo romanticismo vede l’espressione della visione libertaria di questo movimento, in cui si sottolinea la necessità dell’uomo di andare oltre i limiti e oltre i confini. L’uomo maledice tutte le ingiustizie, tra cui quella divina, che ha creato degli individui limitati corporalmente, ma con un anima che vuole volare oltre. La cassa di risonanza del disordine dell’uomo è il sentimento del sublime. Il rappresentante principale del primo romanticismo è José de Zorrilla. Scrive Romances e Leyendas, nonché opere teatrali tra cui Don Tenorio (che riprende El Burlador de Sevilla, di Tirso de Molina). Quest’opera è molto importante perché ci permette di capire El Estudiante de Salamanca di Espronceda, in quanto racconta pressappoco la stessa storia, anche se con un’intenzione opposta. JOSE’ DE ESPRONCEDA

Il rappresentante principale del secondo romanticismo è José de Espronceda. Espronceda era un dissidente, tant’è che durante la tirannia di Ferdinando VII decide di esiliare insieme ad altri afrancesados. Durante l’esilio, va in Francia e Inghilterra, dove viene a contatto con l’ideologia di Byron. Quando nel 1840 cade il regime di Ferdinando VII, Espronceda ritorna in Francia dove pubblica sia El Estudiante de Salamanca e anche Poesias. Poesias è un’opera in cui convivono in maniera disarmonica delle poetiche neoclassiche, come gli idilli (dovute al fatto che avesse studiato in una palestra neoclassica), nonché opere di natura romantica. Tuttavia, nonostante si fosse formato in un ambiente neoclassico, non evita di fare critiche al neoclassicismo. Un esempio di queste è l’opera “El Pastor Clasiquino”, in cui segnalava la pateticità dello scrivere di pastori in maschera, quando invece c’era il bisogno di costruire una Spagna Unitaria. Le critiche però non sono solamente univoche, in quanto anche il Secondo Romanticismo viene criticato molto. Per esempio, Mariano de Larra critica fortemente l’eccessività della disarmonia romantica, prendendo in giro non solamente le opere di Espronceda, ma anche il dramma “Don Alvaro o la fuerza del sino” di Zorrilla, rappresentante dell’eccesso romantico. Il protagonista di questa opera, infatti, si suicida buttandosi in un burrone dopo aver constatato il malfunzionamento dell’esistenza umana. La raccolta Poesias può dividersi in quattro blocchi:  Il gruppo neoclassico. Il fatto che, nel 1840, all’interno di questa raccolta prevalentemente romantica vengano pubblicati degli idilli neoclassici (nonostante il regime fosse caduto), ci fa capire come il passaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo non sia decisivo, ma come i due coesistano per molti anni in Spagna.  Le Canciones, che girano intorno alla tematica sociale. La lotta sociale avviene in due modi. Nelle prime opere, Espronceda invita i suoi connazionali alla ribellione di massa contro il regime di Ferdinando VII. Nelle seconde opere, Espronceda si scaglia contro il concetto di società in sé (in quanto la società di per sé impone il rispetto di regole che secondo Espronceda ostacolano la libertà dell’uomo). In queste canzoni troviamo come protagonisti dei senza casta (pirata, mendicante, condannato a morte, boia e prostituta). Questi senza casta vivono al di fuori dalle maglie oppressive del concetto stesso di società e che diventano portavoce del grido di libertà a 360° che il poeta vuole lanciare. Tra le Canciones più importanti troviamo: La Canción del Pirata, El Mendigo, El Reo de Muerte e El Verrugo.

Il personaggio della Canción del Pirata è per l’appunto un pirata, che è un personaggio senza patria e che non vuole averne. Il pirata non ha bisogno di un territorio per esprimere la propria personalità e libertà. Dice inoltre che se una persona non ha niente (come lui), non ha nulla da perdere e da temere. Que es mi barco mi tesoro, que es mi dios la libertad, mi ley, la fuerza y el viento, mi única patria, la mar. [...] ¡Sentenciado estoy a muerte! Yo me río; no me abandone la suerte, y al mismo que me condena, colgaré de alguna entena,

quizá en su propio navío. Y si caigo, ¿qué es la vida? Por perdida ya la di, cuando el yugo del esclavo, como un bravo, sacudí.

Il personaggio de El Mendigo è un mendicate, il quale non può lamentarsi di niente, in quanto la povertà è vista come la possibilità per esprimere la libertà dell’essere umano. Mío es el mundo: como el aire libre, otros todos se ablandan si doliente pido una trabajan porque coma yo; limosna por amor de Dios.

Sia El Reo de Muerte che El Verdugo parlano dello stesso tema: la pena di morte. Sia il boia che il condannato a morte cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’innaturalità della pena di morte. Infatti, lo scopo di Espronceda è quello di voler sottolineare l’ipocrisia della società che da una parte approva la pena di morte, ma allo stesso tempo condanna il boia. Ne El Reo de Muerte, il discorso ha un tono patetico, che vuole puntare a sensibilizzare e a favorire l’empatia nei confronti della pena di morte. Ne El Verdugo, l’ultima parte è un’invettiva nei confronti contro la società e contro sé stesso, il quale ha accettato di diventare braccio armato della società che disprezza. Inveisce anche contro il figlio, chiedendo alla moglie di annegarlo, in quanto si rende conto che anche lui sarà per sempre maledetto dalla società, che comunque asseconda il lavoro che fa. Tutte le Canciones creano scompiglio nel lettore per due motivi: 1. Fanno passare gli anti-valori della società come valori. 2. Sostituiscono le dolci tematiche neoclassiche, con tematiche scandalose.  Testi amorosi romantici. In questa sezione ci sono delle poesie che esprimono il lamento dell’amante che esprime la propria delusione, tra cui le elegie, in cui il poeta associa la propria illusione amorosa a una stella spenta che finge di proiettare la propria luce e che dunque viene associata ad una bugia.

Ci sono però delle altre poesie in cui l’amante romantico, dopo aver pianto la propria delusione, passa al contrattacco e maledice violentemente l’amata. Questo atteggiamento è fortemente influenzato dalla visione Byroniana. In queste poesie si viene a creare una dinamica sadomasochistica, data dal fatto che l’amante cinico si compiace ad offendere l’amata, che a sua volta prova piacere nell’essere oltraggiata. Un esempio di queste poesie è “Jarifa en una orgía” in cui Espronceda si rivolge ad una prostituta, che è vista come l’unica in grado di capire il disagio amoroso.  Ibridi, che sono testi di stampo filosofico che costituiscono il tramite per il ragionamento sulla condizione della natura umana. La rottura dei codici della società e dell’amore (della seconda e terza sezione di poesie) è alla base di quest’ultima sezione, in cui Espronceda contesta la condizione esistenziale dell’uomo. Uno dei miti più usati e ripresi dal Romanticismo è senza dubbio quello di Lucifero, in quanto esprime al meglio il bisogno dell’uomo romantico di contestare e ribellarsi. Il mito di Lucifero iniziò ad essere presente nell’opera “Paradiso Perduto” di Milton, in cui Lucifero era un angelo ribelle che aveva osato innalzarsi in volo oltre i limiti concessi e sfida dunque a duello Dio, perdendo. Tuttavia, si rialza da questa sconfitta, fondando un nuovo polo di gestione del potere, l’anti-paradiso (Inferno). Questa visione di Lucifero, che dunque non si piega alle autorità e prova ad esprimere le proprie potenzialità, piace molto ai romantici. EL ESTUDIANTE DE SALAMANCA L’opera è formata da quattro parti, nelle quali si hanno due ritratti diversi del protagonista, Don Felix. 1. Il primo ritratto si attiene semplicemente alla tradizione del Don Giovanni, perciò Don Felix viene descritto come un uomo non rispettoso, altezzoso e soprattutto religiosamente scettico. 2. Nel secondo ritratto, la sua non religiosità si innalza al massimo livello, andando ad inveire profondamente contro i principi della provvidenza divina. In questa parte viene chiamato per l’appunto come “Secondo Lucifero”. Grandiosa, satánica figura, Il protagonista viene definito come una alta la frente, Montemar figura satanica, ossia maestosa, in camina, espíritu sublime en quanto è l’espressione orgogliosa su locura, provocando la dell’identità umana, che non sopporta cólera divina: vincoli e autorità. fábrica frágil de materia impura, el alma que la alienta y la ilumina, . con Dios le iguala, y con osado vuelo se alza a su trono y le provoca a duelo. Segundo Lucifer que se levanta del rayo vengador la frente herida, alma rebelde que el temor no espanta, hollada sí, pero jamás vencida: el hombre en fin que en

La parola romantica “sublime” è utilizzata perché il protagonista dimostra il coraggio di corteggiare il limite vietato, provare ad superarlo, per poi essere infine sconfitto, provocando la collera divina.

su ansiedad quebranta su límite a la cárcel de la vida, y a Dios llama ante él a darle cuenta, y descubrir su inmensidad intenta.

Il corpo di Montemar viene descritto come una costruzione fragile di materia impura, sostenuto però dall’anima, che in qualche modo lo imparenta con Dio. E’ proprio grazie al fatto che l’anima lo imparenta con Dio che Montemar si innalza verso Dio per sfidarlo a duello. Dentro ognuno di noi c’è una parte divina che vuole uscire per essere alla pari con Dio, ma non può farlo in quanto limitata corporalmente.

Dire Segundo Lucifer non significa dire che Don Felix sia cattivo. Piuttosto significa trasformarlo in un eroe, paladino della ribellione necessaria. Questa idolatria avviene solamente nella quarta parte, in quanto nelle parti precedenti Don Felix risponde ancora a certi stimoli tradizionali. El Estudiante de Salamanca in cui un personaggio ancora riconoscibile, nella quarta parte, si trasforma nell’incarnazione perfetta del Lucifero Romantico. Prima di entrare nel merito di questo testo, facciamo un passo indietro e valutiamo il poema inconcluso che Espronceda dedica alla figura di Lucifero, chiamato El Diablo Mundo, che è la riscrittura del paradiso perduto di Milton, che è il testo fondatore dell’immagine malinconica ed eroica. Il titolo “El Diablo Mundo” fa riferimento ad un mondo diabolico e caotico che non può essere ricondotto a ragione. E’ un testo fondamentalmente filosofico, con una trama esile, proprio perché Espronceda vuole esprimere in maniera diretta la sua filosofia dell’esistenza, che vede come frustrante. Infatti, Lucifero è qui l’uomo proiettato verso l’espressione piena di sé e che, non trovando soddisfazione a questo suo desiderio, piange la sua sventura e maledice le leggi ingiuste che lo privano di qualcosa che è insito in realtà nella sua natura. I protagonisti di quest’opera sono il poeta e Lucifero. Il poeta è il capitano di un vascello la cui truppa è fatta da diavoli. Il vascello solca un mare perennemente in tempesta e il poeta, insieme ai diavoli, naufraga e va a finire in una terra estranea e inverosimile, il cui sovrano è Lucifero. Il poema ruota intorno al dialogo tra Lucifero e il poeta. Questo dialogo si innesca sull’affinità che il poeta prova per Lucifero. Lucifero non è più qui dunque l’antagonista di Dio e dell’uomo, ma è l’incarnazione dell’uomo romantico, che come lui desidera. Boguemos, cruzemos Il vascello è annunciato dal coro dei del mundo el confín;

que hoy su triste cárcel quiebran libres los diablos en fin, y con música y estruendo los condenados celebran, juntos cantando y bebiendo, un diabólico festín. A mi alrededor, vago enjambre de vano fantasmas de formas diversas, de vario color en cabras y sierpes montados y en cuervos y en palos de escobas; con sordo rumor.

demoni, che fanno da ciurma all’imbarcazione del poeta. Indica l’attraversamento del confine che è il superamento e la rottura di un divieto.

...negra figura levantada en pie se mece, de colosal estatura y de imponente ademán.

Ad un certo punto il poeta arriva con il suo vascello nel bel mezzo della dimora di Lucifero. L’unica cosa che si nota è la maestosità di Lucifero, data dal fatto che è stato il primo ad aver avuto coraggio di sfidare l’autorità divina e che ha tracciato il percorso che l’uomo romantico seguirà. Lucifero parla al poeta e cerca di commuoverlo con la sua voce malinconica. Lucifero è malinconico a causa della sconfitta alla sua ribellione. Qui Lucifero viene descritto come umano e deresponsabilizzato: il desiderio di rompere i dogmi fa parte della natura umana, non c’è colpa. La voce di Lucifero crea un’armonia (la voce di Lucifero dovrebbe essere disarmonica, ma qui crea suoni concordi che rendono il poeta complice. La voce di Lucifero è umanizzata.

Tendió una mano el infernal gigante y la turba cayó; y oyóse sólo en silencio el estrépito atronante del flamígero mar; luego un acento claro, distinto, rápido y sonoro por la vaga región cruzó del viento con rara melancólica armonía, que brotaba doquiera y un eco en derredor lo repetía. Voz admirable y vaga, y misteriosa, viene de allá del alto firmamento crece bajo la tierra temblorosa, vaga en las alas del callado viento. Voz de amargo placer, voz dolorosa, incomprensible mágico portento, voz que recuerda al alma conmovida, el

Insieme al loro festino c’è anche il poeta, che rappresenta la cultura dell’epoca. Il poeta si trova un sì a suo agio, ma un po’ spaesato da loro, in quanto non li riesce a ricondurre a ragione. Il poeta descr...


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