Nietzsche-riassunto-completo PDF

Title Nietzsche-riassunto-completo
Author GIACOMO PICCIONI
Course FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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1. VITA E SCRITTI: VITA: Il filosofo Friederich Nietzesche nacque a Rocken, vicino a Lipsia, il 15 ottobre 1844; suo padre , Karl Ludwing era un pastore protestante e la madre Franziska Oehler, era anche essa la figlia di un pastore. Un anno dopo la morte del padre (che era affetto da disturbi psichici) , la famiglia si trasferì a Naumburg, dove il filosofo allora 12 enne riceve una buona educazione :incomincia a comporre poesie e musica ; entra con una borsa di studio nella nota scuola di Pforta , in cui ricevette un educazione molto rigida e si appassiona anche alla teologia; entrato nella scuola di Bonn abbandona la teologia per dedicarsi alla filologia classica; rimane profondamente colpito dal l’opera di Shopenauer intitolata “il mondo come volontà e rappresentazione”. Nel marzo del 1869 abbandona il servizio militare per una caduta da cavallo e ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca presso l’università di Basilea. Stringe un rapporto d’amicizia con il teologo Franz Overbeck e con il musicista Wagner. Il 1872 si rivela un anno molto importante per lui, poiché pubblicò la sua prima opera “la nascita della tragedia”, che riscosse una grande opposizione da parte dei filologi, mentre venne difeso dal suo amico musicista e da Rohde. Negli anni successivi compone altre opere come il libro del filosofo, la filosofia nell’epoca tragica dei Greci e Su verità e menzogna in senso extramorale, che però rimasero inedite. Mentre nel 1873 vengono pubblicate le sue quattro considerazioni inattuali. IL DISTACCO DA WAGNER: Nel 1876 incomincia a distaccarsi da Wagner, in quanto lo considera il massimo rappresentante del romanticismo e vede nell’ultima fase della sua opera l’espressione della rassegnazione e di rinuncia e così stringe nuove amicizie soprattutto con Rèe e Koselitz . L’opera che segna questo distacco da Wagner fu “Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi”. LA MALATTIA E L’ABBANDONO DELL’INSEGNAMENTO: La salute del filosofo incomincia ad indebolirsi, a causa delle forti emicranie, attacchi di vomito, e disturbi alla vista. A causa della sua salute decise di abbandonare l’insegnamento, rinunciando alla cattedra. Da quel momento in poi la sua vita cambiò radicalmente, in quanto nervoso e inquietò compì numerosi viaggi da un paese all’altro (Italia, Svizzera, Francia), alla ricerca di novità, stimoli, di climi favorevoli e di miglioramenti che non arrivarono mai. GLI SCRITTI DEL PERIODO INTERMEDIO: Durante questo periodo di solitudine e vagabondaggio scrisse numerose opere tra le quali: la seconda parte di “Umano, troppo umano”, costituito da “Opinioni e sentenze diverse” e “il viandante e la sua ombra”; “Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali” e “la gaia scienza”. L’INCONTRO CON LOU SALOMè E LA ROTTURA DEFINITIVA: Nel 1882, il filosofo conosce Lou Salomè una ragazza russa, dotata di un grande fascino e intelligenza; in essa Nietzesche pensò di aver trovato una discepola e una compagna, ma essa si rifiutò di sposarlo, in quanto fosse innamorata di Reè. Dopo questa grande delusione il filosofo si sente perso e abbandonato, e rinuncia all’amicizia con Salomè e Rèe mantenendo semplicemente un rapporto formale e lavorativo (anche se successivamente ruppe il rapporto definitivamente, rinunciando anche alla collaborazione lavorativa). COSI PARLO’ ZARATHUSTRA E LE OPERE DELL’ULTIMO PERIODO: Nel 1883 pubblicò una delle sue opere più famose e importanti, “Cosi parlò Zarathustra”, che era divisa in quattro parti. Non avendo trovato un editore che pubblicasse la quarta opera, dovette farlo a sue spese. Successivamente pubblicò “Al di là del bene e del male. Preludio di una filosofia dell’avvenire”; Genealogia della morale. Uno scritto polemico; Il caso Wagner; Crepuscolo degli idoli. Ovvero come si filosofa col martello; l’Anticristo ; Maledizione del cristianesimo, Ecce homo; Come si diventa ciò che si è, Nietzesche contra Wagner. IL SOGGIORNO A TORINO: successivamente il filosofo si trasferì a Torino, dove disse di sentirsi a casa, anche se in quelli stessi anni incominciava a mostrare segni di instabilità mentale, dimostrati dalle lettere (spesso senza senso) che scriveva ai suoi amici, a uomini di stato e a Cosima 

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Wagner. Il filosofo viene poi portato in clinica dal suo amico Overbeck dopo aver mostrato segni di pazzia e nervosismo. LA MORTE: dopo la morte della madre, avvenuta nel 1897, la sorella si assume la responsabilità di prendere il fratello sotto la sua custodia; tra l’altro la stessa dopo il suicidio del marito aveva fondato a Weimar un archivio, allo scopo di gestire l’eredità letteraria del fratello. Dopo attacchi di pazzia, follia e nervosismo, l’ormai conosciuto filosofo morì a Weimar il 25 agosto del 1900. 2. FILOSOFIA E MALATTIA:  La malattia e la pazzia di Nietzesche è una scusa che molti critici hanno impiegato per mettere in discussione e addirittura demolire il pensiero di Nietzesche.  Mentre altri critici, sostenevano che la sua filosofia fosse il risultato della sua malattia o viceversa, che la sua malattia fosse il risultato della sua filosofia. In ogni caso,la sua malattia veniva considerata sempre come un qualche cosa di negativo, perché molti legati ai pregiudizi sostenevano che la filosofia creata da una mente malata, fosse necessariamente malata; al contrario se la filosofia era prodotta da una mente sana, sarebbe stata sana e non malata.  Ma in tempi più moderni la malattia è stata considerata un qualche cosa non di negativo, in quanto comunque ha favorito la creatività di Nietzesche. In quanto, la sua solitudine e la sua delusione lo portarono a riflettere in maniera critica e profonda sui problemi del mondo. Infatti, come scrisse lo stesso filosofo colui che soffre tende ad esaminare con maggiore attenzione e profondità il mondo nei suoi piccoli dettagli. 3. NAZIFICAZIONE E DENAZIFICAZIONE: INTERPRETAZIONI NAZIFASCISTE: Molti in passato hanno sostenuto che Nietzesche fosse un filosofo nazifascista, o addirittura come l’ispiratore stesso del nazismo, in quanto come ha argomentato di recente lo stesso Ernst Nolte, il nazismo senza alcuni pensieri e teorie del filosofo non sarebbe diventato ciò che è stato. Anche la sorella del filosofo probabilmente contribuì a diffondere l’immagine del filosofo come un esaltato , tant’è che molti ritengono che Elizabeth ebbe una sua responsabilità nel processo di nazificazione del fratello. Un esempio è quello che racconta la visita di Hitler all’archivio Nietzesche, durante la quale Hitler ricevette da Elizabeth il bastone di Nietzesche . Tuttavia è sbagliato attribuire ad Elizabeth tutta la responsabilità e risulta anche non giusta la colpa che viene attribuita al filosofo di essere stato il padre del nazismo, anche se nei testi di Nietzesche compaiono degli atteggiamenti antidemocratici e razzisti. DENAZIFICAZIONE:le interpretazioni nazifasciste sono state contestate nel dopoguerra tramite un processo di denazificazione. Infatti, molti tendono a vedere il filosofo più che un nazista, come un progressista; da ciò sono derivate delle esagerazioni, come quella che considererebbe il filosofo non come un seguace di Hitler, ma come un seguace o compagno di strada di Marx (insomma si passa da un eccesso ad un altro). La situazione in questi ultimi anni è cambiata, in quanto la figura di Nietzesche non è associata ne a quella di un seguace nazista, ne a quella di un progressista, in quanto se da una parte mette in evidenza sia gli elementi di novità sia gli elementi di rottura della sua filosofia, dall’altra parte riconosce gli elementi reazionari del pensiero di Nietzesche. 5. CARATTERISTICHE DEL PENSIERO E DELLA SCRITTURA DI NIETZESCHE: PENSIERO:La filosofia di Nietzesche mise in discussione sia la civiltà con le sue tradizioni, sia la filosofia occidentale, annientando e distruggendo tutte le certezze, i pregiudizi e le tradizioni del passato. Lui stesso infatti, non si riteneva un uomo ma bensì una dinamite che avrebbe provocato una crisi o addirittura una distruzione mondiale della conoscenza. Nonostante ciò, la principale caratteristica del pensiero di nietzesche è che il suo scopo non è soltanto quello di demolire le teorie 

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e concezioni tradizionali, ma il suo intento è anche quello di individuare un nuovo tipo di umanità, conosciuto come il “superuomo” p anche “oltreuomo”. SCRITTURA: Il fatto di mettere in discussione e di contraddire tutto ciò che in passato era stato ritenuto indiscutibilmente vero e certo, porta il filosofo a ricercare nuove modalità espressive. Il filosofo infatti, viene anche ricordato per via del suo stile in continua evoluzione; era un poligrafo, che utilizzava una grande varietà di stili e forme espressive differenti, che variavano da un periodo ad un altro. Ad esempio: 1. Negli scritti giovanili è ancora legato alla tipologia del saggio e del trattato; 2. In seguito alla pubblicazione di “umano, troppo umano”, rifiutando le costruzioni sistematiche del passato sceglie di utilizzare la forma breve dell’aforisma, che richiede una grande interpretazione, nonostante sia finalizzata a trasmettere un messaggio immediato. Però come dice lo stesso filosofo, non è sufficiente leggere un aforisma per capirlo, ma bisogna anche interpretarlo dopo un’attenta lettura. 3. “Così parlò Zarathustra” è l’opera che segna il suo passaggio alla poesia in prosa e all’annuncio profetico,che è caratterizzato da simboli, allegorie e parabole. 4. Nelle sue ultime opere rimandano specialmente al genere autobiografico e al trattato polemico. Un’altra caratteristica delle opere di Nietzesche e che sono asistematiche. Infatti, il filosofo era contro la sistematicità e l’organicità, poiché secondo lui costituivano un imposizione, una forma chiusa, senza libertà. Inoltre il suo discorso non può seguire un organizzazione (un sistema chiuso)poiché è ricco di significati e di direzioni. 6. FASI O PERIODI DEL FILOSOFARE NIETZSCHEANO: L’opera del filosofo solitamente è divisa in fasi, che costituiscono semplicemente delle tappe di un pensiero che si evolve continuamente. Solitamente gli studiosi distinguono quattro diverse fasi: 1. scritti giovanili del periodo in cui è influenzato dal musicista Wagner e da Schopenauer. Questi scritti comprendono La nascita della tragedia, le Considerazioni inattuali, la filosofia nell’epoca tragica dei Greci, su verità e menzogna in senso extramorale. 2. scritti intermedi del periodo “illuministico” o “genealogico”come Umano, troppo umano e Aurora. 3. scritti di Zarathustra che comprendono appunto Cosi parlò Zarathustra. 4. scritti degli ultimi anni di cui fanno parte ad esempio Al di là del bene e del male, il caso Wagner, Crepuscolo degli Idoli, Ecce homo e l’Anticristo. 7. IL PERIODO GIOVANILE: 7.1 TRAGEDIA E FILOSOFIA: a) Nascita e decadenza della tragedia: L’opera di Nietzesche intitolata “La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Ovvero grecità e pessimismo contiene più discipline, come la filosofia, la filologia e l’estetica. Il tema centrale dell’opera è la distinzione tra apollineo e dionisiaco. Questa coppia è costituita da due opposti, che secondo Nietzesche rappresentano i due impulsi principali dello spirito e dell’arte greca.  L’apollineo rappresenta un atteggiamento di fuga davanti al divenire e trova la sua espressione nell’armonia delle forme della scultura e della poesia epica. E insomma l’elemento razionale.  Il dionisiaco rappresenta la vitalità e l’istinto e si esprime nell’esaltazione della musica. E’ quindi l’elemento irrazionale.



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Il filosofo insistette sul carattere originariamente dionisiaco della sensibilità greca e sull’apollineo come tentativo di sublimare il caos nella forma. E individua tre diversi momenti in cui questi due impulsi si ritrovarono in opposizione o in armonia tra loro. -Egli racconta che in un primo momento, nella Grecia presocratica i due impulsi convivevano separatamente; -mentre successivamente nel periodo di Sofocle e Eschilo, i due impulsi impararono a convivere in armonia tra loro, creando dei capolavori sublimi; infatti, la tragedia riunisce sia l’apollineo ( prendendo in considerazione la rappresentazione del mondo), sia il dionisiaco (furore orgiastico). Nietzesche racconta anche l’origine della tragedia, raccontando che quest’ultima sarebbe nata dal coro tragico( coro dei seguaci di Dioniso) e dandole anche una nuova interpretazione collegata ai due impulsi, l’apollineo e il dionisiaco. -Nel periodo successivo quest’armonia tra i due impulsi venne meno, in quanto incominciò a prevalere l’apollineo. Questo fenomeno e processo di decadenza trova espressione nella tragedia di Euripide, in cui si verifica “la morte” dell’istinto. b) Spirito tragico e accettazione della vita. La “metafisica da artista”: La sua celebrazione dello spirito tragico e dionisiaco coincide con una forma di celebrazione della vita, che non è ne ottimista ne pessimista ed è proprio da questo che derivano le differenze tra Nietzesche e Schopenauer. Nietzesche non riprende tutta la filosofia di Schopenauer, cosi come non la critica interamente: egli infatti, riprende la tesi del carattere doloroso e raccapricciante dell’essere e rifiuta l’ascesi, in quanto alla noluntas contrappone un atteggiamento di entusiastica accettazione dell’essere nella globalità dei suoi aspetti. La vita è solo dolore, tristezza, crudeltà, infelicità, lotta; non presenta ne un ordine ne uno scopo. Secondo il filosofo pertanto, davanti ad essa rimangono possibili solo due atteggiamenti:  un atteggiamento che deriva dalla morale cristiana e dalla spiritualità comune.  un atteggiamento che consiste nell’esaltazione della vita. Quindi, il mondo è una sorta di gioco estetico e tragico, che solo l’arte riesce a comprendere veramente. Da ciò deriva la natura metafisica dell’arte e la sua funzione di organo della filosofia. Questo dà alla “nascita della tragedia” un carattere romantico, in cui il fenomeno dell’arte viene messo in primo piano, e con esso e a partire da esso viene spiegato il mondo. Questa esaltazione della tragedia sfocia nell’ideale di una rinascita della cultura tragica, incentrata sull’arte, in particolare sulla musica. 7.2 LE CONSIDERAZIONI INATTUALI: STORIA E VITA Intorno al 1876, Nietzesche compose le quattro Considerazioni inattuali, che compie una critica della cultura contemporanea.  Nella prima considerazione inattuale, intitolata “David Strass, l’uomo di fede e lo scrittore”, il filosofo attacca l’opera di Strass, paragonandola al peggior Vangelo da birreria e criticando l’ottimismo da filisteo del suo autore.  Nella seconda considerazione inattuale intitolata “Sull’utilità e il danno della storia per la vita”, il filosofo critica apertamente lo storicismo e lo storiografismo. Parlando più precisamente, egli non critica la storia ma l’assolutizzazione della storia che è compiuta nel XIX secolo da idealisti e soprattutto dai positivisti. Il filosofo ha una concezione pessimista della storia considerandola come un processo di decadenza che conduce al nichilismo (al crollo di tutti valori e alla negazione della vita), mentre i positivisti assolutizzano la storia come una totalità processuale necessaria e vedono lo sviluppo storico come un progresso inarrestabile. Poi, per il filosofo la storia può essere o utile o dannosa; è utile qndo è al 

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"servizio della vita", cioè quando la conoscenza delle epoche passate viene usate per guidare la nostra azione presente e il nostro tentativo di costruire il futuro. E' invece dannosa, se a causa di una sua assolutizzazione, si vive con lo sguardo rivolto al passato e, in questo modo, non si vive il presente e non si costruisce il futuro. Inoltre egli individua tre tipi di storiografia, ciascuno dei quali possiede sia un lato positivo che un lato negativo. In tal senso distinguiamo: -la storia monumentale, che è propria di coloro che si ispirano al passato, ovvero +prendono come modelli i personaggi delle epoche passate , partendo dal presupposto che se la “grandezza fu possibile una volta, può essere possibile anche un’altra volta”. In sostanza se i personaggi del passato hanno compiuto qualche cosa di grande, questa grandezza può essere imitata e raggiunta anche da personaggi moderni. L’aspetto negativo è che questo tipo di storia tende a rimuovere tutti gli avvenimento negativi, esaltando solo quelli grandi. -la storia antiquaria è propria di quelli che venerano il passato e giustificano il presente sempre in funzione del passato. L’aspetto negativo è che questo tipo di storia rimanendo ancorata al passato ostacola ogni azione che porti delle innovazioni; in un certo senso paralizza l’agire. -la storia critica è propria di quelli che non accettano il passato,considerandolo semplicemente un peso che ostacola la loro vita. Essi criticano il passato, esaminano i suoi aspetti negativi e cercano di rimuoverli per ricostruirsi una vita nuova. Chi sottopone a giudizio il passato è la vita stessa , anche se è sempre ingiusta perché non si lascia guidare dalla conoscenza, ma dalle passioni. Il lato negativo di questo tipo di storia è che pecca di presunzione, cercando di cancellare il passato e ogni collegamento con le generazioni passate.  Nella terza e nella quarta considerazione inattuale Nietzesche offre un omaggio ai filosofi che hanno accompagnato la sua giovinezza. Ad esempio, in “Schopenauer come educatore” egli elogia l’anticonformismo intellettuale e l’amore per la verità del filosofo. In Richard Wagnar a Bayreuth, il filosofo elogia il musicista come il redentore della cultura. Infatti in questi ultimi scritti, viene elogiato il Genio, che costituisce un tipo di umanità assai superiore. 8. IL PERIODO ILLUMINISTICO: 8.1 IL METODO GENEALOGICO E LA FILOSOFIA DEL MATTINO: L’opera di Nietzesche intitolata “Umano, troppo umano” segna l’inizio del cosiddetto periodo illuministico del filosofo. In tale periodo egli critica i maestri di un tempo, mettendo in discussione le teorie metafisiche propagandate da Schopenauer e le tendenze artistiche di Wagner, che verrà definito dallo stesso filosofo come una malattia che contagia tutto ciò che tocca. Ora, secondo il filosofo a prendere la guida e a costituire delle vie d’accesso all’essere non sono più la metafisica e l’arte, ma bensì la scienza, il metodo critico, che mettono a giudizio appunto la metafisica e l’arte.  L’arte ora viene considerata in maniera negativa, come un residuo e pertanto il genio non è più l’artista, ma il filosofo “illuminato”, che segue i canoni proposti dalla scienza. Quindi Nietzesche diventa illuminista e dedica la prima parte della sua opera a Voltaire Nietzesche non è illuminista perché nutre una grande fiducia nella ragione come appunto gli illuministi, ma semplicemente perché mette in discussione la cultura attraverso la scienza.  La scienza per Nietzesche costituisce un metodo di pensiero, che è in grado di distogliere gli uomini da determinati errori. Questo metodo critico secondo il filosofo è sia storico che 

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genealogico. E’ critico perché compie un indagine, un esame; storico o genealogico in quanto non crede nell’esistenza di realtà immutabili e statiche, ma crede che ogni realtà sia l’esito di un processo che bisogna ricostruire. Questa filosofia illuminista di Nietzesche si basa su due concetti principali;: lo spirito libero e la filosofia del mattino. -Lo spirito libero rappresenta il viandante, il vagabondo, cioè colui che servendosi della scienza riesce a distaccarsi dai pregiudizi e dalle concezioni del passato, evitando di commettere errori (legati soprattutto alla metafisica). -La filosofia del mattino è appunto, è una filosofia basata sulla condizione transitoria della vita e sul libero esperimento, che ha origine dal distacco del viandante dal passato. 8.2 LA MORTE DI DIO E LA FINE DELLE ILLUSIONI METAFISICHE: a) Realtà e menzogna: Nietzesche attribuisce a Dio due principali definizioni: 1) Dio è un simbolo che pone il senso stesso dell’essere aldilà dell’essere, cioè in un mondo contrapposto a questo mondo. Tale punto è collegato al fatto che secondo Nietzesche Dio e l’oltremondo abbiano costituito dal punto di vista storico una via di fuga dalla vita e una sorta di ribellione contro il mondo stesso. 2) Dio è l’espressione delle certezze ultime del mondo, e quindi di tutte le concezioni metafisiche e religiose che sono state create nel corso del tempo allo sco...


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