Padaung - llllllllll PDF

Title Padaung - llllllllll
Course Storia dell'arte
Institution Accademia di Belle Arti di Lecce
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Description

PADAUNG I Padaung, noti anche con il nome di Kayăn, sono una popolazione indigena di ceppo Karen del Myanmar inferiore, minoranza di lingua tibeto-birmana, stanziata sulle alture del bacino del Saluen. Si tratta di un popolo di contadini, che si sveglia all'alba e lavora principalmente la terra. Ogni contadino Kayăn ha sempre un campo accanto la propria casa. Ciò che ha reso famosa questa popolazione è di fatto una loro minoranza, costituita dalle cosiddette “donne giraffa” o “donne cigno”.

DONNA CHE TESSE: https://versoipolieoltre.files.wordpress.com/2015/06/img_4702.jpg

Tra quelli che lasciarono il Myanmar e rifondarono i loro villaggi poco lontani dalla Thailandia c’era una vera e propria “sezione” per quelli con il collo lungo, che divenne ben presto una vera e propria attrazione turistica e sopravvisse economicamente proprio grazie al turismo. Le donne giraffa indossano anelli di ottone intorno al collo, il che lo fa apparire lungo e sottile, proprio come quello di una giraffa. Tuttavia va sottolineato che la scelta di indossare questi collari di ottone è totalmente volontaria: sono le bambine, intorno ai cinque anni, che in certi casi chiedono alle madri di poter iniziare a portare gli anelli, altre invece iniziano con la pubertà, portando avanti questa peculiare ed unica tradizione. Gli anelli vengono aggiunti in varie fasi della vita. Il primo anello viene indossato tra i 5 e i 9 anni, gli altri vengono aggiunti ogni 4 anni. La media è di circa nove cambi per vita, con l’ultimo verso i 45 anni e a quell’età la donna giraffa avrà accumulato ben 32 anelli con 13/15 chili. che finiscono con il loro peso a premere sulla gabbia toracica, provocando dolore e difficoltà motorie. Ad ogni modo, in realtà non è il collo ad allungarsi, ma sono le clavicole che, per effetto della continua pressione esercitata dagli anelli e dal peso del capo, si abbassano e si schiacciano, determinando un effetto ottico per cui a primo impatto sembra che le donne abbiano un collo lunghissimo. Tutto questo però viene pagato a caro prezzo dal fisico di queste donne, con il risultato di una deformazione permanente Radiografie della donna Padaung di 43 anni che ha indossato BNC per 38 anni, https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S0889540607000339-gr1.jpg

della clavicola e della colonna vertebrale. Inoltre, dopo tanti anni passati ad indossare

gli anelli, i muscoli del collo sono talmente indeboliti da non riuscire più a sorreggere la testa: la rimozione degli anelli è una delle punizioni previste per l’adulterio e costringe la donna a trascorrere tutto il resto della propria vita in posizione sdraiata. Uno studio, avviato nel 2007, ha cercato di identificare quali fossero gli effetti di questi anelli sulla morfologia facciale delle donne giraffa. Questa ricerca ha preso 93 donne Padaung: 61 donne che indossano gli anelli e 32 che non utilizzano questa usanza. I risultati hanno indicato che, usare questi anelli, porta degli effetti considerevoli sulla morfologia facciale e anche sulle loro caratteristiche dentali. Vengono alterate le lunghezze del labbro superiore e inferiore, la larghezza mandibolare, l’altezza palatale, l’apertura della bocca e le altezze totali del viso. In realtà, molte donne indossano gli anelli anche ai polpacci, e certe DONNA KAYAN CON CHITARRA https://thumbs.dreamstime.com/b/karen-con-ilcollo-lunga-tribeswoman-20707448.jpg

volte sulle braccia. Evidentemente la scelta di portarli è legata all’estetica, è probabilmente secondo la tradizione e la cultura

Padaung gli anelli di ottone al collo e alle gambe fanno parte di un ideale di bellezza. Successivamente è stato ipotizzato che questi anelli abbiano funzioni diverse: infatti, c’è chi crede che essi servano per rendere le donne meno attraenti, e quindi per impedire che diventino schiave. Oppure che la forma allungata del collo dovrebbe ricordare quella di un drago, una figura importante per l’etnia Padaung. Anche se la tribù Kayan è conosciuta principalmente per le donne giraffa, la loro cultura è un insieme di tante altre arti e tradizioni antiche. La musica è un’arte fondamentale per questa tribù e per questo nei villaggi è possibile vedere tante donne dilettarsi a suonare la chitarra. Anche il legame con il mondo animale ha radici molto antiche e i Kayan sono infatti abili maestri esperti nell’addestramento degli elefanti. Anche i riti e le tradizioni legati al matrimonio sono state conservati nel corso del tempo. In passato, la scelta dei coniugi era di solito responsabilità dei genitori. Oggi invece, i giovani spesso scelgono il proprio compagno. Tuttavia questa tradizione è ancora rigorosamente rispettata. Il matrimonio è consentito solo tra quelli della stessa generazione genealogica: i matrimoni tra cugini di primo grado sono preferiti. Le relazioni con una generazione diversa però sono tabù. Si ritiene che, se questa regola viene violata una disgrazia cadrà su di loro e su tutti i loro parenti e alla coppia incriminata non può essere consentito di rimanere nel villaggio. Quando un giovane ha scelto una ragazza, i suoi genitori si presentano alla famiglia della sposa con un regalo. Se la ragazza accetta, la coppia è ufficialmente fidanzata. La famiglia del giovane deve fornire una dote per siglare il contratto. Solitamente la sposa si sposta a casa di suo marito, se invece è lui che va a vivere nella casa della famiglia di lei il prezzo della dote è più alto. La giovane donna è

incaricata di realizzare l’abito del proprio matrimonio, per sé e per il futuro sposo. Il matrimonio è concluso quando le rispettive famiglie mangiano un pollo insieme. Questo pollo deve essere fornito dalla famiglia dello sposo. In questo modo la coppia si amerà per sempre. Subito dopo questa usanza si può celebrare il matrimonio, non prima di consultare le ossa del pollo appena mangiato per vedere se i presagi sono buoni per la coppia e decidere la data di nozze. Se la lettura delle ossa di pollo non sono favorevoli si può decidere di non celebrare il matrimonio. La cerimonia in sé è

DONNA GIRAFFA IN THAILANDIA https://www.viaggiare-low -cost.it/le-donne-giraffa-di-chiang-raiperche-ho-boicottato/

semplice. Si svolge in presenza di tutti gli abitanti del villaggio. Gli anziani del villaggio legano ai polsi della coppia delle stringhe di cotone augurando un buon auspicio e delle donazioni in denaro. Viene poi bevuto un vino di riso che costituisce un rito fondamentale del matrimonio. Quando tutti hanno bevuto il vino, il contratto di matrimonio diventa indissolubile. Dopo questo rito tutti gli invitati del villaggio si godono il banchetto nuziale composto da maiale, pollo e riso. Si festeggia per tutta la notte. Il matrimonio rappresenta un momento fondamentale nella vita di una donna, tanto che se dovesse morire prima di celebrare il matrimonio, viene seppellita nell’abito da sposa, perché si ritiene che questo la protegga dagli spiriti malvagi nell’aldilà. L'alimentazione quotidiana di una famiglia è composta da tre pasti al giorno composti principalmente da verdure da loro coltivate insieme a carne o pesce procurata dal proprio allevamento di animali. Il loro piatto tipico è il DYĂN PL: risotto con maiale, manzo, pollo. Nella tradizione, la famiglia mangia insieme in un piatto grande fatto di bamboo, alto 20-25 cm e largo 60 cm, mangiano seduti per terra e usando le mani. Attualmente, sono presenti dei villaggi turistici, che portano nell’area un flusso monetario i cui benefici non sempre ricadono sulle tribù. Inoltre, è lo stesso governo che scoraggia l’usanza degli

FAMIGLIA PADAUNG https://www.darwinviaggi.com/uploads/DARWINVIAG/img_element_137 12_le-donne-giraffa-dei-kayan-lahwi.png

anelli mentre in Thailandia questo assume spesso la connotazione di un rifiuto dello sfruttamento a scopo economico e delle consequenziali restrizioni alle libertà delle persone.

FONTI: 1. ‘L’incredibile vita delle donne giraffa del Myanmar’, CORRIERE DELLA SERA, https://www.corriere.it/fotogallery/esteri/14_aprile_22/incredibile-vita-donne-giraffa-birmania-3d8cb1dc-ca11-11e3-8cc941ed99739e20.shtml 2.’Donne giraffa, l'assedio dei turisti, Corriere della sera, Gabriela jacomella, 31/01/2008 https://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_31/donne_giraffa_assedio_turisti_thailandia_bc994db0cfda-11dc-894a-0003ba99c667.shtml 3. ’A TU PER TU CON L’ETNIA PADAUNG’ https://www.ruta40.it/blog/birmania/etnia-padaung.php 4. https://www.darwinviaggi.com/it/Arti.php?Id=13712 5.’https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0889540607000339?fbclid=IwAR1_wcYKC6C37fgiW kQZOQOBRvNIx8BsE_NlhfXWrv_WRYdTS3ix7PZe0BE#fig4...


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