Postmoderno PDF

Title Postmoderno
Author Irene la Porta
Course Letteratura italiana moderna e contemporanea
Institution Università degli Studi di Catania
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Summary

Documento riguardante una trattazione sul postmoderno data da vari approfondimenti...


Description

POS POSTMODER TMODER TMODERNO NO -

Qualsiasi definizione si voglia comunque dare alla nostra epoca, essa non potrà non tener conto dell’insieme di contraddizioni sempre più forti di carattere sociale ed economico, che si sono venute accentuando negli ultimi decenni su tutto il pianeta e le cui ferite sono difficilmente risanabili: il divario tra paesi ricchi e paesi poveri, la disparità demografica tra nord e sud, la contrapposizione religiosa e culturale tra i vari pensieri integralisti, la crisi di valori nel comportamento sociale dell’occidente, l'aumento dei consumi e degli sprechi e l'impoverimento delle scorte naturali, lo scontro tra tendenze globalizzanti, tensioni patriottiche ricerca di un’identità culturale, l'incrociarsi dell’organizzazione elettronica del pianeta con il nomadismo umano di sopravvivenza, la schisi sempre più profonda tra livello delle ricerche scientifiche e utilizzazione possibile di tali risultati per la società nel suo complesso.

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È un termine che vuol intendere una diversità e una lontananza relativa, ma inconfutabile, della condizione culturale attuale rispetto alle caratteristiche di quella che era stata la cultura “moderna”, quella cultura che, nata con il rinascimento quattro e cinquecentesco, rafforzata dal passaggio attraverso il “contestativo” pensiero illuminista del Settecento, giunge alla rivoluzione industriale dell’Ottocento per approdare, infine, al razionalismo critico, alla scienza e alla tecnologia del Novecento. → La post-modernità è caratterizzata dalla constatazione che il mondo ha perso definitivamente ogni suo senso e che la realtà residuale appartiene solo a quel sistema di linguaggio che ne parla.

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È proprio nell’epoca delle avanguardie storiche, con la disintegrazione linguistica e formale dell’arte, la fine della rappresentazione e l’inizio del “montaggio” casuale dei frammenti residuali di senso, che ha avuto luogo la perdita tragicamente definitiva di quelle sicurezze, che avevano costituito il carattere forte della razionalità occidentale: anzi, possiamo dire che razionalità occidentale e modernità, cessano di agire all’unisono. → Ribelli nei confronti dei precetti del modernismo.

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Lytotard dice che la teoria postmoderna è una descrizione delle condizioni del sapere e della filosofia nella società informatizzata e postindustriale.

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Ogni pretesa di legittimazione e determinazione dell’attualità è resa impossibile dalla realtà stessa, che appare esplosa, complessa, non riducibile alla ragione.

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Quella tra moderno e postmoderno è una contrapposizione tra due atteggiamenti diversi di fronte alla stessa presa di coscienza della progressiva perdita di senso del reale: 1. Accentua il sentimento negativo e nostalgico di fronte all ’impotenza del pensiero; 2. Concepisce questa impotenza e la perdita della realtà come un’opportunità positiva e si pone davanti di essa con un atteggiamento euforico. Viene vista come l’avvio dell’ultima possibilità del pensiero nell’epoca della fine del Pensiero cui aspirava l’epoca moderna →argomentare e ragionare mirato alla fissazione di valori e regole universali e assolute, valide per tutti in ogni tempo. L’assenza di principi regolativi e descrittivi del reale, concepita dalla coscienza moderna come una mancanza, appare nell’ottica moderna come una condizione liberatoria e come uno stato di cresciuta potenza del pensiero.

Prendere semplicemente e positivamente atto di quella che è stata variamente chiamata assenza di realtà, fine della modernità o fine dei valori, significa liberarsi di falsi ideali e accettare finalmente ciò che è, assecondarlo. -

POSTMODERNITÁ: EPOCA STORICA POSTMODERNISMO: PRODUZIONE ARTISTICO-CULTURALE che ha interpretato la svolta storica. POSTMODERNO: EPOCA CULTURALE che ha risposto ai problemi della modernità.

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Cambiamento epocale iniziato negli anni ’50 → non tutti sono d’accordo, alcuni lo retrodatano agli anni ’60. Logica culturale del TARDO CAPITALISMO la cui arma è l’ironia: il passato deve essere rivisitato in chiave ironica. Alcuni pensano che in realtà questo periodo sia una fase interna alla modernità, che non diede sviluppato ad una vera e propria svolta epocale. La cultura postmoderna è il nostro passato in quanto parla di un mondo che non è il nostro → insufficiente

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Impiegano la metanarrazione per indebolire l’autorità o autenticità del testo. Pastiche: combinazione di soggetti e generi precedentemente non ritenuti adatti per la letteratura → Bricoleurs letterari, parodizzando forme e stili legati a scrittori e artisti modernisti. Plurilinguismo e pluristilismo → vuole solo spessore e artificialità.

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La scrittura postmoderna è autoriflessiva, diventa quindi finzione, vede solo lo spessore e l’artificialità dei codici. Il linguaggio diventa esso stesso una cosa e riempie di sé tutto. Imitazione dello stile degli scrittori del passato e Citazionismo:

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Realtà non data, oggettiva o solida come quella postulata dal Positivismo → esaurimento storico: impossibile è la produzione del nuovo. Rinuncia alla ricerca di soluzioni inedite e induce alla ripetizione del già noto, a riprendere gli stili del passato combinandoli e contaminandoli tra loro, a costruire testi e opere mediante assemblaggi di citazioni. Lo riprende dal Dadaismo → collage: pubblicità o illustrazioni di immagini popolari.

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Per Eco e Calvino il postmodernismo è lo smascheramento crudo delle dinamiche per le quali l ’uomo contemporaneo si dibatte fra la tirannide chiusa e il caos dell’insignificanza.

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Nella concezione postmoderna il progresso è sempre demolitivo: quanto più diventiamo cittadini del web, tanto più le nostre identità, le nostre competenze e i nostri costumi vengono tradotti in algoritmi che hanno la presunzione di rappresentarci in modo oggettivo.

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TEMI: • Realtà simulazionali e virtuali. • Inganni e trappole della narrazione. • Complotti, intrighi, segreti, messe in scena della storia. • Impossibilità di ricomprendere la complessità del reale con un unico discorso conoscitivo. → DUBBIO ONTOLOGICO DELLA CONOSCIBILITÁ DI CIÒ CHE AVVIENE NEL MONDO.

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Instabilità delle strutture portanti della nostra società. Necessità di porsi ad una certa distanza per cercare di capire fenomeni complessi. Nuova città senza centro. Indebolimento della società. Dimensione oppressiva del potere e dei limiti delle nostre conoscenze.

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Deriva dalla letteratura americana, in Italia ci sono solo alcuni esempi come Calvino ed Eco → in Italia c’è una forte corrente classicheggiante ed un espressionismo linguistico. La maggior parte dei critici letterari italiani resta attaccato all’idea della letteratura come rappresentazione realistica della vita o come fatto espressivo di stile.

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Frammentarietà nella costruzione narrativa e dei personaggi Caos insormontabile e l’artista è impotente e l’unica risorsa è giocare nel caos stesso. Si edificano labirintici iper-romanzi. Si affrontano le grandi paure individuali e collettive con un senso giocoso della scrittura in piena libertà creativa.

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L’èlite artistica sceglie a caso uno dei prodotti della cultura popolare (Kitsch) e lo innalza ad OGGETTO DI CULTO, facendolo diventare un’ICONA. Riusa i materiai di consumo in un’appropriazione giocosa e senza sensi di colpa.

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Manierismo → forma di estraniazione della voce e messa in parentesi del soggetto: trasforma la storia in magazzino di costumi e si disfa dell’invadenza dell’io grazie alle maschere che mette a disposizione.

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Discredito del romanzo e della sua logica temporale, ma negli anni ’80 ci sarà una ripresa di generi come repertori di regole ed etichette commerciali. In poesia cade il primato della lirica e ci si apre alla satira, al poemetto o al romanzo in versi.

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Le vecchie forme vengono parassitate da nuovi temi e quindi mutate solo per necessità.

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I narratori si dimostrano incapaci di guardare alla realtà di quel periodo , o le oppongono tanti schemi da mascherarla o la derealizzano in un racconto privato e onirico. Mostra di avere i caratteri dell’esaustione, dell’impallidimento della contemplazione malinconica e scettica → esorcismo della storia: estetizzano l’angoscia e neutralizzano il reale.

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Non riconosce alla politica pieno diritto di cittadinanza in letteratura: la letteratura inizia laddove finisce la politica → non ama parlare del presente se non attraverso schemi e figure che ne svelano un’ambiguità fino a renderli irriconoscibili → la LETTERATURA PUÒ DIRE QUALCOSA DEL MONDO QUANTO PIÚ PARLA E RIFLETTE SU SÉ STESSA.

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Pensiero debole: nella nuova fase postmoderna si vedeva la possibilità di un nuovo Rinascimento, una nuove età dell’oro e della pace universale.

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La società postmoderna è caratterizzata dalla frantumazione, dalla complessità incoerente, non dominabile intellettualmente e non ordinabile, con un’accettazione divertita e soddisfatta.

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In contrapposizione alle avanguardie storiche e alle neoavanguardie

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Atteggiamento metalinguisticamente distaccato → deresponsabilizzazione dell’autore rispetto ai contenuti salienti che somministra ai lettori.

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Nichilismo morbido → generale anestetizzazione degli intellettuali che sono relegati al ruolo subalterno di essere o consulenti o intrattenitori.

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Uso di trame aperte.

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All’inizio degli anni ’90, a causa del succedersi degli shock, si è entrati in un periodo nuovo dove vi è stata una ripresa di tematiche neomoderne, recuperando categorie e immagini della modernità. Al pensiero debole si sostituì la legge di mercato e della globalizzazione, favorita in Italia dal Berlusconismo. • • • • • • • • •

Entrava in crisi la critica come mediazione, e veniva sostituita dall’industria culturale. Si chiudeva la stagione delle riviste. Si estingueva la terza pagina e la pratica della recensione. Nuova idea di cultura come spettacolo o informazione. La guerra continua a dilagare nel mondo. Inizia un’invasione pacifica degli immigrati nel nostro continente. La miseria e l’ignoranza dilaga sempre di più. Teoria della guerra preventiva degli USA contro gli Stati canaglia. Attacchi terroristici.

L’11 settembre si chiude il postmoderno e inizia un periodo nuovo che non ha ancora nome, dove la posta in palio è l’unità del genere umano e la sua stessa sopravvivenza. L’eclissi del postmoderno si spiega con il venir meno delle premesse ideologiche che lo avevano determinato o giustificato: l’idea di una società trasparente che risolvesse le contraddizioni, ponesse fine alla storia e alle grandi narrazioni, facesse nascere un uomo integralmente umano....


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