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Scuola ionica di Mileto. Periodo cosmologico in cui l’indagine filosofica ruota intorno al cosmo e alla ricerca dell’ archè, ovvero il principio primo che governa la natura, la realtà, tutte le cose. In maniera Logica e Razionale e non mitica. Cercano di dare risposte ai quesiti intorno all’universo, qual è il principio che regola la natura, che governa il cosmo (cosmo vuol dire ordine, il cosmo è ordinato quindi cosa c’è alla sua base? Le cose sono ordinate dal ciclo giorno – notte, dall’alternanza delle stagioni). C’è la centralità di ragionamento e discussione. Sono presocratici: Talete: Filosofia, religione e mito si mescolano. Il principio che regola tutto è l’ acqua, ed è monista, in quanto è unico, un solo principio. L’acqua come fa a governare il cosmo? Perché è alla base della vita e dà la vita. Aristotele dirà che l’acqua secondo Talete è individuata perché l’acqua è substrato, cioè sta sotto la terra e quindi da forza, la sorregge. Anassimandro: primo naturalista antico, si approccia allo studio filosofico del mondo in questo modo, cercando di capire come funziona la natura, rimanendo nella natura. Apeiron (indefinito, illimitato) e secondo lui l’archè è una quantità indefinita, caotica di materia da cui deriva tutto l’universo, tutto il mondo. Quindi non è più un elemento unico naturale ma è una massa caotica di elementi i quali in eterno scontro (bene-male, caldo-freddo, bene-male) fuoriescono da questa massa originaria e al di fuori si uniscono creano i mondi. I mondi vivono perché sono aggregato di elementi che si sono uniti e si sono aggregati, aggregati in maniera armonica, perché l’universo è retto dalla giustizia. La giustizia è retta dall’equilibrio vita-morte, giorno-notte. I mondi vivono e muoiono, teoria della deflagrazione, ed esplodendo creano altra materia che permette la nascita di nuovi mondi. Quindi i mondi sono infiniti nel tempo (nascono-muoiono quindi tempo ciclico) e nello spazio saranno infiniti. L’uomo nasce dall’acqua, in cui nascono i pesci, che diventano anfibi che diventano uomini. Anassimene: sostiene che l’archè sia l’aria, principio unico, monismo, l’aria vivendo vivifica. L’aria prende da Talete essere elemento naturale e da Anassimandro essere indefinito come l’apeiron, perché dall’aria derivano gli altri elementi, genera fuoco e acqua, che genera terra. L’aria permea l’universo che è una sorta di tutto che respira. Eraclito: filosofo del divenire, del panta rei. In natura tutto diviene, tutto è mutamento, cambiamento, divengono le stagioni, diviene la vita, alternanza giorno-notte, vita-morte, alla base del cosmo vi è l’eterno scontro tra opposti. L’archè è il fuoco, che è elemento distruttore ma che distrugge per creare un nuovo ordine, un nuovo equilibrio del tutto, perché i contrari sono scontro caotico ma che producono ordine razionale. Ecco che il divenire è caos ed equilibrio. I dormienti vedono il caos e pensano che sia lui a dominare il mondo, gli svegli vedono il tutto, bisogna andare al di là di andare oltre l’apparenza perché è in apparenza che c’è caos. es. da una parte c’è siccità ma da un’altra parte c’è abbondanza. Bisogna quindi vedere il tutto. L’essere è in eterno divenire come lo è lo scorrere di un fiume. È una filosofia che esalta un equilibrio del tutto che nasce da un caos logico. Parmenide: Teorico dell’immobilità dell’essere, filosofia in contrapposizione con quella di Eraclito del divenire. Parmenide filosofia ontologia, essere in quanto tale, manifestazioni connesse all’essere ed elaborerà una metafisica (grande disciplina che accompagna l’umanità, che va oltre esperienza, cercando una verità ultima alla base di tutto) che ricercherà l’essere stesso oltre la natura. Parmenide, un sapere per pochi, infatti racconta di un rapimento in cui degli dei gli raccontano la verità, va dal basso verso l’alto nello spazio, perché viene rapito quindi un’ascesi, va dalla terra al cielo. Una volta giunto a corte degli dei, ha conosciuto l’archè, l’essere è in quanto essere, l’essere non è in quanto non essere, fondando le basi per la matematica e un’ontologia metafisica distinguendo il mondo in due, quello della verità e quello percorso dai più che è quello dell’opinione. La verità (la vita secondo ragione) è l’essere immutabile, quello della massa è quello che muta. E’ un essere che non vi è nel mondo in cui viviamo....