Quotatura PDF

Title Quotatura
Author Christian Fusco
Course Disegno tecnico industriale
Institution Politecnico di Torino
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Summary

quotature
...


Description

QUOTATURA La quotatura serve per definire in modo corretto la forma geometrica del pezzo in tutti i suoi dettagli. Essa è necessaria poichè spesso le figure vengono distorte nelle riproduzioni e nelle copie, con conseguente alterazione delle dimensioni. Inoltre, a volte è impossibile rilevare dal disegno delle dimensioni inferiori al millimetro ed è un ausilio e una guida per la lavorazione.  Criterio di indicazione delle quote: Per la quotatura si utilizzano: 1. Linee di riferimento, che indicano gli elementi di cui si vuole precisare la distanza e vengono tracciate con linee continue. Esse vengono tracciate con una sporgenza di circa 2 mm rispetto alla linea di misura. Assi di simmetria, tracce di piani e linee di contorno del pezzo possono essere usate come linee di riferimento. Non si fa mai riferimento a spigoli nascosti del pezzo (tracciati con linee tratteggiate), ma si preferisce sezionare il pezzo in modo tale che tali parti risultino in vista. 2. Linee di misura, segmenti rettilinei o archi di circonferenza che rappresentano la distanza che si vuole precisare e vengono tracciate con linee continue. Esse sono di norma parallele alla dimensione da quotare e perpendicolari alle linee di riferimento. Assi, tracce di piani e linee di contorno non possono essere usate come linee di misura. Le linee di misura devono essere messe preferibilmente all’esterno delle viste e delle sezioni. Si deve evitare l’intersezione delle linee di misura fra loro e con le linee di riferimento. Le linee di misura sono distanziate in modo uniforme. Se il pezzo è semisezionato, si cerca di mettere da una parte le linee che si riferiscono alle dimensioni interne e dall’altra quelle che si riferisco alle dimensioni interne. Nei pezzi con superfici inclinate non bisogna mai quotare le viste in cui il pezzo appare di scorcio, ma bisogna ricorrere alla quotatura nelle viste ausiliarie. Se si ha un pezzo simmetrico rappresentato fino all’asse di simmetria si tracciano le linee di misura solo parzialemente interrompendole poco oltre l’asse. Viene inoltre messo il simbolo = perpendicolamente agli estremi dell’asse di simmetria per confermare l’uguaglianza degli elementi e delle relative quote delle due parti. 3. Frecce, che indicano gli estremi delle linee di misura. Devono essere disposte internamente alle linee di riferimento, a meno che non vi sia spazio sufficiente. 4. Quota, che è la parte numerica ed indica il valore della misura che si vuole precisare, con annessi eventuali simboli (R, φ, etc) o altre indicazioni (filettatura, tollerenza, etc). L’unità di misura prestabilita nel disegno meccanico è il millimetro ed essendo sottintesa, non va mai indicata. Le quote sul disegno indicano le misure reali, indipendentemente dalla scala di rappresentazione. Se la quota si riferisce ad una dimensione non in scala, essa va sottolineata. Se si tratta di una quota ausiliaria, non fondamentale, essa va messa fra parentesi. Nel disegno non vi devono mai essere quote ripetute.  Disposizione delle quote: A. CRITERIO A: le quote devono essere disposte a metà della linea di misura, al di sopra di essa e leggermente staccata; le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili nel senso normale di lettura guardando il disegno dalla base o facendolo ruotare in senso orario di 90°; se manca spazio, la quota può essere posta esternamente alle linee di riferimento, possibilmente a destra. Per le misure angolare si fa riferimento a questa figura:

B. CRITERIO B: le quote devono poter essere lette solo dalla base del disegno. In tal caso le linee di misura verticali e oblique devono essere interrotte nella loro parte mediana per l’inserimento della quota. Per le misure angolari si fa riferimento a questa figura: Questo metodo viene utilizzato nel caso del disegno assistito da calcolatore in cui la lettura della quota dal terminale video avviene esclusivamente in orizzontale.

 Quotatura di cerchi e cilindri: di un cerchio si quota sempre il diamentro, mai il raggio. Nelle quotatura di superfici cilindriche, rappresentate in pianta da cerchi, le linee di misura devono essere portate fuori dal contorno del pezzo, parallelamente ad uno degli assi principali. La quota del diamentro deve essere preceduta da φ ogni volta che dal disegno non risulta evidente che si tratta di un diamentro (tale simbolo va sempre messo quando una superficie cilindrica è rappresentata parallelamente all’asse), mentre va omessa quando la rappresentazione è perpensicolare all’asse, cioè quando si quota un cerchio. Per quotare le boccole si mettono le quote dei diametri più interni in vista frontale e il diametro esterno in vista in pianta.  Quotatura di raggi: si dà la quota preceduta da R. I raccordi si fanno dov’è possibile per evitare l’innesco di fenomeni di cricca (sollecitazioni a fatica). I raccordi sui gradini tra un diametro e l’altro hanno lo scopo di impedire la formazione di pericolosi inviti alla rottura, quali sarebbero costituiti dagli spigoli vivi. Si preferisce indicare il valore di diamentro quando l’arco è maggiore di una semicirconferenza o quando tecnologicamente è ottenuto con una fresa o altro utensile di cui si vuole appunto mettere in evidenza il diametro. I raccordi non si quotano mai come diametri, ma sempre come raggi. Quando vi sono molti raccordi uguali, alla base del disegno di può indicare: “Raccordi non quotati R..”. La linea di quota deve avere sempre direzione radiale e la freccia deve essere posta all’interno. Se il raggio è molto grande si fa una linea di quota che termina con uno zig-zag e si indica una quota che indica la distanza del centro di curvatura (il numero della quota va sottolineato).  Quotatura di sfere, archi, corde: gli archi si indicano con una linea curva e un semicerchio sopra la lunghezza dell’arco. Quando si ha la presenza di sfere si deve mettere una S davanti la quota per indicare che il diametro si riferisce al diametro della sfera.  Quotatura di smussi: se si prevede che in fase di montaggio la superficie esterna cilindrica di un pezzo debba accoppiarsi con un foro di egual diametro, sul lato dell’imbocco viene ricavato un tratto conico di lunghezza limitata detto smusso, avente lo scopo di eliminare lo spigolo vivo e di facilitare l’entrata del pezzo (per esempio nei fori ciechi). Il raccordo sull’albero rende indispensabile, per l’accoppiamento, una corrispondente smussatura del foro. Occorre anche che l’inclinazione e la larghezza dello smusso siano di misura adeguata: S>R. Gli smussi sono definiti indicando l’angolo e la lunghezza in direzione assiale, poichè durante l’operazione di tornitura, il movimento dell’utensile avviene in senso assiali. Come per i raccordi, alla base del foglio si può scrivere, se vi sono molti smussi uguali, “smussi non quotati...”. Gli smussi non si quotano mai in serie ad altre quote. Non si va a quotare mai il diametro di fine smusso. Si quota il diametro esterno e la quota dello smusso.  Quotatura di elementi uguali o equidistanziati: Per le flange va quotato l’interasse tra due fori opposti e l’angolo che formano due fori successivi. Inoltre vanno indicati i diametri dei fori con il numero dei fori presenti sulla flangia. Se il pezzo è cilindrico e in sezione vedo solo un foro, significa che c’è ne sono tre disposti a 120°, se ne vedo due potrebbero essere 4 disposti a 90° oppure 6 disposti a 60°.

 Conicità: è il rapporto fra la differenza tra i diametri D e d di due sezioni di cono e la distanza L fra questa due sezioni misurata in senso assiale.

conicità 

Dd p   p% L 100

conicità 

 Dd  2tg 2 L

 Rastremazione e inclinazione: la rastremazione si riferisce a sezioni di piramidi o tronchi di piramide.

 Tipi di quotatura: Dal punto di vista geometrico distinguiamo:  Quote di grandezza: sono quelle che si riferiscono alle dimensioni di ogni elemento dell’oggetto rappresentato;  Quote di posizione: individuano la posizione di un elemento in riferimento agli altri;  Quote di accoppiamento: quando si quota il singolo particolare, si dovrà prevedere di tenere in considerazione le dimensioni delle superfici che devono essere accoppiate (dette quote di accoppiamento).

In base alla posizione possiamo avere:  Quotatura in serie: ogni elemento del pezzo è quotato rispetto all’elemento vicino: si forma così una serie, o catena, di quote parziali, messe in successione. Non c’è alcun elemento di riferimento con questo sistema di quotatura, ma in generale non si applica perchè vi una somma degli errori e quindi un grande accumulo di essi. Se si fa uso di tale quotatura, si lascia di solito una quota libera di scarico per gli eventuali errori. In particolare, la quota degli spallamenti non si mette perché viene lasciata libera, perché su di essa si vanno ad accumulare eventuali errori di esecuzione.  Quotatura in parallelo: quando più quote aventi uguale direzione hanno un’unica orgine di riferimento, si ha la quotatura in parallelo. Tale origine può essere un punto, uno spigolo o un asse. Si evita così la possibilità di accumulo di errori costruttivi ed è molto utile per la quotatura tecnologica in cui l’esecuzione viene fatta da macchine a spostamento progressivo.  Quotatura progressiva o a quote soprapposte: è una variante di quella in parallelo e si applica per risparmio di spazio. Si ha un’unica linea di misura: l’elemento di riferimento viene individuato con la quota 0 e le altre quote da una freccia all’estremità opposta di ogni linea di misura, disposte nel senso di allontanamento dall’origine.  Quotatura combinata: è un’applicazione simultanea della quotatura in serie e della quotatura in parallelo.  Quotatura in coordinate: si fa riferimento ad un unico punto preso come orgine e le quote vanne poi riportate in una tabella. Si usano coordinate cartesiane, polari e polari con rullo di misura. In base allo scopo del disegno possiamo avere:  Quotatura funzionale: sono quelle quote essenziali per lo scopo a cui il pezzo è destinato, come ad esempio la distana fra due fori, il diametro di un perno, etc. Esse devono essere scelte nel modo più significativo per esprimere la funzione dell’oggetto e devono essere funzionali al montaggio dei pezzi (accoppiamento di due parti).  Quote tecnologiche: tali quote tengono conto di come il pezzo viene eseguito e servono a facilitare il lavoro di chi deve eseguirlo impostando già la lavorazione. Il disegno deve indicare il procedimento di lavorazione scelto e tutte le informazioni necessarie alla produzione di un singolo elemento. Una volta stabilita la quotatura funzionale, il disegno deve quindi contenere tutte le quote che facilitino le operazioni tecnologiche con la scelta degli elementi che condizionano il procedimento adottato. Dal complessivo si ricavano i tanti particolari che lo costituiscono e si quota in base alla strada che dee seguire l’esecutore per realizzare il pezzo.  Quote di collaudo: tali quote tengono conto delle dimensioni di verifica. Le quote di collaudo e tecnologiche vengono riferite a superfici del pezzo ben definite, dette superfici di riferimento. Nei complessivi si quotano le quote di ingombro, cioè altezza e larghezza massima, mentre non si quotano i particolari. Ogni particolare avrà poi la sua quota tecnologica. Nei pezzi che possono ruotare, bisogna tener conto della massima rotazione del braccio. Per quotare bene un pezzo bisogna indicare in primo luogo le quote funzionale, poi quelle non funzionali scegliendole in modo che rispettino la quotatura tecnologica e infine aggiungere le altre quote necessarie per definire geometricamente il pezzo.  Le quote tecnologiche sono quelle legate strettamente all’esecuzione del pezzo e che tengono conto delle macchine che dovranno fare le lavorazioni.  Le quote funzionali sono quelle finalizzate all’assemblaggio dei particolari.  Le quote di collaudo sono quelle che verranno utilizzate da chi farà i collaudi (con tolleranze)....


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