Riscaldamento PDF

Title Riscaldamento
Course teoria dell'allenamento
Institution Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
Pages 2
File Size 45.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 9
Total Views 120

Summary

Download Riscaldamento PDF


Description

RISCALDAMENTO Per riscaldamento si intendono tutte quelle misure che prima di un carico di lavoro servono a creare uno stato ottimale di preparazione psicofisica, coordinativa e alla prevenzione degli Infortuni. Si distinguono un riscaldamento generale e un riscaldamento speciale. Nel primo deve essere portato a un livello elevato l'insieme delle possibilità funzionali dell'organismo e si realizza attraverso esercizi che servono al riscaldamento di grandi gruppi muscolari. Invece riscaldamento speciale è specifico per la disciplina praticata cioè si eseguono quegli esercizi che servono a riscaldare quei muscoli che sono in rapporto diretto con essa. Il riscaldamento può essere passivo, attivo, mentale e in forma combinata. Per quanto riguarda il riscaldamento attivo l'atleta esegue esercizi o movimenti; per quello mentale invece se li rappresenta soltanto; per quello passivo infine sono previste docce calde, massaggi. Al centro del riscaldamento generale troviamo l'aumento della temperatura interna del corpo, della muscolatura e la preparazione alla prestazione del sistema cardiopolmonare. Con l'aumento della temperatura, la velocità dei processi metabolici si incrementa secondo la regola della reazione velocità temperatura. L'aumento delle irrorazione sanguigna dei tessuti provvede a un migliore rifornimento di ossigeno e di substrati. L'aumento della temperatura corporea svolge anche un'azione di prevenzione degli Infortuni. Il lavoro generale di riscaldamento attivo diminuisce le resistenze viscoelastiche ovvero le resistenze interne al muscolo. Il riscaldamento speciale prevede anche un adeguato programma speciale di ginnastica che servono alla prevenzione degli Infortuni tipici dello Sport praticato e un pre-allungamento ottimale della muscolatura che lavora. Grazie alla ridistribuzione del sangue nella muscolatura che lavora, con l'aumento della capilarizzazione essa è in condizione di fornire un rendimento metabolico ottimale. FATTORI ENDOGENI Più l’atleta è anziano e più il riscaldamento deve essere lungo in quanto il rischio di infortunio aumenta con l'invecchiamento del muscolo che diventa meno elastico. Infatti può andare dai 10 ai 60 minuti. Il volume e l'intensità del riscaldamento si devono regolare sullo stato di allenamento dell'atleta. Infatti ad esempio in un atleta poco allenato un riscaldamento troppo intenso può produrre un affaticamento tale che la sua capacità di prestazione invece di migliorare peggiora e il rischio di infortuni aumenta. FATTORI ESOGENI I test motori mostrano che la capacità di prestazione fisica aumenta durante tutta la giornata. Infatti al mattino il riscaldamento deve essere più graduale e prolungato che in altri momenti della giornata.

Il volume e l'intensità del riscaldamento non dovrebbero essere mai modificati prima di una gara in quanto un eccesso o una carenza nel loro dosaggio potrebbero essere correlati con una diminuzione della prestazione. Inoltre una temperatura esterna elevata contribuisce ad abbreviarlo, il freddo invece lo prolunga. Il tempo che deve passare dalla conclusione del riscaldamento alla partenza di una gara deve essere di circa 5 o 10 minuti, ovvero la temperatura muscolare ancora non diminuisce e quindi l'effetto del riscaldamento sulla capacità di prestazione si conserva completamente.

Quindi il riscaldamento si pone l'obiettivo di migliorare la capacità di prestazione e di evitare infortuni. DEFATICAMENTO Il defaticamento rappresenta una procedura naturale al termine delle sedutedi allenamento e delle gare e si pone il compito di ricondurre gli atleti allo stato di riposo dopo il carico e di avviare più rapidamente possibile i processi di recupero e ristabilimento. I fattori che influenzano il defaticamento sono: la sollecitazione precedente, una durata adeguato ovvero da 5 a 15 minuti, un attività adeguata e in base al tipo di sport, età e stato di allungamento. Nel processo di defaticamento fanno seguito gli esercizi di allungamento e dovrebbero fornire un ulteriore contributo al rilassamento muscolare ovvero esercizi brevi e intermittenti per tre/quattro volte per 10 secondi....


Similar Free PDFs