Sorolla PDF

Title Sorolla
Author Matilde Mussa
Course Cultura spagnola
Institution Università degli Studi di Milano
Pages 4
File Size 103.8 KB
File Type PDF
Total Downloads 79
Total Views 117

Summary

Download Sorolla PDF


Description

JOAQUIN SOROLLA E' annoverato fra i rinnovatori della pittura spagnola in chiave impressionista e anche tra i più prolifici. Joaquín Sorolla Bastida nasce a Valencia il 27 febbraio 1863. Rimasto orfano di entrambi i genitori a soli due anni d'età, viene allevato nella famiglia di una zia materna insieme alla sorella Eugenia. Manifesta presto la sua attitudine al disegno. Dopo aver frequentato le scuole medie frequenta una scuola serale di disegno per artigiani e la Scuola Superiore di Belle Arti di San Carlo mentre lavora nello studio dello zio. Primo quadro: 1884 defensa del parque de artilleria de monteleon. Defensa del Parque de Artillería de Monteleón, opera con cui vinse una medaglia alla Esposizione Nazionale. (dipinge quadri epici di storia nazionale). Inizia a dipingere quello che pensa la società che lo circonda chieda e voglia, ma strada facendo se ne allontana sempre di più. → percorso di abbandono e approfondimento di ciò che interessa a lui. Partecipa a diverse esposizioni dove passa inosservato nel clima accademico che dominava allora finché nel 1884 ottiene il primo riconoscimento alla Esposizione Nazionale con il quadro Defensa del Parque de Artillería de Monteleón, un quadro melodrammatico e tetro che dipinge espressamente per l'esposizione confidando a un amico: «qui per farsi conoscere e vincere una medaglia occorre dipingere morti». A seguito del gran successo che riscuote a Valencia il suo quadro El ecrit del palleter avente per tema la guerra d'indipendenza spagnola, ottiene un sussidio per andare a Roma a perfezionare la sua arte. Dopo l'esperienza romana, in cui viene a contatto con la grande arte classica e rinascimentale, nel 1885 si reca a Parigi con il suo amico Pedro Gil. A Parigi soggiorna sei mesi nei quali subisce l'influenza degli impressionisti francesi. Il quadro El entierro de Cristo dipinto di ritorno a Roma però non riscuote il successo sperato. Nel 1888 sposa Clotilde Garcia, la quale viene ritratta molte volte, come una costante, la raffigura in scene quotidiane. Importante per il cognome Garcia, figlia di un importante fotografo di Valencia (Antonio Garcia) → il quale prende Sorolla giovane in bottega vedendo i suoi quadri, lo fa lavorare sulla fotografia (photoshop artigianale, lavora col pennello sulle fotografie). Antonio Garcia, uomo ricco, ha tantissimi clienti (lavora per Valencia e Catalogna). Lo fa lavorare e lo aiuta nella sua carriera da pittore. Sorolla diventa prima suo protetto poi suo genero. Tornato in Spagna nel 1889 si stabilisce a Madrid dove nell'arco di cinque anni riesce ad affermarsi. Stringe una forte amicizia con Aureliano de Beruete con cui condivideva le esperienze artistiche degli impressionisti spagnoli e gli ideali liberali e progressisti. Sarà il suo amico Beruete a organizzare per primo una mostra antologica dell'amico dopo la sua morte. Nel 1894 soggiorna di nuovo a Parigi dove approfondisce lo studio del luminismo, che diventa una costante della sua pittura, in cui il colore s'identifica con la luce. Viene letteralmente abbagliato dalla luce del Mediterraneo che trasferisce sulle sue tele con colori vibranti applicati con pennellate sciolte e sicure. Nel 1900 vince il Gran Prix di Parigi, continuando con la sua pittura di denuncia sociale che tanto consenso aveva riscosso negli ultimi anni con opere come “I encara diuen que el peix és car” del 1895, che gli aveva fruttato la Medaglia di Prima Classe all'Esposizione nazionale di Spagna delle Belle arti del 1895. Da allora Valencia, sua città natale, lo consacra suo cittadino illustre dedicandogli una strada. Viaggia molto in Inghilterra, Francia e in altri paesi europei facendo conoscere le sue opere. In un'esposizione a Parigi presenta più di cinquecento quadri che gli fruttano un riconoscimento senza eguali non solo in Europa ma anche in America dove, nel 1909 ottiene un altro strepitoso successo esponendo quadri come Sol de tarde o Nadadores. Nel 1911 espone al City Art Museum di St. Louis e nell'Art Institute di Chicago. Tra il 1913 e il 1919 dipinge quattordici giganteschi murales nelle sale della Hispanic Society of America di New York dove illustra scene tipiche delle diverse regioni della Spagna e del Portogallo. La misura di questi quadri è di tre metri d'altezza per settanta di lunghezza: un autentico monumento alla hispanidad.

Nel 1914 viene nominato accademico e dopo aver terminato la sua monumentale opera comincia a insegnare tecnica del colore e della composizione nella Scuola di Belle Arti di Madrid, diffondendo il suo stile luminista nella società dell'epoca. Altrettanto importante è la sua produzione come ritrattista. Fra i personaggi più importanti da lui ritratti ricordiamo: Juan Ramon Jiménez, il re Alfonso XIII, Vicente Blasco Ibanez, José Ortega y Gasset. La sua attività fu interrotta inaspettatamente nel 1923 a seguito di un infarto mentre stava dipingendo. Muore il 10 agosto di questo anno nella sua casa di Cercedilla. A Madrid gli è stato dedicato il Museo Sorolla. Sorolla lavora sempre con ritmi instancabili (anche all'Accademia), e nel giro di poco tempo diventa molto famoso, anche a livello internazionale. Quando venne invitato in America, gli viene commissionata un'opera gigantesca dove lui deve ritrarre la Spagna, la sua idea di Spagna (da una biblioteca iberoamericana di New York). APPROFONDIMENTO Joaquìn Sorolla Lo poniamo a cavallo tra la fine dell'800 e inizio 900. Il suo punto di riferimento è sempre stato Goya (fine 700- inizio 800); entrambi cambiano l'arte spagnola. Sorolla si interessa a quello che succede nell'Europa per poter portare certi elementi nell'arte spagnola. Sorolla nasce nel 1863 e muore nel 1923 (poco più giovane degli impressionisti francesi, ma non è impressionista, pero conosce da vicino questo gruppo). Intorno ai 20 anni fa un viaggio a Parigi e rimane affascinato dalla cultura impressionista europea e cerca di portarla in Spagna → artista tra innovazione e tradizione. Tradizione come il Prado, si innamora di artisti come Velazquez e Goya. Il confronto con la tradizione è importante perchè porta all'innovazione. Si interessa a: -temi contemporanei e pittura en plein air (come impressionisti francesi) -temi sociali: guardare alle contraddizioni della Spagna dell'epoca e confronto con un romanziere, Benito Pérez Galdos, e si inserisce in questa tradizione. -interesse per la luce e la fotografia, il cui ingresso nella storia dell'arte cambia il modo di fare arte. La fotografia crea un punto di partenza per il rinnovamento dell'arte pittorica. Diventa un vero e proprio strumento degli artisti. Viaggia anche a Roma, e conosce la grande pittura italiana contemporanea. OPERE: 1) “Un'altra margherita” - 1892 – è una delle prime importanti opere in cui Sorolla si confronta con le istanze di rinnovamento sociale, politico e culturale che stavano emergendo nella Spagna di fine Ottocento. In particolare si avverte l’influsso dello scrittore Benito Pérez Galdos, autore molto sensibile ai temi sociali nel solco dei contemporanei francesi Zola, Flaubert e Balzac. Dal punto di vista pittorico si avverte un’eco della pittura di Daumier. L’opera, che presenta un taglio fortemente fotografico, rappresenta una prigioniera ammanettata trasportata in un vagone di terza classe sotto la sorveglianza di due gendarmi. Cerca di guardare ceti sociali in difficoltà attraverso la pittura. Cerca di fare una sorta di ritratto della vita dei pescatori (di ceto sociale basso) valenciani. Cerca di guardare una realtà sociale che prima non era mai stata affrontata dall'arte. Si avverte una similarità con la pittura di Daumer -1862- (il vagone di terza classe). Soggetti spostati sulla sinistra del quadro, raffigurazione di donne di ceti sociali bassi. 2) “E dicono ancora che il pesce è caro!” (1894) come se fosse il titolo di un articolo di giornale, una sorta di denuncia, solo Goya faceva cose di questo tipo il quale rappresentava una denuncia della guerra tra spagnoli e francesi, usando titoli di questo genere. È un quadro molto forte e doloroso ma il titolo sembra quasi ironico → denuncia sociale cercando di

avvicinare il pubblico al quadro (periodo in cui si sta creando un'opinione sociale e un mercato dell'arte). Questo quadro mostra l'interno di una nave malridotta, gli uomini cercano di salvare un ragazzo rimasto ferito durante la pesca (denuncia sociale verso il lavoro pericoloso e malpagato dei pescatori). La qualità pittorica è molto vicina a quella di Velazquez, usa colori e pasta pittorica tipici di Velazquez (“Mercurio e Argo” 1659) simile anche per posa dei personaggi → per esempio chinare i volti, renderli non definiti, non si tratta quindi di persone specifiche ma si riferisce ad un gruppo sociale. Velazquez nel 600 inventa questa stesura pittorica in modo da rendere morbido e pastoso il risultato. Velazquez affronta anche un tema mitologico, rappresentando i personaggi come due contadini a riposo, quindi fa l'opposto di Sorolla → grandi temi mitologici rappresentati in modo quotidiano. (Bodegones, quadri di Velazqauez). 3) “Cucendo la vela” 1896 – si esce dalla denuncia sociale, un quadro più di genere, piccolo affresco della quotidianità sempre di pescatori valenciani (infatti il pittore è molto legato a questo tema). Rappresenta un momento in cui le mogli dei pescatori cuciono le vele. Si allontana dalla ripresa della tradizione e si avvicina all'impressionismo, in particolare a Renoir per l'uso della luce (“Le Moulette de la gallette” dove viene rappresentata una sala da ballo all'aperto per la borghesia francese, in corrispondenza di mulini). La scena viene sovrastata da fasci di luci provenienti dalle siepi, la luce filtra a macchie (luce innovativa impressionista, rispetto al passato). → pittura en plein air , ovvero pittura non svolta in studio, per esempio Renoir dipingeva come fa Sorolla, in diretta, si muove fisicamente nei luoghi. I RITRATTI Ritrattistica molto importante per Sorolla, e per l'800. Tutto il mondo intellettuale e aristocratico dell'epoca si faceva ritrarre (periodo Belle Epoque). A Parigi Sorolla conosce indirettamente uno dei più importanti ritrattisti italiani Giovanni Boldini e la sua pittura influenza il ritratto di Sorolla. 1) “Ritratto di Benito Pérez Galdos” 1894 – in un momento non uffiiciale. Il quadro sullo sfondo viene volontariamente tagliato (quel quadro rappresentava un quadro di Sorolla, e egli usa questa tecnica come “firma” → quadro dell'artista sullo sfondo; tecnica utilizzata da molti artisti). 2) “Ritratto di Maria con mantilla” dipinto con una tecnica che Sorolla stava acquisendo: il colore diventa più impressionista, crea una tecnica sua che si sta evolvendo. Paragonato ad un ritratto di Goya della “Duchessa de Alba”, infatti Sorolla riprende la ritrattistica di Goya tralasciando il grottesco, perché Sorolla cerca di rendere graziosi i tratti. Cerca di adattare questi elementi alla Belle Epoque. 3) “Nudo di donna” 1902 – riprende probabilmente la moglie Clotilde. Riprende la tradizione di due altri pittori, Velazques (“Venere allo specchio” nudo mitologico) e Goya (“Maya desnuda” primo nudo reale, non mitologico). Attenzione notevole nell'appoggiare la figura femminile su un letto di seta rosa, e attraverso la luce Sorolla cerca di restituirci anche gli elementi tattici del letto.

Negli anni 10 del 900 Sorolla è all'apice della carriera e viene chiamato negli Stati Uniti dalla Hispanic Society of America, si confronta quindi con il contesto culturale americano. Dalle prime mostre, realizza un insieme di opere raggruppate in un nuovo Sorolla, con un proprio stile. QUADRO: “Bambini sulla spiaggia” 1910 – dipinge moltissimi bambini in questo periodo (solo per un interesse di freschezza e positività che danno i bambini). Raffigura anche il mare poiché lui è

nato vicino al mare a Valencia. Torna poi verso le tradizione. L'ultima fase della sua carriera è occupata da un'impresa → committenza privata HSA che chiede di fare un ciclo pittorico che rappresenti la sua visione della Spagna (tradizioni, usanze, vita quotidiana spagnola...), quindi torna alle tradizioni legata al folclore. Inizia il 1911 fino al 1919. Torna in Spagna e fa un viaggio attraverso il Paese, studia tutte le atmosfere e le usanze. QUADRO: “I penitenti, Siviglia” processione durante la semana santa. Si percepisce la tradizione, ma mantiene l'uso della luce e il contrasto. Infine nel 1917 → continua una ricerca personale anche per lo studio della luce sempre tra le regioni spagnole. “Patio de Comares Alhambra, Granada” uno dei suoi ultimi capolavori (gioco del riflesso)....


Similar Free PDFs