Sto-moderna, Dattero PDF

Title Sto-moderna, Dattero
Author Giulia Corti
Course Storia moderna
Institution Università degli Studi di Milano
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27/09 Unità didattica A + B (40 ore di lezione 6 cfu) Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame relativo alle prime due unità didattiche corrisponde agli argomenti trattati durante le prime 40 ore di lezione e ai testi esaminati in aula. I testi saranno messi a disposizione sulla piattaforma Ariel: gli studenti frequentanti sono invitati a scaricare questi materiali ogni giorno prima della lezione. Le lezioni vanno integrate dall’attento studio del volume di V. Criscuolo, Storia Moderna, Milano, Pearson, 2019, oppure in alternativa C. Capra, Storia Moderna (1492-1848), Firenze, Le Monnier, fino al Congresso di Vienna (1815) compreso, cui va aggiunto lo studio di una monografia scelta dall’elenco riportato sotto. T.C.W. Blanning, The culture of power and the power of the culture. Old Regime Europe 1660-1789, Oxford, U.P., 2002 500 J.P. Bled, Maria Teresa d’Austria, Bologna, Il Mulino, 2001 392 S. Calonaci, Lo spirito del dominio. Giustizia e giurisdizioni feudali nell’Italia moderna (secoli XVI-XVIII), Roma, Carocci, 2017 255 Dattero A., Soldati a Milano. Organizzazione militare e società lombarda nella prima dominazione austriaca, Milano, Angeli, 2014 F. De Vivo, Patrizi, informatori, barbieri. Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna, Milano, Feltrinelli, 2012 J.H. Elliott, La Spagna imperiale, 1469-1716, Bologna, Il Mulino, 2014 (o precedenti edizioni) H. Schilling, Corti e alleanze. La Germania dal 1648 al 1763, Bologna, Il Mulino, 1999 G. Tomasi, Per salvare i viventi. Le origini settecentesche del cimitero extraurbano, Bologna, Il Mulino, 2001 (disponibile gratuitamente nelle postazioni delle biblioteche di ateneo sulla piattaforma Darwinbooks del Mulino) M. Vovelle, L’uomo dell’Illuminismo, Roma-Bari, Laterza, 1992 P.G. Wallace, La lunga età della riforma, Bologna, Il Mulino, 2006.

Diamo un’occhiata rapida alla situazione della penisola che è diversa da quella fin qui delineata. Nel basso-medioevo abbiamo processi di formazione dello stato ma con tendenze diverse da quelle presentate nelle lezioni precedenti. Avvengono processi di aggregazioni tra le autorità, che in questo caso non sono sovrani (come per le monarchie europee), ma sono città, questo soprattutto nella parte centrosettentrionale della penisola. Secondo un lungo processo le città inizialmente estendono il proprio dominio e ampliano i propri diritti e prerogative anche in conflitto con l’impero, che con la Pace di Costanza del 1183 deve riconoscere le forme di governo delle città che non possono controllare. Queste città sono caratterizzate dall’attivismo economico, sono centri produttivi e abbiamo un tessuto sociale meno rigido rispetto alle monarchie europee. Infatti negli stati monarchici emergono sovrani affiancati nel governo da consigli di vario tipo a cui hanno accesso in maniera esclusiva gli appartenenti al ceto nobiliare, coloro che possono vantare una vicinanza di origini al sovrano; l’accesso alle cariche pubbliche è per il ceto feudale che è quello dominante. Invece per gli stati centro-settentrionali si impone l’egemonia della città per cui i ceti dominanti non sono poi così separati dagli altri: l’accesso alle cariche politiche non avviene per titolo nobiliare, ma si impone un ceto cittadino che originariamente è composto da mercanti, banchieri… tra ‘300 e ‘400 queste città si sottomettono ad altre città (città proviciali) e si costituiscono stati regionali e repubblicani (Repubbliche di venezia, di genova, di lucca, ducato di milano…). Avvengono quindi processi di composizione territoriali messi in atto da città agguerrite che alle soglie del

‘500 controllano stati di dimensione significativa, ma comunque regionale, quindi più ristretti dal punto di vista territoriale rispetto alle monarchie europee, ma non per forza meno potenti. Questa appena descritta è la situazione che c’è alla apertura dell’età moderna, l’inizio di tutte le guerre d’italia che portano all’egemonia spagnola). 1503 si impone il dominio spagnolo su tutto il territorio meridionale. Inizialmente Milano sembra imporsi al dominio francese, ma alla discesa di Carlo V quest’ultimo riesce a prevalere e nel 1529 viene incoronato da parte del papa. Poi ulteriore fase di guerra, ma nel 1530 molti stati italiani si volgono agli Asburgo. Sforza è ancora sul trono milanese, ma con la promessa che alla sua morte milano sarebbe tornato del dominio dell’imperatore (sempre un feudo), infatti alla sua morte l’imperatore lo affida al figlio filippo. Questo ceto dominante cittadino diventerà sempre più patriziato e per poi distinguersi dal popolo, anche se non di origini feudali, infatti poi diviene ereditario in un processo di chiusura di questi consigli cittadini e di governo di stato. Ad esempio Firenze passa a un governo principesco, si trasforma in ducato negli anni 30 del 500. (Passa oltre sulla questione dello stato ottomano, da approfondire sul manuale. Dice solo:) Nella storiografia più recente, da una ventina d’anni, si è superata quella tradizione storiografica per cui il mondo occidentale europeo e quello musulmano sono in una contraddizione netta e due civiltà inconciliabili; le correnti storiografiche più recenti che si distaccano dall’eurocentrismo invece colgono vari legami tra le due civiltà, sia economici che in scambi di persone: il fenomeno dei rinnegat perché catturati in battaglia, fatti schiavi, per rapporti economici passavano dalla fede cristiana a quella musulmana, per vivere o per utilità e alcuni si trasferivano là, oppure tornavano e rivendicavano la propria fede per essere quindi poi sottoposti all’inquisizione per verificare che fosse per vera fede.

Riforma in cui si colloca il successo di Lutero. C’erano state già prima di lui molte eresie e anche simili alla sua, come Jan Hus e i suoi seguaci, gli hussiani, però subito condannati al rogo nel 1415 a Costanza. Prospettiva della longue durée di questa riforma. Lunga età che inizia nel XII sec e finisce nel 700. Processo di disciplinazione sociale: si stabiliscono i dogmi e comportamenti legittimi della propria professione e vengono fatti rispettare. -1553 conquista di costantinopoli è origine di emigrazione di intellettuali greci che portano in europa la conoscenza del greco importante per la traduzione della bibbia e per la messa in discussione delle traduzioni storiche. Quindi evento importante anche nella storia della riforma, si configura nella figura di Erasmo da rotterdam che fa parte di questa comunità che si sviluppa in olanda già nel 300, i fratelli della vita comune, che dà luogo alla demotio moderna: ritorno al cristianesimo orientato verso una vita comune di studio nei conventi, che appunto si ispira alle comunità monastiche, però nell’epoca dell’illuminismo dà molta importanza allo studio sui testi. Orientamento che si basa su un’idea abbastanza ottimistica dell’uomo: può migliorarsi attraverso lo studio, e sull’idea di una fede più autentica. Grazie a studi, le fonti, l’esegesi biblica è una componente importante nella riforma che vede personaggi diversi. -I libri cambiano: diventano più piccoli e possono essere trasportati in viaggio, non sono più enormi manoscritti. Fenomeno già prima della stampa e ovviamente che è velocissimo e facile dalla stampa  libri più accessibili, più economici, più leggeri. Capiamo la situazione della chiesa di Roma per capire come la riforma di Lutero ha successo, mentre solo un secolo prima jan hus venne subito fermato: -Nel 400 il papato è a Roma. Serie di contrasti. Cambiamento che si afferma tra 400 e 500 è nel ruolo del collegio cardinalizio che è una sorta di senato del papa, nel corso del 400 questo ruolo tende a disperdersi. Nel 500 questo indebolimento si manifesta in pieno e si afferma il nepotsmo papale: il collegio cardinalizio diventa sempre più un organo amministrativo mentre la componente politica del governo si trasferisce nei parenti del papa, specialmente nel cardinale nepote, carica che prende la sua stabilità. I famigliari sembra

che diano più garanzia nel mantenere i segreti e nel seguire la linea politica del papa, il loro interesse era il suo. Papato quindi si italianizza sempre di più. Tra l’altro il papa persegue i suoi interessi come sovrano temporale dello stato della chiesa, a volte anche in contrasto con gli altri sovrani. Questo discorso per collocare riforma nel contesto storico e capire i motivi del suo consolidamento. Lutero ha personalità diversa da altri riformatori: erasmo per esempio vive nell’ambito degli studi e tramite quello vuol perfezionare l’uomo, invece lutero sembra che fosse più proiettato verso il medioevo: molto preoccupato della salvezza dell’anima per esempio e anche visione più pessimistica: convinzione dell’uomo come dominato dal peccato originale. Lutero inizialmente si dà agli studi giuridici, poi con una conversione improvvisa si fa monaco agostiniano e studia, si trasferisce a rotterdam dove insegna esegesi biblica e quindi studia in maniera filologica la bibbia e attraverso questo arriva alle sue conclusioni ovvero che la salvezza dell’anima si possa avere solo attraverso, la fede, la lettura biblica, la grazia concessa da dio. Senza queste tutte le altre opere sono empie. La grossa novità introdotta è che la salvezza si gioca tra dio e il singolo: senza intermediari. Le donazioni alla Chiesa non hanno nessun significato. Questione delle indulgenze: in origine il peccatore veniva assolto nella confessione e poi faceva offerte alla chiesa, pratica che nel ‘500 assume tutt’altra connotazione: si sta costruendo la chiesa di san pietro e quello delle indulgenze è un vero e proprio traffico: pratica che si diffonde attraverso i predicatori: attraverso la donazione di denaro alla chiesa ci si purifica dai peccati e si ottiene la remissione delle pene del purgatorio, accedendo subito al paradiso. Le 95 tesi: In realtà non si sa se siano state veramente affisse alle porte della chiesa, è certo però che lutero le avesse inviate alle autorità della chiesa e che avesse scritto al principe Alberto di Brandeburgo criticando la pratica delle indulgenze perché il popolo veniva illuso sull’indulgenza, mentre il denaro era vano e strumentale per la chiesa. Egli era arcivescovo di brandeburgo e arcivescovo di magonza  non si potevano accumulare le cariche ma si poteva sviare il divieto pagando una dispensa al papa che gli affida la gestione delle indulgenze in germania. 95 tesi che non avevano contenuti così rivoluzionari, sicuramente erano un attacco alle indulgenze, alcuni esempi: (ariel) - numero 36: l’importante è il pentimento e il rapporto diretto uomo-dio, sicuramente non tramite intermediari e pagamenti. - numero 43: la carità verso il prossimo è più importante dell’acquisto delle indulgenze. - numero 45 - numero 50: emerge il fatto che il papa fosse all’oscuro delle indulgenze, ma fossero i suoi ministri i veri responsabili. Predicazione che metteva in discussione tutto il sistema di donazioni che confluivano a roma e che erano essenziali per mantenere il papato tacciato lutero di eresia. Il papa tra l’altro aveva altre preoccupazioni: nel 1559 muore l’imperatore massimiliano I e il papa non vedeva di buon occhio l’elezione di carlo I già al potere in spagna. L’impegno di lutero diventa sempre più un impegno pubblico, scrive altre opere, ad esempio quella dedicata alla nobiltà cristiana tedesca di disconoscere la potenza di roma. Tornerà all’insegnamento a bittemberg. Elemento più materiale di tutto questo: per quello che diceva gli ordini religiosi non avevano senso di esistere, si aboliscono e quindi i principi hanno libertà di acquisto dei loro beni: i principi ora dispongono dei mezzi per contrastare l’autorità dell’imperatore Carlo I. Anche in inghilterra enrico VIII diventando capo della chiesa e non riconoscendo roma acquisisce tutti i beni della chiesa disponendo così una grandissima ricchezza che dura per molto tempo. La linea di lutero si impone in quanto quella che segue un percorso più pratico e politico. Il suo messaggio si diffonde anche ai ceti più bassi della società (stampa  diffusione dei libri, ma anche di volantini, opuscoli, stampa di immagini su fogli volantiillustrazioni che diventano potenti mezzi di diffusione dell’idea di lutero, con l’aiuto delle discussioni di piazza, al mercato…)

Nobili decaduti che seguirono lutero e guidati da ? cercavano di riconquistare un certo ruolo nell’ambito dell’impero e il loro obiettivo polemico erano i principati ecclesiastici. Cavalieri in sostanza alla fine entreranno a servizio dei principi più importanti. Altri ambiti in cui riforma ha conseguenze: ambito rurale e quello dei principi....


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