Teorie-dei-rapporti-intergruppi-taylor-moghaddam PDF

Title Teorie-dei-rapporti-intergruppi-taylor-moghaddam
Author Riccardo Fog
Course Psicologia
Institution Università degli Studi di Padova
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“TEORIE DEI RAPPORTI INTERGRUPPI.” D.M. Taylor e F.M.Mpghaddam

Cap. 2: Eredità freudiana nella ricerca intergruppi Influenza di Freud sulla teoria e nella ricerca dei rapporti intergruppi. Il modello di Freud non considera le relazioni tra i gruppi e costituisce una concezione “irrazionalistica” estrema del comportamento intergruppi. Riconoscimento per le intuizioni di freud. Si interessa principalmente della relazione esistente tra membri e leader. Freud max stima dell’individuo e sospettoso del gruppo, vedeva il collettivo in luce negativa.

• Il modello di Freud dei processi di gruppo ed intergruppi : tre questioni guida. 1.Cos’è il gruppo?; 2. Come acquisisce la capacità di esercitare un’influenza così decisiva sulla vita mentale di un indiv?; 3. Qual è la natura del cambiamento mentale a cui costringe l’indiv? Freud presenta l’individuo come l’oggetto di un cambiamento, come una vittima; si ritiene che il gruppo abbia un effetto decisivo sull’individuo. Ruolo leader è fattore fondamentale nell’influenzare il comportamento dei singoli individui membri del gruppo.

↘ Cos’è un gruppo? Ruolo chiave del leader e infatti Freud limitò l’analisi a gruppi in cui vi è un leader e non privi di leader. Ma in alcune culture non c’è il concetto di leader o vi sono gruppi che nn hanno sempre un leader che raccoglie max consenso Freud risp a qst critiche dicendo che solo i gruppi con leader possono raggiungere consenso e coesione e direzione necessaria per una efficace azione collettiva. Freud vede gruppo come incline a violenza, comport estremi, forza, conservatore . Legame tra leader e suoi membri ci spiega concetto di identificazione =prima forma di legame emozionale con un oggetto , che solitam è un’altra persona. Identificazione può avere origine dalla percezione di qualità condivisa con altra personaporta a legami forti tra individui. I membri hanno introiettato lo stesso leader nel proprio ego=criterio di similarità.

↘ Come un gruppo influenza la vita mentale dell’individuo Freud suppone che forze subconscie diventino più influenti all’interno del contesto di gruppole caratteristiche nuove che l’indiv rivela nel contesto gruppale sono “manifestazioni” dell’inconscio. Membri che regrediscono a stadi primitivi. Inoltre, membri diretti attraverso suggestione del loro leader. Rapp di amore costituiscono il fattore importante che unisce i membri di un gruppolegami libidici tra membri e leader. Es. Chiesa Cattolica(cattolici, membri e Cristo, leader) ed esercito. Qst legami biunivoci rafforzano sentimenti di appartenenza, dipendenza=maggior conformismo e obbedienza al leader. Panico collettivo=scomparsa del legame leader-seguaci e di conseguenza anche seguaci-seguaci. Cmq la libido porta legami di amore a anche di odio. A livello individuale i sentimenti di avversione tendono ad essere rimossi, a livello di gruppi tendono ad essere rediretti vs gruppo estraneo=AGGRESSIVITA’ DISLOCATA. Dislocazione necessaria per mantenere coesione intergruppo. Outgroup=minaccia comune che serve a rafforzare ulteriormente il legami intergruppi.

↘ La natura del cambiamento mentale determinato dall’appartenenza di gruppo Una volta che fa parte di un gruppo la persona si pensa subisca importanti cambiamenti psicologici. Questo comporta perdita per l’indiv in termini di capacità intellettive. Ma si pensa che organizzando il gruppo in modo adeguato i membri possano riottenere quanto hanno perso nell’unirsi ad esso=i gruppi che sono più altamente evoluti sono anche i più organizzati e di conseguenza possiedono alcuni delle caratteristiche dell’indiv isolato. Oltre all’organizzazione, si puo ottenere un miglior rendimento è la SUGGESTIONE.

• Le implicazioni del modello freudiano Freud riteneva che i conflitti intergruppi NON sorgessero da conflitti di interesse MATERIALE, ma

era una condizione necessaria per l’armonia all’interno dei gruppi , perché se l’ostilità nn fosse stata dislocata sarebbe stata riversata all’interno, distruggendo il gruppo. Il gruppo sul quale dislocare l’aggressività non è casuale, il CRITERIO DELLA SIMILARITA’ ha un ruolo centrale in tale scelta: >diff>ostilità. Inoltre Freud riteneva che il leader, a diff dei membri, hanno >capacià personali, carisma e forza.

• L’influenza di Freud sulla teoria e sulla ricerca intergruppi Ha influenzato due studi pionieristici: “Frustrazione ed aggressività” e “La personalità autoritaria”. L’autore di “Frustaz. E Aggress.” Riteneva che i processi che uniscono la frustaz all’aggress sono gli stessi sia a livello interperson che intergruppi. Aggressività dislocata in un capro espiatorioseguendo Freud, gli autori identificarono nella SIMILARITA’ il criterio chiave in base al quale dovessero essere scelti gli outgroup! Più diff ci sono, e più sarà scelto. La teoria frustaz e agress è stata influenzata anche con il modello idraulico freudiano: se lo stimolo che ha causato frustaz non si puo aggredire, allora l’istigazione non è dissipata ma dislocata su altro gruppo. Per quanto riguarda “La personalità autoritaria” di Adorno, seguendo Freud fornisce comportamento umano come irrazionale. Fascismo non sono i benefici materiali che portano persona ad appoggiare fascismo ma i desideri e le paure primitive ed irrazionali. Fascisti e rapp col padre padrone= dislocazione in ambito militare.

• Una rassegna critica dell’eredità freudiana Freud e il suo modello nn costituisce un orientamento fondamentale. Concetto però fondamentale quello dell’aggressività dislocata (es.terrorismo contro civili).

Cap. 3: Teoria del conflitto realistico (TRC) si assume che: 1) le persone siano egoiste e cerchino di max le proprie ricompense; 2)il conflitto sia la conseguenza di interessi di gruppo incompatibili. Si assume che i sogg cerchino di trarre per se il max profitto(modello egoista del genere umano). Lo scopo ultimo della TRC è stato lo sviluppo di strategie per raggiungere la cooperazione e la pace tra super potenze risoluzione di conflitti.

• Il lavoro pionieristico di Muzafer Sherif Campo estivo , ragazzi 11-12 anni che non si erano mai visti prima, 2 gruppi. Contesto di ricerca naturalistico, ovvero sul campo. Tutti gli addetti alla ricerca ricoprivano ruolo di respons del campo, organizzavano e dirigevano attività. I gruppi che Sherif studiò ebbero una storia di formazione del gruppo, di conflitto intergruppo, di cooperazione e di dissoluzione del gruppo. 4 fasi sperimentali: 1) scelte spontanee di amicizia interpersonale; 2) formazione del gruppo; 3) conflitto intergruppi; 4) cooperazione intergruppi/riduzione del conflitto intergruppi.

↘Scelte spontanee di amicizia interpersonale ragazzi alloggiati insieme e liberi di interagire e lavorare con chi preferivano. Fatte valutazioni di attrazione personale tra i ragazzi e separazione da coloro vs i quali erano >attratti. Dopo la formaz dei gruppi i ragazzi interagivano e eseguivano compiti esclusivam con i membri del loro gruppo e migliori amici scelti dentro a proprio gruppo.

↘ Formazione del gruppo assegnazione compiti quali cucinare, ordinare costruire che comportavano lavoro di squadra. Struttura di leadership entro ogni gruppo. Sottoculture fatte di soprannomi, simboli, nomi modi preferiti di fare le cose.

↘ Conflitto intergruppi Competizione spontanea a seguito della conoscenza della presenza dell’altro gruppo, spesso

rivolta contro i migliori amici di prima che si formasse i gruppi! Sabotare lavoro degli altri e aumentava la solidarietà all’interno del proprio gruppo. Sovrastima delle imprese del proprio gruppo e sottostima del lavoro outgroup. Cambiamento leadership così che gli indiv più bellicosi e aggressivi emergevano come leader. Tendenza per i soggetti a riferirsi a nozioni di giustizia e lealtà; i ragazzi percepivano gli eventi in una maniera favorevole all’ingroup ingroup=leale, outgroup=slealereinterpretazione della lealtà a favore ingroup. Es. lancio dei fagioli(sempre 35 fagioli)favoritismo vs il proprio gruppo in situazioni di conflitto intergroup.

↘ Cooperazione intergruppi Furono create delle situazioni nelle quali tt i ragazzi dovevano combinare le risorse per poter superare un ostacolo e raggiungere uno scopo che aveva un COMUNE richiamo. Ragazzi unirono le forze (es. riparazione autocarro)SCOPI SOVRAORDINATI , nessun gruppo poteva risolver e il compito senza la partecipazione dell’altro. Fine delle ostilità: azione interdipendente portò a relazioni più armoniose tra i gruppi. Scopi sovraordinati come strumento utile per risolvere i conflitti intergruppi dal livello di piccoli gruppi fino alle superpotenze.

• Applicazione del concetto di scopi sovraordinati ↘ Conflitti industriali Riportati una serie di casi nel contesto industriale in cui si intervenne per risolvere problemi intergruppi sulla gestione della forza lavoro. Es. conflitto sindacato-dirigenza nella Lakeside Company. I ricercatori furono in grado di motivare i due gruppi a negoziare e a far accettare l’idea che ognuno di loro avrebbe raggiunto più obiettivi cooperando piuttosto che combattendo.

↘ Conflitto internazionale Frank afferma che le superpotenze dovrebbero cooperare su una serie di programmi , per es nelle aree della ricerca sull’ambiente e sullo spazio ideate per raggiungere scopi specifici sovraordinati x aumentare la dipendenza, la comprensione e la fiducia reciproca, riducendo cosi rischio guerra mondiale. (filosofia delle Nazioni Unite).

↘ Scuole desegregate E’ stata applicata creativamente il concetto di scopi sovraordinati alle scuole desegregate negli Stai Uniti . Instaurata la reciproca interdipendenzaognuno necessita dell’altro per raggiungere il loro scopo(procedura a mosaico). E’ significativa la scoperta che l’aumento di simpatia fra gli studenti generalm va oltre ai confini razziali ed etnici. In ambiente scolastico un contesto in cui il concetto di scopi sovraordinati m definito qui in termini di mutua interdipendenza, ha u ruolo importante nell’incoraggiamento alla cooperazione intergruppi.

• La ricerca sui giochi e la TCR Il modello di genere umano adottato dalla ricerca sui giochi è quello di un essere umano razionale, pensante che è motivato a massimizzare il proprio guadagno personale. Axelrod tratta il comportamento cooperativo come un tratto individuale, come gambe lunghe, che puo essere trasmesso dalla discendenza e diffuso in una popolazione o estinguersi. Affinche il comportam cooperativo sopravviva e si espanda gli individui devono avere una grande opportunità di incontrarsi ancora, cosi che possano avere una reale interesse nelle interazioni future. Di conseguenza gli individ che hanno relazioni cooperative con gli altri hanno più probabilità di avere una discendenza in grado di sopravvivere e quindi di perpetuale il modello cooperativo di comportam.

↘ Caratteristiche del tipico esperimento sui giochi Gioco classico “Dilemma del Prigioniero”(GDP). Immaginaria situazione ella quale 2 complici in attesa di giudizio hanno di fronte un grave dilemma. Ogni prigioniero ha scelta di tacere o

cooperare con le autorità e dare info sull’altro: 1) sa A da info e B sta zitto, A viene messo in libertà B riceve una condanna molto pesante. 2) se A e B danno info entrambi rievono condanna pesante; 3) se A e B tacciono, entrambi ricevono condanna lieve. A e B non si possono parlare e sapere le rispett scelte, cosicchè la scelta della strategia è sempre rischiosa e incerta. La relazione fra A e B è rappresentata da una “matrice di resa dei conti”. La struttura su ricompensa per i giocatori in un gioco puo essere sia a somma zero oppure a somma NON zero. Gioco a somma 0giocatore vince a spese dell’altro, e l’altro subisce perdita equivalente il totale di vincite di entrambi i giocatori deve essere sempre 0. Gioco a somma NON 0no relazione diretta tra le sorti dei due giocatori e le vincite o le perdite di ognuno dipendono solamente dalle loro scelte. Giochi a carattere misto i giocatori coinvolti possono essere motivati ad essere sia competitivi che cooperativi. In qst caso: I due giocatori possono agire o COMPETITIVAMENTE o COOPERATIVAMENTE e vi è una migliore risposta razionale cioè esiste una strategia per minimizzare le perdite congiunte e per massimizzare contemporaneamente le ricompense: qst si verifica quando entrambi i giocatori adottano una strategia di COOPERAZIONE. Poiché i due partecipanti al GDP sono informati del fatto che ripeteranno più volte il gioco, essi sanno che ogni mossa competitiva potrebbe portare ritorsioni da parte dell’altro in prove successive. Così è nel loro interesse a lungo termine cooperare! Per max i loro profitti congiunti , entrambe le persone dovrebbero scegliere la strategia “cooperare-cooperare” .

↘ Un esperimento campione 4 condizioni nella spiegazione del gioco che si andava a fare. Fu detto che il comportamento sarebbe stato interpretato nel contesto di: 1) Procedura standard del DGP 2) trattative internazionali 3) contrattazioni economiche 4) interazioni interpersonali I sogg poi svolgevano la prova x 10 volte secondo qst matrice:

Se cmq S2 premeva il pulsante rosso ed S1 quello nero , S2 non avrebbe ricevuto punti ed S1 4 punti. Risultati: Max preferenza di risposte COOPERATIVE nelle condizioni “trattative internazionali” e “interazioni interpersonali” condiz in cui di evoca>il senso di correttezza e giustizia. Le altre condiz portavano alla luce sentimenti competitivi.

↘ Ricerca sui giochi e potere Alcuni varianti per spiegare perché qlc manipolazione di potere si possa considerare una variabile indipendente. Qst gioco coinvolge 2 sogg, ai quali viene richiesto di immaginare di essere alle dipendenza di due compagnie di trasporti. $ fissi x ogni viaggio fatto x trasporto merce da A a B – costi di operazione(=calcolati ad un tasso fisso per unità di tempo). Completando il viaggio in 30’ essi riceveranno 70 punti. I giocatori possono scegliere tra percorso breve e percorso lungo. Tuttavia il percorso breve ha solo 1 corsia e devono mettersi d’accordo x potere usarla a turno. Sperimentatore da il telecomando del cancello per accedere percorso breve ad uno dei dueovviam il giocatore + potente(quello che

comanda il cancello)ottiene > risultati dell altro. ALTRA scoperta è però che entrambi i giocatori in qst condizione ottengono risultati INFERIORI a quelli che avrebbero avuto nella condizione di STESSO POTEREnelle condiz di forza dominante entrambe le parti dedicano risorse a risolvere conflitto distruttivo e di conseguenza hanno risorse , la situazione non sarà giudicata scorretta dall’operaio. Con investimenti negativi la formula diviene:

=

dove “/I(X)/” e “/I(Y)/” denotano il valore assoluto degli investimenti di X e di Y. Secondo la teoria dell’equità le persone hanno cognizione dei rapporti tra investimenti e risultati in rif ai loro rapporti sociali. Quindi: 1) deve essere calcolato il rapp tra investimento e risultato per se; 2) deve essere calcolato il rapp tra investimento e risultato per l’altro; 3) qst 2 rapporti devono essere confrontati; La def di giustizia non presuppone che l’idea di giustizia raggiunta corrisponda necessariamente alla realtà OGGETTIVA. Vi sono PERCEZIONI SOGGETTIVE. Es l’operaio potrebbe immaginare che i propri investimenti in termini di addestramento siano = a quelli dell’avvocato , quando in effetti essi possono essere molto inferiori! Oppure l’operaio può presupporre che i risultati raggiunti in termini “godimento della vita” siano > di quelli che ottime l’avvocato, quando in effetti sono , < o = a quanto essi si aspettavano. Dopo essere stati pagati, successivo QUESTIONARIO DI CONTROLLO relativi ad aggettivi riguardanti l’umore, per valutare i loro sentimenti , -o +, in quel momento. Risultaticonfermarono entrambe le ipotesi riportate sopra. Coloro che erano stati pagati 1 o 3 $ erano meno soddisfatti di quelli pagati 2. In tutte e 3 le condiz, erano più soddisfatti quando avevano ricevuto qnt si aspettavano. Conseguenze dei risultati relativi alle relazioni intergruppi: i gruppi avvantaggiati provavano angoscia e quindi sono motivati a realizzare una distribuzione delle risorse tra i vari gruppi più corretta. Gruppi svantaggiati invece se si aspettano di essere trattati in modo non equo , accettano più facilmente qst trattamento.

• Gruppi avvantaggiati Nell’estrapolare i risultati qui sopra descritti saremmo tentati di estenderli alla realtà e presupporre di rimuovere le condizioni in cui i gruppi avvantaggiati sfruttano quelli svantaggiati! Ma davanti all’ingiustizia , la gente puo cercare di ripristinare l’equità effettivamente o psicologicamente. Qst 2 strategie hanno risultati pratici .

↘ Ripristino psicologico dell’equità Probabile che i gruppi avvantaggiati , motivati da interesse egoistico, distorcano cognitivamente gli investimenti dei gruppi svantaggiati, per legittimare la loro supremazia. Es. investimenti quali intelligenza, volontà di lavorare , renderli proporzionalm inferiore ai propri in modo da giustificare i minori risultati e alleviare il disagio. E’ ciò che capita ad es nel razzismo(svantaggiati dalla nascita).

↘ Reale ripristino dell’equità Ma allora i gruppi avvantaggiati non ripristineranno mai la vera equità? Vi sono indizi che gruppo avvantaggiato favoriranno un compenso adeguato. Si è dimostrato che gli indiv preferiscono distorcere la realtà il meno possibile. Così lo sfruttatore, se messo da vanti a prove concrete e ogg sugli investimenti e sui risultati che lasciano poco spazio ad una distorsione cognitiva, potrebbe essere costretto ad un vero e proprio risarcimento nei confronti di chi è svantaggiato. Messaggio per le minoranze: NON separatevi socialmente, xmettendo cosi agli sfruttatori di evitare in modo conveniente di confrontarsi con l’ingiustizia! Al contrario, rendete salienti le diseguaglianze, attraverso l’interazione.

• Gruppi svantaggiati ↘ Reale ripristino dell’equità I membri dei gruppi svantaggiati preferiscono naturalmente il ripristino dell’equità reale. Vi sono casi in cui vittime o membri dei gruppi svantaggiati decidono di vendicare quelle che ritengono offese e comportamenti ingiusti, e tentano di farlo danneggiando il gruppo avvantaggiato anzi di cercare di ottenere un compenso per se stessi Qst comportam distruttivo e irrazionale è difficile da spiegare. EXP:uso di sogg bianchi che temevano ritorsione da parte di neri a causa dell’ingiustizia. Condizione 1: Colpi inferti a nero da bianco, senza che nero conosce identità del bianco. Condizione 2: Colpi inferti a nero da bianco, nero conosce identità del bianco. Inoltre altra condizione A: il sogg bianco sapeva che il nero poteva fare ritorsione; condizione B:era impossibile qls ritorsione. Risultati quando erano anonimi e non c’era nessuna paura di ritorsione da parte dei neri, i sogg bianchi colpivano più violentemente i sogg neri.

↘ Ripristino psicologico dell’equità Essendo svantaggiato per definizione, il gruppo non ha risorse per ripristinare l’equità, così spesso l’unica scelta è quella di ripristinare l’equità psicologica, che significa cominciare a credere che la propria svantaggiata posizione sia meritata. Si comincia a sottovalutare i propri investimenti e sovrastimare quelli degli avvantaggiati per giustificare i risultati differenziali. Una strategia definitiva possibile per chi subisce un trattamento iniquo è quella dunque di abbandonare il rapporto per sfuggire all’angoscia dell’ingiustizia.

↘ Quando la migliore delle intenzioni fallisce A volte la frustrazione di gruppi avvantaggiati (es. politci) si esprime “quanto più facciamo per rendere la distribuzione delle risorse più eque x i gruppi svantaggiati, tanto maggiore insoddisfazione essi esprimono e molto si mobilitano”. Qst reazione potrebbe essere un deterrente di ogni azione caritatevole da parte dei gruppi avvantaggiati e quindi potrebbe creare circolo vizioso. EXPmansioni impiegatizie a sogg i quali venivano pagati da studente(datore di lavoro). Qst creò situazione di ingiustizia tenendo per se più della metà del denaro che gli era stato dato per ripartirlo con il sogg lavoratore. Nella seconda parte, nella “CONDIZIONE COSTANTE”, il lavorato...


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