Triangolazione PDF

Title Triangolazione
Course Psicologia dei gruppi
Institution Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
Pages 3
File Size 79.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 28
Total Views 144

Summary

Triangolazione, Murray, Minuchin, Haley, Gruppo di Milano, Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery, ...


Description

Triangolazione Il concetto di relazione triadica si deve a Murray Bowen (1979) che individua questo come “il modo in cui si organizzano le forze emotive di ogni sistema relazionale”. Il triangolo è l’elemento base e strutturante della famiglia intesa come un sistema emotivo relazionale. Per comprendere la soggettività dei vari elementi della famiglia bisogna individuare i molteplici triangoli che si vengono a formare. Visto nell’ottica disfunzionale si parla di Triangolazione, facendo riferimento alle dinamiche relazionali all’interno dei triangoli relazionali. Murray: la triangolazione nasce dall’ansia di due persone che per mantenere una certa differenziazione e una relazione stabile, coinvolgono una terza persona direttamente o parlandone. Entro certi limiti ciò è funzionale. Quando la triangolazione però è persistente e duratura finisce con l’intralciare il processo di individualizzazione e separazione del soggetto triangolato favorendo l’insorgere di problematiche psicologiche: la coppia che inserisce il figlio nei propri litigi (lo triangola) ne impedisce il corretto sviluppo emotivo; lui probabilmente incastrato in questa situazione, per non doversi schierare e far torto ad uno dei due genitori può manifestare situazioni sintomatiche. Detriangolazione: essere inserito nella triangolazione senza esserne coinvolto Minuchin: la triangolazione è l’esito della deviazione di un conflitto da un sottosistema all’altro; ciò avviene a causa di disfunzioni a livello di confini di gerarchia e sistemi all’interno della famiglia. Spesso non viene rispettata la gerarchia genitoriale e i confini tra i vari sottosistemi sono invischiati, ciò porta ad un grosso squilibrio famigliare che però all’interno del sistema diventa “normale”. Minuchin formula il concetto di triade rigida per spiegare questo squilibrio, notando un confine diffuso tra il sottosistema genitoriale e il figlio (debole), mentre il confine esterno alla triade è molto rigido (chiusura all’esterno). Individua 3 tipologie di triade rigida: 1. Coalizione genitore-figlio: unione tra due persone a dànno di un terzo; non è un rapporto autentico ma è sempre una unione strumentale; tipica nelle coppie separate dove il figlio è in coalizzazione con la madre (raramente col padre) e con il quale disprezza l’altro genitore; il figlio non vuole parlarci e non vuole passarci del tempo. 2. Triangolazione: coalizione instabile in cui ogni genitore chiede al figlio di schierarsi con lui contro il partner; quando il figlio si schiera con un genitore, l’altro lo percepisce come un tradimento; il figlio rimane paralizzato, ogni sua mossa è percepita da uno dei genitori come un attacco. 3. Deviazione: i genitori spostano il loro conflitto sul figlio, unendosi per lo scòpo comune e ignorando il loro conflitto. Questa unione può essere aggressiva, se il figlio mette in atto comportamenti distruttivi, oppure di appoggio, nel caso i due genitori in disaccordo si uniscano per aiutare/sostenere il figlio bisognoso di aiuto (tipico delle famiglie psicosomatiche).

Jay Haley: in famiglie con un membro sintomatico molto spesso mettono in atto una triangolazione che Haley definisce “Triangolo Perverso” o “Coalizione Intergenerazionale” che ha queste caratteristiche:   

Le persone che si alleano non sono pari, ma c’è una coalizione intergenerazionale (madrefiglio); Chi mette in atto la coalizione lo fa per andare contro il proprio pari (la madre si allea col figlio per andare contro il padre); A livello metacomunicazionale la coalizione è negata;

L’autorità del genitore attaccato viene negata, si crea uno squilibrio intergenerazionale, spesso capita che il figlio per non dover decidere o schierarsi produca una sintomatologia. Il gruppo di Milano: in famiglie con un membro sintomatico evidenzia due dinamiche disfunzionali che hanno gli elementi della triangolazione. Imbroglio: un genitore ostenta un rapporto esclusivo e particolare con il figlio perché indirettamente vuole competere con il coniuge. La relazione esclusiva non è reale ma strumentale. Quando il figlio lo scopre emerge la sintomatologia. Istigazione: un membro della triade viene spinto in maniera sotterranea ad agire contro un terzo. Quando il gioco emerge alla luce questa alleanza viene negata.

Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (2000) evidenziano che sia in ambito psicodinamico sia in ambito sistemico-familiare il triangolo è sempre inteso come una disfunzione. Propongono allora il concetto di Triangolo Primario. In quest’ottica la triangolazione è un processo naturale e spontaneo (triade padre-madre-figlio) e può essere funzionale, come nel caso di due genitori che si alleano per il bene del figlio. Hanno anche individuato uno strumento di assessment capace di indagare le dinamiche del triangolo primario, il Lausanne Trylogue-Play (LTP). LTP in 4 parti: 1. 2. 3. 4.

Un giocatore gioca col bambino mentre l’altro osserva Scambio Entrambi i genitori giocano col bambino I giocatori interagiscono tra loro senza coinvolgere il bambino

I membri della famiglia devono soddisfare 3 funzioni:   

Partecipazione Organizzazione Focalizzazione

In base a queste 3 funzioni si valuta il livello di “Alleanza famigliare” Una famiglia equilibrata presenta una forte alleanza genitoriale, una famiglia problematica evidenzia una forte alleanza transgenerazionale....


Similar Free PDFs