Turandot PDF

Title Turandot
Course Storia Della Musica
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Puccini e la Turandot Sono tre le opere del 1900 rimaste incompiute: ! 1. Lulu di Berg, in cui manca il terzo atto! 2. Mosé e Aronne (Moses und Aron) di Schoenberg, il tema crea un conflitto e quindi anche qui manca il terzo atto! 3. Turandot di Puccini! Puccini muore a Bruxelles nel 1924, per un cancro alla gola, lasciando l’opera incompiuta, manca infatti la seconda metà del terzo atto.! Lascia però degli appunti che si riferiscono alla seconda metà del terzo atto.! Opere liriche di Puccini Opere giovanili / di apprendistato • Le villi! • Edgar! Opere più famose e meglio riuscite • Manon Lescaut, presentata al Teatro Regio di Torino nel 1893 e che prende spunto da un romanzo del 1700! • Bohème, presentata al teatro regio di Torino nel 1896 e che prende spunto dal romanzo francese “La vie de Bohème”! • Tosca, presentata a Roma nel 1900 e che prende spunto da un dramma francese! • Madama Butterfly, presentata al Teatro alla Scala di Milano e poi al Teatro Grande di Brescia nel 1904, è ispirata al dramma di uno scrittore americano! Opere sperimentali • La fanciulla del West, presentata a New York nel 1910! • La rondine presentata a Montecarlo nel 1917! • Il Trittico formato da Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi presentato a New York nel 1918! • Turandot, presentata al Teatro alla Scala nel 1926! Turandot è una fiaba teatrale dello scrittore Carlo Gozzi, avversario di Goldoni.! Gozzi scrive Turandot nel 1761 e questa ha un grande successo in Germania più che Italia. ! Nel 1779 appare la prima traduzione tedesca e nel 1801 anche lo scrittore Schiller farà una sua traduzione.! Nel 1873 Maffei, scrittore italiano, riscriverà la Turandot prendendo spunto dall'edizione tedesca di Schiller!

Nel 1867 va in scena presso il Teatro alla Scala un'opera di Antonio Bazzini: Turanda, anch’essa prende spunto dalla Turandot di Gozzi.! Bazzini è un compositore e violinista bresciano, fu maestro di Puccini quando quest'ultimo studiò presso il conservatorio di Milano.! Nel 1911 Ferruccio Busoni scrive un'opera ispirata alla Turandot di Gozzi, Turandot.! Nel 1920 Giuseppe Adami, librettista di Puccini, gli propone di usare la Turandot di Gozzi come soggetto per un'opera lirica.! Puccini decide di accettare e si mette subito al lavoro, aiutato dai due librettisti Giuseppe Adami e Renato Simoni.! Trama della Turandot di Gozzi Luogo: Pechino e la corte di Pechino! Tempo: "al tempo delle fiabe"! La figlia dell'imperatore, la principessa Turandot, dimostra un terribile odio nei confronti del genere maschile, per questo non vuole sposarsi e la discendenza non può così essere assicurata.! Il padre insiste con la figlia e arriva ad un compromesso: Turandot propone che colui di sangue nobile, che riuscirà a superare un rituale potrà essere il suo sposo. ! Il rituale consiste nel risolvere tre enigmi proposti dalla stessa Turandot.! Chi sbaglia sarà punito con la pena capitale. ! Un giorno a corte arriva il giovane principe Calaf che riesce a superare la prova.! Turandot rimane scioccata perché nessuno aveva mai dato le risposte corrette, per questo cerca di tirarsi indietro in ogni modo perché non vuole sposarsi, ma il padre le ricorda ciò che avevano concordato.! Calaf allora propone a Turandot un altro compromesso: se la principessa, entro l'alba del giorno seguente, riuscirà a scoprire il nome del principe, lui potrà essere ucciso e lei sarà libera di non sposarsi.! Turandot accetta e inizia a cercare ovunque informazioni per scoprire il nome del principe, ma sarà proprio Calaf stesso a rivelarle il suo nome.! Turandot la mattina dopo dirà davanti alla corte che il nome del principe è amore. I due poi si sposeranno.! Turandot rientra nelle opere sperimentali di Puccini perché la scelta ricade su un soggetto fiabesco.

Differenze tra la fiaba teatrale di Gozzi e il libretto di Adami - Simoni • Semplificazione della storia per adattarla al libretto dell'opera teatrale! • Le maschere presenti nell'opera di Gozzi (che durante le rappresentazioni commentavano in veneziano la vicenda) vengono sostituite da tre ministri: Ping, Pong e Pang! • Adami, Simoni e Puccini eliminano dal loro libretto le due serve di Turandot (fondamentali nella fiaba di Gozzi), introducono però Liù, la serva del padre di Calaf (il re Timur, padre di Calaf è cieco ed era il re dei tartari). Liù è innamorata del principe Calaf e per questo si lascerà torturare fino alla morte per non svelare il nome del suo principe. Per questo motivo, Liù rispecchia perfettamente le caratteristiche dei personaggi femminili di Puccini.! • Nel libretto pucciniano, Turandot spiega il motivo del suo odio verso il genere maschile (rapimento, stupro e morte di una sua ava a causa di un re straniero), mentre nella fiaba di Gozzi non troviamo la motivazione.! • In Puccini le risposte giuste agli indovinelli di Turandot sono: sangue, speranza, Turandot (le risposte nella fiaba Gozzi sono diverse).! • La vera e fondamentale differenza fra le due versioni della Turandot è che la fiaba di Gozzi è a tutti gli effetti una fiaba, mentre Puccini mantiene alcuni caratteri fiabeschi ma trasforma altri elementi in materia melodrammatica. Questo porta Puccini ad avere un conflitto interno che influirà sull'incompiutezza dell’opera.! Trama della Turandot di Puccini Primo atto Arrivano alla corte di Pechino Timur, Liù e Calaf. Il giovane principe vuole tentare la prova, viene dissuaso dai tre ministri, ma lui insiste, nonostante veda l'esecuzione di un altro pretendente.! Secondo atto, diviso in due quadri Primo quadro I tre ministri Ping, Pong e Pang rimpiangono lo stile di vita da cui provengono, ovvero la campagna. Si lamentano poiché la corte in cui lavorano è ormai diventato un luogo di sangue e di morte.! Secondo quadro Entra in scena per la prima volta Turandot, per proporre i suoi enigmi al principe Calaf, che risponde correttamente.! Turandot non vuole accettare la sconfitta e cerca in ogni modo di sottrarsi alla sua promessa, così Calaf le propone il compromesso.!

Terzo atto Turandot ordina che "nessuno dorma a Pechino finché non si è scoperto il nome del principe”.! Calaf attende tranquillo il sorgere del sole e qui canta la romanza "Nessun dorma”.! I tre ministri propongono al principe tutto ciò che vuole (ricchezze, fanciulle, gloria e libertà) in cambio del suo nome. ! Calaf rifiuta in ogni occasione e dopo l’ultimo rifiuto, alcuni soldati trovano Liù e Timur. Turandot ordina che Timur venga torturato, ma Liù dice di essere l'unica a conoscere il nome del principe. ! Liù affronta Turandot (romanza di Liù "Tu, che di gel sei cinta”) e si suicida piuttosto che rivelare il nome del suo amato.! LA MUSICA DI PUCCINI ARRIVA FINO A QUI. Il libretto prevede che da qui in poi l’incontro tra Calaf e Turandot, durante il quale il principe rimprovera la principessa per la sua crudeltà e poi la bacia: è così che Turandot cede, si scongela, dicendo di aver trovato l'amore. ! Calaf a questo punto decide di svelare il suo nome e all'alba Turandot dichiara che il nome del principe è “amore”.! ! Il finale “incompiuto" Puccini era solito scrivere la musica / idee musicali dall'inizio alla fine e in seguito iniziava l'orchestrazione. ! Questo però non avviene per quanto riguarda la Turando: infatti Puccini scrive la musica fino alla scena del suicidio di Liù.! È in questo punto che Puccini riscontra un conflitto, decide quindi di iniziare l'orchestrazione di ciò che aveva già composto ovvero: primo e secondo atto e prima metà del terzo atto.! Puccini inizia però a scrivere degli appunti, delle idee: sono state ritrovate 36 pagine di appunti in 23 fogli, suddivisi in quattro gruppi.! Il figlio e un amico di Puccini affermarono di aver sentito il compositore suonare qualcosa per l'ultima parte, ma a loro non sembrò nulla di “felice” e “spensierato”.! La morte di Puccini, oltre ad essere un problema per la sua Turandot, è anche un problema per la casa editrice “Ricordi”.! Puccini era legato a Casa Ricordi poiché aveva pubblicato anche gli altri libretti delle sue opere precedenti. La casa editrice dichiarò a suo tempo che ci fossero solo dei piccoli aggiustamenti da fare e non che mancasse l'intera metà del terzo atto.!

Casa Ricordi con l'aiuto di Arturo Toscanini, decise di far completare l'opera a Franco Alfano, all'epoca direttore del conservatorio di Torino.! La scelta ricadde su Franco Alfano poiché:! 1. Faceva già parte dei compositori di Casa Ricordi! 2. Nel 1921 scrisse "La leggenda di Sakuntala”, dimostrando di “saperci fare” con materiali di carattere esotico, come lo è in un certo senso Turandot! Franco Alfano decise di accettare l'incarico e fece un contratto con Casa Ricordi. ! Il contratto prevedeva un salario consistente, ma non i diritti d’autore e inoltre conteneva una clausola di riservatezza, infatti Alfano non poteva rilasciare interviste e non poteva rivelare il vero stato della partitura pucciniana. Questo perché Casa Ricordi non vuole svelare la mancanza dell'ultima parte del terzo atto e così facendo il ruolo di Alfano deve sembrare solo marginale.! Alfano per tutto il 1925 si dedica al finale dell'opera. ! È interessante notare come Casa Ricordi non fornisca ad Alfano l'orchestrazione di Puccini ma solo la parte pianistica.! Tra Alfano e Toscanini non scorreva buon sangue e inoltre Alfano, dopo aver completato il finale della Turandot, lascerà Casa Ricordi e si affiderà a Universal, una casa editrice viennese, per i suoi successivi lavori.! È il 25 aprile del 1926 quando Turandot viene messa in scena per la prima volta al Teatro alla Scala.! Alfano è presente in sala e Toscanini è il direttore d’orchestra.! Toscanini quando arriva la scena del suicidio di Liù blocca la recita dicendo: ”qui è morto Puccini" e di conseguenza non mette in scena il finale scritto da Alfano.! La seconda recita della Turandot è prevista per il 27 aprile 1926. ! Arturo Toscanini non è più il direttore d'orchestra e Ettore Panizza prende il suo posto.! L’opera è presentata solo con una parte del finale scritto da Alfano. ! Infatti Toscanini tagliò 109 battute su circa 300.! Alfano non può rilasciare dichiarazioni a riguardo e dunque questa diventa la versione “ufficiale” della Turandot, fino a quando, nel 1973, viene scoperto l'intero manoscritto di Alfano.!

Nel 1982, il finale di Alfano viene rappresentato per intero sotto forma di concerto a Londra. ! Nel 1983 la Turandot con l'intero finale di Alfano viene presentata a New York.! Da questo momento si può scegliere fra le due versioni, ma quasi sempre viene preferita la versione con il finale di Alfano e i tagli di Toscanini.! Verso gli anni 2000, Casa Ricordi decide che il finale di Alfano non è "il top" e anche grazie a studi di musicologia, chiede a Luciano Berio di scrivere un nuovo finale.! Nel gennaio del 2002, il finale di Berio viene presentato in forma di concerto, diretto da Riccardo Chailly, a Las Palmas.! Nel maggio del 2002, la Turandot con il finale di Berio viene presentata per la prima volta a Los Angeles, poi ad Amsterdam, a Salisburgo e Berlino.! In Italia viene rappresentata per la prima volta al teatro Carlo Felice di Genova e solo nel 2015 verrà presentata al Teatro alla Scala di Milano, sempre diretta da Riccardo Chailly.! Ma perché Puccini ebbe tutti questi dubbi? Finché si tratta la storia di Turandot come una fiaba va tutto bene, ma quando da fiaba si passa melodramma sorgono i problemi.! Puccini era insicuro del finale poiché una scena di morte e una scena d'amore sarebbero state accostate e basandosi il melodramma anche sugli aspetti psicologici, questo diventava un problema.! Liù, con la sua grande dimostrazione d’amore, passa in qualche modo il testimone a Turandot e questo è ben visibile nel finale di Berio più che nel finale di Alfano che risulta più fiabesco.! La successione degli eventi risulta più meccanica nel finale di Alfano Toscanini, è più plausibile e transitoria nel finale di Alfano ed è invece più pacata e in un certo modo sospesa nel finale di Berio.! Sia Berio che Alfano sfruttano gli schizzi e le idee lasciati da Puccini, ma è chiaro però che Berio le sfrutta di più. ! Nel suo finale infatti aggiunse una citazione dal Tristano di Wagner poiché Puccini sugli appunti scrisse "e qui Tristiano”.! Forse stava pensando di far concludere l'opera in maniera simile a quella di Wagner....


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