Fanciullino PDF

Title Fanciullino
Author Cristina Morresi
Course Letteratura
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Description

Rispondere alle domande di pag. 461 dalla n. 1 alla n.5 Domanda n. 1 : - Di cosa è simbolo il fanciullino? Dalla prosa “Il fanciullino” sono presenti brani che illustrano la poetica di Giovanni Pascoli , la sua concezione della poesia e della sua figura da poeta; caratteristiche che vanno ad evidenziare “La poetica pascoliana”. Il “protagonista” della poetica dell’autore è la figura del fanciullino, un essere che nasce con l’uomo e si identifica con l’individuo nel periodo infantile. Una volta raggiunta l’età adulta l’uomo è come se soffocasse questa figura, ma essa non scompare, resta nascosta, solo che non tutti sono in grado di sentirla, solo l’autore riesce a percepirla. Il fanciullino è fondamentale per l’autore perché, per mezzo di esso, riesce a cogliere ciò che gli uomini non riescono a vedere,riesce ad osservare ciò che lo circonda con stupore, meraviglia ed entusiasmo, Il fanciullino non è altro che parte del nostro inconscio, un essere privo di razionalità e Pascoli, facendolo “uscire”, e quindi vedendo la vita con irrazionalità, riesce a decifrare simboli inconsueti e a scoprire il “mistero della vita”. Domanda n.2 : - Nel fanciullino si fondono umiltà e privilegio. Spiega queste caratteristiche. Nel fanciullino sono presenti l’umiltà e il privilegio, caratteristiche che si fondono in esso e lo rendono essenziale per Pascoli nella sua ricerca sul senso della vita. Il fanciullino è umile, ma anche dotato di un grande privilegio, dato che non utilizza l’eccesso per eccellere. Esso viene collegato alla figura di un bambino, perché nella sua ingenuità riesce a dire la verità senza alcun filtro, guidato dalla sua visione irrazionale. Questo gli permette di avere il privilegio di capire il senso della vita nella semplicità, svincolato da tutto ciò che è razionale. Domanda n.3 : - Riassumi i rapporti del fanciullino con l’infanzia, con la giovinezza e con la vecchiaia. Come ho citato precedentemente, il fanciullino è un essere presente in ognuno di noi. Si presenta nella tenera età, dove la voce del fanciullino e quella del bambino si fondono, impedendo una plausibile distinzione tra di esse. Nell’età infantile, perciò, si ascolta un’unica voce, la voce di un fanciullo che sa ridere e giocare, ma allo stesso tempo ha paura e piange (la paura del fanciullino viene discussa da Cebete Tebano). Quando ci si avvicina alla giovinezza, si iniziano a notare delle distinzioni tra il giovane e il fanciullino. Quest’ultimo però si trova ad essere molto legato con il ragazzo, forse perchè il distacco non è notevole; ma il giovane inizia ad affacciarsi alla vita e non tende ad ascoltare questa voce stridulante, perché è come se si vergognasse dei ricordi d’infanzia. Una volta raggiunta l’età adulta e la vecchiaia, quel “chiacchiericcio” viene maggiormente udito dall’uomo, che ogni tanto si mette a rimembrare alcuni dei suoi ricordi d’infanzia, quando vedeva la vita con irrazionalità, senza pensare alle conseguenze. Purtroppo, però, il fanciullino non degna la sua attenzione all’uomo adulto, perché ormai non ha più la capacità di vedere la vita con la sua stessa ingenuità.

Domanda n. 4 : - Analizza il registro linguistico e il lessico. Pascoli, in tutta la sua produzione letteraria, utilizza un lessico e un registro totalmente dissociato dalla tradizione poetica precedente. Il suo scopo è quello di essere compreso e capito da un ampio numero di persone, ma allo stesso tempo riesce a mantenere alto, elevato il livello poetico utilizzando terminologie tecniche sulla natura (Ornitologia). Domanda n. 5 : - “Il poeta coincide con il fanciullino che è dentro di noi: anzi l’età veramente poetica è quella infantile e nel ricordo dell’infanzia si esaurisce la poesia più autentica. La poesia non si inventa, ma si scopre, perché essa si trova nelle cose stesse: in esse bisogna saper vedere il particolare poetico e questo lo può fare solo chi le guarda con occhi puri come se le vedesse per la prima volta.” Commenta quanto descrive Salinari cercando di ritrovare nei brani letti conferme alle tesi del critico. Analizzando il commento di Salinari si riescono a trovare delle affinità con ciò che ha scritto Pascoli nella “Poetica pascoliana”. Per quanto riguarda il rapporto che si instaura tra il poeta e il fanciullino, Pascoli si ritiene l’unico in grado di poter ascoltare la voce del fanciullino e, quindi, l’unico in grado di decifrare il senso della vita; perciò il rapporto tra il poeta e il fanciullino è fondamentale per creare dei testi che mirino alla scoperta della meraviglia della natura. Il fanciullino è la chiave della poetica di Pascoli perché è un essere puro e semplice, in grado di svincolare il poeta dall’aspetto estetico della poesia (si svincola dall’ estetismo) e guida il poeta alla scoperta della “vera poesia”. Questa nuova concezione della poesia viene rafforzata da Pascoli grazie alla sua visione irrazionale della vita. E’ come se il fanciullino uscisse e gli dimostrasse che con le semplici cose si potrebbero decifrare i simboli misteriosi che la natura nasconde agli occhi dell’uomo comune....


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