Pascoli - Il Fanciullino PDF

Title Pascoli - Il Fanciullino
Author Claudia Pompilio
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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Analisi del testo
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GIOVANNI PASCOLI IL FANCIULLINO Nella prosa Il fanciullino Pascoli spiega che il poeta è colui che sa ascoltare ed esprimere quella parte dell’animo di ogni uomo che rimane fanciulla, e come un fanciullo egli sa cogliere la gioia e la malinconia degli eventi, sa temperare l’allegrezza e addolcire il dolore. Analisi del testo Il poeta, dice Pascoli, è chi, qualunque sia l’età anagrafica sa mantenere viva dentro di sé la visione della vita vista con ingenuo entusiasmo come fa un bambino. Centrale, nel terzo capitolo, Pascoli afferma che il fanciullo scopre nelle cose le somiglianze e relazioni più sorprendenti: il poeta la riprende poi nella sua poesia. Anche qui è evidente il contatto con le poetiche decadenti, soprattutto con Rimbaud, per il quale il poeta è un veggente. Nella conclusione l’autore esorta varie figure (il professore, l’uomo d’affari, il contadino, l’operaio) ad ascoltare il fanciullino che alberga nelle loro anime, senza che ancora sia stato completamente soffocato dalla vita adulta. Commento Esistono, dice Pascoli, due età nella vita umana: fanciullezza e maturità. La fanciullezza, più ingenua, sa vedere, dice ciò che ha visto da fanciullo. Naturalmente ciò che vide da fanciullo non sono i temi adulti, come la guerra, la competizione economica ecc,; sono la meraviglia, le nuvole, le stelle ecc. Poiché tutti sono stati fanciulli, ne deriva che tutti sono o possono essere poeti, almeno in parte. Bisogna però che risveglino, e poi mantengano viva in loro, quell’antica serena meraviglia da cui sola può sgorgare la poesia. I contenuti Il testo è suddiviso in 20 brevi capitoli, come una sorta di dialogo interiore fra il poeta e la sua anima ma di fanciullino, la quale sopravvive accanto alla vigile coscienza dell’uomo adulto e maturo. Questa figura metaforica del fanciullino viene delineata soprattutto nei primi tre capitoli: il fanciullino, dice Pascoli equivale alla voce profonda dell’animo umano, che segue percorsi non razionali, bensì intuitivi. Nei successivi capitoli è messa in rilievo la perfetta corrispondenza tra il fanciullino e il poeta. La poesia, dice Pascoli, è vera poesia solo se riesce a parlare con la voce del fanciullino, al di là dei pudori, dei timori e delle convenzioni dell’età adulta. Nel seguito Pascoli afferma che seguendo i sentimenti del fanciullino, la poesia non può che incarnare (e quindi comunicare) i valori della bontà e della giustizia. Infine l’ultimo capitolo traccia il ritratto ideale del poeta fanciullo. I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, al pensiero degli uomini, la terra, il mare, il cielo, l’amore, il dolore, la virtù. Ciò significa che, dal punto di vista di Pascoli, la poesia è utile agli uomini e alla società per rimanere autonoma, cioè in quanto si svincola da finalità pratiche e civili e coltiva una sua bellezza separata....


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