Pascoli PDF

Title Pascoli
Author Giorgia Veronese
Course Spagnolo anno 5
Institution Liceo (Italia)
Pages 10
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Summary

PASCOLIda pag 428 Segna un nuovo percorso, è allievo di Carducci. Resta condizionato da questo tempo che sta cambiando= tempo segnato a fine ottocento dal positivismo quindi esaltazione della scienza, della forza dell’uomo anche i sentimenti viene sottoposto al vaglio della ragione e della scienza. ...


Description

PASCOLI !

da pag 428! Segna un nuovo percorso, è allievo di Carducci. Resta condizionato da questo tempo che sta cambiando= tempo segnato a fine ottocento dal positivismo quindi esaltazione della scienza, della forza dell’uomo anche i sentimenti viene sottoposto al vaglio della ragione e della scienza. Questa fiducia nella scienza inizia a vacillare. È un autore che vive più intensamente il percorso giolittiano. Il progresso inizia a fare vedere le sue falle= riduzione dell’uomo ad un alienato che vive per la fabbrica. Si sviluppa un pensiero diverso sulla forza e dignità dell’uomo. Ci si chiede cosa distingue un uomo da un altro. Gli autori trovano un loro spazio nell’irrazionale. Pascoli crede che il progresso sia qualcosa di negativo perché cambia gli ideali. La letteratura deve dare qualcosa di diverso che porta al recuperano alla dignità dell’uomo.! Esistenzialismo: sono più forti le istanze inconsce! Si richiamo alcune considerazioni del romanticismo Leopardiano ovvero l’idea dell’illusione. Importanza dell’espressione che deriva dalla mancata fiducia nella comunicazione perché la lingua è un codice razionale che non può spiegare il desiderio che l’uomo ha dentro di recuperare la sua dignità. L’uomo è un micro cosmo naturale per ciò come la natura non svela tutte le sue leggi. Nasce una nuova corrente chiamata simbolista, secondo cui non è possibile parlare con il codice linguistico ma bisogna parlare con le immagini che sono la chiave di lettura della poesia. L’uomo non è più in balia della natura ma l’uomo è parte del creato naturale. Volontà del poeta attraverso la poesia di identificarsi con la natura e capire il mistero che essa racchiude in se. L’uomo deve assumere il linguaggio della natura che è il linguaggio della vegetazione (rumori suoni colori) quindi un linguaggio irrazionale dei simboli.! Questi cambiamenti rappresentano le vera rivoluzione = poesia ricca di simboli di immagini di colori. Pascoli esprime la teoria del fanciullo che si meraviglia, che trova nelle cose la loro anima, è irrazionale. Pascoli non dice che il poeta sia superiore ma che è quello più vicino alla teoria del fanciullino. La poesia è cercare lo svelamento del mistero che è l’esistenza. Per Pascoli il sogno è l’infinta ombra del vero, quindi segno e mezzo di conoscenza.! Identità fra io e natura= modo di vedere il mondo, natura vista come sede del mistero!

Decadentismo

Decadentismo= non deve essere letto in maniera negativa perché corrisponde alla decadenza della scienza.! Elementi del decadentismo:! -natura come sede del mistero! -simbolismo! -estetismo il poeta visto che è l’unico a saper leggere in questo aspetto misterioso diviene mezzo per dialogare con la natura! -linguaggio oscuro, fatto di immagini incoerenti. La parola diventa la formula magica, l’insieme di parole che hanno un significato oscuro che ci permettono di comprendere questo mistero! Non si tratta di una poesia divulgativa ma soggettiva, il poeta attraverso la poesia conosce se stesso. Destinarlo è il lettore colto.! Concetto di arte per arte= arte senza finalità! La figura retorica più utilizzata è quella della sinestesia—> due parole che appartengono a due dimensioni sensoriali diverse.! Chi é consapevole della precarietà della vita e chi non agisce é colui che ha capito il gioco della vita = PERSONA SANA Il poeta decadente sa che energia ed eroismo non servono a nulla.!

IL FANCIULLINO !

Pascoli vive un rapporto con la società molto brutto perché per lui è stata la società a distruggere i suoi affetti e per lui la poesia è questo mistero legato ad una dimensione esistenziale. Il poeta è un fanciullino. L'irrazionale è della fanciullezza che tutti abbiamo vissuto, un uomo che ha una marcia in più che riesce ancora a sentire il fanciullino e quindi a vivere in modo razionale. ! Spiegazione: la lacrima ovvero la capacità di gioire è solo dell'irrazionale. Il bambino è il simbolo della poesia pascoliana. I bambini che giocano, piangono tutti allo stesso modo e solo loro riescono a litigare e subito dopo stare assieme in modo gioioso. I bambini poi crescono e questo

fanciullino resta piccolo dentro di noi, i nostri desideri cambiano, diventano per esempio economici, di successo, di potere ma dentro di noi si hanno desideri di felicità che non corrispondono ai parametri della società. Il fanciullino tiene dentro di noi una splendida meraviglia. Pascoli anche nella prosa sceglie l'onomatopea che ci fa sentire il suono dello squillare giovanile. Noi abbiamo dentro questo tintinnio ma siamo presi da altro, il giovane raramente si trattiene con il fanciullo e pensa all'irrazionale che c'è dentro di sé. L'uomo vecchio ama parlare con il fanciullo, ascoltarlo perché sembra di ascoltare il suono della natura: l’acqua che rappresenta la rinascita. Il paesaggio qui è tutto psicologico, il mare sembra rantolare, l’ansia della vita. L’usignolo è piccolo, il mare è grande, uno giovane e l’altro è vecchio= principio dell’esistenza. Pascoli è nel regno della penombra tra la trasformazione dell’eros e tanatos (luce e ombra). ! Il vecchio vede soltanto con gli occhi che sono dentro di lui, il vecchio e il fanciullo sono vicino. Il poeta per eccellenza infatti è Omero che è cieco e si fa raccontare la realtà da un bambino. Siccome non esiste una realtà assoluta, ognuna la racconta a suo modo, il poeta riesce a parlare agli uomini perché tutti sentono questa voce. pag 602-603 Non importa il ceto sociale perché il fanciullino è in tutti. ! Un dialogo immaginario, il bambino sa vedere le emozioni che l’adulto non riesce a percepire perché non deve più vivere per affermarsi, per aver successo e quindi ascolta il bambino dentro di se. Il fanciullino corrisponde all’età degli dei, l’oltre è irrazionale, la civiltà dei popoli. ! -fili di metallo= fili dell’arpa ! -locomotiva= lamento femminile! Il progresso non cambierà la situazione, la natura continua il suo percorso. L’uomo sarà sempre uguale.! Il bambino sente suoni, vede colori, li mangia, li tocca ma non vede la realtà di questi oggetti. Ognuno di noi infatti h l’idea di dare vita alle cose. ! La natura è rappresentata dalle mucche, da tutto ciò che è progresso. ! Pascoli fugge in questa visione della natura irrazionale. Il fanciullo non vede il pericolo, non vede il lontano. Le metafore sono semplici, del mondo quotidiano. !

X AGOSTO!

È una similitudine metaforica= rondine che torna a casa e padre che torna a casa. 10 agosto è San Lorenzo, la poesia ha inizio con un’invocazione a San Lorenzo. Rientra nella raccolta delle Myricae.! Struttura: Poesia strutturata in quartine, la rima è interna alle diverse strofe ABAB quindi alternata ma che si chiude. Uso di parole semplici e la musicalità risiede nella immagini che la poesia descrive. La poesia ha un ritmo molto dolce quasi da filastrocca anche se il contenuto è tragico.! Sinestesie, similitudini, lontananza, musicalità, il colore e una forte simmetria della punteggiatura, caratterizzano questa poesia. Vi sono forti riferimenti alla cristianità anche se la poesia Pascoliana è laica. Una poesia che nella sua lettura superficiale può sembrare un riferimento ad un dolore biografico ed invece scava nel profondo del mistero dell'essere che non è svelato all'uomo. La natura parla, piange. ! Parafrasi: La rondine è un uccellino che ha le ali nere e il petto bianco che torna in primavera al nido che si trova generalmente sotto il tetto delle case. Questa è la similitudine al centro della poesia: la rondine che torna a casa, il padre che torna a casa. Rondine=padre. La poesia infatti si intitola X agosto ed è significativa per la biografia di Pascoli. Pascoli è figlio di un gestore di un'azienda agricola della Romagna, nasce a San Mauro di Romagna e già subito nella sua giovinezza, subisce questa tragedia che viene riassunta in questa poesia. Il 10 agosto è una notte particolare perché è quella delle stelle cadenti, ovvero delle meteore che si staccano e brillano nel cielo in modo modo chiaro. Il titolo ci rimanda al giorno di San Lorenzo e l'autore in ogni poesia da molta importanza al titolo che è la chiave di interpretazione della poesia stessa. 10 agosto= stelle che brillano, che cadono e che quindi muoiono, finiscono. La morte e il sacrificio di un innocente, assumono un valore sacrale nel contesto della terra perché tutto si svolge qui. ! -attraverso l'aria serena le stelle ardono e cadono= endiadi. Il poeta sa il mistero di queste stelle.! Le stelle sono luce ardono, cadono e sembrano il cielo che piange. Il cielo illumina, è concavo, privo di vita. ! -tetto= nido nell'ombra, metonimia che fa riferimento alla casa che è il luogo della famiglia. ! -l'insetto= cena dei suoi piccoli.! Gli ideali religiosi vengono applicati alla vita reale, l'idea del sacro nel mistero della natura.! Attraverso gli occhi (che vedono) emerge in realtà un grido= duplice modalità retorica sinestesica.!

I puntini sospensivi sono molto utilizzati da Pascoli, introdotti da Petrarca, invitando il lettore a fare una riflessione.! -perdono= dono totale di se ! Il padre immobile, attonito perché con gli occhi aperti sembra meravigliato della sua morte improvvisa.! Spiegazione: È una poesia soggettiva come quella del romanticismo, la morte del padre incide notevolmente sulla vita di Pascoli, dopo la sua morte infatti la famiglia ha avuto problemi economici però la cosa che terrorizza di più l'autore è che pur essendo stati individuati gli assassini, non vennero mai portati a processo= società corrotta. Una società che non rispetta l'individuo e la forza della famiglia. La famiglia= nucleo originario: padre, madre e figli che sono una forza rispetto alla società distruttiva. La famiglia d'origine è un rifugio, infatti nel corso della sua vita rimase solo con le sue due sorelle con le quali andò a vivere e quando una delle due volle sposarsi, Pascoli attraversò una crisi profonda. ! Lo spazio nella poesia pascoliana è molto importante, la famiglia= vicino, il luogo in cui si nasce e si vive che ha relazioni stabili, gratuite con gli altri componenti. ! La società= lontana perché è pericolosa, negativa, ipocrita. In questo spazio vi è un spazio alto universale e uno spazio basso che è la terra. Visione fortemente laica, infatti la tensione all'infinito è estremamente religiosa che non ha un Dio. Nella terra, vista nella sua piccolezza, c'è il male è tutto ciò che lo circonda non può essere altro che così.! Le morti sono parte integrante del cielo che corrisponde al Fato, al destino. Il cielo con la c minuscola corrisponde all'elemento naturale mentre con la C maiuscola è appunto il futuro, il destino. ! Socialismo agrario di Pascoli da pag 610 ! La morte del padre genera in Pascoli un cambiamento, lo rende molto critico nei confronti della società. La accusa del suo dolore e in questi anni (socialismo), decise di partecipare alla vita politica in modo da vendicarsi. Aderì al partito socialista facendo volantinaggio per l'opinione pubblica ma in realtà venne scoperto in questa attività illegale che lo porterà a passare 6 mesi in carcere. Il carcere ovviamente alimenta la sua rabbia nei confronti della società ma a causa di ciò, decise di abbandonare la vita politica. ! Nel 1912= ripresa di Libia, porta Pascoli a scrivere un articolo legato alla guerra, esaltandola.!

NOVEMBRE

È tratta dalla raccolta Myricae, è una parola latina che significa tamerici ovvero degli arbusti che fanno delle bacche. Le poesie di Pascoli dovevano essere proprio come le tamerici ovvero semplici, umili e delle piccole cose che andavano ricercate, osservate volutamente.! Struttura: poesia in quartine con l'ultimo verso che è un settenario che da uno spessore alla poesia nuovo. In questi versi c'è un verbo è un sostantivo mentre nell'ultimo verso c'è un aggettivo è un sostantivo perché è un escalation. Il decadentismo è una poesia di emozioni. ABAB rima al mezzo, l'ultimo verso lascia lo spazio alla riflessione. ! Riassunto: San Martino sta andando a cavallo con il suo mantello, ad un certo punto fa molto freddo e vede un povero che sta tremando dal freddo e non ha nulla per coprirsi. Il santo decide di togliersi il mantello e di regalarlo al povero. Il signore è contento di questo gesto di carità e a seguito di ciò, il cielo si illumina di un sole splendente. ! Parafrasi: le tre parti della poesia iniziano con un verbo che esprime un sentimento: senti. La soggettività, l'emotività, il pensiero, il desiderio e poi lo svelamento. Novembre è la chiave di lettura della poesia o meglio l'11-12 novembre che la leggenda vuole che rispecchi il sole dell'estate: l'estate di San Martino. ! -aria è gemmea= metafora famosa di Pascoli, l'aria è trasparente, preziosa, fredda, limpida e brillante. ! -sole chiaro e splendente= chiasmo. Il cielo trasmette una positività. Si sa che è novembre ma in realtà con l'emozione che si prova, sembra di essere in primavera a causa anche degli elementi olfattivi e visivi che sono molto presenti (albicocco, arancio, amaro..). !

L'autunno è la degenerazione della natura mentre la primavera è lo sbocciare di quest'ultima. Una dimensione di morte, di decomposizione dove c'è invece il desiderio di vita espressi dai punti di sospensione. ! È molto importante la posizione del poeta che in guarda verso l'alto, nel tempo pensa di essere in primavera mentre nello spazio è nel presente perché appunto guarda in alto (esempio: l'albero che non è fiorito).! -sole limpido, cielo azzurro e vuoto, rami che si intersecano tra di loro. ! Parallelismo di come uno vede le cose e poi cosa sono, prima le sensazioni e poi la razionalizzazione. ! -nere trame= metafora che dipinge il sereno.! -uccelli sono messaggeri degli dei che parlano un codice che non conosciamo ma attraverso la poesia proviamo a capirlo. Gli uccelli in autunno non ci sono, illusione del sole e dell'aria. ! Il terreno sembra vuoto all'interno perché si sente il rimbombo del nulla ma in realtà nel terreno ci sono i semi delle piante che in primavera sbocceranno.! Dimensione fissa di una natura morta, addormentata.! Parallelismo del desiderio di vita al presente dell'autunno dove non si sente niente. ! Le foglie sono accartocciate, fragili= qualcosa che si rompe facilmente-> dimensione sinestesica che accentua la fragilità dell'esistenza che arriva alla distruzione. ! È l'estate, il suo sogno che diventa nella poesia realtà. La sua realtà che non è quindi assoluta. Questa per lui è estate, l'essenza però è un'estate fredda (ossimoro). ! Spiegazione: per Pascoli la morte è solo un passaggio che rimane sempre nella famiglia, ancorato al nido. La realtà e il mistero dell'oltre è molto presente. Una poesia felice dal punto di vista musicale, prevalenza di A e O, armonica e quindi positiva. ! L'eco dantesco-> canto XIII dell'interno: scelta degli aggettivi come per esempio pruno. I contenuti sono molto più profondi, l'immaginazione per Pascoli è la realtà per he nulla c'è al di fuori dell'uomo. Quello che noi sentiamo è la nostra verità, il dolore è relativo, vicino alla persona e con la descrizione della natura si evidenzia a questo mistero. !

TEMPORALE

Testo:! Un bubbolìo lontano...! Rosseggia l'orizzonte, come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un'ala di gabbiano.! Parafrasi: si sente in lontananza un brontolio. In direzione del mare l’orizzonte si colora di rosso, come se fosse infuocato. Verso il monte il cielo è nero come la pece. Ci sono degli stralci di nuvole chiare. In mezzo al nero si vede un casolare, che sembra l’ala di un gabbiano.! Spiegazione: descrive il momento in cui c’è un temporale, contrasto di colori e di suoni. Inizialmente descrive questo rumore che potrebbe essere quello di un tuono lontano, tuono=bubbolio, parola che riflette il suono. Si tratta di un suono negativo perché rimanda a qualcosa di angosciante.! Nel primo verso ci sono i puntini di sospensione che rappresentano l’attesa in quanto dopo il tuono c’è il lampo, la poesia ha infatti una struttura particolare, tra il primo verso e il secondo c’è uno spazio bianco. La poesia decadente si focalizza sull’attesa vita=attesa di un futuro che non si conosce quindi angosciante. Anche la parola lontano da angoscia perché ha una valenza negativa. Questa poesia ci parla anche graficamente, la scelta di lasciare questo bubbolio come una riga sola deriva dall’intento del poeta di sottolineare il concetto di lontano e il fatto che il tuono sia seguito dal lampo (spazio tra i versi).! Si ha poi il lampo che illumina di colore rosso l’orizzonte. Orizzonte per indicare la lontananza e il limite della vita umana. Rosso come il fuoco.! Monte e mare sono in antitesi, il mare da blu diventa anche esso rosso perché il lampo schiarisce i colori. Nero di pece—> pece è il catrame, si tratta di una metafora. Pascoli preferisce sempre anticipare il colore, é come se la poesia parlasse. Pascoli sostantivizza l’aggettivo o il verbo e li anticipa. Le nubi chiare vengono paragonate agli stracci =metafora.! Il casolare richiama un ambiente familiare e quindi sicuro. Analogia tra casolare e ala di gabbiano per il colore bianco e perché il volo rappresenta la liberazione dal dolore. Inoltre Pascoli fa proprio riferimento all’ala del gabbiano (una sola) perché l’ala è simbolo di protezione.!

Presenza di rime precise= ABABB! Messaggio della poesia: il temporale rappresenta gli affanni della vita mentre il casolare l’ambiente familiare che da protezione. Il male di vivere è il non conoscere il perché della vita. Il temporale è la paura e l’attesa della morte, in quest’attesa il punto di riferimento é la famiglia quindi il casolare.!

IL LAMPO

Il titolo è la chiave per spiegare la poesia.! Testo:! E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto:! bianca bianca nel tacito tumulto! una casa apparì sparì d’un tratto;! come un occhio, che, largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera.! Parafrasi: il cielo e la terra si mostrarono quali erano.! La terra era ansimante, di un colore plumbeo e sconvolta; il cielo denso di nuvole, cupo, disfatto: una casa bianchissima apparve all’improvviso e scomparve, come un grande occhio che, atterrito, si aprì e si chiuse, nel buio della notte.! Spiegazione: il cielo e la terra si mostrano per come sono a causa del chiarore del lampo quindi si svela il mistero. Sembra che la terra e il cielo prendano forme umane, il sostantivo è seguito da tre qualità;! -ansante= respira affannosamente, rappresenta il panico dell’attesa di qualcosa di negativo ovvero il tuono. Il dolore per i decadenti é una condizione che da angoscia che da ansia, ed è una realtà che ci si aspetta.! -livida, di colore viola! -in sussulto, quindi agitata! Il cielo era pieno di nuvole per via del temporale e tragico perché si arriverà alla morte.! Gli aggettivi utilizzati sono aggettivi che solitamente sono accostati a delle persone. La terra e il cielo vengono personificati con questa sequenza di aggettivi in climax.! Livida e tragico rappresentano un colore.! Il tumulto è un ribellione di massa, da l’idea di tante persone che fanno grande rumore. Tacito tumulto= ossimoro, corrisponde ad un rumore silenzioso.! Bianca Bianca= ripetizioni di colore perché luce del lampo non è una luce rassicurante, è terribile e fredda! Bianca Bianca nel tacito tumulto è la dimensione del dolore che sta arrivando, che si è evidenziato con il lampo ma è tacito perché deve ancora arrivare. Tema dello sconvolgimento dell’attesa.! Il lampo è un attimo, è veloce e per sottolineare questa velocità Pascoli utilizza l’espressione la casi apparì e sparì d’un tratto (verbi vicini in passato remoto). La casa diventa un occhio! Largo= molto aperto! Esterrefatto= meravigliato, meraviglia negativa! Occhio che si apre e che pensa di vedere la sua distruzione! Si aprì e si chiuse sottolinea la velocità.! Notte nera perché Pascoli vuole simboleggiare l’oscurità.! L’occhio nella letteratura rappresenta la conoscenza. In questo caso è un occhio impaurito perché tutto è nero, il lampo è il desiderio di vedere il senso della vita che viene però richiuso subito perché tutto è mistero. Il lampo passa è veloce. Tutto finisce con la morte=nero! È in realtà il poeta che si sente ansante, livida ed in sussulto per il proprio destino, c...


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