L\' Assiuolo - PASCOLI PDF

Title L\' Assiuolo - PASCOLI
Author camilla riva
Course Letteratura Italiana quinto anno
Institution Liceo (Italia)
Pages 1
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Summary

APPUNTI E ANALISI DELLA POESIA L'ASSIUOLO DI GIOVANNI PASCOLI...


Description

L’assiuolo La poesia è la descrizione di un notturno lunare, dove tutte e tre le strofe si strutturano secondo uno schema analogo: la prima quartina propone immagini quiete, serene e di pace, mentre nella seconda si delineano immagini più inquietanti: un’atmosfera inizialmente incantata si converte in un motivo di angoscia, di dolore e di morte che si materializza nel verso lugubre dell’assiuolo. All’inizio della prima strofa viene colto momento sfuggevole, il momento in cui sta per sorgere la luna, l’apparizione di quest’ultima sembra possedere una magica funzione rasserenante. Ma a contrasto con questa calma, nella seconda parte della strofa si delinea un’immagine inquietante: il nero delle nubi che si profilano in lontananza. Il negativo si precisa poi in una voce, il verso dell’assiuolo che viene da uno spazio indefinito nella notte. All’inizio della seconda strofa si ripresentano immagini quiete e serene, le stelle e il rumore del mare, ma ecco che il poeta sente un eco di dolore. Il grido che risuona è ripreso dal verso dell’assiuolo: la nota inquietante si precisa, quella che era semplicemente la voce dell’uccello suona come un singulto. All’inizio della terza strofa ritorna l’immagine della luce lunare. L’incertezza e l’ambiguità sono di nuovo sottolineate da una domanda, come nella prima strofa, che ipotizza il valore simbolico di questo suono: le invisibili porte sono plausibilmente quelle della morte. In questa strofa troviamo infatti i sistri che erano strumenti sacri alla egiziana Iside il cui culto prometteva la resurrezione dopo la morte. Ma se per il poeta le porte della morte non si aprono più, si comprende l’angoscia che pervade tutte le sensazioni del notturno lunare: è l’angoscia della morte che non consente la rinascita della vita, non permette il ritorno dei cari scomparsi. In chiusura della strofa e della poesia il verso dell’assiolo si concreta in un pianto di morte. L’atmosfera inquietante, angosciosa e funebre che pervade tutto il componimento assume nella sua conclusione una fisionomia più precisa: riaffiora alla memoria del poeta il pensiero della sua tragedia personale, l’idea che i suoi morti non possono più tornare e della morte che incombe anche su di lui. È questo l’eco di un grido che fu che rinasce dentro di lui facendolo sussultare. Tutto ciò ovviamente non è detto esplicitamente ma solo alluso attraverso una rete di immagini indefinitamente suggestive....


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