Fiammingo PDF

Title Fiammingo
Author Mariarosaria Riga
Course Storia dell arte
Institution Università della Calabria
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IL QUATTROCENTO FIAMMINGO I primi decenni del ‘400 sono rivoluzionari non solo per le sorti dell'arte italiana, ma anche per quelle dell'arte fiamminga (Belgio, Paesi Bassi). Mentre nel nostro paese nasce e si consolida la cultura umanistica, in quella terra la pittura mostra un radicale mutamento di concezione, tecnica e risultati espressivi rispetto ai secoli precedenti. Il rinnovamento avviene nelle grandi città commerciali quali Bruges, Gand e Anversa, che si stavano rapidamente arricchendo attraverso i commerci marittimi e davano un notevole impulso all’economia di tutta l’aria. Gli straordinari pittori del Quattrocento fiammingo non sono inferiori ai grandi italiani per qualità, mezzi tecnici e valore poetico della loro Opera; si differenziano però nello stile e nella mentalità: nella pittura fiamminga non si verifica la netta frattura rispetto al gotico che caratterizza l’arte italiana, in nome di un ritorno alla latinitas. La cultura gotica rimane per tutto il Quattrocento e parte del Cinquecento il mezzo di espressione proprio di tutte le società nordiche, dalla Francia del Nord all’Inghilterra, alla Germania, alle Fiandre. Si può dire che la pittura fiamminga moderna nasca non tanto dalla riscoperta della centralità dell’uomo e del valore della storia, come avviene in Italia, quanto da un nuovo modo di conoscere e descrivere il mondo, attraverso la percezione di dati fisici quali la luce, l’atmosfera, la natura. La loro grande scoperta, ammirata e subito messa in pratica da alcuni grandi pittori italiani, quali Antonello Da Messina, Piero della Francesca, Giovanni Bellini e poi Leonardo, consiste soprattutto nel comprendere la “relatività” di un colore, il cui valore non è assoluto, ma condizionato dalla luce, dai colori che sono in rapporto con esso e dalla distanza dall’occhio dello spettatore. L'interesse dei pittori fiamminghi è rivolto soprattutto alla minuziosa descrizione degli oggetti e degli innumerevoli particolari che compongono l'infinita varietà del quotidiano. Questi pittori non utilizzano la prospettiva come colleghi italiani, non amano gli schemi razionali con cui questi ultimi costituiscono i dipinti: i loro quadri sono un insieme di dettagli, resi spesso con una capacità analitica eccezionale, ma che talvolta va a scapito dell'unità di lettura dell’insieme. La nitida resa dei particolari è possibile grazie all'utilizzo della tecnica della pittura a olio, che i fiamminghi perfezionano fin dagli inizi del quattrocento, mentre in Italia, per tutta la prima metà del secolo, si predilige la tradizionale pittura a tempera, secondo la vecchia prassi medievale. A. JAN VAN EYCK E LA DESCRIZIONE DELLA REALTA' Primo grande pittore del 400 fiammingo. Caratteristica: la connessione tra colore e luce e l’eccezionale abilità tecnica di graduarli attraverso la pittura a olio portano Jan van Eyck alla “scoperta dell'universo” attraverso un’attenta descrizione della realtà, compresa quella umana, che lo conduce all’invenzione del ritratto moderno . Opera in contemporanea a Masaccio Come a Firenze, anche in area fiamminga la cultura figurativa tardogotica era vivace e godeva di prestigio. Scultura e architettura si manterranno nel solco della tradizione internazionale: 205) Cattedrale di Saint Pierre a Lovanio 1425-1475

Solita pianta: con deambulatorio e coro circondato da cappelle radiali più una superficie con ricca decorazione e utilizzo di grande finestre. La pittura celebrerà un rinnovamento anche se non rifiuterà decisamente il mondo gotico. Legame con il mondo gotico nelle sue prime opere: miniature Si tratta di alcuni fogli delle Ore di Torino, eseguite all’Aja per Giovanni di Baviera tra il 1422 e il 1424 Attenzione alla natura ma più approfondita e maturata: 206) Nascita del Battista 1417-1424 Le immagini sono caratterizzate dalla completa integrazione di figure e paesaggio , grazie alla luce che unifica lo spazio, vi fissa i personaggi e delinea i singoli oggetti che arredano la stanza di Santa Elisabetta, ferma il gesto naturalissimo della donna che trattiene il bambino, coglie il riflesso di un raggio di sole sulla cima degli alberi Confronto: 207) il mese di giugno nelle Tres Riches Heures du duc de Berry dei Limbourg, presso la cui bottega Han si era probabilmente formato In questa miniatura gli spazi sono appena accennati, le figure appaiono estranee allo sfondo, semplicemente giustapposte adesso. La luce onnipresente non ha un ruolo costruttivo e unificante. L’erba tagliata che muta colore, le vesti dei falciatori, gli alberelli che urla nel corso d’acqua. L’impressione è quella di una raffigurazione di favola. Scena: fienagione, attività tipica del mese, sulla riva destra della Senna. Sulla destra tre uomini abbagliati in abiti leggeri falciano l'erba, le donne rastrellano mucchi di erba . Realtà e tecniche Masaccio opera una sintesi, coglie la struttura, l’essenza delle cose virgola in una visione prospettica unitaria, governata dalla razionalità Jan Van Eyck procede per analisi, partendo dai singoli, innumerevoli oggetti che si presentano ai nostri sensi. Tutto ciò si rifà alla filosofia nominalistica assai diffusa nei paesi nordici, la quale sostiene che la sostanza della realtà proviene a noi attraverso i singoli oggetti percepiti Masaccio modella col Chiaroscuro 208) Masaccio: il battesimo dei neofiti 1424-1427 AFFRESCO Ambientato in un paesaggio chiuso da alte e spoglie montagne San Pietro sta distribuendo il Battesimo ai catacumeni: scenda di nudi realistici, centralità dell’uomo, propria dell'artista umanista genera come conseguenza primaria una nuova sensibilità realistica nella rappresentazione del corpo e dei sentimenti umani Van Eyck utilizza la tecnica a olio operando attraverso velature di colore e luce definendo la varietà delle superfici e i più minuti particolari: 209) Jan van Eyck Adamo 1426 1432 OLIO SU TAVOLA Procede dal fondo di una nicchia verso la luce, colto da sotto in su 210) Masaccio: la cacciata do Adamo ed Eva dal paradiso terrestre AFFRESCO 2

Definisce sobriamente la massa, sottolinea lo stato d'animo del suo personaggio, intensifica gli aspetti minimi della realtà: Vene pulsante sulle tempie Pelle delle mani scurita dal sole Peluria bruna del torace Lo spazio È ciò che permette di individuare il profondo divario tra le due scuole, quella fiamminga e quella italiana : 211)I coniugi Arnolfini 1434 OLIO SU TAVOLA Commissionato da Giovanni Arnolfini: I due coniugi di origine italiana sono ripresi nell’interno della loro stanza : a destra il letto a baldacchino ricoperto di una stoffa dal caldo color rosso, ripreso dal divanetto sotto lo specchio; a sinistra una finestra aperta sotto la quale si trova una passapanca con alcuni frutti. Un paio di zoccoli di legno, un tappeto e un cagnolino in primo piano completano la singolare scena, la prima ambientata in un interno così nitidamente descritto fino al più minuto dettaglio, come poi diventerà consuetudine dell’arte fiammingo olandese per 300 anni. Giovanni Arnolfini e la moglie Giovanna Cenami si danno la mano in pegno d'amore ( la critica ha ipotizzato che si tratti di un quadro matrimoniale, una sorta di memoria visiva del rito nuziale), mentre lo specchio convesso alle loro spalle riflette, deformata, l’immagine delle loro schiene, ma anche la figura vista di fronte dello stesso pittore, vestito d’azzurro, e di un giovane vestito di rosso, forse un testimone. Questa è un’idea nuovissima. La firma , quasi la sigla di un atto notarile, conferma il carattere simbolico di questo dipinto, che tuttavia non attenua per nulla l’eccezionale abilità descrittiva che guida l'artista nella eternizzazione di un momento e di un luogo di intimità familiare. Ogni particolare è caricato di significati simbolici legati al matrimonio ad esempio la candela, la pregnanza. 4 punti di fuga La stanza è tagliata in modo da dare l’illusione di uno spazio che include anche lo spettatore. Lo spazio si apre all'esterno verso il paesaggio che si intravede dalla finestra e, all'interno, viene raddoppiato dallo specchio che riflette le spalle dei protagonisti Confronto 213) Beato Angelico: la Guarigione del Diacono Giustiniano TEMPERA SU TAVOLA Parte della presso la con i santi Cosma e Damiano della Pala di San Marco: Scena: stanza da letto di Giustiniano con al centro il grande letti su cui Giustiniano è coricato con i due santi Cosma e Damiano che si adoperano intorno per l'intervento miracoloso. Unico punto di fuga La prospettiva viene utilizzata per creare un piccolo mondo perfettamente ordinato, dove una precisa Fonte luminosa definisce singole forme e reciproci rapporti nello spazio e dove l’azione si svolge sotto gli occhi di uno spettatore che resta comunque esterno al quadro L’uomo Non è l’unico protagonista, è solo una delle parti di un universo ricchissimo. I gesti e le azioni dell’uomo non hanno una funzione culturale, non fanno la storia. Se tutta la 3

realtà ha una valenza fortemente simbolica, ogni oggetto vale per sé, per la sua bellezza virgola ma rimanda anche ha un significato che lo trascende punto vengono così inseriti specchi e riflessi che raddoppiano le immagini, su cui l’artista gioca con le ambiguità dell’apparenza, trasformando le statue in persone vive e pietrificato gli esseri viventi 215) Annunciazione 1440 OLIO SU TAVOLA 216) Hugo van der Goes: Annunciazione OLIO SU TAVOLA 214) Madonna del canonico van der Praele Vergine in trono con il bambino sulle ginocchia che le porge o prende un Mazzolino di fiori bianchi e rossi virgola con in mano un pappagallo simbolo di purezza e innocenza. Il trono su gradini coperti da un tappeto turco rimanda alla cultura dell’uccisione di Caino Scena in un coro di una chiesa, il cui deambulatorio è separato da colonna e marmi. A sinistra san Domiziano, titolare della chiesa, a destra San Giorgio punto allo stesso modo dei coniugi Arnolfini ha inserito nel dipinto un proprio autoritratto sulla superficie riflettente dello scudo di San Giorgio

2. MAESTRO DI FLÉMALLE E ROGIER VAN DER WEYDEN Maestro di Flemelle= Robert Campin 217) Trittico dell’A nnunciazione Episodio sacro interpretato come avvenimento quotidiano è ambientato in un interno borghese che si apre su di una veduta urbana. Atteggiamenti dei personaggi familiari Figure caratterizzate da monumentalità e plasticismo definite da una linea Incisa e valorizzate da una luce forte e tagliente: chiaroscuro, ombre che si stampano contro la parete come ad esempio quella dei candelieri, della asciugatoio ah, quella raddoppiata del paiolo ma anche quelle del tavolo e della panca isolano le figure l’una dall’altra. Rogier van der Weiden 218) deposizione 1435 TAVOLA Caratteristica: umanità ed emotività dei personaggi Calcolata gestualità delle figure dolenti intorno al corpo di Cristo ( si nota la posizione obliqua della figura della vergine, che riprende quella del figlio, come se si volesse immedesimare anche fisicamente nel suo dolore) Ripresa di Van Eyck : lo splendido vestito broccato della figura a destra è la straordinaria messa a fuoco dei particolari come ad esempio i volti dei protagonisti e le superfici delle vesti.

3. ITALIANI E FIAMMINGHI 4

In Italia l’interesse verso la nuova pittura fiamminga emerge intorno al 1440 a diversi livelli: la committenza: Banchieri e commercianti italiani residenti nel nord commissionavano pale d’altare e ritratti, talvolta destinandoli alla madrepatria e facendosi così intermediari del nuovo linguaggio in terra italiana: 219) Hans Memling: trittico del giudizio universale OLIO SU TAVOLA Si tratta di un grande pannello centrale con il giudizio universale. Il pannello sinistro narra la rappresentazione del paradiso sul fronte, sul retro il donatore Angelo Tomi. Il pannello a destra rappresenta l’inferno sul fronte, sul retro la donatrice Caterina Tenagli. Al centro Cristo giudice, seduto sull’arcobaleno circondato da nube di fuoco, regge i piedi sul globo. In alto quattro Angeli recano i simboli della passione ovvero la colonna della flagellazione, la croce, la corona di spine, e la lancia con la spugna di aceto e i chiodi. La spada e il giglio ai lati della testa di Cristo come per indicarla centrano l’attenzione dello spettatore sulla sua figura. In basso Michele da vita al compimento del giudizio. Gesù e Michele realizzati sull’asse verticale del dipinto attorno a cui ruotano tutti i movimenti dei personaggi con andamenti simmetrici: al suono delle trombe angeliche i morti si risvegliano e Michele li giudica soppesando le con la bilancia. A destra i dannati incalzati dei diavoli, a sinistra i beati. Nel pannello sinistro e beati accompagnati in paradiso e accolti da San Pietro da un angelo sulla scala Divina di cristallo, a destra l’inferno con l’angelo con la tromba che vigila sull’antro infuocato dove i dannati, in posa caotiche sono torturati dai diavoli Riflessione critica: se la teorizzazione sull’arte era assente nelle Fiandre, in Italia la cultura classica forní schemi e termini per una valutazione non generica della qualità di un’opera

4. FIAMMINGHI E ITALIANI La presenza di artisti fiamminghi in Italia pone a costoro il problema di come, In quale misura, assimilare le novità rinascimentali Importante la figura di Rogier 220)Deposizione 1450 filtra la OLIO SU TAVOLA eseguita per Ferrara; 221)Deposizione di Beato Angelico 1438-40 TAVOLA Rogier realizza un dipinto di forma rettangolare in cui mostra la sepoltura di cristo, mentre le figure dolenti, di Maria e Giovanni Evangelista lo compiangono tenendo né le mani e ricreando la postura della crocifissione. Cristo è retto da Giuseppe Di Arimatea, riccamente abbigliato, e Nicodemo nelle cui fattannzze si nasconderebbe un ritratto. Si rifà all'analogo soggetto di Beato Angelico del quale riprese la posa dei personaggi laterali e l’apertura rettangolare del sepolcro entro una grotta rocciosa. Per il pittore fiammingo era però impossibile imitare la composizione ordinata e solenne di Beato Angelico fatta di pause con una scansione ordinata dei piani, la scena è più complessa e affollata. Il gruppo è posto a semicerchio intorno a cristo, ma 5

sbilanciato dall’asse diagonale che va dalla Maddalena a Giovanni. A Beato si oppone nel produrre i singolari particolari

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