Florence Montgomery, Incompreso PDF

Title Florence Montgomery, Incompreso
Course Letteratura per l'infanzia
Institution Università di Bologna
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Summary

Punti salienti e spunti per analisi critica letteraria del romanzo di Florence Montgomery, Incompreso...


Description

FLORENCE MONTGOMERY (Londra, 1843-1923) INCOMPRESO, 1869 -

1966, film da Comencini

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2002, film da Oldoini

PARTE PRIMA CAPITOLO I -

I due bambini guardano fuori dalla finestra la pioggia

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Oggi torna il papà e possono andare a prenderlo in stazione

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La governante dà continui divieti e vede il pericolo ovunque

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I bambini sono orfani di madre e stanno pochissimo con il padre che viaggia molto per lavoro

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Straordinariamente vivaci, ignari del pericolo, incuranti delle conseguenze dei loro atti, sordi alle suppliche e alla rimostranze

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Miles (4), il piccolo, viene scusato mentre il colpevole di tutto è sempre Humphrey (7)

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Giochi tipici: arrampicata sugli alberi, salti da altezze notevoli, nella scuderia, nel canile, nei fossi

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Miles: segue Humphrey sempre, timido, dolce per natura, affettuoso, il figlio che ognuno vorrebbe

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La madre era l’unica che comprendeva Humphrey “Humphrey ha tre anni di più, non si può pretendere che se stia quieto come un piccino che non ne ha ancora due; ma è affettuoso quanto Miles, sebbene in modo diverso!” “Come le piaceva vederlo irrompere in camere per lanciarsi nelle sue braccia, anche se nella corsa

travolgeva qualche sedia, o rovesciava il cestino da lavoro con tutto il suo contenuto, o insudiciava il divano con le scarpe infangate!” -

Alla morte della madre Humphrey non ha lasciato trasparire nulla e il padre lo ha additato senza cuore

*** -

Miles ammira il fratello e si sente inferiore quando non ricorda la madre; Humphrey invece sta male

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Tutti sono estremamente attenti alle condizioni di salute di Miles (non può uscire se piove)

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Humphrey al ritorno del padre non è festeggiato come Miles e lo zio gli dice che non assomiglia alla madre

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Humphrey stava per usare il rasoio del padre. È messo in punizione e schiumato da Virginie “Humphrey stava dedicando ogni sua energia a scavare nel sale e a seppellirvi cadaveri immaginari rappresentati da pallottoline di mollica”

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Il padre intima più volte Humphrey di tenere la lingua a freno

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I bambini vengono lavati e vestiti dalla governante

CAPITOLO II -

Il padre si stupisce che Humphrey faccia il bravo per tutta la funzione religiosa

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Lo zio è preoccupato e infastidito per il comportamento di Humphrey

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A Humphrey piace andare in chiesa perché può pregare isolato e immaginare di guardare quello che aveva guardato sua madre tempo prima

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È distratto solo quando una vespa infastidisce un fedele, che non riesce a liberarsene

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Morte non trattata con i bambini nonostante loro l’abbiano vissuta in prima persona “Giovanna, ritenendo che tutto quanto è connesso alla morte dovesse essere nascosto ai bimbi con ogni cura, rispose evasivamente e cercò di voltare la pagina: ma non è così facile sviare la curiosità di un maschietto! Se Miles fosse stato una bambina, con ogni probabilità si sarebbe contentato di quanto la cameriera gli aveva detto, senza rivolgere altre domande, poiché la mente delle femminucce e alquanto superficiale ed esse non sentono quindi la necessità di approfondire le loro cognizioni”

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Entusiasmo per un millepiedi

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Entusiasmo per le storie raccontate dallo zio sui marinai

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Miles risponde spesso ad eco con quello che ha detto già Humphrey

CAPITOLO III “Ho la testa così piena di progetti che temo finisca per scoppiare” -

Humphrey e Miles progettano di andare a raccogliere funghi per i selvaggi come raccontato dallo zio senza dire niente alla governante per non farla preoccupare e perché tanto avrebbe detto di no

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Humphrey è sgridato per aver fatto stancare Miles “Le idee di Humphrey riguardo all’ora erano sempre assai vaghe; e quando organizzava imprese emozionanti come la spedizione di quella mattina, il fattore non entrava per nulla nei suoi calcoli”

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La mamma di Miles usava le buone maniere per farlo studiare e poi lo lasciava giocare in pieno sole

“Virginie era tanto occupata a rimproverarlo per averle rivolto la parola in inglese, che non si curò neppure di chiedere spiegazioni circa il suo strano interessamento alle stringhe e ai bottoni del fratellino”

CAPITOLO IV “Chiunque, alzandosi ad ora inconsueta, sia entrato in una sala deserta quando nella casa tutti sono ancora addormentai, comprenderà l’impressione del bambino. Divani, poltrone, tavoli, sono avvolti in un’aura che è loro familiare, ma completamente estranea a noi. Noi li connettiamo sempre a noi stessi, senza pensare neppure lontanamente che loro abbiano un’esistenza all’infuori di noi e con la quale non abbiamo nulla a che fare. Li vediamo durante il giorno, o di sera in stanze illuminate; ma nella livida luce dell’alba essi ci sono estranei e ci appaiono misteriosi” -

Miles per errore raccoglie tutti funghi velenosi e viene colpevolizzato da Humphrey

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Humphrey spesso fa il saccente con Miles e lo fa sentire inferiore per essere piccolo e sapere meno cose

*** -

La governante si accorge che i bambini sono usciti di casa senza permesso e si preoccupa per la salute di Miles, pensa morirà. Humphrey non si era accorto dall’eccitazione della stanchezza del fratellino

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Punizione: non parlare tra loro se non in francese e fare una passeggiata noiosa

*** -

Miles si è ammalato tosse, mal di gola, dolore al petto

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Humphrey è colpevolizzato dalla governante per aver fatto ammalare Miles. Si sente in colpa per tre minuti e poi si distrae quando vede i finimenti nuovi del cavallo del dottore

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Il dottore dice che Miles dovrà rimanere in camera tutta settimana per aver mangiato funghi crudi e per essere stato fuori al freddo. La malattia comunque non era grave

CAPITOLO V -

Humphrey era convinto che al banchetto organizzato dal padre ci fossero dei selvaggi, anziché degli elettori. Glielo aveva detto lo zio per farlo tacere e ora davanti agli adulti lo sminuisce dicendogli di non aver capito bene

CAPITOLO VI

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Il padre fa una predica a Humphrey ma rimane male quando nota che le sue parole non hanno effetto e si lascia distrarre da altro

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Humphrey prende un regalo per il compleanno con i suoi soldi e chiede consiglio alla bottegaia. Compra un portasigari anche se non fuma perché l’unica cosa che conta è che sia un oggetto grazioso e da tasca

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Humphrey non vuole che il papà sappia cosa sia il regalo ma al tempo stesso fatica a non rivelarlo

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Humphrey vuole mettere i soldi da parte per comprare un corno al vecchio sordo

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Le due signore sono invidiose dei vestiti belli di Humphrey e chiedono dove li abbia comprati, intanto si prendono gioco di lui

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Il baronetto si fa promettere da Humphrey che non si arrampicherà mai sull’albero marcio allo stagno “Quel ragionamento, imbastito alla meglio, zoppicava un poco e non era affatto convincente. Sir Everard non se ne sentiva soddisfatto e non era neppur sicuro che fosse sensato: era quindi alquanto ansioso di vedere se aveva raggiunto il suo scopo. Per fortuna, i ragazzi, a volte, si lasciano convincere facilmente, e Humphrey accolse con molto rispetto la spiegazione paterna. Per quanto volta il pericolo era scongiurato; ma il baronetto risolse di non parlare mai più in presenza dei bambini; gli tornavano alla memoria i momenti d’ansia della sera prima, ed era deciso a non correre altri rischi”

CAPITOLO VII -

I bambini consegnano in anticipo il regalo di compleanno per il padre perché non riescono più ad aspettare. Incomprensione ai massimi gradi celata dalla falsità “Sir Everard poté assicurare con la massima sincerità di non essere mai stato così sorpreso in vita sua; poiché, non esseno fumatore, un portasigari era certamente l’ultimo dono che si sarebbe aspettato! Ma seppe simulare così bene la gioia e la gratitudine che i due bimbi se ne andarono a letto entusiasti del successo ottenuto dal loro regalo”

CAPITOLO VIII -

I due bambini hanno ricevuto il pacco con il corno per il vecchio e glielo portato. Lui è estremamente riconoscente e decide dopo molto tempo di visitare i suoi amici

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I due bambini, dimenticando le promesse fatte al padre, decidono di visitare lo stagno con l’albero marcio. Tanto non si trattava di un mancato rispetto della promessa dal momento che non ci sarebbero saliti ma lo avrebbero solo guardato

CAPITOLO IX -

I bambini vanno allo stagno ma comincia a piovere e si riparano in una buca trovata da Humphrey.

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Humphrey non è ammirato per aver trovato la buca ma sgridato, nemmeno tanto perché considerato un caso disperato. Si sente solo senza il fratellino

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Ci si preoccupa della salute di Miles, che si ha paura muoia dopo la pioggia presa. “La lavanderia dava appunto sull’orticello, e molte volte, stirando accanto alla finestra, la ragazza aveva seguito con lo sguardo i giochi dei due fanciulli e ascoltato le loro lunghe conversazioni. Era forse l’unica persona che avesse occasione di osservare Humphrey nei suoi momenti di malinconia. Senza essere scorta

da lui, lo aveva visto un giorno abbandonarsi alla disperazione, all’epoca della morte della sua mamma; da allora lo aveva difeso strenuamente, pronta sempre a prendere le sue parti e a giustificare ogni sua mancanza. Non poteva dimenticare il pianto sconsolato del piccolo orfanello alla vista delle pianticelle che, seminate per fare una sorpresa alla mamma, erano spuntate troppo tardi! Il tempo s’era mantenuto asciutto per parecchi giorni, e nell’aiuola dove Humphrey le aveva seminate non si vedeva la minima traccia di verde. Egli vi si recava ogni mattina, sperando di poter tagliare le erbette aromatiche e offrirle alla mamma, ma ritornava sempre a mani vuote: sembrava proprio che le pianticelle non volessero spuntare. Poi, in quel triste giorno, quando il carro funebre ebbe portato via quel che rimaneva di lei, Humphrey, nel suo lungo, vano errare sotto l’assillo del dolore, s’era infine trovato nell’orticello, e la prima cosa che aveva visto erano le verdi iniziali A. D. formate dalle verdi piantine ch’egli aveva seminate e che ora, fresche e rigogliose, sembrano irridere al suo strazio. - Adesso è inutile; - Dolly lo aveva udito singhiozzare – vorrei che non fossero spuntate mai!... Questo avveniva lo stesso giorno in cui il padre lo aveva visto rincorrere gli agnelli nel prato: quel giorno era terminato così.”

*** -

Le uniche che comprendono Humphrey sono le cameriere, che gli dicono il vero

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Miles sta molto male e Humphrey, colpevolizzato, non può vederlo per non turbarlo

“Così i fanciulli vengono lasciati soli, a ingrandire con la loro immaginazione ogni suono e attribuirgli un significato pauroso che probabilmente non ha fondamento alcuno se non nella loro fantasia sovreccitata” -

Humphrey si convince che Miles stava morendo o forse era già morto

“V’era tanta bontà nel piccolo cuore di Humphrey, tanto rimorso per i suoi errori, tanta sensibilità alla minima parola dura! Eppure, come abbiamo visto, ciò non impediva ch’egli fosse così spensierato, così stordito e volubile che nessuno lo riteneva capace di un sentimento profondo” -

Solo Humphrey cerca conforto dal quadro della madre

CAPITOLO X -

Miles sta meglio “Non alluse neppure a quel che aveva sofferto: probabilmente se n’era già dimenticato, o, se pure se ne rammentava, il ricordo affiorava alla sua memoria con un confuso, oscuro senso d’angoscia latente ch’egli non desiderava affatto rievocare. Il suo carattere rifuggiva istintivamente dai ricordi dolorosi, la sua volubilità lo aiutava a scacciarli, ed egli non era mai stato allegro e vivace come in quella chiara mattinata, mentre rideva, chiacchierava e giocava col fratellino.”

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La governante non comprende Humphrey “Virginie, […] non comprendeva il ragazzo: e come avrebbe potuto comprenderlo? Gli serbava rancore per averle causato un simile spavento, e, ignorando quanto egli avesse sofferto, considerava la sua rumorosa gaiezza nient’altro che una nuova prova della sua mancanza di cuore”

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Tutti si preoccupano della salute di Miles perché ricorda la madre mentre stava per morire

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Il padre pensa di rimanere a casa dal lavoro di politica dopo aver finito la sessione parlamentare per seguire i suoi figli ed evitare che possano accadere incidenti simili

CAPITOLO XI -

Il padre racconta una storia ai due bambini ma Humphrey è assorto nei suoi pensieri guardando fuori dalla finestra

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Miles dice che vorrebbe tanto avere uno specchio magico per vedere cosa fa il padre quando è a Londra

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Il padre intima Humphrey a non stancarsi troppo e di rimanere in giardino

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A Humphrey piace stare a contatto con la natura: lavorare nel suo giardinetto, dare da mangiare alla cornacchia, stare seduto in cima al melo, fare una corsa lungo il muro dell’orto, entrare nel pollaio

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Miles scoppia a ridere dopo aver sentito una battuta di Humphrey facendosi venire un colpo di tosse. Il padre allontana Humphrey

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Humphrey è preoccupato per la zampetta malata della sua cornacchia

“- Che strano ragazzo sei, Humphrey – disse Sir Everard, ponendogli una mano sulla spalla. – credo proprio che tu preferisca quella vecchia e brutta cornacchia a tutte le cose che possiedi. A me sembra l’animale meno interessante che esista su questa terra, ed anche il più ingrato: quanto più tu ti occupi di lei, tanto più diventa rabbiosa. - Sì, è davvero molto irritabile, povera bestiola: guarda! – e Humphrey mostrò la mano che recava o segni evidenti di energiche beccate. – mi lascia sempre così ogni volta che le do da mangiare. - Io al tuo posto non gliene darei di certo! - Non posso lasciarla morire di fame. E poi, vedi, comprendo benissimo che sia di cattivo umore: chi non lo farebbe, costretto ad andarsene intorno in uno spazio così limitato, invece di poter correre in lungo e in lardo per il mondo! E pensare – aggiunse, come parlando a se stesso – che se non fosse per me, a quest’ora volerebbe libera e felice!...” -

Era stato Humphrey a ferire con un sasso la cornacchia, per questo se ne prende cura in modo così amorevole

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Il padre si preoccupa degli studi di Humphrey ed è rammaricato quando si accorge che non conosce i verbi in francese

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Humphrey dona i suoi ultimi soldi a Tom, un ragazzo povero

CAPITOLO XII -

Il padre accompagna i bambini a vedere la mietitura; Humphrey sale sul trattore e mentre è distratto il padre se ne va salutando solo Miles e scongiurandolo di non ammalarsi di più

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È l’ultima volta che il padre se ne va. Poi sarebbe stato sempre con i bambini a casa

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Annoiato dalla mietitura Humphrey chiede a Miles di andare allo stagno per salire sull’albero ma Miles lo prega di non farlo per non far accadere cose brutte e perché aveva appena promesso al padre

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I bambini salgono sul ramo marcio, che si rompe facendo cadere i bambini nello stagno

PARTE SECONDA CAPITOLO I -

Il padre è preoccupato che i bambini possano avere disubbidito ancora ma poi si rassicura pensando a tutta la gente che li ha sotto gli occhi. Arrivato a Londra riceve un telegramma che gli dice di tornare subito alla dimora

“Avvenuto grave incidente. Entrambi i signorini caduti nello stagno, ma nessuno annegato. Prego venire subito” -

Il padre pensa sia successo qualcosa al piccolo e sfoga mentalmente la sua collera su Humphrey e sugli adulti

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È Humphrey a stare male “Era così intento al suo tesoro ricuperato da non accorgersi che un profondo silenzio si era fatto tra gli astanti al suo entrare”

“Là disteso, sotto il ritratto della madre, immobile e cereo in volto come un piccolo morto, stava il ragazzino per il quale e ch’egli aveva creduto di non poter perdonare mai”

CAPITOLO II -

Le condizioni di Humphrey sono gravi, tanto da rimanere per sempre paralitico, se riuscirà a salvarsi

*** “Forse, avendo davanti a sé la visione del desolato avvenire che attendeva il suo figliolo inchiodato dalla paralisi, egli esagerava nel suo pensiero il valore di quel dono di Dio che è il movimento; gli pareva di non aver mai osservato, prima di quel giorno, che ogni fogliolina si muove quando la brezza la sfiora, ogni filo d’erba si agita al vento, i rami ondeggiano, i fiori dondolano sullo stelo, le acque del ruscello s’increspano scorrendo… Così si muove ciò che chiamiamo : che dire poi degli uccelli, dell’insetti, di ogni piccolo essere creato da Dio? Gli parevano crudeli due agnelletti che in quel momento venivano a saltellare sotto i suoi occhi; crudele un coniglio che nella lunga giornata estiva proprio in quel momento sbucava da un cespuglio per fuggire a nascondersi tra le erbe alte del prato. Quando mai l’aria era stata così pullulante di farfalle, di libellule, di mille insetti svolazzanti senza posa? Le api passavano da un fiore all’altro, gli uccelli si rincorrevano tra gli alberi, i moscerini volteggiavano instancabili: soltanto Humphrey, il più bello, il più felici tra i figli della natura non avrebbe mai più potuto correre nel sole” -

La mamma non aveva mai ostacolato i desideri di movimento del bambino

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Il padre prega “Piuttosto che tarpargli le ali, mio Dio, lasciate ch’egli voli via, fino a Voi!”

*** “Babbo, - mormorò il ferito con voce fievole – non si è fatto nulla, non ha preso neppure un raffreddore! Sono tanto contento d’essermi fatto male io e non lui! Davvero non sei in collera, babbo? Sono tanto pentito, sai, proprio tanto! Non disubbidirò mai, mai più: dimmi che non sei in collera!” -

Humphrey pur stando male pensa alla festa del raccolto

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Miles vorrebbe dare la buonanotte a Humphrey ma il padre glielo impedisce. Per la prima volta è Miles a essere messo da parte, come se il padre non riuscisse a porre attenzione allo stesso tempo e allo stesso modo a entrambi

CAPITOLO III “Sei tante volte malato tu, Miles, perché non dovrei qualche volta ammalarmi anch’io?” -

Miles senza cattiveria dice a Humphrey che sarà zoppo per tutta la vita, e si dispera

*** -

Humphrey continua a cadere in un oblio di pensieri: parla con la madre e immagina sia Miles morto

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Humphrey paralitico – cornacchia zoppa – Tom, il ragazzo povero, storpio

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Humphrey – morte

“Non m’importa, non m’importa nulla, voglio farmi male, voglio morire! Non voglio vivere a quel modo! No! No! Mandali via! Non voglio che mi guardino, non voglio che mi tocchino! Sono venuti per farmi guarire, ed io non voglio, non voglio guarire! Babbo, lasciami morire! Prometti che non li lascerai tentare di fami guarire! Me lo prometti, vero, babbo? Sai pure ch’io non potrei vivere così! Lasciami andare dalla mamma, in Cielo! Guarda com’ero felice tra le sue braccia quand’ero piccino: desidero tanto tornarvi! Poco fa credevo d’essere ancora a quella sera, quando M...


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