Igiaba Scego - Adua PDF

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Summary

Trama e tematiche del libro Adua di Igiaba Scego...

Description

Igiaba Scego – Adua Adua è un romanzo di Igiaba Scego. Esso è un romanzo a due voci: quella di un padre, Zoppe, e quella di una figlia, Adua. Entrambi nati a Mogadiscio (capitale della Somalia), condividono con l’autrice le origini africane. L’inizio del romanzo vede la protagonista chiacchierare con l’elefantino di Piazza Santa Maria sopra Minerva a Roma. La donna riporta alla memoria tutta la sua vita. Giovanissima, fugge dalla Somalia schiacciata dal regime dittatoriale di Siad Barre (politico e generale somalo, presidente e dittatore della Somalia dal 1969 al 1991) e approda in Italia, dove diventa protagonista di un film erotico. Da questa terribile esperienza scaturiscono una serie di sfortunati eventi. Solamente nel finale del romanzo, Adua decide di riprendersi con la speranza di modificare la percezione che possiede di sé, quanto quella che gli altri hanno di lei. Zoppe condivide con la figlia la stessa sorte. Ormai vecchio, racconta la sua fuga dalla Somalia verso l’Italia. Approdato nel nuovo Stato, avrebbe dovuto fare il traduttore, ma finisce vittima della violenza razzista. Tramite egli, l’autrice racconta una fra le pagine più oscure del colonialismo italiano. Zoppe possiede una sorta di qualità mediatica: prevede il futuro. Si tratta di profezie post-eventum, che annunciano fatti storici già accaduti nella realtà in cui si trova il lettore, ma descritti come avvenimenti che ancora devono verificarsi nel romanzo. Le visioni di Zoppe evocano eventi drammatici, accompagnati dalla sensazione di impotenza del protagonista. Costretto a barattare la propria libertà con quella del suo popolo, il lettore si ritroverà di fronte un uomo che soccombe al proprio destino. Se per Adua, l’autrice sceglie un finale aperto, per Zoppe non c’è nessuna via d’uscita. Sono anime sulle quali, sin dall’inizio della narrazione, aleggia un destino di morte. Fondamentale, in questo caso, diviene il ricordo e il racconto. I protagonisti-eroi vivono tutti all’interno della stessa vicenda ma in maniera differente. Per chi legge, la sensazione è che i protagonisti non siano davvero centrati in un luogo geografico, ma che stiano cercando se stessi all’interno degli enormi spazi della memoria. La chiave di lettura è racchiusa nel titolo: Adua come la prima vittoria africana contro l’imperialismo. Padre e figlia si configurano come allegorie di uno stesso evento storico, che, alla fine, è il vero e unico protagonista. Zoppe vive in prima persona la devastazione della terra somala, Adua eredita le macerie della guerra. La scrittrice porta sulle pagine il passato coloniale con il quale l’Italia sembra ancora oggi non aver davvero iniziato a fare i conti. Quel passato, però, bussa alle nostre porte attraverso le centinaia di migranti che, ogni giorno, dall’Africa, approdano sulle coste italiane. Nel suo eccesso e nella sua crudeltà espressiva, il romanzo racconta la nostra storia coloniale come un vero e proprio scandalo. Quella di Adua è una prosa che aggredisce la realtà, che diventa strumento di visione e protesta politica....