Katherine Johnson E Apollo 11 PDF

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la vita di Katherine e il suo contributo all'Apollo 11...

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KATHERINE JOHNSON PORTO’ L’APOLLO 11 SULLA LUNA Katherine Johnson nacque da un’umile famiglia del West Virginia, finì il liceo a quattordici anni e si laureò a diciotto grazie a una capacità di apprendimento fuori dalla norma, soprattutto in campo matematico, e fu un tassello fondamentale del programma spaziale statunitense dalla fine degli anni Cinquanta fino all’era degli shuttle in quanto ha calcolato le traiettorie di rientro dallo spazio delle capsule dei primi astronauti americani, Alan Shepard e John Glenn. Negli anni della conquista della Luna, calcolò i parametri per l’allunaggio del Lem, il modulo lunare, e poi quelli del suo riaggancio alla capsula Apollo 11 nel primo sbarco sul satellite della Terra nel 1969. Poco dopo la missione Apollo 13 venne interrotta da un’esplosione che tolse all’astronave gran parte dell’elettricità e delle riserve d’ossigeno. Nel rientro, gli astronauti tennero manualmente la capsula lungo la rotta usando calcoli basati sulla posizione delle stelle predisposti per loro da Katherine. Il suo ruolo è stato celebrato negli ultimi anni non soltanto per il suo contributo scientifico, ma anche per quello sociale: doti professionali e determinazione ad affermare il suo ruolo sfidando discriminazioni e pregiudizi, le consentirono di uscire dalla palazzina isolata della Nasa nelle quale lavoravano le matematiche afroamericane chiamate «computer viventi». Così Katherine riuscì a entrare nei team della Nasa responsabili delle missioni spaziali, ricavandosi un ruolo essenziale. Quando l’astronauta Glenn affrontò il primo volo orbitale della storia americana non accettò di partire fino a quando i calcoli delle traiettorie, elaborati da uno dei primi computer, non furono tutti controllati dalla Johnson. Nel 2015 il presidente Barack Obama le conferì la medaglia della Libertà, la massima onoreficenza civile degli Stati Uniti. Ma la vera celebrità è arrivata solo con il film, l’anno dopo: un racconto delle sue gesta scientifiche e del suo impegno tenace e mai gridato contro le discriminazioni. Il riconoscimento più importante, quello che l’ha fatta conoscere ovunque, è arrivato solo quando, ormai 98enne, ha avuto una Standing Ovation in mondovisione sul palcoscenico della cerimonia degli Oscar....