Le corbusier framptnon PDF

Title Le corbusier framptnon
Author Aurora Bosia
Course Storia dell'architettura 2
Institution Politecnico di Milano
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Capitoli in cui tratta: Kenneth Frampton tratta il tema: l’opera di Le Corbusier dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, dedicandogli due capitoli interi, Capitolo 20 Le Corbusier e la “Villa Radieuse”(19281946), Capitolo 25: Le Corbusier e la monumentalizzazione dei linguaggi “spontanei” (1930-1960).

Capitolo 20 Le Corbusier e la “Villa Radieuse” (1928-1946) Le Corbusier manifesta una frattura tra l’estetica ingegneristica e l’architettura, facendo emergere il contrasto tra la Citè Mondiale e I delicate mobili in acciaio tubolare leggero, presentati al Salon d’Automne del 1929. L.C. mette in evidenza le differenze tra la teoria estetica purista che si avvicinava all’ergonomia ingegneristica e l’architettura che non metteva in relazione l’oggetto con l’uomo e quindi tende all’astrazione. Per quanto riguarda l’edilizia Le Corbusier abbandona il blocco perimetrale, L’immeuble Villa(una villa autonoma), in favore del blocco à redent di Ville Radieuse, soluzione più ergonomica ed efficente composta da un appartamento flessibile ad un piano che valorizza ogni centimetro di spazio, modificabile secondo I bisogni tramite dei tramezzi scorrevoli. Il modulo si rifà al Wagon-lit, ed introduce l’aria condizionata come simbolo della civiltà della macchina. La villa Radieuse propone delle abitazioni a schiera come proposta alla sfida dei CIAM. L’incontro con gli architetti della sinistra internazionale (architettura oggettiva), lo portò a formulare la sezione ad incastro del Duplex del 1932 e la città industriale lineare del 1935. Negli anni quaranta L.C. riformula l’idea della sezione dell’Unitè d’Habitation e la Citè industrielle che affronta il tema della pianificazione regionale. Lavorando in Russia propone il tema della curtain-wall nell’ nell’edificio Tsentrosoyuz a Mosca, ma la parete in vetro non resisteva termicamente all’inverno rigido Russo. Le Corbusier pensa a una città senza limiti, zoonizzata, sopraelevata su pilotis per rendere la superficie sottostante un parco continuo. In entrabe le sezioni emerge l’attenzione dell’architetto verso il sole , il verde e sullo spazi. L’esperienza in volo sopra Rio de Janeiro lo porta a considerare la città come lineare spontaneamente costruita, l’ampliamento viene pensato con un autostrada costiera di 6km sopraelevata di 100m che conteneva 15 piani di uso residenziale. Tra gli anni 1930-1933 L.C. propone dei progetti per lo sviluppo di Algheri, che risulta l’ultima proposta per un grande piano urbano, che si caratterizza di una composizione poetica dedicata alla naturale bellezza del Mediterraneo. Altre proposte per le città sono quelle di Nemours in Nord Africa e di Zlin in Cecoslovacchia (1935). Entrambi i progetti erano concepiti per luoghi a forte pendenza che venne risolta tramite lo schema a scacchiera, poi applicato senza tenere conto della topografia. Zlin piano che adatta il tema della città lineare collegandola a quella Agricola e della città radiale. Negli anni ’50 Le corbusier progettà il piano per Chandigarh sempre proponendo uno sviluppo a scala regionale,ritrattando il tema della Garden Ciry, anche se alla fine le le modifiche interessarono soltanto il centro governativo: il Campidoglio di Chandigarh. Tra il 1932 e il 1933 L.C. realizza quattro edifici importani per quanto riguarda l’epoca della macchina utilizzando vetro e acciaio: Appartamenti della Maison Clartè a Ginevra, Padiglione svizzero nella Citè Universitaire a Parigi, La citè du Refuge a Parigi, Condominio di Porte Molitor a Parigi. Successivamente L.C. perde la fiducia nell’epoca della macchina, inizia ad inserire delle tecniche primitive come per esempio nella casa Errauzuriz e villa Mandrarot, Padiglione des Temps Nouveaux, anche se sono presenti dei riferimenti arcaici risultano tecnologicamente avanzate. In termini poltici Le Corbusier oscilla tra socialismo utopico e tendenze arco-sindacaliste degli scritti di Fourier.Nel 1944 scrive Les Trois Establissements humains nel quale reinterpreta la pianificazione lineare.

Capitolo 25: Le Corbusier e la monumentalizzazione dei linguaggi “spontanei” (1930-1960) Negli anni 1930/1931 Le Corbusier insieme a Perre Jeanneret progettano la casa vacanza per Helene de Mandrot e la casa Errazuriz, che considerano architetture emergenti dei paesaggi di proporzioni titaniche. Le Corbusier si distacca dal purismo e dalla cultura della macchina, avvicinandosi alla monumentalità classica e al linguaggio vernacolare. La lontananza del luogo diventa la ragione effettica del modo di costruire, A Bordeaux l’architetto progetta la Villa Mathes senza visitare il luogo, emerge il concetto di architettura spontanea. Per quanto riguarda I materiali di costruzione l’architeto si allontana dall’involcro classico favorendo l’utlizzo di materiali naturali e metodi primitive. Opere di questo periodo sono Le Maisons Murondins nel 1940 e le case del weekend per Cherchell nel 1942, residenze a terrazze a gradoni Roq e Rob, progettata per Cap Martin. Nel 19471952 Le Corbusier progetta L’Unitè d’Habitation, a Marsiglia, l’edificio è composto da 18 piani in calcestruzzo armato, e risulta una struttura cellulare, I pilotis rialzano la struttura che segue il modello del Modulor, integra 377 abitazioni con una galleria di negozi, un albergo e un tettogiardino, una pista per le corse, una piscina per bambini, un giardino d’infanzia e una palestra, l’Unitè era un “condensatore sociale”.Nel 1960 l’architetto presenta il convento domanicato di La Tourette, che riprende il tema della solitudine e comunione, disegnato secondo uno schema bipartite con la chiesa pubblica e il chiostro privato, il terreno in pendenda fa si che la costruzione viene sopraelevata. Nella cappella di pellegrinaggio di Rochamp del 1950 emerge il tetto a vela in copertura , ripreso anche a Chandigarh, simbolo del sacro. Nella Cappella emerge il senso del sacro attraverso I lucernai orientati secondo la traiettoia della luce. Nel 1951 progetta la capitale aministrativa del Punjab, Chardigarh , lo schema utilizzato è stato quello della griglia, tramite la monumentalità Le Corbusier fa emergere lo spirito tradizionale del Classicismo occidentale. All’interno del Campdoglio la presenza dell’uomo è più metafisica che reale, gli edifici rappresentano tre poteri l’Alta Corte, l’Assemblea e il Palazzo del Segretariato. Chardigarh è simbolo della nuva India e l’idea di un moderno stato industriale....


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