LE Smart CITY PDF

Title LE Smart CITY
Author Giulia Andriuzzi
Course Geografia urbana
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

RIASSUNTO LE SMART CITY ...


Description

LE SMART CITY VERSO LA CITTA' INTELLIGENTE. I PARADIGMI DEL CAMBIAMENTO. Smart city --> un modello di città nel quale si modificano i rapporti tra i cittadini e le istituzioni, tra i cittadini e il mondo dell'economia, e tra i cittadini stessi. Dimensione del cambiamento posta al centro. Ma perchè le città cambiano?   

per una componente economica per una componente sociale per una componente ambientale.

non sono isolate tra loro, hanno dei riflessi sulle altre,vengono contaminate per risposta ad uno stimolo esterno. Giocano un ruolo attivo quando trainano le altre, e giocano un ruolo passivo quando si adattano.

L'innovazione tecnologica contribuisce a modificare una città, è spesso causa del cambiamento in positivo o in negativo. IN POSITIVO tecnologia migliora la qualità della vita IN NEGATIVO miglioramento solo temporaneo. 1. Cambiamento più evidente con rivoluzione industriale. (1760-1830) innovazione tecnologica data dalle macchine che si affianca a un processo di evoluzione dell'economia, che passa da un sistema agricolo- industriale- artigianale, a un sistema indistriale basato sulla disponibilità di energia meccanica e sull'uso di combustibili fossili. La riv. industriale genera un cambiamento sull'economia che ha ricadute sociali e ambientali 2. Seconda rivoluzione industriale (1870-1880) introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio al posto del carbone, contribuiscono a diffondere la fruibilità delle tecnologie. 3. Terza rivoluzione industriale (1970) tecnologia disponibile per una fascia sempre più larga di popolazione. Introduzione massiccia dell'elettronica e dell'informatica. Criticità ambientale, ha assunto un peso determinate in termini di sostenibilità. 11 Novembre 1997 in occasione della conferenza COP 3 della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, più di 180 paesi sottoscrivono a Kyoto un trattato internazionale in materia ambientale sul riscaldamento globale. Ciò cambierà gli ordinamenti politici di quasi tutte la nazioni. Al problema ambientale se ne associa uno economico ma allo stesso tempo politico. legato all'approvvigionamento delle fonti energetiche di origine fossile. Hubbert nel 1956 elabora una teoria che modella l'evoluzione temporale della produzione di una risorsa minerale o fossile esauribile. Il picco della curva definisce in modo temporale il momento in cui la disponibilità di quella risorsa non sarà più illimitata. Alcuni studiosi sostengono che il picco del petrolio sia già stato superato da tempo, i petroliferi sono più ottimisti e usano forme di sfruttamento più complicate. E'la stessa innovazione tecnologica che ha contribuito a generare il problema ambientale a partire proprio dalla prima riv industriale. GREEN GREEN BUILDINGS GREEN ECONOMY

IDENTIFICA TUTTO CIO' CHE CONTRIBUISCE AL MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITA' NELLE SUE VARIE ACCEZZIONI

CI SI RIFERISCE A EDIFICI CONCEPITI E REALIZZATI PER RIDURRE L'IMPATTO CON L'AMBIENTE

DEFINSCE UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO CHE CONTRASTI IL MODELLO ECONOMICO "NERO" BASATO SUI COMBUSTIBILI DI ORIGINE FOSSILE

Molti considerano la green economy come un'opportunità, un alternativa all'eco tradizionale. In realtà in un breve periodo ci si renderà conto che essa non è un'alternativa ma l'unico modello a cui far riferimento. Siamo all'inizio di questo cambiamento, e notiamo una forte accelerazione di tutto ciò che è nuovo, sostenibile, green e smart. Sarà solo una questione di tempo e non si sentirà più parlare di green economy perchè tutta l'economia sarà cambiata. Bisogna far fronte a due questioni importanti.  energetica legata all'approvvigionamento di fonti di origine fossile green economy  ambientale dal global warming all'inquinamento delle città. Non sono solo le questioni energetiche e ambientali i motori del cambiamento delle città,  internet ( innovazione tecnologica ) una rete informatica che permetta di comunicare. Il tema della smart city è complesso , in esso molti aspetti del cambiamento economico, sociale e ambientale interagiscono con innovazioni tecnologiche presentando delle sinergie tali da rendere sempre più difficile in un futuro una separazione formale e funzionale. Il concetto di città intelligente non troverà mai una definizione in grado di soddisfare tutti, pero la teorizzazione di un concetto, si può formulare partendo da un'analisi di ciò che è stato fatto e che si sta facendo, dalle esperienze di sviluppo economico, sociale e ambientale che nella loro diversità hanno un denominatore comune: l'obiettivo di migliorare la qualità dell'abitare dei cittadini e la ricerca di un nuovo rapporto tra cittadini e ambiente. La smart city è concepita come un modello inclusivo, forse l'ultima tappa del cambiamento delle nostre città.

LA CITTA' SOLARE. "Il sole che presiede ogni fenomeno di crescita deve essere presente in ogni spazio abitato ed espandervi i suoi raggi senza i quali la vita appassisce" cit. Giovanni Francia. Applicazione dell'energia solare--> vision di una città in grado di funzionare utilizzando come fonte quella solare.  illuminazione, riscaldamento ecc siano assicurati dall'energia solare.  illuminazione diurna fornita dal sole  riscaldamento invernale sfrutta l'eccesso dell'energia solare estiva immagazzinata. estati meno calde, inverni senza smog, soleggiati e meno freddi.  fabbisogni domestici--> centrali termoelettriche solari.  zone verdi in tutti i piani di vita. Alcuni concetti sono ancora attuali e trovano applicazione ( camini di luce, tecnologie dell'accumulo stagionale, centrali solari termodinamiche ). Paolo Soleri pensa e in parte realizza una città solare nel 1970 dopo essersi trasferito in Arizona, progetta e avvia un prototipo di città Arcosanti risorse di energia, che per vivere sfruttino il meno possibile l'ambiente. Realizzata sul principio di arcologia, fusione delle parole Architettura e Ecologia. Indica perciò l'armonizzazione tra le città e il territorio circostante , per diminuire anche l'impatto ambientale e l'inquinamento umano.  automobili bandite  energia solare sfruttata Questo progetto ottenne grande visibilità ma solo il 5% ne fu realizzato, oggi viene presentata come una città mista abitata da architetti, studenti e studiosi che pagano soggiorno e vitto con il proprio lavoro.

alcune istituzioni presenti all'interno della città sono corrette, e molti concetti sono stati metabolizzati al'interno delle transition tows. ( In alcune città lo sfruttamento di energia solare rientra all'interno del progetto urbano.

GREEN TOWN In anni recenti abbiamo avuto esempi più fortunati, come quartie aspetti energetici e ambientali sono i principi ispiratori, per questo si parla di  il quartiere di Vauban a Friburgo green town.  il quartiere di Kronsberg alle porte di Hannover.

VAUBAN E' una dimostrazione di come gli interventi urbanistici ecosostenibili si possano realizzare. L'intervento nasce nel 1993, è un iniziativa che parte dal basso, un gruppo di persone che abitano a Friburgo desidera costruire un quartiere dove vivere a propria misura. L'amministrazione comunale accolse la sfida. Si approvano delle convenzioni, e gli stessi utenti assumono professionisti. Si creano cosi delle soluzioni che siano efficienti e ecocompatibili ma architettonicamente gradevoli. La città stupisce per le sue case " passive " molto colorate e per i luoghi di aggregazione che evidenziano l'elevato livello di socializzazione. La cura del verde pubblico è al primo posto, con la creazione di percorsi ciclabili. C'è anche un rapporto tra il quartiere e l'energia solare di tipo privilegiato. A Vauban viene realizzato il primo intervento con edifici che non solo sono autosufficienti dal punto di vista energetico, ma che diventano essi stessi produttori di energia ( solare voltaico ) . Questo rappresenta il primo esempio di plus energy buildings.

KRONSBERG Il progetto parte nel 1993, con lo scopo di realizzare un quartiere residenziale a Sud della città di Hannover. I progettisti in questo quartiere hanno la possibilità di sperimentare tutte le possibili tecnologie costruttive efficienti, gli edifici quindi non sono definiti da un format replicato ma presentano loro peculiarità sia dal punto di vista prestazionale che dal punto di vista architettonico. Questo intervento si presenta perciò quasi come un laboratorio. Non è solo l'energia il tema ispiratore, ma anche quello della mobilità. ( piste ciclabili, mobilità pubblica ferroviaria, fermate di tram e bus ) grande attenzione è stata data anche all'aspetto ambientale ( materiali locali, rifiuti riciclati, acqua piovana riutilizzata ) Questi esempi sono importanti, ma non sono gli unici----->

HEERHUGOWAARD City of the sun--> in Olanda, più estesa area residenziale senza emissioni di CO2. Costruzione avviata nel 2002, completata nel 2006. Questa città genera una grande quantità di energia utilizzano fonti rinnovabili ( energia solare ed energia eolica ) tutto unito all'eco compatibilità.

BO01 quartiere green--> a Malmo in Svezia. Quartiere sperimentale che si pone l'obiettivo di sviluppare una city of tomorrow basata su sostenibilità ambientale e sulla costruzione di una società nella quale la comunità sia al centro delle scelte e sia in grado di stimolare gli individui all'innalzamento della qualità ambientale e sociale e alla valorizzazione del benessere. Dal punto di vista energetico il quartiere si può definire autosufficiente, il 100% dell'energia è

fornita da fonti energetiche rinnovabili grazie a tutte le tecnologie disponibili. ( solare termico, solare fotovoltaico, recupero gas ) E' anche presente un sistema tecnologico di comunicazione avanzato, è oresente anche un sistema di condivisione delle auto ( car sharing ) con auto elettriche e ibride. Tutto ciò ha avuto luce nel 2001. Questo modello di city of tomorrow è caratterizzato da una qualità architettonica. Il quartiere Bo01 di Malmo, nel quale coesistono tematiche energetiche e ambientali, la mobilità sostenibile , la comunicazione e la partecipazione dei cittadini alla realizzazione e alla gestione, è considerato il primo modello completo di smart city europea e forse mondiale.

TRANSITION TOWN Il cambiamento della città verso un modello più smart ha bisogno di un'innovazione tecnologica, che possa offrire soluzioni alternative a quelle convenzionali. La tecnologia tuttavia non è sufficiente per generare questo cambiamento, ha bisogno di una disponibilità dei cittadini ad accettare il cambiamento, che non si può solo basare su regole calate dall'alto da un modello di governance più responsabile, ma che si deve confrontare con la consapevolezza individuale e collettiva che il modello di sviluppo debba cambiare. In ciò si inserisce il concetto di transition towns o città di transizione ( fondato in Irlanda e nel Regno Unito 2005 / 2006 ) con l'obiettivo di elevare la consapevolezza che i cittadini hanno sulle tematiche correlate agli insediamenti sostenibili, preparandoli alla flessibilità richiesta dai mutamenti in corso. Questo pregetto ebbe molto successo, nel 2012 si segnano 400 comunità di t t ( in Italia esempio è Monteveglio ) Questo movimento vede l'abbandono dell'uso del petrolio come un fatto positivo, vita più godibile e soddisfacente.

IL MOVIMENTO DELLA DECRESCITA FELICE MDF, un movimento italiano nato e cresciuto agli inizi degli anni duemila. Il movimento parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situa frequenti in cui a un aumento del PIL si riscontra una diminuzione della qualità della vita. Le azioni del movimento si attivano su tre filoni a ) stili di vita ( consumo consapevole e autoproduzione ) b ) politica ( azioni concrete ) c ) nuove tecnologie ( uso di tecnologie che fanno ridurre l'impronta ecologica e migliorare la qualità della vita indipendentemente dall'aumento o dal calo del PIL, avvio della realizzazione di smart grid )

CITTA' RESILIENTI Gli eventi naturali estremi legati ai cambiamenti climatici sono aumentati in modo esponenziale , cosi le aeree di elevata criticità idrogeologica. La pericolosità degli eventi naturali è amplificata se si considera che oltre il 60% degli edifici è stato costruito prima delle norme antisismica. E' improbabile che una città possa diventare davvero smart al di fuori di un progetto che non tenga conto di questi aspetti fondamentali per la sicurezza dei cittadini. L'adattamento dell'ambiente urbano ai cambiamenti climatici è alla base dei programmi sulle città resilienti. Modificare l'aspetto urbanistico delle città ( che fa parte del modello smart ) richiede una reale analisi dei rischi e quindi una programmazione consapevole e anche dei finanziamenti. Riguardo a questo aspetto, è opportuno passare dall'attuale approccio TOP-DOWN a uno BOTTON-UP. ( Basato sulla domanda espressa a livello locale ) Modificare l'impostazione urbanistica non è semplice ° edilizia storica e patrimonio artistico da conservare

° recupero intelligente dell'edilizia presente. ° discorso a parte sono le periferie e i nuovi insediamenti. CAMPAGNA MAKING CITIES RESILIENT ---> supporto per diminuire i rischi urbani con il miglioramento di infrastrutture, la sicurezza e la riqualificazione urbana. Venezia esempio da seguire.

IL PATTO DEI SINDACI Nasce dalla commissione europea e si presenta come una sfida ovvero promuovere la sostenibilità partendo dal basso,attraverso una logica di governance bottom-up. Sono le città le vere artefici di un possibile cambiamento che vedono come riferimento politico i sindaci. E' un patto tra l'Unione Europea e i Comuni, rapporto diretto tra i due. E' diventato un vero e proprio movimento che coinvolge autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. obiettivo ---> riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 Dopo l'adesione si trova una fase operativa che prevede due passaggi ° IBE- REDAZIONE DELL'INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI quantificazione di CO2 rilasciata nel territorio un un anno di riferimento, cosi da identificare i potenziali di riduzione. °PAES - SVILUPPO DI UN PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE. documento operativo che definisce il quadro complessivo degli obiettivi del 2020, usa i risultati dell'ibe per identificare le aree di azione, definisce misure concrete di riduzione insieme ai tempi e alle responsabilità. Questo patto ha riscosso notevole successo , 5000 firmatari, 2500 solo in Italia.

SMART CITY: VERSO UN MODELLO INCLUSIVO Le esperienze fin qui analizzate hanno denominatori comuni che contribuiscono alla definizione di smart city. Questi temi comuni sono  ricerca di un nuovo rapporto tra l'uomo, o cittadini e l'ambiente.  solar cities guardano a risorse naturali fino a ipotizzare modelli urbani autosufficienti dal punto di vista energetico.  alcune realizzazioni concrete ( Kronsberg o Vauban )  tutte le esperienze impegnano i cittadini a partecipare in modo diretto alle scelte e alla successiva gestione  una mobilità sostenibile ( valorizzazione piste ciclabili , uso messi pubblici, car sharing ) alcune città insospettabili come New York diventano green dal punto di vista della mobilità. Tutti questi cambiamenti evidenziano delle esigenze ma anche le azioni concrete messe in atto per soddisfarle e sono la testimonianza che il percorso verso le città intelligenti è ormai avviato da tempo....


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