LE Smart Cities - Riassunto libro prof PDF

Title LE Smart Cities - Riassunto libro prof
Course Analisi delle Politiche Pubbliche
Institution Università degli Studi di Padova
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Riassunto libro prof ...


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LE SMART CITIES Per il concetto di smart city sembra non esserci una definizione univoca, questo è dovuto al fatto che diverse definizioni sono elaborate in diverse aree disciplinari (economia, geografia, sociologia ecc) e con focus di ricerca diversi. La letteratura sulle città intelligenti si è sviluppata lungo due principali filoni, il primo incentrato sulla definizione degli elementi caratteristici del concetto “smartness” il secondo invece rivolto alla creazione di roadmap per la creaione di S.C. Recentemente ha poi preso piede un nuovo filone che sfruttando il numero sempre piu crescente di ricerche empiriche aventi come oggetto le SC, affronta in modo critico il concetto di cittqa intelligente.

Il concetto di smart city trae origine da un triplice nucleo teorico: -In primo luogo il tema delle citta intelligenti in cui le infrastrutture e i servizi legati alle nuove tecnologie di comunicazione costituiscono i principali motori di sviluppo economico sociale. Le nuove tecnologie vengono utilizzate per migliorare la comunicazione e l’interazione tra i soggetti e per creare politiche e servizi piu efficaci ed efficienti. -In secondo luogo la pianificazione per uno sviluppo intelligente da cui deriva l’attenzione alla crescita urbana integrata, alla qualita di vita dei residenti e agli aspetti partecipativi -Infine tema della conoscenza, della creatività e del capiutale umano e sociale che scaturiscono dalle dense reti di relazioni presenti nella città. (v p 13) Tutti questi elementi servono a rendere le citta maggiormente competitive ed attraenti, a questi temi si aggiungono poi altri due; quello della sostenibilità ambientale e quello della meta governance. Sostenibilita ambientale: In tale ottica le citta smart hanno un ruolo cruviale per ridurre le missioni inquinanti e promuovere politiche ecosostenibili grazie all’adozione di programmi per l’utilizzo di fonti alternative di energia e all’applicazione delle nuove tecnologie (in poarticolate Internet of things nel settore ambientale e della mobilità). Smart city è isomma un centro urbano del futuro reso sicuro e verde ed efficiente. Tramite la creazione di un sistema di monitoraggio basato sui sensori i policy maker possono tenere sotto controllo e prevenire eventuali dani ambientali in quanto ricevono in tempo reale le info necessarie a prendere le decisioni. Inolt6e le Sc prevedono uno sviluppo uyrbano basato sulla comunicazione tra governo, city manager, imprese, accademie e centri di ricerca. Tutti gli adspetti fin qui menzionati rientrano nin una delle definizioni piu citate in letteratura elaborata dal gruppo di ricerca coordinato da Rudolf Giffinger del Centre of Regional Service dell’Universita tecnologica di Vienna, per il quale è smart una citta che operi bene in sei ambiti: Smart environment (controllo dell’inquinamento, utilizzo fonti rinnovabili, risparmio energetico..) Smart mobility: utilizzo di trasporti accessibili e sicuri per tutti a basso impatto ambientale Smart people: adozione di politiche per la formazione continua e la qualificazione delle persone (promozione della partecipaz politica) Smart living: tutela della sicurezza indiduale e della salute pubblica per esempio Smart governance: adozione di processi decisionali trasparenti e partecipativi Smart economy:introduzione di un mercato del lavoro flessibile, e supporto allo sviluppo dell’imprenditorialità, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.

Questo lavoro risulta molto importante in quanto uesta classificazione verra utilizzata per descrive le SC e in quanto rappresenta una prima operazionanalizazzione del concetto di smart city. La dimensione istituzionale infine è centrle per lo sviluppo delle Sc. La citta intelligente deve trasformare anche il suo sistema di governance in senso smart e garantire un connessione in tempo reale tra cittadini, governo e imprese in modo da stimolare la crescita e l’iinovazione. Caratterische del giverno smart è che deve essere TRASPARENTE e ACCOUNTABLE fornendo ai cittadini info sulle decisioni prese e utilizzanfdo in modo efficiente le risorse. L’amministrazione smart punta a integrare le compnenti tecnologiche all’interno dell’organizazzione degli uffici e delle procedure, l’e-governanxe rappresenta uno strumento fondamentalle per far interagire istituzione di governo e stakeholder PASSAGGI PER DIVCENTARE SMART? Sulla base dello studio dei casi di Barcellona e Amsterdam Bolici Mora e Mora Bolici propongono una roadmap per diventare una citta smart in 5 passagi. Il primo prevede una fase di avvio dove le amministrazioni comunali da sole o in collaborazione con altri sogg pubblici o privati scelgono di adottare una strategia smart. Successivamente viene individuato l’ufficio reslonsabile della definizione delle strategie e viene creato un team multiporofessionale per la definizione delle strategie. Nella fase successiva la strategia smart va comparata con le esigenze e le priorità della citta. (vengono definite vision a lungo termine, obiettivi, gliambiti ecc.) Nella terza fase si passa alla formazione di un gruppo che si occuperà dell’implementazione posto sotto il controllo del gruppo di pianificazione. Le risorse da utilizzare dovranno derivare sia da finanziamenti pubblici sia da finanziamenti rpivati. Nella quarta fase si monitorano e valutano i progetti mentre nell’ultima si promuove la strategia smart verso l’esterno attraverso eventi e social media ad esempio. INDICI PER LA VALUTAZIONE DELLE CITTA SMART? Il rapporto Global Cities viene pubblicato ogni anno dal 2008, e valuta quale tra 125 citta sia la piu globalizzata, ovvero maggiormente in grado di attrarre e mantenere capitale e persone. Il rapporto si compone di due parti il Global cities Index che valuta le citta attraverso 27 indicatori riguardanti attivita di impresa (quante sul territorio, flusso i capitali) capitale umano (livello di istruzione) scambio di info (accessibilita) eventi culturali (numero di musei per esempio) e partecipazione politica. E global cities Outlook che indicano il potenziale delle citta misurato attraverso 13 indicatori relativi benessere personale; economia, innovazione e governance Un altro rapporto famoso per la misurazione delle performance delle sc e il Sustainable Cities Index pubblicato annualmente dalla società di consulenza Olandese Arcadis: L’indice si basa sulla valutazione della sostenibilità sotto il il profilo delle 3 P, People, Profit, Planet. (sociale, economico, ambientale). Ujhna terza importante classifica è L’european Digital City Index 2016 stilato da Nesta, che valuta la capacita delle citta europee di supportare l’imprenditoria e le start up nel settore digitale, fornendo info sui punti di forza e debolezza dei vari ecosistemi locali a chi volesse avviare un attività e ai decisori locali. Infine nel 2017 la società svedese EasyPark ha prodotto uno smart City Index che misura l’intelligenza delle città sulla base dei servizi offerti per i trasporti e la mobilità, attenzione alla sostenibilità ambientale, livelli di digitalizazzione e governance partecipata-…. Ai ranking internazionali si affiancano poi quelli italiano dedicati alla valutazione delle performance smart delle città. ICity Rate curato da Forum PA e dallo Smart City Index pubblicato in italia dal 2013 dalla società Between e nel 2016 da Ernst E Young valuta l’intelligenza delle citta attraverso 470 indicatori.

SMARTMENTALITY? La retorica smart vede nell’adozione delle tecnologie il passaggio obbligato per risolvere i problemi urbani. Secondo Vanolo attraverso la smartmentality si cerca di dissinescare il conflitto politico lasciando il governo delle citta in mano alle forze economiche e allo stesso modo Hollands afferma che il determinismo tecnologico che permea il discorso sulle SC sia servito a mascherare uno spostamento ideologico dal concetto di benessere sociale a quello di competitività delle imprese a cui il territorio dovrebbe asservirsi. Questo nuovo modo di intendere lo sviluppo urbano non è stato esente da critiche. Il paradigma è entrato in crisi infatti principlamente per due motivi, inanzitutto la raggiunta maturità di molte sperimentazioni di citta smart nel mondo e la diminuizione dei fondi pubblici in particolare in italia e europa per le sperimentazioni di questo genere. Il caso Songdo si rivela esemplare, infatti Songdo è la citta dsmart per eccellenza, è sostenibile perche costruita seguendo gli standart ambientali, è economicamente competitiva in quanto destinata ad accogliere imprese e multinazionali dell’hi-tech e uni internazionali, è tecnologicamente avanzata in quanto interamente cablata in fibra ottica connessa attraverso l’IOT. Tuttavia per quanto sia una citta costruita a tavolino secondo le regole smartr, i risultati attesi e quelli obbiettivamente realizzati son ben diversi (v pg 25) e somiglia piu a una citta progettata per le imprese piuttosto che per i cittadini. Da qui una prima critica secondo il fatto che le SC rappresentano un’illusione in cui i cittadini non hanno possibilità di agire perche son le aziende a detenere la capacità d’azione. In primo luogo dunque andrebbero controllate le relazione tra governi e imprese evitdando una cattura dei primi dalle seconde. Una seconda critica muove dal fatto che le Sc non sono attente a diversi problemi sociali come ad esempio la poverta, la diseguaglianza e la discriminazione, problemi che l’impatto delle tecnologie sembra aggravare. In terzo luogo va valutato anche l’impatto negativo sulla privacy e sulle libertà personali derivante dall’utilizzio di sistemi di controllo urbano. Inoltre non sembra neanche chiaro se la tanto auspicata collaborazione coi cittadini si realizzi effettivamente. Spesso infatti i cittadini fungono da miri collettori di informazioni per ole amministrazioni locali attraverso due attivita principali il crowdsourcing e il citizen sensing. Infine non c’è chiarezza sui risultati effettivamenti ottenuti, in quanto gli indicatori indicano la presenza o meno di determinati aspetti. ELEMNTI CARATTERISTICI: Tecnologie: per migliorare politiche e servizi della citta Capitale umano: SC attraggono uomini con alto livello di istruzione e capacità creative, che li rendono tra i principali promotori dell’innovazione locale. Governo: Governo innovativo. Partnership soprattutto con la imprese ma anche con la società civile. E’ proprio attraverso la rete che si forma tra i vcari attori sociuali che si puo promuovere l’innovazione. La SC deve adottare una prospettiva user-centered, al centro dei servizi devono esserci i bisogni del cittadino. Ambiente: Sostenibilità ambientale, le citta sono i primi ambienti dove si verificano i problemi. TECNOLOGIE; PERSONE E SOSTENIBILITA’ SONO CONNESSE ATTRAVERSO LA GOVERNANCE!! CAPITOLO 2: La scelta di adottare una strategia smart spesso deriva dalla volontà di fornire una risposta diversa e piu efficace ai problemi che si pongono di fronte la PA. Pierre definisce la governance come l’insieme delle relazioni che si instaurano tra Stato e società civile per gestire servizi in modo congiunto. Sono state individuate 4 concenzioni idealtipiche di governance della citta smart 1) Governo della citta smart 2) come processo decisionale smart 3) come amministrazione smart 4) collaborazione urbana smart.Ciascuna concetualizazzioneprevede un livcello crescente di trasformazione delle strutture di governo esistenti. La prima concettualizazzione, fa riferimento ai casi in cui l’organizazzione istituzionale della citta non subisce alcuna modificazione derivante dall’adozione smart, perché governo e governance si sovrappongono.Nel secondo idealtipo la trasformazione è lieve, non riguarda l’organizazzione delle strutture municipali bensi i

processi decisionali. La terza concettualizazzione enfatizza la necessita di creare una PA smart basata sull’integrazione tra uffici, processi e informazione e orientata a offrire migliori servizi ai cittadini. Comprende una certa trasformazione interna dell’organizazzione. L’ultima concezione è la piu alta forma di trasformazione di strutture e processi perché implica la completa riorganizzazione delle attivita interne all’amm. Pubblica e delle sue modalità di interazione con l’esterno. La Governance collaborativa: L’effettiva possibilita di attuare un processo collaborativo è influenzato in termini positivi o negatuvi dalle condizioni iniziali in cui esso muove e dalla presenza di una leadership che svolga funzione di mediazione. Il primo elemento importante è il livello di connessione esistente tra il governo e le reti esistenti sul territorio. In presenza di un passato ricco di cooperazione si sarà creato un capitale di fiducia che faciliterà lo svilluparsi di collaborazioni, mentre in caso di conflitti preesistenti e continui sarà più difficile, e sarà fondamentale che tali conflitti siano superabili. Un secondo elemento son le condizioni socioeconomiche del territorio di riferimento e infine un'altra condizione importante è l’esistenza di incentivi alla partecipazione, che saranno tanto piu alti quanto piu gli stakeholder penseranno di poter sfruttare in modo proficuo la collaborazione. L’assetto istituzionale entro cui la governance si sviluppa è anch’esso importante. Infatti le regole, ovvero le condizioni istituzionali/legislative che regolano la partecipazione possono essere piu o meno stringenti. Il terzo elemento fondamentale è la presenza di una figura che svolga un ruolo di mediazione, un facilitatore che renda possibile il dialogo e sia in grado di calibrare eventuali assimetrie di potere. Il rapporto collaborativo non è facile da identificare ma è possibile riconoscere alcuni tratti caratteristici. -Interazioni faccia a faccia attraverso il quale si garantisce il rispetto reciproco e la comprensione, e affinche si sviluppi un senso di lealtà e responsabilità. -Interagiscono attraverso un processo di apprendimento e sono indotti a modificare il loro modus operandi. -Dovrebbe avvenire nel rispetto delle regole della deliberazione e dei principi di pari rappresentazione ed equo accesso alle decisioni. L’esito del processo collaborativo è dato da una produzione di cambiamenti innovativi all’interno di un’ammininistrazione e/o nelle policy/servizi erogati. Tuttavia non sempre i processi collaborativi hanno buon esito, puo succedere che emergano barriere culturali in contrasto con l’innovazione, puo essere influenzato dalla paura del rischio, ovvero dalla paura delle conseguenze di un eventuale fallimento dalle ricadute che potrebbe avere sulla loro reputazione (in particolare burocrati e politici) Oppure possono essere presenti anche barriere interorganizzative che limitano la cooperaxzione e l’interazione tra gli uffici. Barriere organizzative come assenza di strumenti a supporto del processo innovativo/disinteresse per l’argomento. Infine a limitare il reciproco ascolto puo presentarsi una forte identità di gruppo. UNA PROPOSTA D’ANALISI: La governance ha un alto impatto su i risultati che poi la città è effetivvamente in grado di raggiungere. Tuttavia nonostante cio mancano analisi qualitative, e ricerche comparate che mostrino i reali motivi che spingono una citta a voler diventare smart per esempio, o l’influenza che una strategia ha nel modificare la governance presente. In questo volume si utilizza metodo analitico. Secondo alcuni studiosi, le citta smart lo sono ancora prima di diventarlo, tecnologicamente ed economicamente sviluppate, dotate di capitale umano altamente istruito, sostenibili. METAGOVERNANCE E PROCESSO COLLABORATIVO COSTITUISCONO GLI ELEMENTI CENTRALI DELLA GOVERNANCE COLLABORATIVA DELLE CITTA INTELLIGENTI. La metagovernance fa riferimento alla modalita di governo della citta che dovrebbe consentire la rappresentazione di tutti gli stakeholder presenti ie la loro partecipazione ai processi decisionali. L’esito del processo collaborativo viene individuato attraverso degli

output che dovrebbero determinare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in particolare una migliore qualita di vita e una maggiore sostenibilita ambientale.(PUBBLIC VALUE MANAGEMENT- indica raggiungimento di outcome economici e sociali). METODOLOGIA E DATI: Sono stati analizzati i casi di Barcellona, Vienna, Amsterdam, Bologna e torino, tuttavia sotto vcari aspetti queste citta differiscono e son dunque state trattate come casi dissimili. Sono state analizzate le conbdizioni iniziali, gli obiettivi che si son fissati, gli assetti organizzativi e le modalita di governance adottate, nonche i risultati poi ottenuti. Sono stati utlizzati Sustainable City Index di Arcadis, European Digital Index e Smart City index,(tutti 2016) infine Quality of living City Ranking (2017) Per Bologna e torino son stati utilizzati anche i due ranking nazionali. Affronteremo poi problema della legittimita democratica delle citta smart. Inoltre Processi di collaborazione soffrono di due limiti, non sempre l’innovazione viene sempre raggiunta (è incerto) e in secondo luogo i processi collaborativi possono rivelarsi problematici sotto il profilo della rappresentatività degli stakeholder coinvolti. Ne deriva che la legittimita della smart city puo essere compromessa.Legittimita su output scalfita da assenza di risultati, legittimita sugli input da limitata partecipazione dei cittadini. Un altro aspetto che puo limitarla è inolte la limitata capacita di accountabiility della governance locale. (rendere conto delle proprie azioni) v p 41

CITTA IJN TRASFORMAZIONE: Le cinque citta analizzate hanno profili territoriali e democratici diversi, e appartengo a ordinamenti istituzionali diversi: Vienna fa parte di uno Stat Federale, Italia, Spagna e Olanda son stati unitari ma nei primi due le regioni esercitano un forte ruolo, Italia e Austria sono repubbliche parlamentari Olanda e Spagna Monarchie parlamentari. L’organizazzione dei governi locali prevede in tutte le citta le elezioni a suffragio universale di un Consiglio municipale. Dal punto di vista dell’orientamento politico non sembrano esserci state distinzioni tra governi di centro-sinistra o centrodestra nel diventare smart. Pur essendo diverse dal pu8nto di vista istituzionale e territoriale sotto il profilo socioeconomico emergono alcune caratteristiche comuni. In primo luogo si tratta di citta in cui hanno sede numerose e prestigiose Universita e centri di stiduo dedicati per lo piu allo sviluppo, e alla ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie. -In secondo sono presenti numerose imprese e start up nel comparto delle tecnologie per l’ambiente, per l’informazione e per la comunicazione, la digitalizazzione, la computeristica e i nuovi media. Si tratta di imprese con cui spesso l’amministrazione comunica al fine di definire soluzioni innovative per il contesto urbano. - Rappresentano chiari esempi del modelllo a tripla elica che prevede la collaborazione tra imprese, amministrazione e università. -Sono tutte dotate di capacita di pianificazione strategica e hanno aviato almeno negli ultimi 20 anni attivita di riqualificazione e rigenerazione urbana. L’ultima tappa di tale processo pianificatore in tutte queste citta è stata la creazione dell’area metropolitana (Ad eccezione di Vienna dove c’è il Land) ovvero la ridefinizione su piu ampia scala del territorio locale per fornire servizi piu efficienti ai cittadini. -Consolidata tradizione di collaborazione tra attori pubblici e privati nella definizione degli interventi. GLI OBIETTIVI: Dall’analisi emergono motivi per cui si sceglie di diventare smart. La prima ragione è di carattere economico infatti in tutte le citta si è riscontrata la volontra di rilanciare un economia locale in crisi e attirare nuovi investimenti da parte di imprese locali, nazionali o internazionali. LA seconda ragione alla base della nascita della citta smart è la volonta di attuare politiche piu efficaci ed efficienti per la promozione della sostenibilità ambientale. Un terzo obiettivo presente in tutte le strategie è la promozione di una migliore

qualita di vita dei cittadini. Un quarto obiettivo è la volonta di innovare, e cercano di introdurre nuove modalita e nuovi contenuti nella creazione delle politiche. Sebbene tutti questi obiettivi siano presenti nelle strategie delle 5 citta ciascuna ha affidato maggiore priorita a una piuttosto che l’altra. (Amsterdam, sviluppo economico e innovazione, Barcellna innovazione e migliore qualita di vita...


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