Riassunto Molluschi, Platelminti, Rotiferi e Nematodi Slide + Libro (prof. Casiraghi) PDF

Title Riassunto Molluschi, Platelminti, Rotiferi e Nematodi Slide + Libro (prof. Casiraghi)
Course Zoologia
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Summary

Riassunto del capitolo sui Molluschi, Platelminti, Rotiferi e Nematodi del libro consigliato dal prof. Casiraghi che segue la descrizione del phylum come da lui proposta sulle slide....


Description

Phylum Mollusca • Esistono almeno 90000 specie; • Il nome deriva dal corpo molle dei molluschi; • Comprende organismi semplici e complessi; • La maggior parte sono marini; • Vi sono individui lenti e individui veloci;

Comprende erbivori, carnivori predatori e filtratori dotati di ciglia; La loro evoluzione è avvenuta principalmente lungo le coste, dove vi è abbondanza di cibo. Solamente i bivalvi e i gasteropodi si sono spostati verso le acqua dolci e salmastre. I bivalvi, però, non furono in grado di abbandonare l’ambiente acquatico a differenza dei gasteropodi che invasero la terraferma. 1. Bauplan: sono organismi a simmetria bilaterale; appartengono al gruppo dei protostomi; triblastici; e celomati (il celoma è limitato al pericardio, alle gonadi e al sistema escretore). Il corpo di un mollusco si può considerare come formato da una porzione capo-piede e da una massa viscerale( o visceropallio). La zona capo-piede è più attiva, svolge funzioni nutritive, compie la locomozione, alloggia gli organi sensoriali e dipende dall’azione dei muscoli; la massa viscerale, invece, contiene gli organi digerenti, circolatori, respiratori e riproduttivi e la sua funzionalità dipende da epiteli ciliati. A livello dorsale vi è un’estroflessione epiteliale che si estende lateralmente e verso il basso, formando il mantello( o pallio), deputato alla protezione dei visceri. Il mantello e la parete del corpo racchiudono uno spazio detto cavità del mantello( o palleale), il quale ospita le branchie(ctenidi) o i polmoni. Inoltre in questa cavità avvengono gli scambi gassosi e vengono rilasciati i prodotti della digestione, dell’escrezione e degli organi riproduttori. Questi prodotti vengono trasportati all’esterno grazie all’azione di ciglia che creano una corrente d’acqua. L’espulsione dei prodotti crea una depressione nella cavità del mantello, determinando l’entrata di acqua ricca di ossigeno. In alcuni molluschi, il mantello è in grado di secernere una conchiglia protettiva a livello dorsale, sopra la massa viscerale. La prima conchiglia compare durante la vita larvale e cresce continuamente nel corso della vita. Inoltre la

conchiglia è formata principalmente da calcio, ottenuto dall’acqua circostante, dal suolo e dal cibo. Questa conchiglia presenta tre strati: - periostraco = strato corneo esterno composto da una sostanza organica detta conchiolina, una proteina molto resistente. Questo strato aiuta a proteggere i sottostanti strati dall’azione di organismi perforatori. Inoltre è secreto da una piega al margine del mantello e la crescita avviene solo sul margine della conchiglia; - strato prismatico = intermedio, composto da prismi di carbonato di calcio pressati tra loro e immersi in una matrice proteica. È secreto dal margine ghiandolare del mantello e il suo aumento avviene ai margini della conchiglia durante l’accrescimento dell’animale; - strato madreperlaceo = interno, composto da lamine sottili e ondulate di carbonato di calcio immerse in una sottile matrice proteica. È secreto in continuazione dalla superficie del mantello e diventa più spesso nel corso della vita dell’animale. Il mantello, inoltre, è in grado di difendere l’interno dell’organismo nel momento in cui un granello di sabbia o un parassita si inserisce fra la conchiglia e il mantello stesso. Per far ciò esso inizia a produrre strati di madreperla che vanno ad avvolgere l’agente estraneo, producendo la cosiddetta perla. 2. Epiderma e movimento: l’epiderma a livello del piede (o cefalopodio) è ciliato e presenta ghiandole mucose. Il piede permette la locomozione e l’adesione al substrato ed è una struttura ventrale, in cui le onde di contrazione producono un movimento strisciante, possibile solo se il substrato viene lubrificato con il muco. La muscolatura dei molluschi è circolare, diagonale e longitudinale. 3. Sistema digerente: il sistema digerente è completo. All’interno della cavità boccale vi è una struttura nastriforme detta radula, armata da file di denti sottili (250000 o più) rivolti all’indietro. Questa è posta su una cartilagine di supporto a forma di lingua, protusibile, detta odontoforo. La radula è presente in tutti i molluschi, tranne nei bivalvi, in quanto sono organismi filtratori e ha una funzione raschiante, ma anche di trasporto, dal momento che crea un flusso di particelle, compattate con muco, che si dirigono verso il tratto digerente. Il resto del sistema digerente è caratterizzato dalla presenza di uno stomaco e di un intestino, in cui il movimento del cibo avviene per opera di tratti ciliari interni. L’ano si apre generalmente nella cavità del mantello.

4. Sistema respiratorio: vero e proprio sistema respiratorio. Nella maggior parte dei molluschi acquatici ci sono una o un paio di branchie o ctenidi. Ogni ctenide è costituito da filamenti branchiali laminari che si proiettano dall’asse centrale. L’acqua è mossa da ciglia tra i filamenti e il sangue diffonde da un vaso afferente nell’asse centrale, attraverso il filamento, a un vaso efferente. La direzione del movimento del sangue è opposta a quella dell’acqua(scambio controcorrente). I due ctenidi sono disposti ai lati opposti della cavità del mantello e sono posizionati in modo tale che la cavità sia divisa in una camera inalante e una esalante. In altri molluschi (gasteropodi polmonati), invece, si sviluppa una struttura definita polmone. 5. Sistema circolatorio: il sistema circolatorio è aperto, con un cuore pulsante, vasi e seni sanguigni. Questo sistema, però, è poco efficiente nel fornire ossigeno a tutti i tessuti, per cui è più comune negli animali che si muovono lentamente. Infatti gli organismi veloci tendono ad avere un sistema circolatorio chiuso, con cuore, vasi e capillari, e il sangue non circola mai in spazi tra i tessuti. Inoltre il sangue (emolinfa) contiene pigmenti respiratori (emocianina,raramente emoglobina). 6. Sistema escretore: presenta un paio di reni detti metanefridi, la cui porzione interna è connessa al celoma(pericardio). Il sistema è strettamente collegato al circolatorio: il cuore pompa l’emolinfa, che viene ultrafiltrata da podociti che si trovano nell’epitelio del cuore. L’ammoniaca( è il prodotto di scarto) viene così immessa nel celoma da cui viene eliminata attraverso i metanefridi nella cavità del mantello. 7. Sistema nervoso: consiste in coppie di gangli cerebrali, pedali, viscerali e pleurali connessi da nervi. I gangli sono centralizzati in un anello nervoso da cui si dipartono due cordoni nervosi viscerali e due pedali, che vanno a formare il sistema tetraneurale. I molluschi sono dotati di organi di senso tattili(setole sensoriali), olfattivi-gustativi(osfradi, situato nella cavità del mantello), di equilibrio(statocisti) e visivi(ocelli). Gli occhi sono diretti, ossia le cellule fotorecettrici della retina sono rivolte verso la sorgente di luce, e sono simili a quelli dei vertebrati, con la differenza che mancano della cornea e che il nervo ottico è diverso. Inoltre gli occhi dei molluschi si originano come un’invaginazione dell’ectoderma cefalico e non un derivato nervoso. 8. Riproduzione e sviluppo: la maggior parte è dioica, anche se alcuni sono ermafroditi. La riproduzione è solo sessuale e la fecondazione può essere esterna o interna. Presentano una segmentazione spirale e uno sviluppo a mosaico. Lo

sviluppo prevede una larva trocofora planctonica, natante e un veliger in alcuni gruppi. Il veliger è la larva liberamente natante della maggioranza dei gasteropodi marini e dei bivalvi. Si sviluppa dalla trocofora e presenta un inizio di piede, conchiglia e mantello. 9. Classificazione: i molluschi sono suddivisi principalmente in: • GASTROPODA: 70000 specie, che comprendono chiocciole, lumache terrestri e marine, patelle e littorine. Sono organismi poco mobili, sedentari, che possiedono delle conchiglie pesanti. La conchiglia, quando presente, è formata da un solo pezzo (univalve). Partendo dall’apice, che contiene la spira più vecchia e più piccola, le spire diventano sempre più ampie e si avvolgono attorno ad un’asse centrale detto columella. La conchiglia può essere destrosa o sinestrosa, in base alla direzione dell’avvolgimento e presenta un opercolo, ossia una lamina cornea che chiude l’apertura di questa quando l’animale ritira il suo corpo all’interno. Questa lamina protegge il corpo e limita la perdita d’acqua. La simmetria è bilaterale, anche se la massa viscerale è asimmetrica. Ciò è dovuto al processo di torsione, in cui la cavità del mantello si sposta dalla parte posteriore a quella anteriore( solo nei gastropodi avviene) del corpo, collocandosi superiormente alla bocca e al capo. La branchia, il rene e l’atrio sinistro del cuore si trovano a destra, mentre la branchia, il rene e l’atrio destro del cuore si trovano a sinistra. I cordoni nervosi si incrociano fra loro formando un otto. Questo processo avviene durante lo stadio veliger. La torsione può presentare un problema di inquinamento nell’animale, poiché vi è la possibilità che i prodotti di rifiuto siano sospinti all’indietro sulle branchie( contaminazione). Tuttavia vi sono alcuni vantaggi in tale processo: l’animale può ritrarre il capo all’interno della conchiglia; vi è la possibilità da parte dell’organismo di saggiare meglio l’acqua, in quanto gli osfradi non sono più posti

posteriormente, ma nella stessa direzione di marcia. La spiralizzazione della conchiglia non coincide con la torsione. Infatti questi due processi sono uno indipendente dall’altro e si verificano simultaneamente. I gasteropodi hanno, inoltre, elaborato delle strategie per evitare la contaminazione: l’acqua pulita e l’ossigeno entrano dal lato sinistro della cavità del mantello, mentre l’acqua con i prodotti di rifiuto e l’anidride carbonica escono dal lato destro. Alimentazione: erbivori alcune specie spazzine che si nutrono di animali morti; alcune specie carnivore che si nutrono prevalentemente di poriferi, cnidari e briozoi(quindi si nutrono di animali sessili); Altre possiedono proboscidi che utilizzano per perforare la conchiglia dei bivalvi, alimentandosi dei loro tessuti molli oppure possiedono spine con le quali aprono le conchiglie di altri molluschi; alcuni sono filtratori, ossia usano le ciglia delle branchie per convogliare le particelle alimentari che sono state precedentemente agglutinate con muco. Il muco può anche essere usato come rete per catturare piccoli organismi. La digestione è extracellulare nel lumen dello stomaco o nelle ghiandole digerenti, ma nei filtratori lo stomaco rappresenta un centro di smistamento e la digestione è intracellulare nelle ghiandole digerenti. Negli organismi acquatici la respirazione è svolta da una sola branchia, mentre in quelli terrestri dai polmoni. L’ano e il rene si aprono verso l’esterno sul lato destro del corpo, vicino all’apertura del polmone( pneumostoma) e le scorie sono espulse con l’acqua e aria che escono dal polmone stesso. La maggior parte dei gasteropodi ha un solo rene. Il sistema nervoso comprende tre paia di gangli connessi da nervi. Gli organi di senso consistono in statocisti, occhi, osfradi e chemiorecettori. L’occhio è una fossetta a forma di coppa nella pelle, rivestita da cellule pigmentate fotorecettrici. Inoltre l’occhio può contenere una lente ricoperta dalla cornea. I gasteropodi sono ermafroditi o dioici. Nelle prime durante la copula vi è uno scambio di spermatofore, in modo da evitare l’autofecondazione. Nei secondi, la riproduzione avviene per rilascio delle uova e degli spermatozoi nell’ambiente, dove avviene la fecondazione(esterna). La maggior parte ha fecondazione interna e successivamente depongono le uova sotto tronchi oppure le rilasciano in mare. Alcune specie sono ovovivipare e incubano le uova e gli stadi giovanili nell’ovidotto. Vi sono tre sottoclassi: Prosobranchia sono quasi tutti marini e rappresentano la maggior parte dei gasteropodi( es: patelle, littorine, cipree). Esempio: Diodora aspera; Opisthobranchia marini, possono essere dotati o meno di conchiglia(in alcuni è

vestigiale) e branchie. Gli esemplari privi di entrambe vengono detti nudibranchi e sono i molluschi più colorati. La loro superficie corporea spesso forma piccoli ripiegamenti(cerata) per aumentare la superficie corporea attraverso cui avvengono gli scambi gassosi(respirazione per diffusione). Esempio: lepre di mare; Pulmonata forme terrestri e dulciacquicole. Non hanno branchie, hanno sviluppato una ricca vascolarizzazione del sacco del mantello che è diventato un polmone. Sono dotati di due paia di tentacoli, di cui quello posteriore porta gli occhi. Esempio: Ariolimax columbianus. • BIVALVIA: sono molluschi con una conchiglia a due valve e comprendono mitili(cozze), vongole, pettini, ostriche e teredini. Sono quasi tutti filtratori sedentari e usano la corrente prodotta dalle ciglia delle branchie per captare le particelle di cibo. Mancano di un capo, radula e hanno scarsa cefalizzazione. Sono soprattutto marini, ma alcuni vivono anche in acque dolci o salmastre. I bivalvi sono compressi tra le due valve della conchiglia, tenute insieme da un legamento a cerniera che determina l’apertura ventrale delle valve. I muscoli adduttori lavorano in maniera antagonista al legamento, infatti mentre il secondo tende a far aprire le valve, i muscoli tendono a chiuderle. Al di sopra del legamento vi è l’umbone, la parte più vecchia della conchiglia. La massa viscerale è situata a livello dorsale, mentre il piede è situato in posizione antero-ventrale. Le branchie pendono verso il basso da entrambi i lati. Ciascuna branchia è coperta da ripiegamenti del mantello, le cui porzioni posteriori formano l’apertura dorsale esalante(sifone esalante) e l’apertura ventrale inalante(sifone inalante). Le branchie hanno una forma a W, dovuta al fatto che i filamenti branchiali si ripiegano più volte verso l’asse centrale. I filamenti affiancati sono connessi da giunzioni ciliari, formando così lamelle che presentano al loro interno molti tubi. In questo modo l’acqua può entrare dal sifone inalante; passare tra i vari filamenti mediante questi tubi; convogliare in una camera soprabranchiale; e fuoriuscire dal sifone esalante. I bivalvi sono filtratori: le particelle di cibo entrano insieme all’acqua nelle branchie; le cellule ghiandolari branchiali e i palpi labiali secernono muco, che va ad imprigionare le particelle; infine queste sono trasportate

dalle ciglia alla bocca. Nello stomaco le vescicole di muco entrano a contatto con lo stilo cristallino, attivandone così la sua roteazione. In questo modo vengono liberati gli enzimi digestivi( digestione extracellulare). Le pareti dello stomaco poi indirizzano le particella verso la ghiandola digerente per la digestione intracellulare. I sessi sono separati e la fecondazione è esterna. Nelle specie marine lo sviluppo prevede la forma trocofora, veliger, e pediveliger, prima della fase adulta. Nelle specie dulciacquicole la fecondazione è interna e i canali delle branchie funzionano da camera incubatrice. Qui le larve si sviluppano in glochidium( forma larvale), che è poi rilasciata all’esterno. Queste larve entrano poi a contatto con la pelle dei pesci, dove iniziano a vivere come parassiti fino al raggiungimento del loro stadio adulto sedentario. • CEPHALOPODA: comprende calamari, polpi, nautili e seppie. Sono tutti marini e predatori. Variano in dimensioni fra i 2-3 cm(di solito), ma vi sono anche alcuni cefalopodi che hanno dimensioni fra i 20-30 cm. Una vera e propria conchiglia la possiedono solo i nautiloidi, la quale appare spiralata e molto pesante. Nonostante la pesantezza i nautiloidi riescono a galleggiare grazie alla presenza di camere contenenti gas. Questa conformazione consente all’animale di nuotare e di trasportare al tempo stesso la conchiglia. La conchiglia del Nautilus possiede, inoltre, setti trasversi che dividono la dividono in camere. L’animale occupa l’ultima camera. Le diverse camere sono connesse da un cordone di tessuto, il sifuncolo, che si prolunga a partire dalla massa viscerale. Per quanto riguarda gli altri cefalopodi, nei polpi la conchiglia è assente, mentre nei calamari e nelle seppie questa è interna, ma è costituita da lamine cornee: nei calamari si chiama “penna”, mentre nelle seppie “osso”. Il Nautilus è dotato di 60-90 tentacoli privi di ventose, ma che aderiscono alla preda grazie a particolari secrezioni. I tentacoli si diramano a partire dall’anello intorno alla bocca. Calamari e seppie sono dotati di 8 braccia con ventose e un paio di lunghi tentacoli retrattili, mentre gli ottopodi(polpi) hanno otto tentacoli con ventose. I tentacoli con ventosa sono usati nella cattura delle prede, per questo possono avere denti e uncini per arpionarle. Al di sotto del capo vi è l’imbuto o sifone, ossia un’apertura che ha il ruolo di espellere l’acqua dalla cavità del mantello. In quest’ultima sono alloggiate due paia di

branchie nel Nautilus; mentre tutti gli altri cefalopodi possiedono un solo paio di branchie. Il mantello si appoggia senza saldarsi alla regione del collo, consentendo l’entrata di acqua nella cavità del mantello. Quando il mantello si contrae intorno al collo, l’acqua viene espulsa attraverso l’imbuto. In questo modo è possibile l’ossigenazione delle branchie, la locomozione e l’espulsione dei rifiuti. Il sistema circolatorio è chiuso, con una rete di vasi e il sangue circola anche nelle branchie mediante capillari. Per aumentare la pressione sanguigna, i cefalopodi sono dotati di cuori accessori branchiali, posti al di sotto delle branchie. Sono inoltre dotati di occhi molto complessi, simili a quelli dei vertebrati, dotati di cornea, retina e una lente. Nella pelle vi sono cellule pigmentate, dette cromatofori, controllate dal SN e da ormoni. In questo modo sono resi possibili i cambiamenti di colorazione. Funzione: criptica; per segnalare un pericolo; per il corteggiamento. La maggior parte dei cefalopodi possiede una tasca dell’inchiostro che si svuota nel retto(tranne nautiloidi). Questo inchiostro contiene melanina ed è prodotto da una ghiandola dell’inchiostro presente nella tasca stessa. La direzione del movimento è controllata dall’orientamento dell’imbuto, il quale può essere indirizzato in avanti o indietro. Il nuoto avviene per propulsione a getto nei calamari, seppie e nautiloidi, mentre avviene mediante l’uso dei tentacoli nei polpi. Infatti quest’ultimi si spostano strisciando al suolo mediante l’uso dei tentacoli, anche se sono in grado di nuotare all’indietro. Seppie e calamari possiedono pinne laterali stabilizzatrici che sono mantenuta accostate al corpo durante il nuoto. La velocità del nuoto dipende dalla forza con cui l’acqua viene espulsa. Sono a sessi separati. Nei maschi gli spermatozoi sono impacchettati in spermatofore, che si immagazzinano in un sacco che si apre nella cavità del mantello. Durante la copula, un tentacolo del maschio, detto ectocotile, preleva le spermatofore dalla propria cavità del mantello e le inserisce in quella della femmina, in prossimità dell’ovidutto. Le uova sono fecondate mentre lasciano l’ovidutto e rimangono attaccate a pietre durante lo sviluppo. 10. Rapporto con l’uomo: vengono utilizzati come cibo. Alcuni molluschi sono distruttori, infatti perforano le navi e i moli di legno; altri arrecano danni a orti e giardini; le conchiglie possono essere usate nell’ambito del collezionismo; le perle prodotte dai molluschi hanno un elevato valore economico.

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1. Bauplan: metazoi vermiformi a simmetria bilaterale, triblastici, appiattiti. Privi di cavità (acelomati), blastocele occupato da parenchima mesodermico. Dimensioni variabili: da pochi cm a vari metri di lunghezza. Vi sono forme sia a vita libera (classe turbellaria) che parassite. 2. Epiderma e movimento: epiderma monostratificato, a volte ciliato (turbellari), raramente pluristratificato e ricco di ghiandole. Nei trematoda, monogenea e cestoda il rivestimento esterno viene definito tegumento. A volte epiderma sinciziale. Le ghiandole (rabditi) producono secreti a forma di bastoncello. Musculatura circolare e longitudinale. 3. Alimentazione: sistema digerente con ...


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