Lezioni 36-40 - Scale PDF

Title Lezioni 36-40 - Scale
Author Gino Spinelli
Course Architettura Tecnica
Institution Università telematica e-Campus
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Summary

Scale...


Description

Scale Le scale con le rampe determinano l’unità tecnologica partizione interna inclinata. Elemento la cui funzione e’ di consentire il passaggio di persone, oggetti e/o altri elementi fisici fra spazi interni posti a diversa altezza. Elementi costituenti una scala Le scale sono costituite da elementi che hanno una funzione indispensabile specie nel caso di scale di uso comune. Gradino = Elemento che costituisce le rampe a sua volta distinto in alzata e pedata Rampa = Elemento costituito da un insieme continuo di gradini compresi fra due livelli differenti Pianerottolo intermedio = Elemento orizzontale interposto tra le rampe che determina una zona di minore fatica durante la percorrenza della scala Pianerottolo d’arrivo = Elemento orizzontale interposto tra le rampe che permette l’accesso alle unità ambientali Vano scala = Il volume, altrimenti definito gabbia, entro il quale si sviluppa la scala Tromba, pozzo o anima = Vuoto compreso tra le rampe che consente un adeguato sviluppo del corrimano Parapetto = Elemento che svolge la funzione di protezione laterale e che contiene il corrimano Corrimano = Elemento che consente l’appoggio durante la percorrenza della scala. Può essere parte del parapetto Linea di calpestio = La linea secondo cui si percorre la scala. Dista circa 55 cm dal corrimano per rampe di larghezza superiore a mt 1,1O

Aspetti ergonomici Per potere percorrere una scala con il minore sforzo fisico e senza pericoli occorre tenere presente due aspetti: 1.la pendenza della rampa 2.lo sfalsamento dei gradini La pendenza di una rampa influisce direttamente sulla funzionalità di una scala in quanto determina lo sforzo fisico richiesto a chi la percorre. Per ottenere la migliore agibilità di una scala normale si usa la formula di Blondel : 2a + p = 64 Nella quale 64 è il passo medio di un uomo e si assume che l’energia impiegata in uno spostamento in verticale sia doppia di quella impiegata in uno spostamento in orizzontale. Lo sfalsamento dei gradini consente di mantenere la continuità del corrimano tra una rampa e l’altra. Vi è anche un vantaggio di ordine costruttivo poiché consente l’allineamento dell’intradosso delle rampe. Definito asse di sfalsamento la traccia verticale passante per l’intersezione del corrimano e dell’intradosso delle rampe, si definisce sfalsamento la differenza: Sf = P1 – P2 Nel caso di scale, più che di requisiti come per gli altri elementi tecnici, è opportuno parlare di criteri generali di progettazione. Tali criteri saranno riferiti ad alcuni elementi costituenti le scale. Gradini: stesso numero per ogni rampa,stessa alzata e pedata per ogni rampa,Pedata antisdrucciolevole, pianta rettangolare, profilo regolare; Rampe:la larghezza delle rampe non deve essere inferiore a 1,2O mt per scale pubbliche, O,8O per scale di uso privato,una rampa non deve contenere più di 15 alzate; Parapetto: atto a costituire difesa verso il vuoto e dotato di corrimano, secondo corrimano ad altezza adeguata nel caso di utenza prevalente di bambini altezza minima 1OO cm.

Coperture Le coperture, insieme con gli infissi esterni orizzontali, determinano l'unità tecnologica chiusura superiore Le coperture separano l’ambiente esterno da quello interno con le seguenti funzioni: 1.impedire il passaggio di persone, animali e cose 2.controllare il passaggio di energia termica, luminosa e sonora 3.sopportare i carichi naturali e quelli dovuti all’utilizzo Gli strati e gli elementi che compongono una copertura sono analoghi a quelli dei solai. Nel seguente riepilogo sono evidenziati quelli che tratteremo. Per realizzare una copertura è indispensabile la presenza di alcuni strati o elementi ma non di tutti. Inoltre, a seconda della tecnica adottata, alcuni strati possono avere più funzioni. Strato di formazione pendenze Garantisce lo smaltimento delle acque meteoriche nelle coperture continue. Viene solitamente realizzato con cls di inerti leggeri (pomice, argilla espansa ecc.) Strato drenante Permette il deflusso rapido dell’acqua. Nel caso di tetto giardino e’ posto al di sotto dello strato filtrante. Può essere realizzato con ghiaia di varia pezzatura Strato drenante Permette il deflusso rapido dell’acqua. Nel caso di tetto giardino e’ posto al di sotto dello strato filtrante. Può essere realizzato con ghiaia di varia pezzatura Strato filtrante Permette lo scorrimento delle acque meteoriche trattenendo i materiali fini. Può essere realizzato con sabbia o con tessuti sintetici Elementi di tenuta Impediscono la penetrazione delle acque meteoriche proteggendo, anche, tutti gli altri strati della copertura discontinua. Possono essere realizzati con elementi in laterizio, pietra, lamiera metallica, ecc. Strato di ventilazione Contribuisce al controllo delle caratteristiche termoigrometriche attraverso il ricambio d’aria naturale o forzato. Elementi di coronamento Elementi emergenti dalla copertura aventi la funzione di riparo e/o contenimento e/o decorazione Elementi di coronamento Elementi emergenti dalla copertura aventi la funzione di riparo e/o contenimento e/o decorazione Elementi di raccolta e convogliamento delle acque Insieme integrato di elementi avente la funzione di raccogliere le acque meteoriche provenienti dalla copertura e convogliare verso punti voluti

Classificazione Con riferimento alla morfologia ed al comportamento nei confronti dello smaltimento delle acque meteoriche, si identificano: coperture continue e coperture discontinue. Copertura continua (piana) Copertura in cui la tenuta all’acqua è assicurata indipendentemente dalla pendenza della superficie di copertura Copertura discontinua (a falde inclinate) Copertura in cui la tenuta all’acqua è assicurata solo per valori della pendenza della superficie di copertura elevati

Per tipologia strutturale evoluta le coperture si possono classificare in: 1.reticolari tridimensionali (più aste nello spazio convergono in nodi attraverso componenti di fissaggio) 2.strallate (Coperture a sospensione diretta. Gli impalcati sono sospesi a cavi privi di rigidezza) 3.a membrana (Struttura bidimensionale che, grazie alla forma, consente di ottenere solo sforzi di trazione o compressione. Si riduce così drasticamente lo spessore della struttura) In base alle caratteristiche termoisolanti le coperture si possono classificare in: 1.tetto caldo 2.tetto rovescio 3.tetto sandwich

Requisiti da soddisfare

Elementi tecnici tradizionali

Nella lezione n°8 sono stati definiti gli elementi tecnici di tipo usuale, evoluto e innovativo la cui conoscenza è necessaria negli interventi di nuova edificazione. In questo gruppo di lezioni esamineremo gli elementi tecnici di tipo tradizionale che sono stati impiegati nel passato e la cui conoscenza è necessaria per la progettazione degli interventi di recupero edilizio. L’edilizia tradizionale nasce dall’esigenza dell’uomo di trovare rifugio alle avversità della natura per sé e per i componenti del proprio gruppo. Il rifugio veniva trovato nelle adiacenze dei luoghi di vita e costruito con i materiali disponibili nelle vicinanze. E’ limitativo parlare di edilizia tradizionale senza riferirsi ad un particolare contesto. Parleremo allora di edilizia tradizionale nella civiltà occidentale con riferimento al contesto italiano. Distingueremo gli elementi tecnici tradizionali in: 1)Pareti perimentali verticali Hanno la funzione di dividere e conformare gli spazi esterni connessi con il sistema edilizio. Analogamente a quanto detto precedentemente Regolano i rapporti tra l’ambiente esterno e quello interno attraverso le seguenti funzioni: 1.impedire il passaggio di persone, animali e cose Regolano i rapporti tra l’ambiente esterno e quello interno attraverso le seguenti funzioni: 2.controllare il passaggio di energia termica, luminosa e sonora. Regolano i rapporti tra l’ambiente esterno e quello interno attraverso le seguenti funzioni: 3.impedire il passaggio di sostanze liquide e gassose Nell’edilizia tradizionale sono inoltre caratterizzate dalla funzione statica poiché, a differenza dei moderni sistemi intelaiati, nell’edilizia tradizionale le murature perimetrali hanno prevalentemente funzione portante. 2) Pareti interne verticali Suddividono lo spazio interno e separano le funzioni che vi si svolgono. Possono essere portanti o non portanti. Nell’edificio realizzato con tecniche tradizionali sono presenti sia pareti portanti, riconoscibili solitamente dal maggiore spessore, che tramezzature che hanno solo funzioni di partizione. 3) Infissi esterni verticali Hanno la funzione di illuminare ed aerare gli ambienti e nell’edilizia tradizionale tendono ad avere dimensioni ridotte anche a causa del maggiore costo rispetto alle murature. Assenti nell’edilizia più povera hanno la funzione di separare fisicamente gli ambienti interni per una migliore fruizione degli spazi. 4) I solai Hanno la funzione di definire gli ambienti orizzontalmente. I materiali tradizionalmente più utilizzati sono il legno e, dalla fine dell’Ottocento, il ferro. 5)Le scale Collegano verticalmente i diversi livelli di un edificio. Le scale in pietra ed in legno sono le più riscontrate nella architettura tradizionale. 6) Le volte e le cupole Sono le coperture degli ambienti più rappresentativi offrendo la possibilità di coprire grandi luci e di essere anche decorate all’intradosso. 7) Le coperture Hanno la funzione di proteggere l’edificio dagli agenti atmosferici. Possono essere piane o inclinate (tetti a falda). L’edilizia tradizionale li vede realizzati in legno e manto di laterizi....


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