Nursing Psichiatrico PART PDF

Title Nursing Psichiatrico PART
Author francesca liuni
Course Infermieristica In Psichiatria E Salute Mentale
Institution Sapienza - Università di Roma
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sono per lo più mappe concettuali...


Description

NURSING PSICHIATRICO L’infermiere psichiatrico è un professionista sanitario con competenze tecniche e osservazionali rivolte a tutte le attività quotidiane che copie l’assistito. Viene definito il PROMOTORE della salute mentale presso la famiglia e la collettività.

La figura dell’infermiere psichiatrico è stata a lungo sottovalutata e poco considerata tanto che era definito come “guardiano dei folli”.

I compiti dell’infermieri erano: 1) custodire e sorvegliare i pazienti, ogni 15’ min essi venivano controllati dallo spioncino delle porte delle loro camere; 2) contenere l’aggressività dei malati bloccandolo e legandolo al letto, usando se necessaro anche camicie di forza o contenzioni; 3) chiudere e controllare porte, finestre, acqua e luce; 4) contare le posate, le forbici e altro materiale di ferro.

Solo dopo la Legge Basaglia gli infermieri psichiatrici passarono da “guardiani” a “promotori della salute”. Inoltre grazie a questa legge furono chiusi i manicomi e dunque l’assistenza infermieristica psichiatrica divenne tra le opere territoriali.

Nell’800’ nasce ufficialmente il ruolo dell’infermiere psichiatrico nei manicomi. Nella maggior parte dei casi erano persone di origine contadina senza nessuna preparazione infermieristica.

Essi avevano l’obbligo di: 1) non disporre della loro vita personale e dunque della loro libertà; 2) dovevano vivere all’interno dei manicomi; 3) divieto di sposarsi.

Il Reggio Decreto del 16/08/1909 n°615 approva la Legge del 14/02/1904 n°36. NASCE LA FIGURA DELL’INFERMIERE PSICHIATRICO.

Egli fu dotato della stessa responsabilità di un infermiere ospedaliero e dunque fu richiesta una specifica formazione anche per quest’ultimo, NASCONO LE PRIME SCUOLE PER GLI INFERMIERI PSICHIATRICI.

•DPR. N°761/79 indica l’infermiere psichiatrico come operatore professionale di II categoria. •Nel Giugno del 1980 la Legge n°243/80 vengono soppressi i corsi di formazione dell’infermiere psichiatrico “vecchio stile” sostituendola con quella dell’infermiere professionale.

Gli infermieri per operare all’interno di un manicomio dovevano avere delle peculiarità specifiche: 1) avere robusta costituzione fisica; 2) avere buona condotta morale e civile; 3) avere 21 anni se maschio, 18 se femmina; 4) saper leggere e scrivere.

Nel 1992 vengono attivati i diplomi universitari per gli infermieri e con il decreto MURST del 2001 la formazione infermieristica raggiunge a tutti gli effetti livelli universitari.

Il master in psichiatria e salute mentale permette all’infermiere di acquisire le giuste competenze professionali della gestione dell’assistenza della persona con disagio psichico.

L’infermiere acquisisce nuove mansioni: 1) registrare gli effetti collaterali; 2) catalogare il comportamento del paziente; 3) aiutare al reinserimento; 4) sommi.zione terapia: •malaria terapia: induzione di stati febbrile come sedazione; •insulina terapia: provocazione di reazione ipoglicemica; •elettroshock.

NURSING PSICHIATRICO 1) ACCERTAMENTO: raccolta dati diretta a determinare lo stato Anche nella Salute Mentale viene utilizzato il PROCESSO DI NURSING che generalmente si propone di intervenire sui problemi creati dalle patologie, mentre in questo ambito cerca di aiutare ala persona a risolvere i problemi che le allucinazioni e i delirio causano.

Nell’ambito psichiatrico viene adottato il nursing process per aiutare il paziente ad adattarsi all’ambiente attraverso il cambiamento del pensiero, del sentimento, del comportamento, rendendoli congruenti alle norme sociali e culturali del gruppo di appartenenza.

Oltre all’utilizzo del processo di nursing in ambito psichico vengono seguente alcune TEORIE DEL NURSING come la Teoria del modeling e role- modeling. L’arte del modeling consiste nello sviluppo di un’immagine riflessa, come in uno specchio, della situazione, partendo dalla prospettiva della persona. I ruoli infermieristici 1) ruolo di estraneo: momento il cui il paziente e l’infermiere ancora non si conoscono. In questa fase si dovrà considerare il paziente come una persona capace dal punto di vista emotivo. 2) ruolo di esperto: l’infermiere offre delle risposte specifiche alle richieste del paziente, darà informazioni sanitarie, spiegherà al paziente il trattamento e il programma assistenziale medico. 3) ruolo di insegnante: l’insegnamento consiste nel utilizzare l’esperienze passate di chi “impara” come base per sviluppare il prodotto dell’apprendimento. 4) ruolo di leader: l’infermiere aiuta il paziente a compiere i compiti più immediati con un rapporto di collaborazione e di partecipazione. 5) ruolo di sostituto: il paziente attribuisce all’infermiere il ruolo di una persona con cui ha condiviso nel passato dei sentimenti. L’infermiere a questo punto deve sapere far distinguere al paziente la figura dell’operatore professionista e la figura della persona evocata dalla “fantasia” del paziente. 6) ruolo di consulente: rispetto al modo in cui l’infermiere risponde alle domande il paziente riesce a comprendere la situazione attuale.

funzionale e di salute, attuale o passato. Questa operazione ci aiuta ad individuare le risorse e le difficoltà della persona e dunque a stabilire gli obbiettivi assistenziali da raggiungere. È diretto a individuare una condizione di disagio mentale che interferisce con la capacità di attuare comportamenti diretti a soddisfare i bisogni di salute. Avviene tramite: • colloquio, tramite le domande poste al paziente possiamo capire il motivo che ha spinto il paziente ha chiedere aiuto, per fa sì che il colloquio sia proficuo l’operatore dovrà ascoltare attivamente, osservare e utilizzare un linguaggio comprensibile dal paziente; • anamnesi, deve essere accurata e libera dagli schemi, si divide in: - anamnesi psichiatrica prossima, indaga sulle modalità e i tempi di insorgenza dei sintomi; - anamnesi psichiatrica remota, ricerca di terapie psichiatriche o ricoveri passati; -anamnesi psichiatrica familiare, rivela se in famiglia ci sono o ci sono stati malati psichiatrici o neurologi. • osservazione, serve per praticare l’esame psichico, si incentra sull’osservazione dell’aspetto delle persona (cura di se’), dell’attività motoria, il linguaggio, la modalità di rapportarsi, le funzioni cognitive. 2) DIAGNOSI: permette di creare un’assistenza personalizzata dl paziente, aiuta a definire i criteri dell’accertamento. 3) PIANIFICAZIONE RISULTATI e INTERVENTI: basandosi sulle enunciazioni diagnostiche l’infermiere indica gli interventi infermieristici. Lo scopo è quello di dare vita un piano di cure infermieristiche olistico, concepito sui problemi e i bisogni del paziente. Una volta compreso lo stato di salute del paziente bisogna determinare quali sono i risultati attesi, che una volta raggiunti al paziente lo aiuteranno a mantenere stabile o a modificare lo stato di salute. 4) ATTUAZIONE: è basilari in quanto solo attraverso una loro efficace messa a punto possono essere attuati interventi infermieristici adeguati. 5) VALUTAZIONE: La valutazione è l’ultima fase del processo di nursing, ma in realtà è presente in tutte le altre fasi.

La RELAZIONE DI AIUTO rappresenta uno strumento terapeutico di cui dispone l’infermiere. L’infermiere offre al paziente una holding, nel senso che fa da contenitore alla sua sofferenza mettendo in atto interventi volti ad alleviare la sofferenza psichica. Una delle qualità essenziali di questa terapia è il saper ascoltare da parte dell’infermiere. La relazione di aiuto mette in atto dei meccanismi inconsci come i TRANSFERT (rappresenta l’insieme dei vissuti, emozioni e fantasie che il paziente prova nei confronti del terapeuta) e il CONTROTRANSFERT (insieme di sentimenti vissuti che il terapeuta prova nei confronti dell’assistito quando si trova in risonanza emotiva con lui).

L’ANSIA

Funzione fisiologica della mente è rappresentata da un vissuto penoso con un senso di minaccia rivolto a se’ proveniente da una fonte ignota. È sia un sentimento che un segnale di allarme utile nell’attivazione delle difese intrapsichiche. Si presenta con una sintomatologia ben precisa: “meccanismo di attacco e fuga”, aumento della frequenza respiratoria, aumento della frequenza cardiaca e pressione arteriosa, aumento della glicemia, aumentata capacità di coagulazione, aumento della vigilanza, aumento sudorazione, vampate di calore o di freddo, presenza di brividi o tremori, mani fredde e sudaticce, malessere, nausea, circolazione sanguigna dirottata verso il sistema muscolare, aumentata produzione di saliva. In caso di ansia l’intervento infermieristico sarà: • instaurare una relazione di aiuto; • atteggiamento comprensivo; • discutere delle sensazioni con il paziente; • aiutare ad esprimere l’emozioni nei momenti di crisi; • aiutare a riconoscere i momenti di crisi; • insegnare le tecniche di rilassamento. Dalla semplice ansia si può manifestare una reazione di ATTACCO DI PANICO dato dalla ridotta ossigenazione dei tessuti muscolari e celebrali dovuta all’iperventilazione. La persona ansiosa è caratterizzata dalla presenza di pensieri OSSESSIVI,cioè ripetitivi e intrusivi e da atteggiamenti COMPULSIVI, cioè obbligati a rituali ai quali le persone non riescono fare a meno.

NURSING PSICHIATRICO PRINCIPALI PATOLOGIE PSICHICHE DEPRESSIONE È un’alterazione del tono dell’affettività e dell’umore, infatti questi non sono costanti ma variano costantemente, essendo influenzati dall’esperienze passate. Può essere una conseguenza di altre patologie o essere una patologia a se’. Comporta un sentimento di tristezza e una diminuita autostima e incapacità di proiettarsi verso il futuro (patologia della volontà). L’intervento infermieristico: • promuovere la sicurezza fisica facendo attenzione alla prevenzione del suicidio; • assicurare lo svolgimento dell’attività basilari per promuovere l’autonomia; • assicurare esperienze che aumentino l’autostima. Esiste una patologia totalmente contraria alla depressione ossia il MANIACALITA’, consiste in uno stato di euforia, di illimitata fiducia in se stessi di costante necessità di impegnarsi in attività. È una forma di difesa una fuga dall’angoscia e dal vuoto che la persona sentirebbe se si fermasse a vivere la propria esistenza.

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

ANORESSIA: È un disturbo che nasce dall’alterata percezione del proprio corpo e dal timore patologico di essere obesi. BULIMIA: È caratterizzata da episodi ricorrenti di assunzione di cibo e la sensazione di non essere in grado di fermarsi. Questi episodi sono seguiti da episodi di vomito forzato per contrastare l’aumento di peso, usando anche lassativi o facendo intensa attività fisica.

SCHIZOFRENIA

Le caratteristiche principali sono la percezione di ALLUCINAZIONI e DELIRI, entrambe alterazioni della realtà. Questo comporta il fatto che la schizofrenia è un’incapacità di percepire il confine tra se’ e il mondo oltre se’. L’eziologia di questa patologia non è conosciuta e si manifesta precocemente tra i 18 e i 30 anni. I sintomi vengono distinti in: • sintomi positivi, alterazioni delle normali funzioni cognitive che non si presentano nelle persone sane; • sintomi negativi, alterazioni comportamentali ed emozionali con difficile interpretazione e quindi rendono difficile la diagnosi. L’intervento infermieristico: • favorire l’interazione con l’ambiente circostante; • attraverso la sua presenza l’operatore diverrà con l’elemento per il quale il paziente solo in sua presenta “prende contatto con la realtà”; • rispettare i tempi del paziente dell’instaurare la relazione; • gli interventi assistenziali dovranno essere incentrati al recupero delle abilità sociali e relazionali per poter riacquistare l’autonomia del paziente.

DISTURBI DELLA PERSONALITA’ Modelli comportamentali duraturi e consolidati che si manifestano come risposte rigide nelle varie situazioni sociali e personali. Vengono classificati in: • cluster A: comportamenti strani, eccentrici (personalità paranoide, schizoide) • cluster B: comportamenti istrionici (personalità istintiva, esibizionista, narcisista) • cluster C: comportamenti ansiosi (personalità ansiosa, impaurita, vulnerabile)....


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