Title | Paradiso: struttura del paradiso dantesco |
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Course | italiano (letteratura) |
Institution | Liceo (Italia) |
Pages | 2 |
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PARADISO Virgilio e Dante si trovano davanti al Paradiso terrestre, Virgilio non potendo entrare scompare. Tutto in quel posto è perfetto, tante piante, natura lussureggiante, con due fiumi che scorrono: ➢ Letè: con la funzione di dimenticare i peccati ➢ Eunoè: con la funzione di recuperare la memoria del bene In modo da liberare il morto dai peccati per aspirare al paradiso e prendere il volo. Dante nota un CARRO, rappresentazione della Chiesa, trainato da un GRIFONE, rappresentazione di Cristo, che viene scardinato e sgangherato. La scena, sacra rappresentazione, è simbolo della difficoltà e della corruzione della Chiesa. Solo quando il carro si scontra con un albero scarno, il carro si ripristina e l’albero fiorisce. Il tutto rappresenta la ciclicità della Chiesa, che passa delle difficoltà ma poi torna sempre ad essere grande. Beatrice quando appare fa piangere Dante, che vedendola è felice, ma la sua espressione è severa; inizia un gioco di sguardi, sintonia, ma non c’è nessun riferimento all’amore terreno, poiché lei è una donna perfetta ma non terrena. Dante prende il volo dopo essersi lavato nei due fiumi e entra nel primo cielo (luna) -Tra cielo e terra, atmosfera e sfera del fuoco. -Nei cieli le anime non hanno adempito i propri voti -ANIME BEATE, tutte godono la visione di Dio e stanno tutte nell’empireo; quando dante arriva le anime scendono nella propria stella nel proprio cielo, che ha le loro stesse caratteristiche; parallelismo tra pianeta e animo. -Cielo e pianeti orbitano attorno alla terra, orbita circolare non ellittica; -Il primo mobile, chiamato così perchè è il primo che si muove, si muove per desiderio d’amore verso Dio, che è nell’empireo che avvolge tutto -Nella candida rosa ci sono dei seggi, posti già attribuiti alle persone
-Ognuno dei pianeti ha un influsso sugli uomini quando nascono ma anche nelle anime che Dante incontra nel cielo. Le caratteristiche del pianeta influiscono sugli uomini. -Le anime dei beati si trovano nel cielo che li ha caratterizzati in vita; sono rappresentati come pura LUCE, nel cielo della Luna, Dante indica “ombra” quelle del 1^ cielo perchè possiedono un vizio. -Nella candida rosa: ● a destra, coloro che sono nati dopo Gesù cristo ● a sinistra, coloro che sono nati prima di Gesù cristo, ma che hanno avuto fede -Ogni cielo emette un suono (9 cieli che girano, 2 emettono la stessa nota), tutti i suoni sono in armonia, formano l’ARMONIA CELESTE, che l’uomo ha tentato di riprodurre tramite le 7 note musicali; Il Paradiso è l’ultima cantica della divina commedia, è strutturata in 33 canti, cominciò a scriverla a partire dal 1315. Nella lettera che Dante scrisseaCangrande della Scala, ci sono dei riferimenti molto importanti al Paradiso riguardanti le tematiche principali, oltre a dimostrare una grande amicizia verso di lui e rispetto, perchè lo aveva ospitato dal 1315 al 1318. La cantica la scrive in parte a Verona e in parte a Ravenna (Guido Nov. da Polenta); Dante poi morì nel 1321. Nel Paradiso ci troviamo in un contesto diverso, in un luogo diverso; non troviamo i soliti paesaggi naturali, rappresentativi della realtà, troviamo soltanto rappresentazioni simboliche, non ci sono descrizioni di nuvole o ambienti che ci fanno pensare al cielo; ogni elemento inficia la perfezione, quindi non ci sono descrizioni. Allegorie→luce→Dio→carità,verità, conoscenza Quando ilpoeta parla con le anime, queste quando rispondono diventano ancora più luminose; la carità si manifesta con la luce. Il linguaggio cambia anche se alcuni personaggi possono inveire, essere duri, severi, per esempio canto 27esimo di S.Pietro Che inveisce nei confronti della sua Chiesa. Generalmente il linguaggio è molto controllato, si fa biblico, filosofico, teologico, mitico; si eleva. Tutto ciò appesantisce la scrittura, tanto da far sembrare l’opera un artificio. Torna il motivo dell'INEFFABILITÀ (=uomo ha fatto esperienza in una condizione sovrumana); Dante non ci svelerà tutto perchè ha limiti, della memoria, del linguaggio; non può descrivere tutto (es. Trinità) perché l’ha visto una volta e non può vederlo sempre, perchè è trasumanar (=andare contro umano) L’amore di Dio è il motore del mondo e delle stelle. Beatrice, il mistico per eccellenza, è la guida di Dante fino al 31esimo canto, poi verrà sostituita da San Bernardo che gli indicherà come vedere Dio. L’obiettivo di Dante è quellodi salvarsi e riportare la sua vita sulla buona strada della virtù cristiana; la paura spinge l’uomo nel ravvedersi, l’uomo sente il peccato e l’avvicinamento della morte; Dante è l’esempio dell’uomo dei suoi tempi....