Se mi lasci ti cancello PDF

Title Se mi lasci ti cancello
Course Storia Moderna
Institution Università degli Studi dell'Insubria
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Summary

Film...


Description

Recensione del film «Se mi lasci ti cancello» Quanti, dopo una storia d'amore finita male, avrebbero voluto cancellare i ricordi, e con essi il dolore e la sofferenza? Molti. Ma cancellare, equivale ad essere felici? La fine di una storia è come un lutto. L’oblio è la via più semplice ma non la migliore, perché è il passato a renderci ciò che oggi siamo e non si può, e in certi casi nemmeno si deve, cancellarlo con un colpo di spugna. È questo il fulcro attorno al quale ruotano le vicende di «Eternal sunshine of the spotless mind», distribuito in Italia con il più che discusso titolo «Se mi lasci ti cancello», la cui maldestra traduzione schiaccia lo stesso significato intrinseco del film. Ma cosa vuole dirci questo film? I protagonisti sono Joel e Clementine, due giovani apparentemente diversi che si incontrano e si innamorano; un amore che però si deteriora, fino a sfociare in un’amara delusione che porta la storia a concludersi. Dopo la fine della relazione con Joel, Clementine decide di recarsi dal dottor Howard Mierzwiak. Questi applica una procedura con la quale cancella dalla memoria tutti i ricordi legati a una storia d'amore difficile e tumultuosa. Quando Joel lo scopre, ne rimane sconvolto e decide di sottoporsi allo stesso trattamento. Presto, però, si renderà conto che è meglio tenersi stretti i ricordi, anche se dolorosi, piuttosto che lasciare andare per sempre la persona amata. La sua diventerà una corsa contro il tempo e con i ricordi che fuggono via. A primo impatto il film può sembrare una storia vista e rivista, una semplice storia d’amore, che ad un certo punto, per cause diverse, viene troncata; un qualcosa che ricorre in molte altre pellicole. Inoltre, il titolo italiano, lascerebbe pensare ad una commedia sdolcinata e sciocchina. Ma non è questo il caso. «Eternal sunshine of the spotless mind» scende molto più in profondità, viviseziona il dolore del post-rottura e lo correla ad un impasto di piaceri e dolori che agiscono come spilli sul cervello di una persona lasciata, ma, allo stesso tempo, diventano oro nel momento in cui stanno per scomparire. Non è un film d’amore dove viene semplicemente descritta una storia romantica, ma è un film sull’amore, perché prova a descrivere i suoi meccanismi e le sue conseguenze. L’elemento centrale del film è il trauma nella relazione di coppia, che porta i protagonisti a desiderare di oscurare quella parte dell’esperienza relativa alla storia d’amore, dagli ultimi avvenimenti al primo incontro. A livello metaforico, le incomprensioni, il dolore, la rabbia, ma anche la felicità in quel rapporto devono essere eliminati per poter proseguire a mente leggera o “ spotless mind” e per raggiungere l’eterno splendore della felicità o “ eternal sunshine”. Vi ricorda qualcosa? L’ossessione dei protagonisti si posa su una mente ripulita dei ricordi, resettata nel modo più rapido e indolore, pronta ad essere riempita con altri ricordi e altre relazioni, senza quei pesanti macigni che impediscono l’ingresso alle esperienze future. Il film ha diverse chiavi di lettura e ognuno può scegliere quella che preferisce: romantica, psicoanalitica, drammatica, surrealista, fantascientifica. filosofica. L'esposizione narrativa è frammentaria, e solo al termine si arriva alla comprensione globale della storia: il film inizia con una prolessi, per poi continuare con un’analessi. L’intreccio è complesso, sposta continuamente i piani temporali e l’unico indizio per capire a che punto cronologico ci troviamo della storia sono i capelli di Clementine. Questi cambiano colore a seconda delle fasi del loro rapporto: verde quando i due si conoscono e inizia la loro storia d’amore, rosso quando l’amore è più intenso, arancione per i momenti di crisi e durante la separazione e blu dopo la rottura e la cancellazione di Joel dalla sua memoria. In merito alla messa in scena, gli effetti speciali creati al computer sono ridotti al minimo; si utilizzano perlopiù invenzioni artigianali e vecchi trucchi del mestiere riguardanti fotografia, scenografia e montaggio. L’insieme di tutti questi elementi rendono «Eternal sunshine of the spotless mind» un capolavoro. È pura poesia che prende forma e colore in un vortice di sentimenti contrastanti. Ciò che resta è un sapore dolce- amaro, per quanta verità questo film riesce a sprigionare con sapiente dosaggio di incanto e disincanto. Cancellare, non significa essere felici. Se mi lasci ti cancello…o forse no?...


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