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TERENZIO Originario di Cartagine, schiavo del senatore Terenzio Lucano (da cui prende il nome) poi liberato. Vive dal 185 a.C. al 159 a.C. (muore prima della terza guerra punica)  nella seconda fa parte del “Circolo degli Scipioni”. Ottenute 6 commedie integre:      

Andria (la ragazza di Andro)  166  commedia dell’agnizione Hècyra (la suocera  rappresentata completamente solo nel 160, durante la terza rappresentazione)  165 Heautontimorumenos (il punitore di se stesso)  163 Eunuchus (l’eunuco)  161  commedia a stampo plautino, molto apprezzata (“miles gloriosus”, no approfondimento psicologico). Phormio (Formione)  161 Adelphoe (i fratelli)  160

Il Genere: Il teatro terenziano focalizza l’attenzione sui significati: commedie palliate costruire ispirandosi alla Nuova Commedia Greca (Menandro, Difilo, Apollodoro di Caristo – III sec a.C.) ma lontano dal “modello rivoluzionario” del teatro plautino. Terenzio opta per un “teatro riflessivo” che impegna il pubblico su temi etico-sociali. Utilizzati i deverbia (non i cantica, come Plauto)  personaggi psicologicamente definiti (teatro di individui, non di maschere e stereotipi): personaggi spesso anticonvenzionali (suocera non bisbetica, prostituta moralmente “perbene”)  notevole riduzione della comicità: Terenzio non ebbe lo stesso successo di Plauto poiché il pubblico apprezzava di più la comicità del “teatro delle maschere” del secondo. Terenzio decide di improntare le sue commedie sulla “humanitas” rinunciando alla “vis comica” tipica dei lavori teatrali di Plauto (motivo per cui le commedie del secondo sono definite “commedie motorie”, mentre invece quelle del primo come “commedie statuarie”). Humanitas = “l’amore per l’umanità”  dall’Heautontimonumeros: “homo sum: humani nihil a me alienum puto” = “riconoscere e rispettare l’uomo in ogni uomo”. Nei suoi lavori Terenzio mischia l’interesse per i contenuti etico-morali ad una profonda consapevolezza letteraria  eliminato “il metateatro plautino”: rispristinare la coerenza dell’illusione scenica. Nuova importanza del prologo: chiarito il rapporto con i modelli greci e discussione di questioni di poetica e tecnica drammaturgica  la contaminatio: nel prologo dell’Andria Terenzio discute dell’accusa di “contaminare fabulas”  il poeta sottolinea di aver seguito i tanti ammirati Nevio, Plauto ed Ennio andando a considerare un modello preesistente (la Perinthia di Menandro) ed andando a modificare solamente un dialogo (da moglie-marito a padrone-servo)....