The origins of drama PDF

Title The origins of drama
Author Franci Gi
Course Letteratura inglese i
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Summary

Appunti sulle origini del teatro inglese e i principali esponenti. ...


Description

L’origine del drama! Così come in molte altre culture, le origini del Teatro Inglese sono fondamentalmente religiose. ! Durante il medioevo, il drama era utilizzato dalla Chiesa per educare le persone; quest’ultima si serviva della liturgia per mettere a disposizione dell’uomo quei valori e quei principi morali da seguire per una corretta condotta. ! Infatti, parti della liturgia erano di fatto trasformate in dialoghi drammatici e rappresentate in chiesa dai membri del clero, in lingua latina durante i giorni di festa. L’uso del latino sottolineava l’autorevolezza da parte della chiesa nel voler diffondere dei sani principi.! Questi drama nel corso del tempo si svilupparono nei primi spettacoli definiti come “mystery” o “miracle” plays, un genere che si sviluppò proprio durante il 14 e il 15esimo secolo.! Educare significava insegnare al popolo, ovvero alla classe più vulnerabile, i valori e i principi morali da seguire. Infatti, proprio per permettere ai cittadini delle crescenti città di godere di queste performances, le rappresentazioni delle varie scene si spostarono da un luogo chiuso e codificato, la chiesa, ad un luogo di diffusione anche metaforicamente aperto e legato a tutti (credenti o meno), cioè la strada. Questa valenza metaforica è fondamentale poiché sottolinea come questi insegnamenti non debbano più necessariamente appartenere alla religione, non sono unicamente dettati di ordine religioso ma iniziano a trasformarsi in qualcosa di più laico, un’education meno legata all’aspetto liturgico o ecclesiastico e più vicina al popolo, proveniente da qualsiasi classe sociale. La strada diviene quindi emblema di un luogo di incontro, di transito e di passaggio. Ciononostante i contenuti rimarranno, ancora per molto, prevalentemente religiosi.! Uno short play era presentato su un vagone mobile chiamato pageant il quale si spostava da posto a posto (da vagone a vagone) permettendo di abbozzare una prima forma di quello che oggi definiamo cambio di scenografia, poiché ogni wagon aveva una rappresentazione, un setting diverso, con un proprio significato. Questo meccanismo si protrasse a lungo, partendo da episodi significativi dell’Antico Testamento si arrivava alla vita e quindi la resurrezione di Cristo, questo spiega quindi l’origine del termine cycle plays, il quale sottolinea proprio la circolarità, per questo tipo di rappresentazione.! Durante questa fase di sviluppo il latino veniva gradatamente sostituito dall’inglese che era la lingua di tutti e che implicava un maggior coinvolgimento del popolo; il concetto di education si sposta e diviene sempre più ampio, anche i vari ruoli iniziavano ad essere ricoperti da uomini laici piuttosto che da membri del clero.! I cycle plays erano rappresentazioni finanziate dalle corporazioni, associazioni di artigiani e mercanti, proprietarie degli spettacoli; le corporazioni erano conosciute anche come “masteries” o “mystery” ed è per questo che vennero chiamati i primi spettacoli venivano chiamati “mystery plays”.! Dal punto di vista del contenuto, gli spettacoli possono essere suddivisi in scriptural plays, morality plays e hagiographical plays. •

Gli scriptural plays erano basati sull’Antico e Nuovo testamento, i cicli consistevano in singoli short plays il cui obiettivo era quello di illustrare come l’uomo poteva raggiungere la salvezza; possedevano un intento educativo intrinseco, il destinatario non era più il popolo ma il singolo individuo.



I morality plays si focalizzavano sulla battaglia tra il bene e il male per il possesso dell’anima umana (tematica che sarà ripresa nel Faustus di Marlowe). Anche qui è presente, un intento religioso nell’educare gli uomini al raggiungimento della salvezza eterna ma questa volta è più ampio e mira all’educazione di un grande numero di persone; parliamo ancora una volta di intenti moraleggianti ed educativi ma secondo quelli che erano i principi religiosi fondamentali, per cui è un tipo di education non di ordine laico bensì di stampo prevalentemente religioso. ! La battaglia tra il bene e il male può tuttavia essere intesa anche in senso laico (ha quindi una duplice valenza: religiosa/laica), includendo tutte quelle leggi che permettono all’uomo di poter comprendere quale sia la strada giusta da percorrere dal punto di vista morale (e laico), per cui è un tipo di education che trasmette all’uomo anche la consapevolezza di saper scegliere il lato migliore.! I protagonisti dei morality plays erano spesso emblema dei vizi e delle virtù. Uno dei vizi più temuti dalla

chiesa era sicuramente la lussuria che coinvolgendo l’uomo dal punto di vista erotico, non gli permetteva di riuscire a controllare i suoi istinti, le sue pulsioni riconducendo l’uomo ad uno stato primordiale totalmente privo di freni; è importante sottolineare la forte opposizione con l’età classica, durante la quale l’eros era considerato come massima espressione dell’uomo.! Uno dei più noti lavori appartenenti a questo genere è l’opera Everyman, datata alla fine del 15th secolo venne utilizzata al fine di ricondurre l’uomo sulla buona strada; parla della storia di Everyman, personaggio che simboleggia un qualsiasi essere umano che, inaspettatamente chiamato dalla Morte e informato che la sua fine è quasi giunta, deve rendere conto di tutte le azioni compiute. Durante questo suo viaggio verso la morte, egli impara il valore autentico degli amici terreni, come Bellezza, Intelligente e Conoscenza, che però rifiutano di accompagnarlo. Alla fine, Everyman sarà aiutato solo dai Good Deeds, simboliche di tutte le buone azioni che ha fatto nella sua vita, inizialmente negate ma che alla fine diventeranno i suoi più forti sostenitori; per cui il significato intrinseco, ma non troppo, è che l’unica cosa che conta sono le buone azioni compiute durante la propria vita. Tutto questo poteva appunto essere trasportato nella vita di chiunque, ogni individuo doveva rendere conto alla fine della sua vita, dei gesti compiuti. Ritorniamo quindi ad uno degli insegnamenti iniziali: per la salvezza dell’uomo non sono tanto importanti la bellezza, l’intelligenza e la conoscenza (Dr Faustus li sacrificherà) bensì le buone azioni; l’intento moraleggiante è molto forte: per quanto l’uomo possa ampliare la sua conoscenza, quello che poi conta è solo una vita dedita al corretto comportamento. ! (Manicheismo = una religione dualista; due principi; la luce e le tenebre)! L’aspetto materiale dell’individuo era quindi strettamente connesso all’aspetto religioso e morale: la salvezza dell’anima e la liberazione del peccato. L’uomo poteva liberarsi dal peccato attraverso le buone azioni e raggiungere così la conseguente ricompensa nell’after life.! Lo stile di quest’opera era quindi apertamente didattico con un morale decisamente esplicita. •

Altra categoria erano le hagiographical plays, di cui sono rimaste poche testimonianze; narravano delle vite dei senti e dei loro miracoli (da questo deriva il termine “miracle plays”) con l’intento di insegnare le virtù Cristiane, assunte appunto come emblema.!...


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