TMC - tmc model PDF

Title TMC - tmc model
Author Linda Imparato
Course Cross-cultural Management
Institution Università degli Studi di Napoli Parthenope
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Summary

tmc model...


Description

Il Modello TMC (modello più operativo, meno teorico) È un modello che parla di orientamenti culturali e sintetizza quelli che sono i principali orientamenti culturali rispetto a 10 dimensioni fondamentali: La prima categoria è L’AMBIENTE, rispetto all’ambiente possiamo distinguere 3 tipi di comportamento, ovvero 3 tipi di orientamento: 1. controllo dell’ambiente esterno, 2. ricerca di un’armonia con l’ambiente esterno (ambiente anche in senso sociale), 3. orientamento alla costrizione. L’orientamento al controllo prevede che le persone possano agire per modellare l’ambiente esterno, le persone pensano che gli altri debbano conformarsi alle proprie esigenze, siccome si pensa di poter controllare gli altri si tende all'ottimismo, e si tende ad assumersi il rischio del cambiamento. C’è una tendenza ad avere atteggiamenti proattivi, quindi a cercare di capire le opportunità prima che si manifestino in maniera lampante, ad essere guidati da quelli che sono i propri desideri e a cercare di affermare con forza nella comunicazione le proprie opinioni. L’orientamento alla costrizione è quello opposto al controllo, qui si tende a vedere il mondo come qualcosa su cui è impossibile influire, c’è un certo pessimismo, la scarsa fiducia nella propria capacità d’azione porta ad una bassa propensione al cambiamento e alla tendenza di sovrastimare i problemi. Si tende ad avere un atteggiamento più reattivo (agisco di conseguenza a quello che mi accade, non faccio niente), proprio propenso al rischio che si adatta a quello che succede nell’ambiente esterno. L’orientamento all’armonia l’individuo cerca una mediazione tra quelli che sono i propri desideri e i propri obiettivi e quelli del gruppo con il quale si relaziona. Il processo decisionale è basato sulla ricerca del consenso, si è aperti verso l’esterno e quindi ci si mette anche in discussione. La seconda categoria è il TEMPO, incide sul modo in cui le persone lavorano tra di loro. Una prima distinzione è tra Single focus e multifocus. Nel single focus molte persone intendono il tempo come una risorsa che deve essere dedicata ad un compito alla volta, il tempo viene visto come una risorsa scarsa. Nel multifocus tendono a lavorare su più compiti contemporaneamente, guardo molto al collegamento tra le cose. Single focus e multifocus però potrebbero essere fatti conciliare bene facendo conciliare gli aspetti positivi dell’uno e dell’altro. Esiste una divisione per genere, gli uomini tendono ad essere single focus mentre le donne multifocus. Un’altra distinzione riguarda il concetto fisso e fluido del tempo. Prevale un orientamento fisso quando le persone tendono a controllare il tempo, le scadenze, danno molto importanza al modo di pianificare le attività e c’è un concetto fluido del tempo quando non si presta importanza alle scadenze e si guarda più alla qualità, il focus qui è più sulle persone che sul rispetto dei tempi. Es: attività commerciali, oltre ad un certo orario non si può più restare aperti è un orientamento fisso. Poi abbiamo un orientamento al passato, presente e futuro. Le persone possono essere orientate a dare valore: Passato, il passato rappresenta un punto di guida, si rispettano molto valori e tradizioni e si tende ad essere scettici verso il nuovo. Futuro, le persone sono orientate al lungo periodo, qualsiasi scelta viene presa in base ai risultati che potrebbe portare in futuro. Le persone sono più inclini alle innovazioni e ai cambiamenti. Presente, le persone tendono a non essere lungimiranti ma a guardare nel breve periodo, il focus è sulle opportunità imminenti, non si costruisce per sviluppare opportunità future. (E’ meglio un uovo oggi che una gallina domani) La terza categoria è L’AZIONE. Abbiamo 2 orientamenti principali being e doing. Le nostre azioni possono essere guidate dall’importanza dell’essere o dell’agire. Quando si è orientati all’essere il focus è sulle relazioni sociali, la fiducia è molto importante, e le relazioni si intraprendono nel medio-lungo periodo. Prima di intraprendere relazioni si riflette a lungo, e si tende ad essere scettici verso persone che provengono da gruppi differenti dal proprio.

Quando si è orientati al fare non si è orientati alle relazioni ma sui compiti e sui risultati, le relazioni sono basate sulle opportunità e non sulla fiducia, e sono relazioni di breve termine. L’azione è premiata, le decisioni sono rapide e si passa velocemente alla fase di implementazione.

La quarta dimensione è la COMUNICAZIONE. Rispetto alla comunicazione abbiamo 4 diversi orientamenti: High context/low context, direct/indirect, espressive/instrumental, formal/informal. Nelle culture high context le persone tendono a dare molta importanza ai singoli, i comportamenti contano più delle parole e preferiscono in ambito di scambio di informazioni che il discorso sia molto contestualizzato (vogliono i dettagli). Le persone sono molto sensibili. Nelle culture low context invece le persone non amano i singolisti, non amano l’utilizzo di metafore e danno molto importanza alle parole. La comunicazione è decisamente esplicita e si da molta importanza al peso delle parole. La differenza è chiara se si pensa alla segnaletica, nella culture low context le informazione sono facili da reperire, nelle culture high context si da per scontato che le persone sappiamo già interpretare. L’italia è un paese high context. La differenza tra diretto e indiretto. Diretto significa che i conflitti vengono visti come occasioni di crescita, anche i metodi di comunicazioni sono diretti, ha valora anche la rapidità della comunicazione. Nella comunicazione indiretta al contrario si tende ad evitare i conflitti diretti, si esprime con cautela la propria opinione e la critica non viene apprezzata. Espressiva significa che esprimere le proprie emozioni è non solo consentito ma a volte sono proprio utilizzate come un metodo di persuasione, quindi per far capire all’altro l’importanza che la questione ha per noi per cercare di sensibilizzare l’altra persona, tutte le relazioni sociali sono vissute come esperienze emotive e quindi anche il lavoro, le persone esprimono i propri sentimenti e danno molto importanza all’empatia. Nella comunicazione strumentale le persone sono più orientate all'obiettività e al pragmatismo, quindi vogliono elementi concreti sui quali prendere decisioni, c’è una netta distinzione tra relazioni sociali e lavorative, nel lavoro le emozioni non dovrebbero trasparire. La comunicazione formale e informale. Formale significa che io do importanza ai ruoli, alle regole, alle etichette. Le persone sono coscienti della stratificazione sociale e la rispettano. Stanno molto attenti alla lingua, alla correttezza delle cose che scrivono, alla punteggiatura. ecc.. (es: non si può usare whatsapp per comunicare con un collega). Informale invece, le persone tendono ad essere rilassate, amichevoli, le persone non vengono valutate attraverso etichette e titoli. La quinta dimensione è lo SPAZIO. Qui abbiamo la distinzione tra orientamento al privato e orientamento al pubblico. Nell’orientamento al privato le persone mantengono la distanza fisica tra loro e gli altri, non si toccano. Apprezzano il decentramento e la delega delle responsabilità proprio perché distacca dagli altri. La tecnologia è molto utilizzata per la comunicazione perché non c’è bisogno di un contatto stretto e le informazioni vengono trasferite solo se necessarie. Nell’orientamento pubblico invece le persone sono vicine tra di loro, possono toccarsi nel senso fisico, gli incontri sono generalmente face to face. La comunicazione è meno standardizzata e più personale e si tende a condividere più informazioni di quelle strettamente necessarie (ES: in un incontro di lavoro si potrà parlare anche della sfera privata). La sesta dimensione è il POTERE. Distinguiamo hierarchy ed equality. Nell’orientamento alla gerarchia le imprese e anche la società tendono ad essere stratificati, la burocrazia è intesa come un modo di mantenere ordine, le persone apprezzano l’individuazione chiara delle responsabilità e apprezzano l’autorità. Generalmente chi ha delle posizioni subordinate tende a non contraddire apertamente i propri superiori. Nell’orientamento all’equality gli individui non vantano gli altri in relazione allo status sociale che hanno, le persone tendono a minimizzare le differenze, ognuno può esprimere le proprie opinioni ed idee e non si ha paura di contraddire i capi. E’ collegata alla power distance di Hofstade , ecc..

La settimana dimensione è l’INDIVIDUALISMO. Distinguiamo 2 diversi orientamenti la differenza tra comportamenti individualistici/collettivistici e universalistici/particolaristici. Gli individualisti sono attenti a quelli che sono i bisogni e gli obiettivi dei singoli, si aspettano che le responsabilità siano individuali, sono molto motivati nel raggiungimento dei propri obiettivi e vedono il team come qualcosa di temporaneo. I collettivisti porgono molta attenzione al gruppo di appartenenza, le decisioni sono orientate alle aspettative del gruppo, le decisioni sono basate di più al consenso che sui desideri individuali e la fiducia e la lealtà verso il gruppo sono degli elementi importanti. I COMPORTAMENTI INDIVIDUALISTI SONO COLLEGATI ALLA MASCOLINITÀ’/FEMMINILITÀ’, LA PERFORMANCE ORIENTATION E ASSERTIVENESS, QUELLI COLLETTIVISTICI ALLA FEMMINILITÀ’ E LA HUMAN ORIENTATION. L’universalismo significa che i giudizi e le azioni sono guidate da principi astratti, regole generali, le persone vogliono l'uguaglianza, tutti devono essere trattati con gli stessi principi, rispettando le stesse regole. I favoritismi e le eccezioni sono molto criticati. Nei contesti particolaristici il centro di imputazione è la famiglia e in nome della famiglia si possono anche non rispettare le regole, le persone danno valore all’unicità e anche i giudizi che esprimono sugli altri sono contestuali. SONO COLLEGATI UNIVERSALISMO/PARTICOLARISMO DI TROMPENAARS, INDULGENZA E RESTRIZIONE, GENDER EGALITARIANISM, INSTITUTIONAL COLLECTIVISM E COLLECTIVISM IN GROUP. L’ottava dimensione è la COMPETITIVITA’ e abbiamo 2 orientamenti: alla competizione e alla cooperatività. Nella competizione si cerca di dominare gli altri, di dare valore al confronto, si è molto orientati all’affermazione, ai risultati, al raggiungimento degli obiettivi, Nella cooperazione si cerca di mantenere le relazioni armoniche, si cerca di aiutarsi a vicenda, le persone cercano di aiutarsi a vicenda e danno valore al conformismo nel senso di rispetto delle regole. SI COLLEGA A MASCOLINITÀ’/FEMMINILITÀ’, HUMAN ORIENTATION, INDIVIDUALISMO/COLLETTIVISMO

La nona dimensione è la STRUTTURA, e abbiamo 2 orientamenti: - ordine, linee guida chiave, apprezza regole e procedure, le attività programmate, le persone si aspettano che l’ambiente organizzativo sia stabile (ascription). - Flessibilità, le persone si aspettano che il loro lavoro cambi, comportamenti innovativi e poco convenzionali sono apprezzati, il fallimento e i cambiamenti sono visti come fasi di crescita (achievement) La decima dimensione è il PENSIERO, abbiamo 2 orientamenti diversi che sono induttivo/deduttivo e lineare/sistemico. Induttivo significa che parto dal particolare e poi vado al generale, cioè analizzo la situazione specifica e poi capisco la teoria. L’approccio deduttivo indica che le persone si focalizzano sulle teorie e sui concetti astratti, anche nella soluzione dei problemi. Lineare significa che adotto un tipo di approccio analitico anche quando risolvo un problema, si cerca sempre la relazione causa/effetto, l’approccio sistemico significa che cerco di analizzare più fattori contemporaneamente, le persone si focalizzano molto sul rapporto con le cose e non al rapporto causa/effetto. COLLEGA UNIVERSALISMO A DEDUTTIVO E PARTICOLARISMO A INDUTTIVO....


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