Tre personaggi di The Canterbury Tales PDF

Title Tre personaggi di The Canterbury Tales
Author Chiara Cc
Course letteratura inglese anno 4 e 5
Institution Liceo (Italia)
Pages 4
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Summary

tratti distintivi del Cavaliere, del Monaco e della Comare di Bath....


Description

Tratti distintivi del Cavaliere. Il Cavaliere è il primo pellegrino ad essere descritto e il primo a raccontare una storia in The Canterbury Tales. Chaucer gli riserva il posto d’onore perché egli è l’emblema della cavalleria medievale, ovvero di un sistema di rituali, regole di condotta e obblighi morali a cui un cavaliere avrebbe dovuto attenersi, se avesse voluto comportarsi con onore. Le regole della cavalleria includevano il mantenere sempre la parola data, il promuovere ideali di giustizia ed equità, la difesa dei più deboli ed in particolare delle donne, la fedeltà assoluta al proprio signore ed ai propri compagni, il non commettere crimini, l’incarnare valori quali la cortesia e la nobiltà d’animo. Il Cavaliere di The Canterbury Tales aveva preso parte a molteplici battaglie, in Spagna e Nord Africa, in Asia Minore, nel Mediterraneo Orientale ed in Europa Orientale, delle quali probabilmente era stato l’eroe, assicurandosi il posto d’onore al banchetto in onore della vittoria. Possiamo stare certi circa il fatto che egli è esattamente come Chaucer lo descrive, perché nonostante il suo bel cavallo, egli indossa una tunica ancora macchiata di sangue dalla sua ultima battaglia. Durante il pellegrinaggio è il pacificatore del gruppo: promuove la riconciliazione tra l’Indulgenziere e l’Oste quando quest’ultimo si offende per il tentativo del primo di vendere reliquie false ai pellegrini. Un’ulteriore testimonianza della nobiltà d’animo del Cavaliere è data dalla storia che egli racconta, che è quella di Palamon e Alcite, ispirata al poema epico Teseida di Boccaccio e che ruota attorno al tema dell’amor cortese. In epoca medievale, sia la cavalleria che l’amore dovevano conformarsi ad un sistema di regole. L’amor cortese è una tradizione letteraria che ha origine nel sud della Francia nel XX secolo e presenta le seguenti caratteristiche: innamoramento improvviso (basta uno sguardo della nobildonna perché il cavaliere sia trasfigurato per sempre), impossibilità di consumare l’amore, sviluppo di una passione segreta per una donna apparentemente irraggiungibile, di fronte alla quale l’amante si prostrava, accecato dalla sua bellezza e moriva se ella lo disprezzava.

Nella cavalleria ed in generale nella società del tardo XIV secolo gli antichi ideali di cui il Cavaliere è portatore non esistono più ed al loro posto regnavano il disordine e la corruzione. Per questo motivo Chaucer guarda con nostalgia al passato. Tratti distintivi del Monaco. Del Monaco, la seconda delle figure religiose ad apparire in The Canterbury Tales, Chaucer ci dice che ha rinunciato alla vita monastica per essere un uomo di mondo. Non è una persona umile, dedita ad una vita ascetica fatta di digiuni, preghiera, povertà, studio e lavoro, ma anzi è piuttosto robusto, indossa gioielli d’oro e indumenti di pelliccia, ama i cavalli e non ne vuole sapere di lavorare nei campi. La sua concezione di lavoro manuale consiste nell’andare a caccia con i suoi levrieri per poi abbuffarsi. Il narratore difende il suo rifiuto delle vecchie tradizioni della vita religiosa ed il suo stile di vita all’insegna di sport, divertimenti, buon cibo e bei vestiti al di fuori delle mura del monastero. Del suo aspetto fisico ci viene detto che è grasso, calvo, sporco e che soffre di nistagmo oculare. Secondo la fisiognomica medievale, questo movimento involontario degli occhi è indice di impazienza e di ossessione per il cibo e le donne. Prima di chiedergli di raccontare una storia, l’Oste gli dice che è davvero un peccato che lui abbia preso i voti, perché in caso contrario avrebbe potuto ingravidare molte donne. Tuttavia, considerando il rifiuto del Monaco nei confronti delle regole religiose e la spilla a forma di nodo d’amore che indossa, siamo portati a presumere che egli abbia agito anche in questo senso. Il ritratto del Monaco è un’altra satira nei confronti di figure religiose che si comportano in modo diametralmente opposto rispetto a quello convenuto. Se la Madre Priora fa di tutto per essere vista come il prototipo della suora perfetta, quando in realtà si avvicina di più all’immagine della tipica damigella, dato che è vanitosa, ama i gioielli e gli abiti eleganti, tanto da indossare ciondoli di corallo anziché rosari, il Monaco mostra una maggiore autoconsapevolezza dell’abbandono della retta via.

Tratti distintivi della Comare di Bath. La comare di Bath viene identificata come membro della classe media emergente per i suoi modi di fare e di vestire. Nonostante sia vedova, non indossa abiti da lutto ma colori vivaci, scarpe di cuoio e un enorme cappello, non ha un’espressione cupa in viso ma un atteggiamento chiassoso, divertente e stravagante. Per i canoni medievali ella rappresenta la violazione di ogni decoro, lo stereotipo della persona lussuriosa, incapace di controllare le sue passioni: si arrabbia se altre comari la precedono nel fare l’offerta in Chiesa e prima dei suoi cinque mariti, durante la giovinezza, ha avuto tantissimi amanti. Sembra che abbia avuto grande successo nel settore manifatturiero, tanto da superare, secondo Chaucer, produttori di tessuti del calibro di Ypres e Gand. Dal punto di vista dell’aspetto fisico ha i fianchi larghi, il viso rosso e uno spazio notevole fra gli incisivi anteriori. Alison (in seguito apprendiamo il suo nome), afferma di aver esaminato i precetti cristiani sul matrimonio, non sulla base della tradizione, bensì alla luce dei suoi precedenti matrimoni. Crede fermamente nel matrimonio e nella necessità di dominare il proprio marito. Essendo sopravvissuta a cinque mariti, secondo la legge della Chiesa ha avuto diritto a cinque eredità separate e ciò l’ha resa una figura più unica che rara in epoca medievale, ovvero una donna indipendente dotata di mezzi per viaggiare da sola. Racconta che dei suoi defunti mariti tre erano anziani, ricchi e tutto sommato decenti e ridendo rammenta i suoi sforzi per mantenerli sessualmente attivi. Il quarto marito era un festaiolo e aveva una relazione coniugale. Il quinto la trattava in maniera orribile, la tormentava leggendole di notte un libro sulle donne più malvagie della storia e nel picchiarla l’aveva resa sorda da un orecchio. Anche se il personaggio della comare è reso con dettagli comici, esso rientra nella tradizione antifemminista che accusa le donne potenti di essere dei mostri di avarizia e prepotenza, capaci di rendere miserabili le vite degli uomini. La satira di Chaucer è rivolta sia ai creatori di questa tradizione, dato che il personaggio è

il frutto della loro interpretazione perversa della realtà, che alle donne, poiché la comare di Bath, è in molti casi il loro ritratto....


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