Vico PDF

Title Vico
Author Francesca Santilli
Course Scienze politiche
Institution Libera Università Maria Santissima Assunta
Pages 3
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Summary

Appunti e Approfondimenti...


Description

Approfondimento di Giambattista Vico Fu influenzato da Aristotele, Platone, Agostino, Tommaso, Machiavelli, Hobbes, Dante, Tacito. Pensatore più originale del suo tempo. Fu conosciuto in Italia nell’ottocento e fu preso come punto di riferimento x la cultura italiana anche se spesso veniva frainteso. A partire dal ventesimo secolo, dp uno scritto di Benedetto Croce intitolato “la filosofia di Giambattista Vico”, ebbe una rinomanza internaizonale. Anche la prima nota del capitale di Marx parla di Vico (Marx aveva compreso bene il pensiero di Vico). Marx non riuscì a trovare i suoi libri (censura italiana) a Londra nella British Library. Anche Montesquieu si mise a cercare i suoi libri e, a differenza di Marx, li trovò a Napoli in qualche negozio. Vico non è mai stato preso in considerazione xk ha un itinerario di pensiero che è fuori dalla moda del tempo e xk non ha avuto un ruolo tipico degli intellettuali. Viene da una famiglia di analfabeti che non potevano permettersi di pagargli gli studi come tt gli studiosi del tempo. Viveva a Napoli in condizioni miserevoli. In realtà il cognome della famiglia non si conosce (Vico è un soprannome). È una persona geniale: ha imparato da solo a leggere e a scrivere in 4 lingue diverse e sempre da autodidatta, ha imparato l’italiano e il latino. Si laureò all’università di Napoli in Filosofia dove poi ci lavorò insegnando un corso complementare di Retorica. Ma nn riuscì mai ad insegnare filosofia. Fece il precettore di una nobile famiglia del Cilento e fu una fortuna: la famiglia aveva una biblioteca ben fornita che sfruttò molto, x leggere e scrivere. Non si allontanò mai da Napoli. Senso della vita: la filosofia non è solo studio della ragione e che la scienza può risolvere certi problemi ma non esaurisce la vita dell’uomo. A parere di Vico, l’essere umano è un insieme variegato di tante cose: ratio, passioni, fantasia. La fantasia gioca un ruolo cruciale nella storia, nella politica ed in una civiltà: è la più alta espressione dell’essere umano xk è il momento creativo e le civiltà si esauriscono quando perdono qst momento. Vico analizza la cultura del suo tempo e ritiene che tt il sapere (inglese e francese) sia un pensiero che si illude di essere scientifico ma che scientifico non è: secondo Vico, la scienza è una cosa seria e va definita prima come sapere e poi vedere cosa rientra nell’essere scienza. Vico si dedicò allo studio della filologia, ossia, lo studio della lingua. Le parole non manifestano solo il sapere scientifico ma anche le passioni degli esseri umani. Il linguaggio consente di riscostruire una civiltà. Una civiltà si forma anche sulla politica che è strettamente legata al linguaggio, in quanto è legata alla retorica (arte di sapere parlare bene) che ci iene insieme. La politica che da sempre cerca il CONSENSO, lo basa sull’arte del convincere: modo di parlare. L’uomo politico deve avere questa capacità retorica di convincimento sennò nn conosce veramente la politica. A parere di Vico, il disinteresse della politica comincia quando inizia il disinteresse x le questioni umane (cultura umanistica). Essa vorrebbe essere esclusivamente scientifica e razionale: ciò comporta la fine dell’attività politica. La politica è scienza umanistica: l’umanesimo che si trova alla base della politica nn può essere ignorato. All’inizio del oensiero moderno, c’è un dibattito sulla metodologia scientifica. Cartesio è l’inventore del metodo deduttivo, Bacone.Hobbes.Locke del metodo induttivo e Galilei del metodo sperimentale. Sono 3 metodi diversi e hanno determinato la convinzione negli esseri umani che ci siano delle scienze proprio xk legate a qst metodi: 1. Metodo deduttivo: fonda la matematica e la geometria; 2. Metodo induttivo e sperimentale: fondano la fisica. Per Vico, qst 3 discipline nn sono scienze nel senso pieno della parola xk nn possono essere spiegate nelle cause ed effetti razionalmente e concretamente.

Il metodo galileiano è universale e necessario e segue tali passaggi: 1. 2. 3. 4.

Nascita del problema Tentativo di soluzione Ipotesi, deduzione, controllo sperimentale della previsione Errore

È universale xk l’esperimento vale x tt il mondo e negli anni; necessario xk ognuno deve ripetere l’esperimento seguendo una procedura precisa; concreto xk l’esperimento va fatto e nn può rimanere una teoria. Per Vico la fisica nn è una scienza xk la fisica (natura) misura il come dei fenomeni ma non sappiamo il xk dei fenomeni. Vico afferma che noi possiamo anche misurare la velocità degli astri ma dobbiamo capire il perché l’universo è fatto in un certo modo ma nn possiamo capirlo xk nn abbiamo fatto noi l’universo. È una scienza tt ciò di cui conosciamo il come e il perché. Anche la geometria nn è una scienza vera e propria, è una scienza che è frutto della nostra mente. Nella geometria vi è un xk ma nn un come. Per quanto riguarda la matematica: parte dal concetto di uno che nessuno è mai riuscito a definire. Ecco xk la matematica ha creato le incognite dove si celano le verità. Ma qst non sono scienze, dobbiamo rassegnarci a rimanere senza sapere scientifico? Secondo Vico, dobbiamo cercare una scienza di cui conosciamo il xk e il come e qst scienza è la nostra storia, nn a caso la sua opera + importante si intitola: “la scienza nuova”, xk della STORIA siamo noi gli artefici, i quali possono giustificare anche il come. La storia però è una disciplina rigorosa xk conosce pochi fatti. Il fatto storico è fatto che è avvenuto concretamente(testimoniato)è stato certificato. La storia inizia a distinguersi dalla preistoria per via delle certificazioni. Come sono fatti? I certificati vengono redatti, bisogno decifrare quello che è stato riportato, dunque geroglifici o lingue arcaiche. Un popolo che perde la lingua esce dalla storia e perde la identità ed indipendenza. Come si la storia di una civiltà? Secondo Vico, la storia di una civiltà e della sua politica è come la storia degli esseri umani, è come un uomo, la civiltà cresce, nasce, sviluppa, arriva a toccare il suo apice e decade. Perché tale paragone? Come la vita degli esseri umani che può variare, così le civiltà. Quanto possa durare la storia poco importa, ciò che importa veramente è che tt le storie della civiltà hanno le stesse e medesime fasi: 1. Forza bruta: gli uomini sono delle bestie all’inizio 2. Iniziano i sentimenti: danno vita alla civiltà 3. Lingua: gli esseri umani danno un nome a ciò che li circonda. Le parole sono appropriazione della realtà e comprensione tra gli uomini. Le nuove parole nascono quando gli uomini inventano insieme una nuova cosa. La lingua italiana, dice Vico, nel suo momento più alto di creatività, ha inventato un’infinità di parole che oggi fanno parte del vocabolario universale. Perché gli individui non creano più? Xk esauriscono la fantasia. La ragione è tipica dei vecchi, quando tt è razionalizzato e non vi è + spazio x la creatività, la civiltà decade.

Come è nata la prima civiltà? Gli uomini vivevano come bestie all’inizio, poi un giorno 2 bestioni maschio e femmina si accoppiarono ed improvvisamente un tuono cadde sulla terra, qst si spaventarono. Ecco immaginiamo che una divinità li abbia visti e che li stava punendo; rimasero attoniti, si appartarono quindi dentro una grotta. Qst gesto è l’inizio della civiltà: snz saperlo hanno scoperto il senso del pudore. L’atto sessuale privato comporta un riparo nel tempo e fa nascere l’idea di casa. Poi capiscono che lì possono portare cose utili; diventa la loro casa xk la difendono dagli intrusi. Così nasce l’idea di PROPRIETà. Qst fatto comporta la nascita della civiltà xk nella casa si attuano le norme, sentimenti ed oggetti. Tt ciò ha portato l’animale a diventare un vero e proprio essere umano. Secondo Vico, siccome ogni facoltà umana genera il suo contrario, nn si può vivere solo di fantasia (vivere nell’incertezza) o solo di ragione (vivere nel suo contrario: irrazionalità): epoca dei bestioni si può riprorre nella storia. Tt ciò colpisce tt i popoli, nessuno escluso: vengono da un passato bestiale e se nn sono attenti possono regredire, per poter evolvere l’uomo devono vivere in solidarietà, avere senso di pudore e rispetto x le regole. Gli esseri umani quando si dimenticano della natura, arrecheranno solo disastri, non solo al mondo civile ma anche al mondo naturale, infatti, afferma Vico, che la natura si vendica degli uomini: xk la natura ha il suo corso e le sue leggi che nn abbiamo fatto noi e che non possiamo modificare (San Tommaso). Nello stato bestiale comanda il + forte (Darwin); quando poi iniziarono a costruire + case, le leggi venivano fatte dal pater familia; quando poi si arriva a dire che siamo tt uguali (cicerone), le leggi sono fatte dagli uomini, ma poi nascono le leggi contro la natura: inizia di nuovo il periodo di violenza. Come fallisce una civiltà? Popoli che invadono popoli + deboli. Ci sono tante forme di crisi e ripresa. La storia è ciclica, ma inizia e finisce in modi differenti xk al suo all’interno opera un disegno provvidenziale che fa sì che la storia continui sempre. Il popolo può cambiare sempre sia in meglio che in peggio. Gli esiti sono diversi in base all’epoca....


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