Title | 12. modellazione al SAP2000 (2017 ) |
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Course | Progetto Di Strutture |
Institution | Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale |
Pages | 61 |
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Lezioni del corso di progetto di strutture....
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO e del LAZIO MERIDIONALE
Esempio di modellazione di un telaio spaziale con il S.A.P.2000
DATI DELLA STRUTTURA:
10/11/2006
•NUMERO DI PIANI: 6 piani (fuori terra) •DIMENSIONI IN PIANTA: 20.70 m X 12.70 m •ALTEZZA: PRIMO PIANO: 4.00 m ALTRI PIANI: 3.00 m ALTEZZA TOTALE: 19.00 m •ZONA SISMICA: seconda categoria (S=9 ; ag = 0.25g) •DESTINAZIONE D’USO: civile abitazione
Y 4,00
5,00
4,00
3,85
4,85
4,00
3,85
3,85
x
Dimensioni pilastri: 40x60 40x80 piano 1 30x60 30x80 piani 2-3-4 30x55 30x75 piani 5-6
Dimensioni travi: 30x60 (emergente) 80x25 (spessore)
1. Impostazione della griglia di base con il sistema di riferimento fissato
Unità di misura sulla quale si basano le dimensioni della griglia assegnate in questa fase
1. Impostazione della griglia di base con il sistema di riferimento fissato
Queste dimensioni provvisorie indicano che la griglia generata presenta le stesse dimensioni lungo i tre assi di riferimento (1 metro) ed il sistema di riferimento ha l’origine posizionato nel centro
1. Impostazione della griglia di base con il sistema di riferimento fissato
Per modificare la griglia, cliccare due volte su uno degli assi, Oppure:
1. Impostazione della griglia di base con il sistema di riferimento fissato
Origine degli assi
2. Inserimento dei nodi (joints)
Attenzione alla quota dalla quale partire !!!!!!! Per visualizzare la numerazione:
2. Inserimento dei nodi (joints)
quota zero (piano terra!)
2. Inserimento dei nodi (joints) Piano terra
inseriamo i nodi ad ogni piano cambiando la quota di riferimento (vedi slide precedente)
1°
2°
3°
4°
5°
6°
3 -Definizione dei materiali
4. Definizione DELLE SEZIONI TRAVI: (ang=0) 30X60: t3=60; t2=30……emergente 80x25: t3=25; t2=80…….spessore COLONNE: (ANG=0) ASSE FORTE LUNGO X (ang=0) 40X60: t3=60; t2=40 40x80: t3=80; t2=40 30x60: t3=60; t2=30 30x80: t3=80; t2=30 30x55: t3=55; t2=30 30x75: t3=75; t2=30 ASSE FORTE LUNGO Y (ang=0) 40X60: t3=40; t2=60 40x80: t3=40; t2=80 30x60: t3=30; t2=60 30x80: t3=30; t2=80 30x55: t3=30; t2=55 30x75: t3=30; t2=75
4. Definizione DELLE SEZIONI
Supponiamo questa convenzione: P30x50 t2: LATO PARALLELO ALL’ASSE Y t3: LATO PARALLELO ALL’ASSE X
Asse forte parallelo ad Y
4. SISTEMA LOCALE DI RIFERIMENTO I diagrammi delle sollecitazioni vengono tracciati con riferimento agli assi locali (2 e 3) della sezione, quindi potrebbero non essere visualizzati in alcuni elementi disposti lungo lo stesso allineamento. E’ utile dunque avere lo stesso sistema di riferimento per tutti gli elementi disposti lungo lo stesso allineamento Esempio: Due pilastri 30x80 ma uno con l’asse forte lungo x e l’altro con l’asse forte lungo y:
Pilastro 1 (x): ang=0; t3=80; t2=30 asse 2 parallelo a y Pilastro 2 (y): ang=0; t3=30; t2=80 asse 2 parallelo a y
5. Inserimento delle aste (frames) Definiamo ad esempio prima le colonne: per ogni piano e facendo riferimento gli allineamenti lungo X (piano X-Z)
Numerazione degli elementi frames (dopo aver inserito almeno un elemento)
(*) Inserire l’elemento partendo dal nodo minore al nodo maggiore, cliccare due volte sul nodo finale per interrompere la procedura, oppure premere esc
5. Inserimento delle aste (frames) Ripetere la stessa procedura per gli altri telai oppure replicare gli elementi nel seguente modo: dopo aver selezionato gli elementi da replicare in pianta
5. Inserimento delle aste (frames) Si può replicare anche lungo Z ma solo se i piani hanno la stessa altezza. Nel caso in esame sono stati definiti come nel modo precedente anche gli elementi del secondo livello, dopodiché sono stati replicati lungo z
5. Inserimento delle aste (frames)
5. Inserimento delle aste (frames) Per gli elementi TRAVE si definiscono quelli del primo livello, dopodiché vengono replicati agli altri livelli
6. Assegnazioni DELLE SEZIONI
SELEZIONARE L’ASTA E POI ASSEGNARE LA SEZIONE
Telaio X1
Telaio X2
Telaio X3
Telaio X4
7. Inserimento dei vincoli esterni (restraints) Dopo aver selezionato i nodi ai quali si vuole assegnare i vincoli:
Selezionare i gradi di libertà che si vogliono vincolare
PER UN CONTROLLO DAL PUNTO DI VISTA GRAFICO:
8. Inserimento dei MASTER JOINTS
9. Assegnazione dei vincoli ai MASTER JOINTS
10. Assegnazione dei COSTRAINTS
DA RIPETERE PER OGNI PIANO DOPO EVER SELEZIONATO I RISPETTIVI NODI
ASSEGNAZIONE MASSE
ASSEGNAMO LE MASSE
ASSEGNAZIONE MASSE
Mx My Mr
quali sono i vostri casi di carico? carichi sulle travi: 1 – carichi fissi (bisogna considerare anche il peso proprio Self Weight Mult. =1) 2 – sovraccarichi variabili Azioni sismiche (forze statiche equivalenti): • E1x • E2x • E3x • E4x • E5y • E6y • E7y • E8y
8. Definizione dei CARICHI
1 si tiene conto in automatico del peso proprio degli elementi in quella condizione di carico
quali sono i vostri casi di carico? Azioni sismiche (forze statiche equivalenti): • E1x • E2x • E3x • E4x • E5y • E6y • E7y • E8y
quali sono i vostri casi di carico?
forze sismiche lungo x applicate nel nodo master
coppie attorno all’asse z applicate nel nodo master
8. Assegnazione dei CARICHI
8. Assegnazione dei CARICHI
In direzione X, in direzione Y e per i carichi fissi e accidentali
combinazioni di carico
ANALISI MODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
Primo modo di vibrare della struttura: T1=0.79 s
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
secondo modo di vibrare della struttura: T2=0.72 s Valore simile al primo modo di vibrare. Aspetto importante
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
terzo modo di vibrare della struttura: T3=0.61 s
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
Altri modi di vibrare
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
ANALISI MULTIMODALE 1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
periodi di vibrazione: T frequenze: f=1/T frequenze circolari: =2/T autovalori: ^2
1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
Fattori di partecipazione modale: fxn=Tn mx
1: MODI DI VIBRZIONE, PERIODI
Masse partecipanti: pxn=(fxn)2/Mx
Analisi multimodale
oppure tramite file esterno
Analisi multimodale
si ripete l’operazione per lo spettro lungo Y (U2)
attenzione se adimensionalizzato rispetto a g
bisogna ridefinire i casi di carico e le combinazioni
ovvero moltiplicando la forza statica equivalente per l’eccentricità di piano
bisogna ridefinire i casi di carico e le combinazioni
spettro lungo X
spettro lungo Y
ANALISI MULTIMODALE
Applicazione numerica
Informazioni modali fornite dal SAP2000 TABLE:ModalPeriodsAndFrequencies OutputCase StepType StepNum Text Text Unitless MODAL Mode 1.00 MODAL Mode 2.00 MODAL Mode 3.00 MODAL Mode 4.00 MODAL Mode 5.00 MODAL Mode 6.00 MODAL Mode 7.00 MODAL Mode 8.00 MODAL Mode 9.00
Period Sec 0.36 0.35 0.24 0.16 0.16 0.12 0.10 0.10 0.08
periodi di vibrazione: T frequenze: f=1/T frequenze circolari: =2/T autovalori: ^2
Frequency Cyc/sec 2.80 2.86 4.19 6.13 6.20 8.16 9.87 9.90 13.18
CircFreq rad/sec 17.58 17.94 26.34 38.52 38.98 51.28 62.03 62.18 82.79
Eigenvalue rad2/sec2 309.23 321.90 693.68 1484.02 1519.59 2629.14 3847.94 3866.00 6854.22
Informazioni modali fornite dal SAP2000 TABLE:ModalParticipationFactors OutputCase StepType StepNum Text Text Unitless MODAL Mode 1.0000 MODAL Mode 2.0000 MODAL Mode 3.0000 MODAL Mode 4.0000 MODAL Mode 5.0000 MODAL Mode 6.0000 MODAL Mode 7.0000 MODAL Mode 8.0000 MODAL Mode 9.0000
Period Sec 0.3573 0.3502 0.2386 0.1631 0.1612 0.1225 0.1013 0.1011 0.0759
UX Kgf‐s2 ‐26.3986 171.0814 ‐5.4106 ‐65.0678 ‐21.9148 3.2877 ‐43.2304 ‐10.1803 ‐1.8977
UY Kgf‐s2 166.1897 26.8589 47.0932 ‐20.4635 60.3057 12.4781 ‐9.9573 42.7470 ‐0.3623
UZ Kgf‐s2 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000
RX Kgf‐m‐s2 ‐1437.6533 ‐229.7156 ‐277.9613 35.1644 ‐95.0701 10.5343 9.7327 ‐44.4452 9.2494
RY Kgf‐m‐s2 ‐225.3943 1463.1970 ‐45.9977 ‐111.6486 ‐33.1711 4.2416 ‐43.1437 ‐10.3622 ‐1.9582
RZ Kgf‐m‐s2 ‐223.0126 ‐8.8096 822.5459 ‐12.9211 ‐10.2213 ‐314.7285 ‐25.7350 62.4372 230.0179
ModalMass Kgf‐m‐s2 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000 1.0000
Fattori di partecipazione modale: fxn=Tn mx
I modi sono normalizzati rispetto la matrice delle masse: Mn=Tn M n=1
ModalStiff Kgf‐m 309.2310 321.8970 693.6752 1484.0189 1519.5913 2629.1362 3847.9370 3866.0017 6854.2218
Informazioni modali fornite dal SAP2000 TABLE:ModalParticipatingMassRatios OutputCase StepType StepNum Period Text Text Unitless Sec MODAL Mode 1 0.3573 MODAL Mode 2 0.3502 MODAL Mode 3 0.2386 MODAL Mode 4 0.1631 MODAL Mode 5 0.1612 MODAL Mode 6 0.1225 MODAL Mode 7 0.1013 MODAL Mode 8 0.1011 MODAL Mode 9 0.0759
UX Unitless 0.0190 0.7976 0.0008 0.1154 0.0131 0.0003 0.0509 0.0028 0.0001
UY Unitless 0.7526 0.0197 0.0604 0.0114 0.0991 0.0042 0.0027 0.0498 0.0000
UZ Unitless 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000
SumUX Unitless 0.0190 0.8166 0.8174 0.9328 0.9459 0.9461 0.9971 0.9999 1.0000
SumUY Unitless 0.7526 0.7723 0.8327 0.8442 0.9433 0.9475 0.9502 1.0000 1.0000
Masse partecipanti: pxn=(fxn)2/Mx •Mx=My=36696 kg m^-1 sec^2
SumUZ Unitless 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000
RX Unitless 0.9355 0.0239 0.0350 0.0006 0.0041 0.0001 0.0000 0.0009 0.0000
RY Unitless 0.0230 0.9690 0.0010 0.0056 0.0005 0.0000 0.0008 0.0000 0.0000
RZ Unitless 0.0563 0.0001 0.7661 0.0002 0.0001 0.1122 0.0007 0.0044 0.0599
SumRX Unitless 0.9355 0.9594 0.9943 0.9949 0.9990 0.9990 0.9991 1.0000 1.0000
SumRY Unitless 0.0230 0.9920 0.9930 0.9986 0.9991 0.9991 0.9999 1.0000 1.0000
SumRZ Unitless 0.0563 0.0564 0.8225 0.8227 0.8228 0.9349 0.9357 0.9401 1.0000...