15 test di fine modulo PDF

Title 15 test di fine modulo
Author Alessandra Sirotti
Course Conoscenze linguistiche
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Pages 20
File Size 613.2 KB
File Type PDF
Total Downloads 17
Total Views 163

Summary

Si tratta delle domande del corso di intercultura di 25h necessario per fare domanda per il bando estero Maeci...


Description

https://corsi.cfiscuola.it/login/index.php TEST 1 - PEDAGOGIA INTERCULTURALE 1) A cosa guarda la pedagogia interculturale? ai flussi migratori X ai rapporti tra i soggetti, ai contesti, ai processi e alle dinamiche relazionali alle attività di socialità alle diverse culture presenti in classe 2) La pedagogia interculturale X rispetta le “specificità” e la “singolarità” delle persone, che coglie e valorizza il nesso che le accomuna al di là delle diversità culturali cerca di trovare punti di uguaglianza rispetta le diversità non rispetta le “specificità” e la “singolarità” delle persone 3) Quando si sviluppa l’approccio interculturale all’educazione? X a partire dagli anni ‘70 a partire dagli anni ‘60 a partire dagli anni ‘80 a partire dagli anni ‘90 4) Dove si sviluppa l’approccio interculturale all’educazione? X Nei paesi del Nord Europa nei paesi del Sud Europa in Italia in Grecia 5) La pedagogia interculturale nasce nell’ambito: X delle pedagogie compensative delle pedagogie americane delle pedagogie alternative delle pedagogie di socialità 6) Quando la realtà sociale europea si fa via via sempre più multietnica, multiculturale e multilingue? a partire dagli anni sessanta a partire dagli anni duemila X a partire dagli anni ottanta/ novanta a partire dagli anni cinquanta 7) Quale funzione non ha la pedagogia interculturale? funzione di aiuto funzione di prevenzione funzione di recupero X funzione di bilanciamento 8) La pedagogia interculturale è, prima di tutto: una pedagogia non riconosciuta una pedagogia del diverso una pedagogia alternativa X una pedagogia relazionale 9) cosa si intende per multiculturalità? 1

X come constatazione della compresenza di culture e di etnie diverse come politica della società attiva come politica della convivenza come constatazione delle diversità 10) Multiculturale è un aggettivo riferito alla pluralità delle persone è un aggettivo riferito alla relazione tra culture X è un aggettivo riferito alla pluralità di elementi in gioco, alle situazioni di coesistenza di fatto tra le culture è un aggettivo riferito alle diversità 11) cosa si intende per interculturalità? come politica della diversità come coesistenza delle culture come contestazione della compresenza di culture e di etnie diverse X come politica della convivenza e della solidarietà attiva 12) su cosa pone l’accento la pedagogia interculturale? sulla coesistenza di culture diverse sulla comprensione del diverso X sul processo di confronto e di scambio, di cambiamento reciproco e di ibridazione sulla convivenza tra culture 13) l’interculturalità è: X la risposta educativa relazionale alla società multiculturale e multietnica la risposta politica alla società multiculturale e multietnica la risposta delle persone alla società multiculturale e multietnica la risposta istituzionale alla società multiculturale e multietnica 14) L’intercultura: è solo il riconoscimento dell’altro è solo la rivitalizzazione del proprio sistema di valori e di idee X è il riconoscimento dell’altro e la rivitalizzazione del proprio sistema di valori e di idee è la comprensione dell’altro 15) cosa si intende per transcultura? è la constatazione della compresenza di culture e di etnie diverse è la comprensione dell’altro è la coesistenza di culture X è la capacità di muoversi all’interno di diverse culture senza essere totalmente assorbiti da nessuna di esse 16) il concetto di transcultura rimanda a: qualcosa che accomuna le culture qualcosa di vicino agli esseri umani X qualcosa che attraversa la cultura, di comune fra tutti gli esseri umani qualcosa di diverso dagli esseri umani 17) su cosa è basato il modello segregazionista? X sulla strategia della separazione sulla strategia dell’inclusione 2

sulla strategia della coesione sulla strategia della coesione 18) la tendenza del modello assimilazionista è stata quella di: X far convertire le culture minoritarie alla cultura dominante includere le culture capire le culture separare le culture 19) il modello integrazionista utilizza: X una strategia di integrazione multiculturale materiali di supporto materiali multiculturali una strategia di inclusione multiculturale 20) quale norma tratta per la prima volta i temi dell’inserimento dei bambini/ alunni stranieri nella scuola e quello dell’educazione interculturale? la legge n. 107/2015 la legge n. 25 del 22/02/1995 la C.M. n. 205 del 26/07/1990 il D.P.R. n. 275/ 1999

TEST 2 - RELAZIONI INTERNAZIONALI (1° PARTE) 1) Le relazioni internazionali studiano i rapporti intercorrenti tra: X stati, organizzazioni intergovernative, organizzazioni non governative e imprese multinazionali i ministeri degli esteri facenti parte dell’ONU le imprese multinazionali confederate tra loro esclusivamente tra stati e organizzazioni intergovernative 2) per avere il riconoscimento di organizzazione non governativo, è necessario che tale organizzazione X sia costituita senza fini di lucro e operi in almeno tre stati diversi sia costituita senza fini di lucro e operi in almeno cinque stati diversi abbia tra i componenti i rappresentanti del governo in cui ha sede destini almeno la metà dei guadagni derivanti dall’attività all’aiuto dei paesi poveri 3) non sono oggetto di studio delle relazioni internazionali le risoluzioni dei conflitti l’analisi della politica estera X l’analisi della politica interna la sicurezza internazionale 4) la scuola idealista considera la guerra come un evento ineliminabile presente ciclicamente nella storia un fenomeno ormai marginale un mezzo necessario per la soluzione dei conflitti X una malattia 5) quale scuola di pensiero ritiene che la pace possa essere perseguita attraverso la prevalenza dell’interesse politico rispetto a quello economico? il marxismo l’idealismo 3

nessuna corrente il realismo 6) E. Carr e K. Waltz sono esponenti della scuola post modernista idealista X realista liberale 7) la teoria post-modernista viene elaborata nelle università statunitensi X nella scuola di Francoforte all’interno dell’ONU all’interno dei governi con forte poteri attribuiti ai Presidenti della Repubblica 8) Quale corrente di pensiero ritiene che le relazioni internazionali siano condizionate da attori esterni rispetto a scelte programmate dai Governi? il marxismo il liberalismo X il costruttivismo l’idealismo 9) la globalizzazione è un effetto di: convergenza dei mercati finanziari, sviluppo delle imprese multinazionali, protezionismo degli scambi commerciali, unicità del mercato mondiale una precisa scelta politica dei governi ricchi X convergenza dei mercati finanziari, sviluppo delle imprese multinazionali, liberalizzazione degli scambi commerciali, unicità del mercato mondiale una scelta dettata da ragioni etiche 10) La globalizzazione non ha influito sulla delocalizzazione delle imprese sulla crescita del divario tra le classi sociali sulla circolazione di beni e persone X sul sistemico miglioramento delle relazioni tra stati TEST 3 - RELAZIONI INTERNAZIONALI (2° PARTE) 1) L’europeismo si articola lungo i filoni del protezionismo, del funzionalismo e del confederalismo del federalismo, del funzionalismo e del sovranismo del federalismo, del funzionalismo e del populismo X del federalismo, del funzionalismo e del confederalismo 2) A. Spinelli e L. Einaudi sono tra i principali esponenti del funzionalismo europeo sovranismo europeo confederalismo europeo X federalismo europeo 3) La necessità che la comunità europea si costruisca attraverso la stipula di trattati di cooperazione nei settori politico-economici strategici è l’idea forte del X funzionalismo 4

confederalismo nazionalismo federalismo 4) Il confederalismo postula l’abolizione dei governi nazionali X il rispetto della sovranità degli stati membri il superamento della sovranità degli stati membri la creazione di un parlamento, di un governo e di una corte di giustizia sovranazionali comuni 5) L’agenda europea della cultura 2020 non ha tra i suoi obiettivi X la tutela del patrimonio culturale dei soli paesi membri la tutela del patrimonio culturale mondiale la creazione di reti e poli creativi la creazione di sinergie tra settore pubblico, privato e società civile TEST 4 - GESTIONE DEI CONFLITTI 1) Il conflitto è: X un fatto endemico, ineliminabile nella vita sociale e politica internazionale un fatto che riguarda esclusivamente i paesi poveri un fatto eccezionale, dovuto alla politica aggressiva di uno stato l’unico modo per determinare l’espansione politica di un paese 2) Un conflitto può essere considerato risolto quando: X genera una nuova situazione accettabile per i contendenti cessano le azioni di guerra per l’intervento di una forza esterna uno stato viene occupato da un altro cessano le azioni di guerra 3) quale tipo di approccio teorico ipotizza la soluzione del conflitto attraverso il superamento delle ragioni del conflitto, il mutamento degli interessi delle parti e la formazione di una nuova identità nazionale X costruttivista realista liberale funzionalista 4) Le decisioni dell’ONU: X Non sono vincolanti e il rispetto dell’accordo dipende esclusivamente dalla volontà delle parti sono vincolanti solo se prese all’unanimità sono vincolanti solo per i paesi che votano a favore sono vincolanti 5) Quale azione non può intraprendere l’ONU? di preventive diplomacy di peacemaking di peacebuilding X di peacemaker 6) In sede ONU, l’invio di una forza militare per ristabilire la pace viene adottato: dal parlamento mondiale X dal consiglio di sicurezza 5

dagli stati che detengono il potere di veto dal segretario generale 7) Il trattato di Lisbona del 2009: X impone agli stati membri di mettere a disposizione forze militari e risorse qualora il consiglio lo richieda impone agli stati membri di mettere a disposizione forze militari per i paesi aderenti alla nato impone agli stati membri di non utilizzare in nessun caso forze militari ai paesi membri scioglie il contingente dei Caschi Blu 8) l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa è: l’OCSE l’ONG l’ONU X l’OSCE 9) L’OSCE si occupa di sicurezza lungo 3 filoni. Quale non rientra tra le sue finalità? una dimensione umanitaria, nel rispetto dei diritti del genere umano un approccio economico sui temi della green economy e dell’ecosostenibilità X l’invio di un suo esercito nel teatro di guerra un approccio politico-militare 10) La diplomazia preventiva consente di: ridurre i costi umani, ma determina un aumento dei costi economici e politici rispetto ad azioni d’intervento militare durante conflitto indurre i contendenti a eliminare il conflitto armato eliminare il rischio di guerra X ridurre i costi umani, economici e politici rispetto ad azioni d’intervento militare durante conflitto 11) il successo dell’intervento di un’organizzazione umanitaria in una zona caratterizzata da forti tensioni sociali ed etniche può dipendere da: i grado di impegno militare una precisa scelta di campo in favore di una fazione la scelta di un’alleanza con una potenza della regione X la legittimazione ottenuta da tutte le popolazioni locali 12) quale, tra questi, non è considerato un elemento che può garantire il successo di una missione di pace? la fiducia delle comunità locali il successo delle missioni umanitarie X l’eliminazione preventiva di tutte le strutture sociali pre-esistenti il trasferimento graduale della gestione politica del paese 13) il consolidamento della democrazia in un paese caratterizzato da forti contrasti tra le popolazioni presenti può essere favorito da una presenza stabile e illimitata delle organizzazioni internazionali la creazione di un governo sotto il diretto controllo di una superpotenza X la cessazione graduale dell’asssistenza da parte delle organizzazioni internazionali la creazione di un governo privo di rappresentanti delle fazioni in lotta 14) il passaggio da un sistema politico autoritario ad un sistema democratico si articola, nella maggior parte dei casi, nelle seguenti fasi: instaurazione di un governo scelto dalle organizzazioni internazionali presenti, difesa e consolidamento di quel governo 6

X

eliminazione delle fazioni minoritarie, instaurazione, consolidamento transizione, instaurazione, consolidamento occupazione, instaurazione, consolidamento

15) elementi costitutivi di uno stato democratico sono: il rispetto dei metodi democratici di competizione politica, il pluralismo politico, la presenza di un partito rappresentante la religione prevalente X il rispetto dei metodi democratici di competizione politica, il pluralismo politico, l’affermazione di uno stato di diritto il rispetto dei metodi democratici di competizione politica, il pluralismo politico, l’affermazione di uno stato esclusivamente laico il rispetto dei metodi democratici di competizione politica, il pluralismo politico, l’esclusione di partiti di ispirazione religiosa TEST 5 - AZIONI INTERCULTURALI 1) la prima azione del progetto interculturale che necessita di una progettazione accurata e di un’adeguata gestione è: la socialità gli aspetti emergenziali la conoscenza X l’accoglienza 2) cosa sottolinea il documento ministeriale del 2006 “linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”? la distribuzione della presenza di alunni stranieri in alcuni quartieri la distribuzione della presenza di alunni stranieri in alcune scuole X un’equilibrata distribuzione della presenza di alunni stranieri nelle scuole la distribuzione della presenza di alunni stranieri in alcune città 3) il documento ministeriale del 2006 “linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” sottolinea: una distribuzione delle iscrizioni attraverso una decisione della prefettura una distribuzione delle iscrizioni attraverso una decisione del comune una concentrazione delle iscrizioni attraverso un’intesa tra scuole e reti di scuole e una mirata collaborazione con gli enti locali X una distribuzione delle iscrizioni attraverso un’intesa tra scuole e reti di scuole e una mirata collaborazione con gli enti locali 4) l’orientamento più diffuso è quello: di formare classi omogenee per provenienza religiosa X di favorire l’eterogeneità della cittadinanza nella composizione delle classi di creare classi differenziali per provenienza territoriale o religiosa di formare classi omogenee per provenienza territoriale 5) cosa ricorda il documento ministeriale “la via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”? che l’intercultura in classe si può attuare se vi sono almeno tre culture diverse che l’intercultura in classe si può attuare se vi sono almeno due culture diverse X che l’intercultura in classe assume il significato di paradigma per l’intero sistema scuola che l’intercultura in classe è facoltativa 6) quando si fa intercultura? 7

quando ci sono almeno tre culture diverse quando ci sono almeno tre culture diverse X sempre, anche in assenza di alunni stranieri quando ci sono alunni stranieri 7) che funzione hanno le “funzioni strumentali” per l’intercultura? di progettazione di classificazione delle diversità di classificazione degli stranieri X di sensibilizzazione e di sviluppo 8) l’intercultura non si può intendere: X come una disciplina fra le altre e neanche come un pezzo da aggiungere al curricolare come importante a prescindere dalla presenza di alunni stranieri come decisiva per l’educazione alla pace come paradigma per l’intero sistema scuola 9) cosa è decisivo avviare in ambito interculturale? processi di riscrittura dei testi scolastici in varie lingue X processi di ridefinizione dei saperi, dei contenuti e delle relative competenze processi di separazione delle culture processi di omologazione alla cultura dominante 10) cosa supera la prospettiva interculturale? la solidarietà la conoscenza X l’etnocentrismo il rispetto 11) Quali sono gli aspetti importanti della progettazione interculturale e dell’organizzazione? X la condivisione delle informazioni e delle conoscenze la distribuzione di tre culture per classe la distribuzione di due culture per classe la divisione delle classi 12) Generalmente, cosa non consente la formazione dei docenti? la condivisione nella scuola di saperi e strumenti idonei X delle lingue degli alunni stranieri presenti nelle classi il confronto con altri punti di vista la riflessione sull’acquisizione di metodologie nuove 13) La formazione non è veicolo di integrazione X di aumento di stereotipi di crescita professionale di conoscenza reciproca 14) A chi è rivolta la formazione interculturale? X a tutto il personale scolastico ai docenti ai docenti e al personale di segreteria al dirigente scolastico 8

15) La presenza di alunni stranieri comporta un attento lavoro di: constatazione della compresenza di culture e di etnie diverse X ascolto e analisi dei bisogni e delle aspettative dell’alunno e della sua famiglia la constatazione delle presenze straniere della constatazione delle lingue diverse 16) a proposito dei temi della programmazione e della valutazione, è molto importante: la distinzione fra i soggetti che a vario titolo intervengono nel percorso educativo la separazione fra i soggetti che a vario titolo intervengono nel percorso educativo la conoscenza fra i soggetti che a vario titolo intervengono nel percorso educativo la sinergia fra i soggetti che a vario titolo intervengono nel percorso educativo al fine di creare il confronto TEST 6 - CONOSCENZE GLOTTODIDATTICHE 1 1) L’interlingua (LI) è l’errore che produce lo studente che sta imparando una lingua è una competenza sbagliata X è una competenza ridotta non è una competenza 2) quali di queste metodologie rientra nell’approccio comunicativo? il reading method il metodo Berlitz il metodo situazionale X il metodo nozional-funzionale 3) tra i fattori individuali che influenzano l’apprendimento ci sono l’età, l’attitudine linguistica, gli stili cognitivi e i bisogni formativi ci sono la L1, l’attitudine linguistica e i tratti della personalità X ci sono l’età, l’attitudine linguistica e gli stili cognitivi e di apprendimento ci sono la L1, l’età e l’attitudine linguistica 4) la SLAT (teoria di Krashen) ha come assunto di base che l'acquisizione avviene quando l’allievo concentra la sua attenzione sul significato dell’input e sulla sua forma fonologica, morfo-sintattica, testuale X individua un ordine di acquisizione naturale (i + 1) in base al quale l’area di sviluppo potenziale (il + 1) deve essere prossima a ciò che si è già in grado di fare (“i”) adotta un percorso fortemente deduttivo afferma che affinché i + 1 sia acquisito è necessario che venga inserito il filtro affettivo, ovvero che ci sia apprendimento significativo 5) l’approccio formalistico X concepisce la lingua come un insieme di regole con particolare interesse per tecniche didattiche quali il dettato, le manipolazioni vede lo studente come fulcro dell’attività pedagogica adotta un percorso induttivo vede il docente come un facilitatore 6) Italiano come L2 è l’italiano appreso in Italia da figli di cittadini stranieri è l’italiano appreso in Italia da studenti Erasmus 9

X è l’italiano appreso in Italia da studenti stranieri è l’italiano come lingua seconda appreso da studenti oriundi italiani all’estero TEST 7 - CONOSCENZE GLOTTODIDATTICHE 2 1) il profilo dell’apprendente X si identifica anche in base all’età, alle motivazioni e al contesto in cui avviene la formazione è indipendente dalle caratteristiche personali del discente dipende dal livello di partenza dell’apprendente è irrilevante ai fini della progettazione delle azioni formative 2) il bisogno linguistico NON è: soggettivo oggettivo X immutabile di apprendimento 3) il bisogno formativo nel contesto didattico è indipendente dalle motivazioni personali non fa parte delle variabili soggettive X è un concetto elaborato nel contesto dei livelli soglia degli anni ‘70 è espressione di un approccio formalistico 4) sono usate dall’utente per superare difficoltà di comunicazione derivanti dalla propria incompleta padronanza del codice linguistico: X strategie di comunicazione strategie di interazione strategie di apprendimento strategie socio-affettive 5) A quale delle seguenti strategie di comunicazione linguistica secondo il QCER si può ricondurre la seguente azione “individuare indizi e fare inferenze” esecuzione controllo riparazione X pianificazione preliminare 6) il profilo della lingua italiana de...


Similar Free PDFs