1984 – Orwell - 1984 PDF

Title 1984 – Orwell - 1984
Author Laura Nardi
Course letteratura inglese anno 4 e 5
Institution Liceo (Italia)
Pages 3
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Summary

Riassunto, analisi e breve commento del romanzo distopico "1984" di George Orwell....


Description

1984 – Orwell Si dice di 1984 che va a sopperire a un tipo di letteratura che non esiste nel mondo inglese, ossia la letteratura del campo di concentramento: alla fine della tortura sembra esserci un richiamo alla narrazione dei campi di concentramento. Orwell lo comincia negli anni ’40, lo finisce con l’inizio della guerra fredda, nel 1949: l’ambientazione è tipica del dopoguerra. Il narratore è esterno, extradiegetico, anche se spesso abbraccia il punto di vista di Winston (come Wiston Churchill) Smith (il nome più comune). Pur essendo il protagonista nato e cresciuto nell’ambiente in cui vive non riuscirà mai ad assimilarsi ad esso: outcaster. Similarità con i Gulliver’s Travells: i protagonisti finiscono per detestare la loro contemporaneità estraniandosi da essa. Elementi che ricordano “Erehwon”, “The Time Machine” ecc. l’elemento del passato è importante. Non c’è il viaggio: è piuttosto un viaggio interiore. Orwell si situa in un genere, in una tradizione. Come in “Brave New World” si cerca di elidere l’identità dal genere umano. La Londra sembra un po’ quella di “News from Nowhere”. Ma questa è una Londra bellica, in guerriglia da molti anni, postatomica, caratterizzato dalla propaganda come unica forma di comunicazione. In questa distopia l’outcaster è già lì. Uno dei leitmotiv del libro è la polvere, il grigiume che si deposito ovunque, fino nei volti delle persone. Il mondo che descrive è vicinissimo alla realtà e nello stesso tempo molto lontano. Secondo T.S. Elliot: aprile fa nascere qualcosa, ma non di positivo, sembra che germoglino cadaveri, fa nascere la vita dal sottosuolo, metafora che diventa il dissotterrare un cadavere; la primavera scava e riesuma, obbliga la natura a rigenerarsi. È come ricordare. Per sopravvivere è necessario disimparare a ricordare; in questo Elliot si collega ad Orwell. Dal momento che la società del 1984 richiede che non ci sia individualità, il ricordo è pericoloso perché baluardo dell’individualità. Aprile = disperazione. Questa società è stata definita pan-ottica: un architetto che teorizza la strumentalizzazione dell’ordine delle strutture atte a favorire il controllo dello Stato, no privacy. 1984: crollo di una società, nascita di una società nella quale la realtà non è la realtà, ma la finzione decisa dal partito. Viene imposta dall’alto. La realtà nel 1984 è fondamentalmente illusione propagandistica. p.247-2 Il Big Brother non è un’entità definita, è piuttosto uno strumento del partito. L’ideale cartesiano viene distrutto: il pensiero nel 1984 è controllato, praticamente vietato. Si controverte anche il principio di identità aristotelico: A è uguale a non-A. La politica diventa uno psicodramma. Il Big Brother ha subito un cambio di ruolo rispetto al romanzo nella nostra realtà: è il pubblico, il telespettatore medio che diventa B.B. oggi. Profezie del futuro? È una satira, un ammonimento. Appena pubblicato il libro viene strumentalizzato dagli americani che lo considerano una critica ai partiti di sinistra. Il suo intento era quello di far sentire la voce dell’autore contro i regimi totalitaristi. Economia di guerra: è fondamentale che per mantenersi, la popolazione debba essere in uno stato di semipovertà. Le persone sopravvivono, ma non vivono bene. Le vaghe eccedenze servono per la produzione di materiale bellico: le risorse sono riservate alla guerriglia. Questa si svolge negli spazi più remoti, non in centro città delle tre grandi superpotenze. Tale è l’economia di guerra che non può essere cambiata perché rischia di aumentare la consapevolezza e il desiderio di risposte delle persone. Queste tre superpotenze hanno tutte l’interesse che continui la guerra: c’è equilibrio tra loro, ciò consente la sopravvivenza. A società ha struttura piramidale: -big brother -il partito 15%, il cui 2% sono gli “interni”, i privilegiati del partito -il resto della popolazione, il proletariato: 85%. Questa è inconsapevole e disinteressata dal mondo politico. C’è un forte puritanesimo nel mondo del partito, mentre i proletari possono unirsi per amore, a quelli del partito non è concesso perché devono fomentare tra loro l’odio.

Doublethink: p.214 processo conscio di cancellazione del principio di identità / capacità di tenere a mente due contraddittorie istanze nella propria mente: bugie deliberate credendo nelle bugie – Bispensiero. Tecnica mentale conscia elaborata dal partito per accettare la realtà del partito anche se la realtà non e vera. Ci sono due tipi di linguaggio: - oldspeak: inglese -newspeak: nuova lingua semplificata L’uso del newspeak comporta la scomparsa di certi concetti. Wiston preferisce l’oldspeak. La lingua struttura la società e la cultura. Mancano i concetti di una società libera e non essendoci le parole ciò impedisce di concepire una realtà libera. La ribellione di Wiston sarà quello di usare la lingua in modo creativo tenendo un diario. P.51il linguaggio non si limita a essere propaganda. Winston Ha trentanove anni ma ne dimostra ben di più, il suo fisico è debilitato. Il narratore è extradiegetico ma spesso si introduce nei pensieri del narratore. A sessione di ginnastica: Winston è richiamato perché controllato dallo schermo. L’idea è che il grande fratello vede tutto. Si mostra perfettamente a suo agio: non bisogna lasciar trasparire nulla, soprattutto un barlume di opposizione. Lavora per il ministero della verità, è un uomo comune, l’unica caratteristica “eroica” è il fatto che ha dei pensieri: ha una memoria alla quale attinge piuttosto spesso. La sua ribellione consiste nello scrivere il diario: da lì non si torna più indietro, è la forma massima di affronto Il suo compito è quello di modificare il passato, di reinventarlo, rimpiazzare episodi realmente accaduti a partire dalla sua creatività. Una volta che ha cambiato il passato, questo diventa realtà. È un romanziere: potrebbe essere l’utopia di Orwell stesso. Decide di inventare un nuovo personaggio (molti venivano completamente cancellati: vaporizzati). Scrive la biografia di un eroe. Le Spie sono un gruppo giovanile assimilabile ai balilla mussoliniani. La lega Anti-Sesso è composta prevalentemente da donne. Winston ha la consapevolezza di riscrivere la storia, così come i suoi colleghi. Stanno minando la credibilità della storia: la storia diventa leggenda e dunque perde la sua credibilità. È un umanista: crede che l’impoverimento del linguaggio porti ad un impoverimento intellettuale. Lui sostiene di avere potere sulla sua individualità, sui suoi pensieri, ma pessimismo di Orwell la tortura svuota la personalità, lo ricolma di amore per il partito, ha lottato per niente. Scrive un ricordo, o forse un sogno, il cinema. Il Big Brother è la sintesi del totalitarismo. Si comporta come un Dio: può accedere alle coscienze di chiunque. Le masse sono isteriche al suo cospetto. Winston è separato, la moglie era fredda e non avevano alcun rapporto empatico o intimo, avere un rapporto sessuale era il loro dovere nei confronti del partito. Julia capisce: anche lei ha ricevuto la stessa educazione della sua ex moglie. Il romanzo meno erotico della letteratura inglese. L’erotismo risiede più nel rapporto con O’Braien che con Julia. (?) L’elemento del viso: non è solo la ripetitività ossessiva del volto del Big Brother, è anche l’uso che ne fanno le persone. Queste devono essere sempre in accordo col partito, non può mostrare emozioni o rischiare di tradire il possessore. Il volto non è mai specchio dell’anima. Società panottica: tutti guardano tutti; tutti gli sguardi devono poi convergere sul Big Brother. Lo sguardo può diventare minaccia, è comunque un elemento di controllo.

La distopia di solito ha delle tendenze misogine. Il sesso non è contemplato se non a fini procreativi: si poteva andare con le prostitute dei Prols. La donna è conservatrice, è madre, leale al partito, non intellettuale. Julia è promiscua, è stata con più uomini del partito il che significa che non è tutto perfetto come sembra, puritano e casto. La ribellione che metto in atto è fare l’amore, diventa materia politica. L’unica immagine idealizzata è quella della famiglia dei Prols: le donne del proletariato sono piuttosto valorizzate, Winston le idealizza. Rapporto tra alice nel paese delle meraviglie e 1984: il discorso del linguaggio. Il tema del potere: una domanda è insistente nel romanzo “perché il potere?” a che scopo opera il partito. Non lo si scoprirà mai. O’Braien dirà che il potere è potere e lo vuole perché è il potere. Il Partito non opera per il bene del popolo, perché ha delle mire in questo senso, ma solo perché il potere. Alla fine, salterà fuori che lo si fa per il male dalla questione politica a quella morale ed etica. L’interesse per il segreto: qualcosa che si conosce ma che ci si rifiuta di confessare; serve per salvaguardare la propria identità psichica. Non è negativo, può aiutare la nostra soggettività. Il problema diventa quando il segreto non è segreto ma custodia ossessiva: inchioda la persona al passato. In 1984 c’è questo segreto e sta nella mente di Winston. A un primo livello si presenta come la ricerca di spazi segreti da parte del protagonista: il diario, la radura, il campanile. Lui si sforza di ricordare la sua infanzia, la sua famiglia, la Londra del passato. Il sogno della golden country. Gli spazi vengono collegati al desiderio e alla memoria. Più si è pieni più si desidera. L’idea di avere unno spazio segreto è però completamente illusoria: è costantemente sotto controllo. Il segreto che nasconde a tutti e conosce solo il partito: la paura dei topi. I topi potrebbero essere il segno di una rimozione, qualcosa che non vuole affrontare, il residuo di un trauma. Ma strappandogli questo segreto durante la tortura lo si priva di tutta la sua individualità. La parte di sé che vorrebbe rimuovere e proietta su Julia è un’impronta di male, che ha sempre avuto dentro di sé e che ha sempre represso. L’ultimo pezzo di cioccolata alla sorella: fa come i topi, mangia quello che trova a scapito della famiglia morente. Lui vive sulla morte della sorella e di Julia. Winston è un topo: tradisce e vive sulle vite altrui. Questo è il suo segreto: è come il Big Brother....


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