1Veneti in Puglia foto PDF

Title 1Veneti in Puglia foto
Author Giorgia Land
Course Antropologia Culturale
Institution Università del Salento
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Summary

Opere di artisti veneti in Puglia tra la fine del '400 e la prima metà del '500. GELAO...


Description

ANTONIO VIVARINI Tecnica: adotta la tradizionale formula del polittico a scomparti, fondo dorato, santi a mezza figura nel registro superiore, a figura intera in quello inferiore. La tavola centrale reca solitamente la vergine in trono con in braccio il bambino. Opere: LECCE 1. Surbo in Santa Maria di Aurìo. Originariamente destinata alla chiesa benedettina dei Santi Niccolò e Cataldo a Lecce. (Ora è a Bari, nella Pinacoteca provinciale?). Trittico: Maria con bambino in trono e nei due laterali San Benedetto e Santa Scolastica.

2. Lecce, museo Sigismondo Castromediano di Lecce. Polittico. (E’ più un prodotto di bottega) Polittico.

MUSEO DIOCESANO DI ANDRIA e PINACOTECA PROVINCIALE DI BARI 3. Polittico apocrife smembrato con firma e data (1567). -5 tavole, pinacoteca provinciale di Bari, provenienza: Andria, Santa Maria Vetere.

-tre tavolette del registro superiore con Santa Chiara, S. Agostino e S. Bernardino sono, invece, custodite al museo dioc. Di Andria).

RUTIGLIANO 4.Polittico COLLOCAZIONE: Chiesa madre di Rutigliano. DATAZIONE: 1450-1470 RESTAURI: 1987-1988 confermano la datazione all’ inizio degli anni ‘70, quando Antonio è ben distinguibile da Bartolomeo per: -segno deciso e sicuro che delinea le figure -figure esili e delicate -volti femminili dai tratti dolci e bamboleggianti, di gusto ancora Masoliniano.

COMMITTENTE: Leonardo Cozzio (Boraccesi) promotore del volto rinascimentale di Rutigliano. PROVENIENZA: per la presenza di tre santi francescani si ipotizza provenga da una chiesa francescana: Santa Maria della Pietà (affidata a francescani e annessa ad un ospedale, che spiegherebbe anche la presenza del Santo medico (Boraccesi). DESCRIZIONE: -5 strette tavole a cuspide di cui la centrale più larga e alta, in passato separate dall’incasamento in legno intagliato e dorato di cui resta solo un frammento della colonnina tortile a dividere lo scomparti con San Francesco e Santa Caterina D’Alessandria. -NON VI E’ COMPLETO ACCORDO SULL’ IDENTIFICAZIONE DEI PERSONAGGI: in alto da sx: S. Margherita, Santa Caterina D’Alessandria (o Santa Lucia?), S. Nicola, Forse San Cosma (o San Pantaleone, con copricapo rosso e tunica nera dovrebbe essere un medico poiché ha in mano bisturi e cassetta di medicinali). In basso da sx: S. Antonio da Padova e tre santi francescani: S. Berardino da Siena, S. Cristoforo e S. Francesco.

BARTOLOMEO VIVARINI Tecnica: aderisce in alcuni casi al tradizionale schema a scomparti di gusto tardogotico, ma si apre coraggiosamente anche alle novità rinascimentali quali: -

Opere:

L’ uso della prospettiva Impaginazione a spazio unico circolante (come il polittico di Mantegna in San Zeno a Verona).

1. Annunciazione, 1472, chiesa matrice di Modugno. Prospettiva imperfetta- indaga minuziosamente l’ambiente domestico- scatola spaziale soffocante forata sulla parete di fondo da una finestra con vaso faentino sul davanzale- due gigantesche figure dei protagonisti.

2.

Dalla

ex Cattedrale Santa Maria Assunta di Polignano (ora nella pinacoteca provinciale di Bari) provengono sia: -

polittico: Smembrato e disperso, rimangono solo 4 tavole con i santi: Nicola, Caterina d’Alessandria, Chiara e Bernardino da Siena. Mezza figura-resa scultorea dei volumi.

3. Trittico con San Francesco d’Assisi e ai lati: a sx San Michele Arcangelo e Sant’Antonio da Padova e a dx San Bernardino da Siena e San Pietro. Colori smaltati- plasticismo esasperato contenuto a fatica dalla spessa linea di contorno.

ALVISE VIVARINI Madonna con Bambino in trono, 1583, chiesa di Sant’Andrea a Barletta. Replicata dall’allievo Jacopo da Valenza per il duomo di Ceneda- Vittorio Veneto.

LAZZARO BASTIANI MONOPOLI: San Girolamo nello studio, primi del ‘500,

museo diocesano di Monopoli.

GIOVANNI BELLINI San Pietro martire oggi nella pinacoteca provinciale di Bari, ma originariamente a Monopoli.

1492 con la scoperta del nuovo mondo inizia il declino della serenissima, ma per il momento non ci sono conseguenze su commerci e scambi con la Puglia, ne sulla committenza artistica. 1503 la Puglia entra a far parte del viceregno Napoletano.

FRANCESCO VECELLIO (Fratello maggiore di Tiziano)

Madonna in trono con bambino benedicente e due angioletti tra San Nicola e San Benedetto, museo diocesano di Monopoli

PARIS BORDON (Trevigiano) Madonna con bambino in trono tra Sant’ Enrico d’Uppsala e sant’Antonio da Padova, pinacoteca provinciale di Bari, primi anni 50 del ‘500.

GIOVANNI ANTONIO DE SACCHIS  detto “il Pordenone”

1. San Francesco d’Assisi nell’omonima chiesa a Gallipoli. Durezze di segno causano dubbi sull’autore- il santo riprende il san Francesco nella pala di Giorgione a Castelfranco.

Madonna con bambino in trono tra santi san Giovanni battista e San Francesco d’Assisi a

Terlizzi, Santa Maria la Nova… nella stessa chiesa si conserva un’opera di Girolamo Savoldo… vedi dopo…

GIANGIROLAMO SAVOLDO 1. La Natività… sempre in santa Maria la Nova a Terlizzi

2. San Felice vescovo per l’omonima chiesa a Giovinazzo… Ma sul sito del comune dice che il quadro era di Lorenzo Lotto: “Iuxta muros sorgeva questa chiesa, Cattedrale dal 913 al 1000, quando il Capitolo si trasferì a Santa Maria (Lupis). Un incendio, il 15 gennaio 1691 nla devastò distruggendo l'archivio della parrocchia. Si salvò da tale incendio il quadro del santo eponimo a cui la chiesa era dedicata e che ora si trova sulla parete a sinistra, nel presbiterio della Chiesa di San Domenico. Si tratta del più antico dipinto del patrimonio artistico di Giovinazzo. Il San Felice Vescovo in Cattedra di Lorenzo Lotto (1541 – 1542) faceva parte di un trittico. Ai lati erano rappresentati Sant'Antonio di Padova e San Nicolò da Tolentino. Venne a costare il tutto 30 ducati pagati al mercante di Barletta "messer Aluise Catalan" che lo consegnò ai giovinazzesi il 1542”.

GIROLAMO SANTA CROCE E BOTTEGA Dalla bottega sortivano polittici piacevolmente colorati che divulgavano in forme facili e comunicative la pittura di - Bellini - Cima da Conegliano. A questa bottega si devono 2 dipinti: 1. Madonna con bambino in trono tra santa Caterina d’Alessandria, Santa Chiara, san Pietro, San Francesco, San Giovanni battista, san Nicola, altri 2 scomparti con San Ludovico da Tolosa e sant’Antonio da Padova son conservati nel Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. Datato 1531. Oggi a Castellaneta (Cattedrale), Taranto.

2. Madonna con bambino, san Nicola di Bari e San Giovanni Battista, 1555, cattedrale di Lucera....


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