25 Ottobre - lezioni prof.ssa galluccio floriana PDF

Title 25 Ottobre - lezioni prof.ssa galluccio floriana
Author Tanya De Rosa
Course Geografia umana
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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lezioni prof.ssa galluccio floriana...


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POPOLAZIONE cap 3

La geografia delle popolazioni si occupa delle relazioni tra gruppi umani, della superficie terrestre e del territorio a scala globale. Si occupa della analisi, della spiegazione delle interrelazioni tra i fenomeni della popolazione e il carattere geografico dei luoghi, guardando al variare dei luoghi e delle dinamiche delle popolazioni nel tempo e nello spazio. Questa specificazione perché faremo degli studi riguardanti la demografia (demos = popolo), la scienza che si occupa di descrivere la popolazione, dal punto di vista abitativo. I demografi sono coloro che si occupano Ogni stato al suo interno ha un istituto di statistica nazionale. La parola statistica deriva da stato, da quando gli stati moderni si sono modernizzati, grazie alla rivoluzione francese; da quel momento la scienza statistica è la scienza che si occupa di contabilizzare ciò che lo stato aveva al suo interno, basandosi sui dati quantitativi che sono un elemento importante nei processi quantitativi. Lo studio quantitativo dei fenomeni concernenti la popolazione considera sia i caratteri che presenta in un determinato momento, sia le variazioni che intervengono alla nascita e alle morti, chiamati effettivi demografici, cioè i dati quantitativi. La geografia usa i dati della demografia , che un tempo era all’interno della geografia, ma dall’800 in poi è diventato un sapere a sé stante. Se non sappiamo di quante persone si st parlando non possiamo effettuare alcuna pianificazione. La distribuzione della popolazione è una delle prime cose che dobbiamo comprendere: le persone non sono distribuite in modo omogeneo su tutta la superficie terrestre, tre quarti della popolazione mondiale occupa il 5% di tutta la superficie terrestre, provocando una grande sproporzione.

I colori ci dicono che questo è il rapporto di densità di popolazione, cioè il rapporto tra il numero di abitanti e i chilometri quadrati.

Quanti abitanti per chilometro quadrato? Più di 15500 ed oltre per ogni chilometro quadrato. State vedendo i cartogrammi, così iniziate a capiremo che c’è la grande famiglia delle proiezioni cartografiche che realizza carte con disegni di volta in volta diversi, proponendo rappresentazioni della terra diverse di volta in volta a seconda del principio geografico-matematico che la domina. È modificata in modo da rendere equi il rapporto tra le aree nella realtà e quelle riprodotte dalla carta. Questa si chiama cartaina monoiffosi (?)

Che cos’è una carta anamorfica? (a è privativa quindi vuol dire senza forma)

Ci sono degli sviluppi di almeno 30 anni nella cartografia contemporanea, questa carta ci dice l’incidenza del carico demografico dei diversi paesi, che risalgono al 2015; nel frattempo è cambiata perché stanno crescendo ancora e stanno cambiando in maniera difforme, soprattutto nelle aree dell’est, del mondo orientale, e in Africa. I rapporti tra le terre rappresentate non sono identici, ci mostra che l’India è più estesa, perché il rapporto di densità di abitanti per chilometro quadrato sono 100; ha un’incidenza demografica molto più incidente della Cina, che nonostante ciò resta la più estesa con più di un miliardo e trecento milioni di abitanti. L’Italia invece ha 60 milioni di abitanti, mentre il carico demografico di Napoli sta scendendo e la periferia si sta ingrandendo per un motivo economico: in città la vita è più costosa, e si chiama valore immobiliare, cioè i posti immobiliari a Napoli costano molto di più e per questo motivo le persone si spostano nelle periferie. Città metropolitana di Napoli ha quasi 3 milioni di abitanti ed è la terza città metropolitana dopo Roma e dopo Milano in termini di abitanti, mentre il resto della Campania ne ha 5 milioni e qualcosa. Il grosso della popolazione incide sulla città di Napoli Lazio: poco più di 5 milioni, anche grazie alla presenza del papa, alla presenza di istituzioni culturali e i lavori ecc. Tutte queste città incidono dal punto di vista politico- elettorale, come la Lombardia che essedo più estesa, ha maggiore importanza durante le votazioni e quindi i movimenti politici presenti lì hanno un peso più incidente. La Cina, nonostante la vastità di popolazione, funziona perfettamente, a dispetto di una città come la nostra, che con solo un milione di abitanti fa fatica. C’è una solta di allettamento demografico.

● In Cina e in altri paesi con uno sviluppo più recente, il rilevamento demografico è molto più complesso, poiché questa tipologia non funziona

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perfettamente. (La Cina negli ultimi anni ha abolito la regola del figlio unico e alcune bambine nate venivano uccise, perché ritenute improduttive nel lavoro) India è crescita di quasi un miliardo e trecento milioni Stati Uniti 300 milioni di abitanti pressappoco Indonesia 228 I Brasile, il Pakistan , la Nigeria , uno degli stati più importanti dell’Africa subsahariana ed è anche il luogo da cui partono moltissimi flussi emigratori e dei movimenti dell’ISIS, il Bangladesh che si è separato da molti anni, dove c’è il Delta Gange la Russia , il Giappone e il Messico.

Questi sono i player più significativi a livello mondiale, che giocano un ruolo importante negli assetti e nelle contrattazioni internazionali. I rapporti demografici influenzano anche delle decisioni fondamentali come nel caso dell’Unione europea, che ha 26 paesi che rispettano i principi della rivoluzione francese , i principi dei diritti dell’uomo, come l’eliminazione della pena di morte. Tutte le nazioni messe insieme occupano il 41 % della popolazione mondiale: Stati uniti 5%, Cina 20%, formano insieme il 40% della popolazione mondiale, se si dovessero alleare sarebbero una grade forza mondiale. Le tasse e la quantità demografica della popolazione sono decisive.

Questione esplosione demografica è una questione storica, che risale ai tempi di Cristo, nell’anno 0. Il mondo antico (Europa, Mediterraneo, Africa) possedeva circa un milione di abitanti e nel 1650 , alla metà del diciassettesimo secolo, ci furono tre

rivoluzioni fondamentali: la rivoluzione scientifica, industriale e agraria, che portò modello della rotazione triennale delle terre.( La rivoluzione industriale si sviluppa per diffusione geografica, cioè per migrazione di tecniche e uomini e per alcuni può risalire anche al neolitico.) Le terre si suddivideranno in terre dei commons e in terre maggesi (sistema di campagne nato in Inghilterra del nord Europa), nato anche grazie alla rivoluzione industriale ● Nel 2000 500 milioni, dal 1650 al 2000, passati 350 anni, ● Dall’anno di Cristo erano aumentati solo fino ai 500 milioni, ● Dall’anno di Cristo al 1600 sono 16 secoli e mezzo, 160 anni. Oggi, in meno di 150 anni , siamo diventati quasi più di 7 miliardi e mezzo, perché il ritmo cresce secondo asintoto (matematica) e cresce in maniera iperbolica. ● Dopo 100 anni era arrivata a 170 milioni in più, ● nel 1800 era 840000, nella metà dell’800 aveva superato il miliardo solo nella parte del mondo conosciuto. ● Nel 1900 era triplicata, nell’arco del ‘900 in un solo secolo, da 1600 milioni diventiamo più di 7 miliardi. La capacità di carico della terra non è infinita e per quanto possiamo affinare e tecnologie un giorno la consumeremo quindi è necessario rallentare il ritmo di crescita demografica. Il modello di decrescita è necessario, non solo per la cultura occidentale, ma anche per i paesi poveri, che invece continuano a crescere con un ritmo vertiginoso. Ci permette di capire la differenza tra paesi ricchi, paesi poveri, ecc. che un tempo venivano chiamati del terzo mondo o in via di sviluppo; nel 1955 quella dicitura possedeva un significato politico, era diventata un’individuazione della povertà: terzo mondo rappresentava coloro che hanno risorse ma non ricchezze adeguate; mentre il quarto mondo rappresentava coloro che sarebbero rimasti poveri per sempre, privi anche di materie prime.

Crescita demografica all’1%

● Il passaggio del 1650 da 250 milioni a 500 milioni, raddoppiandosi, mantiene una sorta di omeostasi ragionevole . Omeostasi è il passaggio da una cellula all’altra, tramite le membrane cellulari.

● Successivamente vi è stato un raddoppio vertiginoso e tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, provocando in 50 anni il raddoppio netto, nella fase detta del “Boom economico”. ● L’ultima stima, del 2030, è di 8 miliardi, nessuna proiezione attuale contempla un ulteriore raddoppio a 16 milioni di individui. Tutto ciò è mostrato in maniera asintotica , messo in relazione ai fatti storici L’asintoto della popolazione mondiale ci fa capire che fino all’anno 1000 d.c la popolazione era cresciuta lentamente, cambiando con un innalzamento della curva a partire dal 1700. Tra il 500 e il 600 inizia il periodo di colonizzazione, processi di internalizzazione, sfruttamento degli schiavi, mercati, provocando anche delle rivoluzioni nel 1600. La separazione tra le culture scientifiche e umanistiche è stata fondamentale poiché porterà lo sviluppo di tecniche riguardanti il linguaggio, la matematica, le geometrie, provocando un inserimento delle tecnologie nel lavoro, Alla fine del ‘700 abbiamo anche la rivoluzione francese, con l’istituzionalizzazione dei saperi e la costruzione di università statali, che prima erano private. Quel progresso provoca anche un progresso tecnico-scientifico, che si riverbererà sulla rivoluzione medica. Fino ad allora le città non erano igieniche, i rifiuti gettati nelle città, fino all’800, favorivano il diffondersi delle malattie; successivamente si riuscirà a organizzare l’igiene e la medicina, ottenendo una rivoluzione medica grazie alla rivoluzione industriale. Gli studi medici vi saranno a partire dall’800, i medici daranno delle regole che consentiranno di mangiare meglio e di conseguenza di sopravvivere di più. Cartogramma a torta ci mostra le proporzioni per continenti,

ci sono una serie di indici: ● densità demografica: tot. di abitanti per chilometro quadrato;

● tasso di natalità: (tassi= valori in percentuale) (nel caso degli indicatori demografici la percentuale si da in per mille) data per numero di nati ogni mille abitanti in un periodo di tempo come l’anno solare ● tasso di mortalità: il numero di morti ogni mille abitanti in un anno solare ● Saldo naturale della popolazione: è uno dei primi dati importanti da rilevare ed è la differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità. Se il saldo è negativo o pari allo 0, vuol dire che vi sono tati morti quanti nuovi nati, (come l’Italia che però riesce a farlo risalire con gli immigrati.) Non tutti i paesi sono favorevoli all’aumento, come anche la Cina come abbiamo visto. ● Saldo migratorio: è il saldo tra immigrati ed emigrati. Ultimamente anche in Italia questo saldo sta cambiando, diventando un paese di immigrazione; negli ultimi 10-15 anni le immigrazioni sono aumentate, non solo nel nostro paese, ma anche fuori dal paese, con la fuga dei cervelli. Lo stato italiano con le sue tasse forma degli studenti, delle risorse e le regala altrove, come un investimento a perdere. Il saldo tra chi entra e chi esce non è positivo. ● il saldo che conta è il saldo demografico, che permette di capire quanto incide l’immigrazione in entrata e in uscita rispetto al resto della popolazione. ● Popolazione urbana: anche in termini di sfruttamento del suolo, rappresenta la popolazione che vive in città ● Piramide dell’età: la rappresentazione, la fotografia della popolazione di un determinato paese

● Tra gli indicatori demografici vi è anche il tasso di mortalità infantile: quanti sono i bambini morti paragonati a quelli vivi; è importante perché nei paesi sviluppati questo dato è sintomatico. Nei paesi con conoscenze scientifiche il parto è assistito, ma nonostante ciò i bambini continuano a morire ed è presente anche una quota di bambini che muoiono nel primo anno di età. Nei pesi poveri muoiono molti più bambini. Il tasso di mortalità è indicativo di un paese ● L’indice di fertilità rappresenta il numero di figli per ogni donna. Importante anche perché le donne hanno solamente un determinato periodo d fertilità e l’attore che gioca un ruolo decisivo sono le donne, capaci di cambiare totalmente il tasso demografico di un paese. Ci sono problemi di fertilità sia tra gli uomini che tra le donne, che possono essere dovuti al luogo, all’età.

Prima i figli erano braccia per il lavoro, situazione ancora attuale in Africa, mentre ora la situazione è cambiata, come in Italia, anche per la crisi. La speranza di vita varia da luogo in luogo ed è ciò che cercano alcuni immigranti quando giungono in Italia. L’Italia è uno dei paesi con la speranza di vita più alta, con la presenza di persone di oltre i 100 anni, ha la più alta lunghezza di vita e il paese che ha la più alta lunghezza di vita è la Sicilia. Pascal ha iniziato gli studi di statistica giocando a dadi e creando le leggi,ottendendo il calcolo delle probabilità, cioè gli studi fondativi del sistema di proporzioni capitalistico, fondamentali nell’economia. Tutti questi elementi influenzano la nostra vita di tutti i giorni. ● Tasso di natalità: Noi siamo a – 12, loro sono da 43 o più. ● Il tasso di mortalità invece ci dice che in Russia muoiono molti di più, speranza di vita bassa a causa dell’alcolismo e altri fattori come le popolazioni che mangiano molti grassi animali. ● Cina e Stati Uniti diminuita, ● Francia più forte aumento demografico, che provoca anche più morti Gli istogrammi (istos stessa base, grammi misura) permettono di misurare lo stesso fenomeno e l’altezza del rettangolo mostra la diversa intensità del fenomeno. Bisogna riequilibrare il rapporto tra pesi ricchi e paesi poveri

I fattori che influenzano la fertilità sono: ● ● ● ●

le condizioni di salute, l’alimentazione, i bassi livelli di reddito (proletariato) i matrimoni in giovane età.

Diminuzioni legate ● ● ● ●

al benessere, alle pratiche contraccettive, innalzamento dell’istruzione, matrimoni in tarda età.

1,37% tasso in Italia, abbastanza basso Tasso di sostituzioni è del 2,2, figli in provetta, tramite cui deve equiparare al tasso di mortalità; solo grazie agli immigrati possiamo modificare questo tasso, perché c’è una propensione a non fare figli elevatissima. La politica decide l’organizzazione sociale del mondo, come le regole dei vari paesi durante gli anni ( Cina che permetteva di avere solo il primo figlio, Mussolini, che spingeva per l’aumento della popolazione ecc.) Molte nascite non sono registrate, ci sono anche molti aborti selettivi delle figlie femmine, creando uno squilibrio tra i due sessi, facendo si che la popolazione maschile superi abbondantemente quella femminile....


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