Appunti basket PDF

Title Appunti basket
Course Programma Corso integrato di Scienze biomediche applicate alle attività motorie e sportive 1° 
Institution Università degli Studi di Udine
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Appunti pallacanestro...


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PALLACANESTRO Nascita: Springfield nel dicembre del 1891 grazie al prof. Naismith. In Italia, nel 1919, fu allestita una Nazionale Militare. Nel 1920 si ha la disputa del primo Campionato italiano a Venezia. Il 2 novembre 1921, nella birreria Colombo a Milano, viene steso lo statuto costitutivo della “Federazione Italiana di Basket Ball”, in seguito la Federazione viene trasferita a Roma ed assume la denominazione di “Federazione Palla al Cesto”, poi “Palla al Canestro” ed infine quella tuttora vigente “Pallacanestro”. Altezza del ferro (cerchio) da terra 3.05 m FONDAMENTALI INDIVIDUALI D’ATTACCO SENZA PALLA Sappiamo che una partita è composta da 40’, di cui 20’ in attacco e 20’ in difesa; dei venti minuti in attacco dividiamo il possesso di palla per i cinque giocatori che compongono la squadra sul terreno di gioco; risultano 4’ a testa con il pallone, mentre per i rimanenti 16’ il giocatore deve giocare senza palla. Posizione fondamentale statica: Quindi: piedi paralleli, aperti quanto la larghezza delle spalle, gambe leggermente piegate, busto eretto, ma leggermente proteso in avanti, testa alta per controllare tutto il campo, braccia rivolte fronte al corpo e pronte ad ogni eventualità e per ogni direzione, mani con le palme volte verso il basso, e pronti alla …:  Corsa cestistica: Baricentro basso rispetto a corsa atletica  Cambio di senso: angolo di 180°  Arretramento  Arresto: o Tecnica corretta:  minore tempo fra corsa e posizione fondamentale,  chiusura sugli avampiedi;  scelta: ove possibile arresto ad un tempo (i due piedi toccano terra contemporaneamente, libertà nell’adottare il piede perno preferito);  per maggior velocità, necessario fare uso dell’arresto a due tempi (mantenere i piedi vicini il più possibile). o Difetti più comuni:  salto prima dell’arresto (perdita di tempo);  ricaduta in posizione non fondamentale (minore possibilità di reazione);  arresto a due tempi: i piedi troppo distanti l’uno dall’altro per poter essere reattivi.  Giro: Movimento che segue l’arresto e può essere frontale o dorsale  Smarcamento  Taglio  Blocco  Tagliafuori e rimbalzo offensivo  Finta FONDAMENTALI INDIVIDUALI D’ATTACCO CON LA PALLA La capacità di controllare, contemporaneamente, corpo e palla, al ritmo soggettivamente più elevato, si può definire: velocità di manovra. Ogni esercizio di ball-handling può essere finalizzato al miglioramento di un fondamentale individuale, allo sviluppo della rapidità, delle capacità di mobilizzazione, di equilibrio, di coordinazione, di ritmo, di forza, ecc.

PASSAGGIO Passaggio a due mani dal petto: quando non si è marcati e per passaggi orizzontali rispetto al canestro fra giocatori distanti da 4 a 8 m. Movimento: Caricamento polsi spostando avanti un piede, distensione delle braccia. Se fatto in corsa bisogna coordinare passaggio e ritmo corsa per non fare infrazione di passi  due passi  Passaggio a due mani sopra capo: Distanza vicina quando avversario che disturba è a braccia basse. Movimento di polso e dita  Passaggio a due mani schiacciato  Passaggio baseball  Passaggio consegnato

PALLEGGIO Serve per:  avvicinarsi al canestro, non avendo possibilità di passare ad un compagno in migliori condizioni;  allontanarsi da uno o più avversari che minacciano la sicurezza del controllo della palla, non avendo possibilità contingenti di dare la palla ad un compagno in migliori condizioni. Partenza in palleggio: Da alla posizione fondamentale passo sx e palleggio dx, oppure, omologa cioè dalla posizione fondamentale stessa mano stessa gamba.  Partire con il piede opposto alla mano che palleggia offre migliore protezione alla palla, ma è un movimento relativamente lento;  Partire con lo stesso piede della mano che palleggia offre meno protezione alla palla ma è un movimento molto più veloce Piede perno: Arresto a un tempo, decido che piede; arresto a due tempi, il piede che tocca prima terra. Nel palleggio il fulcro del movimento del braccio è il gomito; il braccio che non esegue il palleggio deve essere alzato e piegato all’altezza della cintura per proteggere la palla. Il palleggio si distingue fondamentalmente in:  Alto: usato nella corsa veloce; il rimbalzo è all’altezza della cintura  Basso: usato se ostacolati; rimbalzo all’altezza del ginocchio.  Protetto: palla in grave pericolo e non si è in grado di interrompere il palleggio (arresto in corsa e palleggiare basso dando la schiena all’avversario Il passaggio da palleggio alto a basso si chiama cambio di palleggio; Aumento o diminuzione di velocità si chiama cambio di velocità; Palleggio da dx a sx si chiama cambio di mano; Fermarsi dall’azione di corsa continuando a palleggiare arresto e ripresa della corsa Virata in palleggio  tre quarti di giro e cambio di mano TIRO Doti del tiratore:  Naturali: scioltezza, forza, sensibilità, concentraizone.  Tecniche: o scelta del tipo di tiro: Conoscenza della gamma dei tiri  sfruttare la tecnica migliore o scelta del tempo o equilibrio statico (equilibrio di base); dinamico (capacità di mantenere l’equilibrio durante movimento) o coordinazione o convinzione Caratteristiche del tiro:  Tiro diretto: ha come obbiettivo immediato il centro del canestro  tiri di media e lunga distanza  Tiro indiretto: impatta sul tabellone all’interno del rettangolino  tiri diagonale La caratteristica principale del tiro è la parabola, che dev’essere alta e morbida.  Punto di osservazione o di mira  Scelta del tiro indiretto o indiretto;  Direzione;  Altezza della parabola;  Rotazione della palla. Tiro in sospensione: avviene nell’attimo in cui il giocatore è al punto morto dell’elevazione Tiro in corsa  terzo tempo L’insegnamento di questo tiro richiede particolare cura e senso didattico: si deve iniziare con il giocatore sotto canestro, piedi a terra e palla alta, che si esercita al tiro diretto e con impatto; successivamente lo si allontana di un passo e gli si fa eseguire il passo e tiro; allontanandosi di un altro passo, eseguirà due passi e tiro; a questo punto si può cominciare ad effettuargli passaggi consegnati, mentre lui dovrà coordinare la ricezione sul passo giusto (meglio fissare il numero di passi totali); poi si effettueranno passaggi veri e propri, facendogli accelerare progressivamente la corsa; in fine si passa a fargli eseguire un palleggio, due passi e tiro; due palleggi, più palleggi, etc. La didattica di tutti i tiri prevede una progressione di questo genere; questo metodo permette di meccanizzare il movimento, evitando i difetti derivati dallo sforzo, dalla disabitudine e dalla scoordinazione. Tipi tiri: sottomano, rovesciato, uncino o gancio, tap-in, libero

1 CONTRO 1 IN ATTACCO (1c1) Per giocare 1c1 in attacco è determinante saper fare bene: 1. smarcamento: effettuando dei movimenti combinati di cambi di direzione e velocità come i movimenti: a “V”, a “U” (chiamare la palla, fare vedere le dieci dita), ad “autoblocco”, taglio, tagliafuori frontale e dorsale…e la loro scelta è dettata dalla situazione di gioco. 2. Ricezione 3. tiro 4. palleggio (partenza in palleggio) 5. passaggio Ma l’essenziale dell’1c1 è saper leggere la difesa 1vs1 nella pallacanestro integrata Nell’1vs1 offensivo ritroviamo i cinque postulati fondamentali:  Spazio  Tempo  Autonomia  Collaborazione  Equilibrio CONTROPIEDE da pagina 40 a 46 E' il modo più rapido per condurre la palla nel canestro avversario, ma proprio la ristretezza di tempo, la vastità di campo da coprire, l'alta velocità di manovra, rendono non sempre facile la sua realizzazione pratica. Nasce:     

Da rimbalzo difensivo; Da una palla intercettata; Da un canestro subito; Da una palla a due; Da una rimessa laterale.

Condizione essenziale perchè il contropiede possa essere considerato tale è che si giunga alla fase conclusiva in soprannumero rispetto gli avversari (contropiede primario). Gli elementi del contropiede sono: a. tagliafuori; b. rimbalzo; c. prese di posizione; d. apertura; e. sviluppo; f. conclusione. Contropiede primario: 3 vs 2 Contropiede secondario: 4/5 vs ¾  passaggio da contropiede secondario a 5 vs 5 si chiama transizione offensiva FASI DEL CONTROPIEDE  Rimbalzo: nasce da un corretto uso del tagliafuori  o Sul tiratore  giro dorsale o frontale guardando la palla o Sul giocatore esterno  contatto con avversario o Sul giocatore sul lato debole  scivolamento o Sul giocatore interno  giro o Sul post  spazio per attaccante, ci si mette tra lui e canestro  Apertura: Giocatore che cattura il rimbalzo, mentre ricade deve ruotare corpo e testa verso il lato dell’apertura e tenere la palla in modo da lanciarla nel minor tempo possibilie.  passaggio rapido. Esistono 2 tipi: o Forte pressione sul ricevitore o Forte pressione sul passatore  Conduzione: o Centrale o Laterale In caso di situazione di 2 contro 1, il giocatore senza palla, per scegliere lo spazio in cui posizionarsi, dovrà prendere come riferimento lo spigolo dell’area dei tre secondi. Nel caso in cui il palleggiatore effettui una penetrazione dal fondo, lo spigolo di riferimento sarò quello più vicino al palleggiatore; in caso di penetrazione centrale, quello opposto  Conclusione...


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