Appunti sul romando di Virginia Woolf \"Orlando\" PDF

Title Appunti sul romando di Virginia Woolf \"Orlando\"
Course Letteratura inglese
Institution Sapienza - Università di Roma
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ORLANDO – VIRGINIA WOOLFOpera dedicata all’amante Vita, era una sua biografia mascherata come una storia narrativaCAP ITOL O 1 :Il romanzo inizia con l’introduzione del protagonista, il giovane ragazzo Orlando, il quale fa parte di una famiglia nobile che possiede vaste proprietà che possono essere ...


Description

ORLANDO – VIRGINIA WOOLF Opera dedicata all’amante Vita, era una sua biografia mascherata come una storia narrativa

CAPITOLO 1: Il romanzo inizia con l’introduzione del protagonista, il giovane ragazzo Orlando, il quale fa parte di una famiglia nobile che possiede vaste proprietà che possono essere viste bene dalla collina. Orlando viene descritto come un giovane dalle guance rosse, denti bianchi, naso definito e capelli scuri ed estremamente bello. È un poeta abile nello scrivere drammi, tragedie e sentimenti. La famiglia riceve la visita della Regina, la quale sembra avere un interesse per Orlando, per la sua innocenza e semplicità. Due anni dopo, la Regina lo chiama a corte e lo nomina suo tesoriere, regalandogli un anello. Un giorno di inverno, la regina lo vede baciarsi con un’altra donna e per la rabbia rompe lo specchio. Alla morte della regina, Orlando entra alla corte del Re James I. È indeciso tra tre donne di corte da sposare: Clorinda, Favilla ed Euphrosyne ed alla fine sceglie quest’ultima, poiché la considera la perfetta moglie per un nobile uomo. Durante il Grande Gelo, Orlando viene attratto da una figura che scoprirà essere la principessa russa Sasha con cui inizierà una relazione. Nonostante la scoperta di un possibile tradimento da parte di Sasha, Orlando continua la relazione con lei, fino a quando lei lo lasciò senza dir nulla, lasciandolo lì ad aspettarla. ANALISI: •







Stile molto più complesso, per via del linguaggio, ma soprattutto del contenuto, poiché ci sono pochi veri avvenimenti, poiché il focus è più indirizzato alla vita interiore del personaggio. Vi è una narrazione, ma non è preponderante, è ricco di descrizioni ed incisi, rendendo il ritmo ancora più lento. Dunque, complesso sia dal punto di vista linguistico che struttura letterario; Narratore è omodiegetico, ovvero fa parte della narrazione, non agisce fisicamente nelle scene della narrazione, ma fa parte del mondo del racconto. È un narratore intrusivo, è presente nella storia, poiché commenta, dice cosa pensa. Ciò lo si vede già nella prima frase del capitolo (“HE – FOR THERE could be no doubt of his sex, though the fashion of the time did something to disguise it – “). Egli è il biografo dell’Orlando e non corrisponde all’autore, il narratore racconta la storia e non per forza corrisponde al pensiero dell’autore (“—all these sights, and the garden sounds too, the hammer beating, the wood chopping, began that riot and confusion of the passions and emotions which every good biographer detests. But to continue— “diversamente dal pensiero della Woolf). Il narratore è anche consapevole di star narrando una storia, in quanto ci sono chiari riferimenti metatestuali (testo che rimanda a se stesso), quando è lui/lei stesso che dice al lettore di star raccontando una storia (“the thought is to well known to be worth writing out”, “But,alas, that these catalogues of youthful beauty cannot end without mentioning forehead and eyes”); Apparentemente il romanzo sembra essere incoerente con il pensiero dell ’autrice, poiché propone trame sull’amore che vennero da lei stessa criticate. In realtà, la scrittrice non fa altro che usare l’ironia, torna alle forme classiche tanto criticate con la consapevolezza che queste tecniche non sono adatte a raccontare la realtà e con cinico distacco ne fa una parodia, ovvero prende in giro il romanzo tradizionale, partendo proprio dal narratore. Infatti, nei romanzi vittoriani, il narratore era onnisciente e spesso interagiva con il lettore e lo facevano per educare. Virginia Woolf ribalta anche il genere testuale, dal titolo dell’opera ci si aspetta una biografia, dunque qualcosa di realistico, ma in realtà è tutt’altro che reale; Orlando è l’allegoria, metafora in forma narrativa, della storia letteraria inglese. Infatti, quando Orlando scrive, i suoi personaggi sono elementi astratti personificati come Vizio, Miseria e Crimine. La Woolf sta facendo riferimento al morality play, cioè una forma del teatro mediale nella quale i vizi e virtù erano incarnati in personaggi. Il morality play erano un’allegoria della lotta tra il bene ed il male. Dunque, Orlando è l’allegoria della storia letteraria in inglese ed essendo alle prime armi della scrittura, scrive di questi personaggi astratti come accadde nel primo teatro inglese;



Interessante notare come ad un tratto, Orlando si ferma a scrivere e guarda un cespuglio. Crede che il verde in natura ed il verde nella letteratura siano due cose differenti, cioè evidenzia l’idea dell’incapacità dell’arte di descrivere a parole la natura;



Altro elemento tipico della letteratura dei modernisti presente nel capitolo è l’idea del tempo che è soggettivo. Il tempo perde valore ed è soggettivo, si basa sulla percezione del personaggio. Ciò lo si può notare quando Orlando si sdraia in collina sotto la quercia ed inizia una descrizione poetica degli elementi del mondo esterno che vanno ad influenzare il protagonista, si descrivono le percezioni e le sensazioni del protagonista. Tale descrizione fa dilatare il tempo ed è come se il tempo si sia fermato. La Woolf gioca con il tempo, a volte lo fa dilatare ed altre volte fa salti temporali enormi, come quando passarono due anni quando Orlando venne chiamato a corte;



Interessante notare come ci siano due descrizioni simmetriche: da una parte troviamo la descrizione della Regina con focalizzazione interna di Orlando, il quale non osa alzare la testa e si limita a descrivere la mano di essa, dall’altra vi è la descrizione di Orlando dal punto di vista della Regina. In questo caso il narratore è modernista, in quanto entrambe le descrizioni sono fortemente individuali e personali, sono ricche di frammentazioni di pensieri, per esempio quando la Regina descrive la testa di Orlando troviamo frammenti dei suoi pensieri dei fischi delle orecchie che le ricordano i cannoni, oppure del sangue, si tratta quasi come del correlativo oggettivo, ovvero un insieme di frammenti di pensieri che non vengono spiegati, bensì è il lettore stesso che deve interpretare il tutto. Non c’è più il contatto diretto tra autore e lettore; La prima volta che incontrò Sasha, inizialmente non si capì il sesso della figura, in quanto indossava una



tunica, un abito che faceva da filtro e che impediva all’identità personale di palesarsi all’esterno. Ci troviamo in un’epoca dove anche gli uomini indossavano abiti sontuosi e pieni di decorazioni. Nonostante, Orlando non conoscesse il sesso della persona, ne era comunque attratto. Ciò dimostra come l’attrazione fisica sia indipendente dal sesso.

CAPITOLO 2: Orlando viene esiliato dalla corte. Dopo essere rimasto per giorni a letto, un giorno si sveglia ma è come se si fosse dimenticato il passato, vive in uno stato di solito e di depressione, ma solo la sua passione per la letteratura lo aiuta a superare questo periodo. Orlando decide di dedicarsi alla poesia, ma scopre che è particolarmente difficile scrivere, perciò si avvale dell’aiuto del critico letterario e scrittore Nick Greene, il quale afferma che è difficile pubblicare poesia ed è convinto che il periodo di gloria della letteratura inglese sia finita, affermando che troppi poeti scrivono per guadagnare, piuttosto che perché ambiscono alla Gloria. Orlando sembra avere pensieri contraddittori verso il critico, a volte gli piace ed altre volte prova solo pietà. Greene torna alla pensione, dove scrive una satira palesemente su Orlando, il quale stanco dell’amore, delle donne ed anche della letteratura brucia tutte le sue opere tranne l’opera “The Oak Tree”, romanzo incompiuto ed iniziato da giovane. Sono passati anni ed ormai Orlando ha 30 anni, ammette di essersi offeso da Greene e si promette che scriverà per sé stesso e non per gli altri. Dopo aver curato la propria proprietà, un giorno Orlando vede una giovane e ne rimane attratto, ma per paura decide di lasciare il paese, diventando ambasciatore di Costantinopoli. ANALISI •

Nonostante la Woolf riprende le convenzioni del romanzo classico, l’autrice lo fa con ironia. Infatti, il capitolo inizia il biografo che riflette sul suo compito, affermando che il lavoro del biografo è di procedere con metodo e raccontare gli eventi della vita e nelle indelebili orme della verità, tutto l’opposto del pensiero della Woolf, la quale vedeva la vita come un alone, quindi qualcosa di impreciso, perciò è chiaro che la Woolf si stia prendendo in giro delle convenzioni del romanzo classico;



Sono presenti tecniche narrative del Modernismo, come le dilatazioni del tempo che avvengono spesso sotto la quercia della collina. Qui sembra che il tempo sia del tutto una dimensione soggettiva, alcune volte sembra che siano passate giornate ed anni, oppure i secondi sembrano infiniti. Nella vita reale siamo consapevoli che in alcuni casi il tempo ci sembra passare velocemente ed altre volte lentamente, abbiamo una percezione soggettiva del tempo. L’obiettivo dei modernisti è proprio quello di scrivere della realtà così come la











percepiamo, ma per noi lettori seguire i loro pensieri diventa difficile, perché siamo abituati al narratore che mette in ordine, che segue uno schema narrativo. La vita non è un insieme di fatti ordinati, non è costruita su schemi rigidi, perciò secondo i Modernisti anche il romanzo non deve avere una trama perché renderebbe il romanzo irrealistico, in quanto come già detto prima nella vita non vi è una trama (Ulisse di Joyce, Mrs Dalloway della Woolf). Il narratore ammette che l’esperienza del tempo è soggettiva; Il personaggio di Nick Greene serve alla Woolf per fare una satira e critica al tradizionale critico letterario, il quale non fa altro che criticare tutti, provando un certo piacere (“the more he denounced his own time, the more he complacement he became”), mentre Orlando è l’allegoria del tipico artista, il quale è sempre alla ricerca dell’approvazione di qualcuno; Solo un lettore consapevole del pensiero dell’autrice, può capire che il romanzo è costruito sull’ironia. Quando il narratore si intromette nella storia commentando, questi suoi pensieri non corrispondono a quelli dell’autrice, ma è probabile che questa ironia non sia stata colta dal gran pubblico che invece la prese sul serio; Torna il tema dell’impossibilità di descrivere la realtà così com’è, cioè non basta dire che il cielo è blu e il prato è verde, c’è qualcosa di più profondo. La realtà non è così facilmente descrivibile, come ci fecero intendere i Realisti ; Le 365 stanze arredate da Orlando sono un riferimento all’opera Knole and the Sackvilles” dell’amante Vita Sackeville, ovvero la storia della famiglia e dove si accennò che il palazzo dove crebbe Vita era composto da 365 stanze. Può essere anche un riferimento al numero dei giorni dell’anno; Sono passati ormai anni, ma Orlando è ancora un ragazzo giovane.

CAPITOLO 3: Viene descritto la routine di Orlando come ambasciatore di Costantinopoli, benché gli piaccia l’esoticità della città, non fa amicizia e desidera andare in montagna a leggere la sua poesia. Riceve gli onori dal Re Charles dandogli un ducato. Una sera, Orlando organizza una grande festa che viene descritta dal narratore mediante le lettere degli invitati che scrivono dei dettagli della festa. Successivamente, Orlando si addormenta nuovamente per sette giorni, durante i quali: i domestici trovano una licenza di matrimonio con una ballerina, Rosina Pepita; vi è un’insurrezione dei Turchi che, pensando fosse morto, gli rubano i vestiti; dalla camera entrano la personificazione della Castità, Purità e la Modestia per poi andare via. Orlando si sveglia nudo ed è donna. Orlando non mostra alcun problema ed è sempre lo stesso. Lascia Costantinopoli e si unisce ad un gruppo di gitani, dove inizialmente si era inserita con tranquillità, ma con il tempo si rende conto della differenza tra lei ed i gitani. Decide di tornare in Inghilterra. ANALISI •



La solita ironia della Woolf viene percepita già all’inizio del capitolo, ovvero quando il narratore afferma di dover ricorre all’immaginazione, per via della presenza di tanti buchi nella storia. L’ironia della Woolf sorpassa il narratore, il quale non la percepisce, ma anzi è addirittura serio in ciò che dice, è un’ironia extradiegetica tra l’autrice ed il lettore, i quali sono consapevoli che si tratta di un romanzo, quindi basato sulla fantasia, mentre il narratore è convinto di essere un biografo; La descrizione della routine precisa da ambasciatore di Costantinopoli di Orlando può essere interpretata come l’ironia di tentare di dare un ordine alla propria vita, mettere dei confini ben definiti e precisi, dare una trama alla vita, quando in realtà secondo la Woolf la vita reale non è così ordinata;



Un'altra tecnica narrativa modernista presente nel capitolo è la frammentazione. Quando si racconta della serata organizzata di Orlando, i dettagli della festa vengono narrati mediante l’utilizzo di diverse fonti, documenti e diari di personaggi differenti. Si tratta proprio di un collage di frammenti, c’è una storia dentro la storia. Inoltre, l’espediente delle lettere bruciacchiate che mancano di determinati dettagli, permette alla Woolf di utilizzare proprio la tecnica stilistica della frammentazione in maniera coerente alla narrazione. Questa tecnica serve per evidenziare come la realtà effettiva ed oggettiva difficilmente è ricostruibile;



Nella scena precedente al cambio di sesso di Orlando, il narratore stesso abbandona il realismo, in quanto si rende conto che è qualcosa che non può essere raccontato in maniera realistica. Si abbandona il Realismo,





per favorire una narrazione allegorica con le tre personificazioni d ella Purità, Modestia e Castità che vogliono scacciare la Verità. Queste personificazioni dei valori della società vittoriana cercano di cacciare via la verità, ovvero che i ruoli uomo e donna non sono così distinti, poiché ognuno di noi abbiamo elementi di uomo e donna. Orlando si sveglia dal sentire urlare la parola Verità e si scopre che lui è donna. Interessante nella scena, il narratore ed il lettore sono messi alla stessa altezza, in quanto ci si immagina che Orlando stia in piedi davanti a noi (“He stood up righ in complete nakedness before us ”, “he was a woman”). Si utilizza il verbo “to confess”, come se si stesse svelando un crimine, una colpa che si ignorava dal principio. La transizione non ha sconvolto Orlando ed il narratore ci tiene a precisare che il cambiamento non ha cambiato l’identità di Orlando. Dunque, la fluidità di genere non va a cambiare l’identità di una persona Interessante notare anche come il narratore stia usando il pronome neutro di “they”, oggi molto spesso per indicare persone non binarie; Orlando sotto un fico ha una visione e vede la sua casa in Inghilterra.

CAPITOLO 4 Orlando compra degli abiti da donna e solo quando è in nave medita sul cambiamento di sesso. Inizia a pensare alla sua transizione, quando indossa la gonna e quando le viene offerto un parasole. Inizia a scoprire che essere donna implica comportarsi in un determinato modo, capisce che dovrà rinunciare a tanti vantaggi che prima aveva quando era uomo. Si rende conto di questa differenza dall’abbigliamento, poiché gli abiti che sta indossando sono ingombranti e la limiteranno. Tornata a Londra, non le vengono riconosciuti i beni, le viene contestato di essere morto e quindi non può avere le proprietà, le viene contesta di essere donna, la quale non poteva avere le proprietà. Una volta tornata a casa, i domestici non la riconoscono subito. Riprende a scrivere l’unica opera “The Oak Tree”, Orlando incontra l’arciduchessa Harriet, ma si scopre che è un uomo, l’arciduca Harry, il quale si dichiara ad Orlando. Inizia una relazione con Harry, ma Orlando si annoia e con l’intento di farsi lasciare, bara spudoratamente ad un gioco. Secondo il narratore, Orlando sta iniziando ad acquisire attributi femminili, tutti ciò che sappiamo sono stereotipi costruiti sul genere femminile. Orlando partecipa ad incontri con persone importanti, nobili e conosciuti e tra questi inizia a frequentare poeti famosi che stima, come il poeta Pope, ma quando lo conosce ne rimane delusa. Stufa dell’alta borghesia, decide di frequentare luoghi di basso rango, indossando abiti da giovane uomo. Incontra una prostituta Nell, la quale scopre che Orlando è una donna e le racconta della sua vita. Il capitolo finisce sempre metaforicamente. Orlando vede queste nuvole minacciose. Il Settecento era finito ed inizia l’Ottocento. ANALISI • •

Ci troviamo agli inizi del Settecento; Orlando si rende conto effettivamente di essere una donna solo con l’abbigliamento. Si rende conto di essere limitata, a partire dagli abiti che indossa, poiché non le permettono un movimento libero. Inoltre, inizia ad avere una percezione negativa degli uomini;



Viene nuovamente sottolineato come il passaggio dal sesso all’altra non implichi un cambiamento di identità, in quanto Orlando quando arriva a casa sua, i servitori lo riconoscono e lo accolgono; Orlando è sempre l’allegoria della storia letteraria inglese, perciò quando afferma di essere cambiato, anche la letteratura inglese è cambiata; Quando il narratore interviene, dicendo che Orlando si sta effettivamente comportando da donna , ci fa pensare che il narratore sia uomo, in quanto si tratta di una visione molto superficiale della donna. Si può ipotizzare che il cambio di sesso sia avvenuto anche nel narratore, poiché nella prima parte si enfatizza in maniera positiva quei tratti femminili di Orlando quando era uomo, mentre dopo la transizione a donna, il narratore sembra avere una visione stereotipata della donna;

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Dunque, appare chiaro che anche per la Woolf l’abbigliamento è un elemento di forte identità anche sessuale ma al tempo stesso può dissimulare. Quando il narratore parla dell’abbigliamento, sembra che sia la Woolf a parlare, poiché si parla della differenza di sesso che è un concetto più profondo, sottolineando come il cambiamento di genere Orlando ha implicato il cambiamento di abbigliamento e di sesso femminile (“It was a change in Orlando herself that dictated her choice of a woman’s dress and of a woman’s sex”). Si mette a



paragone l’abbigliamento ed il sesso, ovvero come l’abbigliamento, il sesso biologico può svelare oppure dissimulare la propria interiorità; Orlando si rende conto di come gli argomenti delle classi alte e di personaggi illustri, artisti e poeti, siano molto limitate e le paragona ai discorsi fatti con le prostitute più affascinanti, autentici e veri. Si tratta di una critica alla società, ma anche un modo per sottolineare nuovamente quella ricerca alle modalità di scrivere la realtà.

CAPITOLO 5: L’Ottocento inizia con un clima particolarmente nuvoloso e buio. Riprende a scrivere l’opera “The Oak Tree”, ma mentre scrive sente un formicolio al dito ed inizia a vedere anelli nuziali ovunque e si sente oppressa da questa necessità di sposarsi, ma alla fine si sposa con questo marinaio che chiama Shell. Entrambi si innamorano e si capiscono. Orlando si trova compresa e capita dal marito. Orlando riceva una lettera della regina, la quale le riconosce tutti i possedimenti. Il capitolo finisce con Shell che parte. ANALISI •

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L’umidità è la metafora di una società inglese che sta cambiando, ovvero della società vittoriana che è sempre più limitata, perciò le persone sono costrette a fare tutto di nascosto. Queste limitazioni si vedono anche nell’abbigliamento delle donne, le quale vengono vestite di tante e tante gonne e limitate dalla crinolina, accessorio molto ingombrate e spesso faceva interrompere la gravidanza di tante donne; La scena dell’anello è una chiara denuncia alla società vittoriana, durante la quale la donna non aveva un’identità se non quando si sposa; Orlando si sente oppressa sia dal contesto sociale dell’epoca e sia dall’abbigliamento. La crinolina con tutti quei tessuti no...


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