Arte oratoria PDF

Title Arte oratoria
Course Latino
Institution Liceo (Italia)
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Riassunto sull'arte oratoria...


Description

Arte oratoria -

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arte del palare bene in pubblico nasce in ambito politico  oratoria politica tribunale  oratoria giudiziaria oggi: oratoria scuola/lavoro detta anche eloquenza, in quanto loquor di latino significa parlare una persona è loquace se parla tanto un discorso È eloquente, se si ha parlato bene ha i suoi origini in antica Grecia, dove Lisia e Demostene sono i principali oratori di Atene.  luogo di recitare: Bouleutorion (luogo dove c’erano le assemblee dei cittadini anche a Roma c’era l’arte oratoria con Cicerone come principale oratore, il cui luogo di recitare era il foro, il luogo in cui avvenivano unioni cittadine e anche i processi ancora oggi è importante di saper parlare (Martin Luther King, Obama, Kennedy) nasce in Grecia tra il V e IV sec. a.C., perché siccome in Atene c’era una democrazia diretta, si ha parlato tanto in pubblico Lisia  ambito giudiziario Demostene  ambito politico Cicerone ha preso spunto di questi due oratori greci L’arte oratoria è anche la capacità di gestire in modo diretto e guardare in modo adeguato e coretto il pubblico  GESTUALITÀ (importante è guardare il pubblico, fare delle pause)

Cicerone - ritenuto come manipolatore del cuore - Quintiliano (scrittore latino) ha detto che Cicerone aveva la capacità di commuovere il popolo - Cum+muovere = portare con se (persuadere) - ha fissato delle diverse regole fondamentali per essere un buon oratore  è stato anche un teorico dell’oratoria, in quanto ha scritto dei libri - Catalinarie e Filippiche sono degli esempi di gruppi di orazioni Caratteristiche di un buon oratore - Usare la voce  modulare la tonalità - Gestire il portamento  non muoversi troppo, addome contratto, spalle ben poggiate - Dominare la timidezza  non fissare solo un punto, esercitarsi di sapere che si sa le cose; deve rilassarsi Ha detto: Vir bonus dicendi peritus - il perfetto oratore è il cittadino dotato di alte qualità morali, capace di parlare - peritus + gerundio = capace di

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vir = cittadino aristocratico bonus = perfetto, dotato di alte qualità morali

BIOGRAFIA: - Cicerone è assieme a Cesare la figura più rappresentativa del I sec. a.C. - I sec. a.C.  età delle guerre civili tra Pompeo vs Cesare, Ottaviano vs. Antonio - Come scrisse Cornelio Nepote, quella di Cicerone è una historia contexta eorum temporum, cioè una storia intrecciata profondamente al tempo vissuto. - Il tempo vissuto da Cicerone è quello della crisi della repubblica e del travagliato passaggio all’impero, con molte guerre civili - Catullo e Cicerone si odiavano, perché per esempio Cicerona ha detto “sei un poeta novus”, che non è inteso molto simpatico Nascita: - 106 a.C. a Arpino, che è una città nel basso Lazio, confinante alla Campania) Estrazione sociale: - ha una famiglia agiata equestre, nessuno della quale ha avuto una carriera politica - Cicerone è stato considerato come HOMO NOVO, in quanto lui era il primo della sua famiglia ad iniziare una carriera politica - Cicerone ha svolto la sua politica nella frazione degli OPTIMATES, che è il partito dei nobili, alla quale appartenevano soprattutto patrizi - Patrizi  patres (padri erano persone nobili e importanti) - A questo tempo c’era anche il partito POPULARES, al quale appartenevano i plebei (cavallieri,borghesi,persone ricche e benestanti, che non hanno partecipato alla vita pubblica),che avevano come loro rappresentante Cesare Formazione culturale: - ha subito la migliore formazione politica, in quanto deriva da una famiglia ricca, che glielo ha permesso - studi di grammatica, retorica, letteratura e giurisprudenza (Rechtswissenschaft) - 79-77 a. C.  ha fatto anche un soggiorno studio in Grecia a Atene), per perfezionare i suoi studi, dove gli è stato possibile di studiare l’oratoria greca e di prendere spunto da Lisia e Demostene Esordio professionale: - Cicerone ha iniziato a lavorare come avvocato nel 81 a.C., ottenendo una vittoria contro Ortensio Ortalo, il più famoso legale del tempo Cursus honorum - insieme delle cariche = carriera politica - Cicerone esordì come uomo politico nel 75 a.C. con la carica di questore in Sicilia, la prima provincia romana

La causa contro Verre: - durante la questura in Sicilia, Cicerone affrontò una delle prime “class action” della storia, cioè una azione comune, che un gruppo di cittadini compie contro un unico soggetto. - I Siciliani gli affidarono la causa contro Verre, il propretore in Sicilia, che li aveva vessati (schikaniert) con soprusi e malversazioni - Cicerone vinse la causa pronunciando le sue famose Orationes in Verrem Orationes in Verrem - in + Akk  contro - orazioni contro - carico molto rischioso - vince la prima “class action” contro Verre - Verre è stato condannato per concussione (Amtsmissbrauch)  Abuso della propria posizione per ottenere un vantaggio politico e economico  Tradimento del codice etico della propria professione - Cicerone dimostra che Verre ha fatto un reato, perché politici devono agire per il bene pubblico - Siciliani si sono visti abusati da Verre e hanno perso la fiducia a Roma, poiché si rapportano male - Siccome Cicerone riesce a provare la concussione, nelle leggi romane viene aggiunta una legge contro la concussione - Questa vittoria spinge in su la carriera politica ciceroniana La pretura - nel 66 a.C. svolge la carica di pretore e pronuncia l’orazione pro manilia, a favore del conferimento a Gneo Pompeo dell’incarico di comandante straordinario in Oriente, nella guerra contro il re Mitridate - Gneo Pompeo o Fa parte del partito optimates o Politico importante o Oppositore e nemico di Cesare o Chiede di avere il commando orientale per poter combattere il re Mitridate, così viene scritta dal senato la legge manilia o Cicerone e Pompeo appartenevano allo stesso partito e la lex manilia è a favore di questo incarico per Pompeo e Cicerone lo difendeva o “Pro Manilia” è la prima grande orazione politica Il consolato - nel 63 a.C. Cicerone ottiene il consolato durante il quale sventra (aufkommen) la congiura dell’aristocratico Lucio Sergio Catilina, accusato di coler fare un colpo di stato.

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Cicerone, scoperto la congiura, la denuncia in Senato e lo dichiara come nemico dello stato Consolato o Massima carica politica o Oggni anno venivano scelti due consoli, che avevano il compito di eseguire le leggi fatte dal senato Congiura: o Mira a prendere il potere o È un colpo di stato, che è stata pianificata ma mai avvenuta Catilina viene accusato e poi condannato a morte

LE CATALINARIE - oraziones in Catalinam - è il nome con cui si indicano le quattro orazioni pronunciate da Cicero in Senate per denunciare la congiura di Catilina:  I  pronunciata l’8 novembre del 63 a.C. costrinse Catilina alla fuga da Roma  II  pronunciata il 9 novembre, annuncia la fuga di Catilina da Roma  III  pronunciata il 3 dicembre, denuncia gli intrighi dei seguaci di Catilina  IV  pronunciata il 5 dicembre, giustifica la condanna a morte di Catilina e dei suoi seguaci. La condanna a morte era stata osteggiata da Cesare - In queste orazioni dà prova : 1. Della sua bravura retorica 2. Della sua fiducia nelle istituzioni repubblicane 3. Della sua fedeltà al partito conservatore degli optimates Tuttavia quest’azione di sventramento (abriss) della congiura sarà l’ultima grande azione politica - Contiene orazioni giudiziarie  parte dall’accusa e cerca di smontare le accuse contro se stesso - Orazioni politiche  ricostruzione dei fatti e demolisce l’avversario politico - Si pensava che Cesare avesse finanziato la congiura, ma non è mai stato dimostrato - Cesare porta avanti il processo e dice che non si può condannare Catilina senza giusto processo. Se c’è un pericolo pubblico così grave, si può rinunciare al processo - Cicerone invece ha detto, che si può condannare a morte un nemico di stato senza giusto processo, se quello è un pericolo pubblico - Senza giusto processo vuol dire che non è stato mai giudicato da un tribunale - La repressione della congiura di Catilina merita a Cicerone l’appellativo di pater patriae, cioè padre della patria  era un appellativo per quelli che hanno difeso e salvato lo stato L’esilio

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nel 60 a.C. con il I triumvirato la situazione politica romana cambia e Cicerone viene messo in disparte. Nel 58 a.C. è costretto all’esilio per una legge che punisce coloro che hanno condannato a morte cittadini romani senza giusto processo, come fece Cicerone con Catilina Cesare, Clodio, Crasso  l’hanno mandato in esilio

Il ritorno - nel 57 a.C. su intercessione (Fürsprache) di Pompeo, Cicerone trona a Roma, dove ingaggia (anheuern) una feroce (wild) battaglia politica contro il tribuno delle plebe, Publio Clodio, accusato da Cicerone per condotta immorale  anche Clodia ; andati contro il mos maiorum - ha cercato di vendicarsi - Clodio o Nemico di Cicerone, perché appartiene ai populares e così era un avversario politico o Ucciso nel 52 a.C.  fatto gravissimo, perché era tribuno e quelli non potevano essere toccati e vulnerati o Si pensa che l’avesse ucciso l’aristocratico Milone, che viene però difeso da Cicerone - In difesa di Milone, Cicerone scrive l’oratoria PRO MILONE - Lui lo difende, perché pensa che ha avuto ragione di ucciderlo, in quanto era un’azione compiuta per il bene pubblico, perché Clodio aveva una condotta immorale

Populares ( contro la repubblica, ma per un impero)

Optimates (per la repubblica)

Cesare Crasso

Pompeo Cicerone  vorebbe che la res publica resta; difende una struttura statale che stava per crollare

Clodio Marco Antonio

CESARE - nel 60 a.C. Cesare stipulò con Crasso e Pompeo il I triumvirato, che è un accordo fra di loro, il quale contiene che Cesare ottiene il proconsulato di Gallia, Pompeo rimane a Roma come console e Crasso riceve parti nell’Oriente - la Gallia è stata considerate incivile e barbara - fa per 5 anni guerra in Gallia, perché la vuole intraprendere e riportarla sotto potere di Roma

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obbiettivo: 1. bisogno di esercito che stesse sotto il suo commando assoluto 2. vendicarsi, in quanto la Gallia era il più grande nemico, in quanto è riuscito a penetrare in Italia fino a Roma nel 51 a.C. Gallia diventa una provincia romane Cesare vuole rientrare a Roma triumfando con il suo esercito Siccome ha passato il fiume Rubicone con l’esercito, è visto come nemico dello stato, in quanto il senato ha deciso che nessun esercito armato può oltrepassare il fiume Rubicone

Guerra civile - Pompeo vs. Cesare - Quando nel 49-48 a.C. scippia la guerra civile, Cicerone si schiera della parte degli optimates e di Pompeo, la cui sconfitta determina il ritiro di Cicerone dalla vita politica. - Era considerato anche uno scontro familiare, in quanto Cesare ha sposato la figlia di Pompeo - Battaglia di Filippi - Guerra civile più violenta - Pompeo prima fugge in Grecia, poi ritorna e poi fugge nuovamente in Grecia, dove viene sconfitto - Cesare vince nella battaglia di Farsalo (Pharsalus) in Grecia - Cesare sconfitto Pompeo -

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Porta con se Cleopatra, la regina d’Egitto Inizia una congiura contro Cesare, in quanto mostrava che anche lui mirava essere un re La guerra civili si conluse con la morte di Pompeo e la sconfitta dell’esercito Nel 45 a.C. Cesare diviene dittatore a vita Dittatore: o Carica data dagli uomini di uno stato a un senatore nel momenti di grande pericolo per lo stato Sua dittatura viene vista come la sua propria condanna, in quanto si forma una congiura contro di lui Viene ucciso dai repubblicano Cassio e Bruto alle Ide di Marzo (15 marzo 44 a.C.) Cassio e Bruto o Hanno difeso la res pubblica o Hanno sperato che se uccidono Cesare, la res pubblica torna a essere forte come prima, invece si riapre un’altra guerra civile CICERONE o Diviene capo politico degli optimates o Favorisce la congiura di Bruto e Cassio

o È per la morte di Cesare -

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Prima Marc Antonio e Ottaviano fanno un’alleanza per vendicare Cesare e uccidere Cassio e Bruto Altra guerra a causa dello scontro tra Marc Antonio e Ottiviano, che vogliono salire entrambi al trono di Cesare Marc Antonio o Braccio destro di Cesare o Pronunciazione dell’orazione funebre, dove dice che il potere sta a lui o Come successore di Cesare Ottaviano o Nipote di Cesare Cicerone pronuncia una serie di orazioni: LE FILIPPICHE  In difesa della res pubblica romana Morto Cesare, nella congiura delle Idi di Marzo, Cicerone si schiera a favore dei congiurati e contro Antonio, che è stato accusato di voler seguire le orme di Cesare. Pronuncia contro Antonio le Filippiche, in ricordo alle orazioni pronunciate da Demostene contro Filippo il Macedone, in difesa della libertà greca

Demostene (libertà di Atene)

Filippo Vs

Cicerone

M. Antonio  accusato di voler prendere la libertà, in quanto vuole essere un tiranno

(libertà di Roma) Repubblicani Cicerone Bruto Cassio -

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Dittatori Cesare M. Antonio

Nel 43 a.C., dopo essersi attratto l’ira di Antonio per le Filippiche, Cicerone viene inserito nella liste dei proscritti  Inventata da Silia e utilizzata da M. Antonio  Annuncia i nemici di stato di Roma Cicerone cerca di fuggire da Roma per raggiungere in Grecia i congiurati, Bruto e Cassio, e combattere con loro Raggiunge la città Formia in Lazio, dove però di notte viene ucciso dai sicari di Antonio La sua testa mozzata verrà esposta al foro romano, dove Cicerone aveva pronunciato le sue celebri orazioni  era la punizione per essere oratere M. Antonio vuole proclamare, che nessuno può andare contro di lui Si vendica dei cesaricidi Bruto e Cassio nella battaglia di Filippi

Cicerone e Cesare sono nemici perché dopo la congiura di Catilina, Cicerone è per la condanna a morte di Catilina, mentre Cesare dice che non si può uccidere una persona senza giusto processo Battaglie importanti: 48 a.C.  battaglia di Farsalo  Pompeo ucciso 42 a.C.  battaglia di Filippi  ucciso i cesaricidi 31 a.C.  battaglia di Azio  Ottaviano sconfigge M. Antonio; repubblica si chiude CICERONE - personalità poliedrica/sfaccettata - egli è stato: 1. uomo politico e sostenitore della res pubblica 2. oratore (politico, giudiziario) e avvocato 3. teorico dell’arte retorica della letteratura  scritto linri 4. filosofo divulgatore del pensiero greco (diffuso la filosofia greca) 5. scrittore raffinato e versatile, capace di sperimentarsi in più generi letterari 6. Padre affettuoso e amico devoto, come testimonia il suo splendido epistolario, il più ricco del mondo antico  è padre di TULLIA  amico di ATTICO  scrittore di epistole  Epistulae ad Atticum  Apistulae ad familiares (ad Tulliam) -

Ci ha lasciato o Oratorie o Epistolario o Trattati teorici dell’arte retorica

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L’ideale uomo politico  la figura del buon politico è inscindibile da quella del buon oratore o definisce il politico come : vir bonus dicendi peritus 1. vir bonus= buon cittadino, difensore delle istituzioni repubblicane, sintesi di tuttel le qualità morali che rientrano nel patrimonio morale degli antichi (mos maiorum) 2. dicendi peritus= buon oratore, esperto nell’arte della parola, capace di parlare in pubblico e di convincere i propri uditori delle proprie tesi  per difendere il bene pubblico

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L’oratore ideale

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o Il percorso che ciascun uomo deve compiere per diventare un buon oratore, Cicerone lo traccia in tre opere che costituiscono una trilogia:  De oratore: trattato in tre libri sull’arte oratoria, scritto sotto forma di dialogo  Brutus: breve storia della cultura dell’eloquenza o Trattato sotto forma di dialogo, in cui è tracciato un quadro della storia dell’eloquenza. Emerge l’idea che un oratore deve avere un’ottima cultura  Orator: trattato in due parte o Nella prima sono tracciati i caratteri ideali dell’oratore; nella seconda le caratteristiche di un discorso ideale I compiti dell’oratore: o Probare  addurre argomenti validi a sostegno di una definizione  capacità logica di poter dimostrare le opinioni o delectare  suscitare piacevoli sensazioni dell’uditore tramite una forma curate o non annoiare o cambiamento della voce o interessante o battute o frasi chiudenti o validità dell’argomento o musicalità delle frasi o discorso che sia curato o flectere  muovere alla persuasione mediante la forza del pathos  persuasione = capacità di convincere il pubblico  pathos = o passione o partecipazione emotiva o oratore deve essere empatico

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Per Cicerone il buon oratore è colui che sa assolvere a questi compiti in base alle diverse situazioni (politiche, giudiziarie) che si trova di fronte.  A seconda dei contesti deve saper mescolare questi tre compiti

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Cicerone filosofo Dal punto di vista filosofico, Cicerone è stato un eclettico, in quanto non ha un unico pensiero, ma attinge molti e prende diverse teorie e li mescole per perfezionare e prendere le cose più importanti

Platonismo: - IV sec - Tocca diversi campi - Trattato importante: Politeia / La repubblica / De re publico - Cicerone  fatto un’opera in cui si riferisce a Platone e descrive la sue visione del governo perfetto o Secondo lui gli optimates sono i migliori per governare Stoicismo - III sec - Molto diffusa a Roma - Felicità (edoné) si raggiunge adeguandosi al logos (ragione; decide il destino di ciascuno) - Felice è colui che si astiene/supera passioni  Substine et abstine - Stimato da Cicerone  Lo addotta al contesto romano  Vuole che i cittadini rinuncino le loro passioni  Mettere il bene privato in servizio pubblico  Si deve saper bilanciare le ozia e negozia  Uomo non è solo felice di per sé, ma deve esserlo anche come cittadino Epicureismo - filosofia condannata eretica - sei un epicureo  offesa - fondato da Epicuro - problema di felicità o si raggiunge attraverso tre principi di vita  atarassia  assenza di turbamenti  apatia  assenza di passioni  vivere nascosti  uomo deve vivere nascosto dagli altri  NON va bene per Cicerone, in quanto la vita pubblica è molto importante - Per Cicerone: o Fra tutti i sentimenti solo l’amicizia è importante, perché non ha nessun scopo e è un sentimento puro o Trattato: De amicizia  riprende l’amicizia di Epicuro o Amicizia  Come aspetto più nobile L’eredità ciceroniana - Al di là dei giudizi critici, ciò che ai posteri resta di Cicerone sono:

o Un preciso ideale di stile: ottimi pensieri espressi con parole sceltissime o Una visione illimitata della politica come servizio allo stato o La convinzione che la cultura sia essenziale allo sviluppo dell’individuo e dello stato o La definizione del concetto di humanitas: saper essere umani fra gli uomini  Grande insieme etico che include altri importanti concetti  Tutto ciò che riguarda l’uomo nel suo essere/stare con altri uomini  Cicerone ha detto  Homo sum: nihil humanum a me alienum puto  Io sono un uomo e niente di ciò che è umano io lo ritengo alieno. Martin Luther King  “I care” ( mi riguarda) Tutto ciò che riguarda gli uomini riguarda anche me...


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