Burke PDF

Title Burke
Course Filosofia del diritto
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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riassunto su burke...


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EDMUND BURKE. Burke è stato un politico, filosofo e scrittore britannico di origine irlandese, nasce infatti nel 1729 a Dublino e muore nel 1797. Egli scrisse moltissimo, non aveva assunto una posizione di condanna nei confronti della Rivoluzione Americana, al contrario di quanto fece nei confronti della Rivoluzione Francese (1789). A tal proposito scrisse il suo pensiero nell’opera “Riflessioni sulla rivoluzione francese” del 1790. Da ricordare anche il suo celebre “Discorso agli elettori elettori di Bristol” (1774), in cui prese posizioni contro il mandato imperativo, sostenendo che gli elettori di Bristol eleggono rappresentanti politici che dovranno poi occuparsi del bene dell'intero Regno. Le sue elaborazioni conservatrici furono d’ispirazione di moltissimi autori successivi. Thomas Paine, in opposizione è il suo acerrimo rivale, pensatore rivoluzionario. La critica all’innovazione e le istituzioni giuridiche. Burke ritiene ridicola l'idea che istituzione giuridica o politica di una nazione possa essere replicata analogamente in un'altra nazione. Secondo lui infatti, le istituzioni vivono in un contesto di tradizioni, di usanze, di costumi e di credenze ben precise. Il senso normativo che un’istituzione giuridica ha in un contesto non può essere compreso senza che sia considerato questo background. Le istituzioni giuridiche e politiche sono il prodotto di un processo lento, in cui il contesto di una nazione diffonde elementi normativi che poi si fissano in norme. Pertanto gli elementi normativi non sono il prodotto di una volontà deliberata, bensì l'effetto di un accordo implicito nella storia di un popolo. La società di Burke è caratterizzata dall'idea ereditaria e dalla critica delle spirito di innovazione. Infatti Burke ha parole durissime nei confronti dei rivoluzionari francesi, ai quali riserva insulti, essi sembravano volersi sbarazzare della propria storia e ripartire da una tabula rasa in nome di valori astratti come la libertà e l’uguaglianza. Alcuni studiosi vedono in lui un uomo che idealizza il tempo della cavalleria coprendo le terribili diseguaglianze del passato. I manners e la religione. Una parola fondamentale in Burke è manners. I manners di un popolo sono i costumi, le tradizioni e le consuetudini antiche di una nazione. In inglese i manners stanno ad indicare anche le buone maniere, la buona educazione, il galateo. La religione è importante per Burke, egli parla con grande rispetto del Cristianesimo e dei suoi riti. La religione è un importante insieme di credenze condivise che rappresentano il coordinamento delle opinioni dei soggetti all’interno della nazione. Queste credenze condivise sono indispensabili per la fioritura del popolo. Burke afferma che le sue posizioni giocano un ruolo (minore ma) positivo, come la religione (che invece si dichiara in opposizione alle superstizioni). I filosofi si distinguono a volte fra “moralità primaria” e “moralità critica”. La prima permette di chiedersi se un’azione è buona, un’azione è buona, in genere, se è conforme a una norma. Mentre la seconda permette di comprendere se una norma è buona. A Burke importa unicamente la “morale primaria”, quella condivisa. La morale primaria è un aspetto dei manners: quando si costruisce un nuovo canale si controlla prima che la laguna possa accettarlo, si scava e dopo un po’ di tempo si controlla se lo scavo è rimasto. Se questo è stato coperto dalle correnti facendolo sparire significa che la laguna rifiuta il canale. Allo stesso modo se una norma è contraria ai manners di un popolo quella norma non verrà applicata, pertanto perderà di efficacia. Le norme e le istituzioni normative fioriscono in un contesto che le condivide, sono espressioni del contesto stesso, perciò non sono elaborate dalla commissione legislativa. Burke, dunque, è certamente un conservatore, egli afferma che quello che è sempre stato tale deve rimanere. Il cambiamento non è un bene, indebolisce i manners....


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