BURN-OUT Allenatore - riassunto slide PDF

Title BURN-OUT Allenatore - riassunto slide
Author Annalisa D'Ermo
Course Psicologia dello sport
Institution Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
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riassunto slide...


Description

BURN-OUT NELL'ALLENATORE L'ambiente lavorativo presenta degli stressors, tensione per esecuzione delle prestazioni, unterferenze e indifferenze. Invece di sentirsi sotenuti, ci si sente soli e abbandonati. Diversi studi hanno dimostrato che le donne sono più sensibili all'esaurimento emotivo e abbiano punteggi più bassi nella scala della realizzazione personale. Le motivazioni sono: minore esperienza minor tempo a disposizione per gestire lo stress essere troppo idealiste alto livello di attesa età Altri studi valorizzano le variabili ambientali. In alcune interviste, gli allenatori che hanno vissuto una stagione perdente e che lavorano a tempo pieno, hanno dichiarato che sono i fattori ambientali a procurare loro più stress. "Il burn-out è il risultato comulativo di un processo complesso in cui forza e fragilità di diversi aspetti psichici,(struttura della personalità, motivazionali, ansia) sono messi in gioco con diversi fattori ambientali ( ruoli, ricompense, responsabilità,) associati con l'attività di lavoro". Non è tanto il carico di lavoro, quanto l'ambiguità e il conflitto di ruolo che portano in sé elementi di interazione con altri elementi del sistema, per effetto dei quali si sviluppano tensione e non chiarezza. Ambiguità del ruolo e conflitto di ruolo sono predittivi di depersonalizzazione degli allenatori. Altri studi danno parte della responsabilità del burn-out allo stile di leadership: amichevole: punteggio più alto per depersonalizzazione e esaurimento emotivo autoritario: non permette che si istituiscano legami , quindi i punteggi sono più bassi. Predittori individuati da altri studi: perfezionismo, mancanza di assertività, insoddisfazione personale, eccesso di motivazione e/o dedizione. ASSERTIVITà: insieme di capacità assertive, ovvero strumenti di comunicazione e atteggiamento efficaci nell'esercizio di una richiesta. Qualità di conduzione nell'interazione che mi consente di avere il miglior risultato. Comprende: carisma, argomentazione, uso del linguaggio. PROFILO DI PERSONALITà DEL SOGGETTO A RISCHIO persona debole, non assertiva, difficoltà nel definire i limiti della relazione d'aiuto, incapace di avere controllo sulla situazione, in base alla quale reagisce in maniera passiva. Risulta facile il sovraccarico emozionale, presenta elementi di intolleranza e impazienza, quindi prova facilmente sensazioni di frustrazione, impotenza e collera. Difficoltà nell'affrontare gli ostacoli senza impulsi ostili. C'è la probabilità che proietti tali sentimenti sugli "assistiti", trattandoli in modo degradante. Il soggetto ha scarsa fiducia in sé stesso, poco ambizioso, riservato, convenzionale, non ha la determinazione e la sicurezza che servono per raggiungere degli obiettivi che non riesce a stabilire chiaramente. Vive una posizione passiva e dipendente, piuttosto che attiva e autonoma. Basa la ricerca della sicurezza in se stesso sull'opinione altrui, per questo risulta sempre sotto pressione. Quando nella vita del soggetto ci sono poche figure di riferimento e poche figure vicine emotivamente, questa pressione e questa dipendenza dagli altri risulta eccessiva, apparendo più scoraggiato di fronte alle difficoltà, non avverte la sensazione di realizzazione personale e non si sente efficiente nel trattare con gli altri. COMPORTAMENTO PER EVITARE IL BURN-OUT Chiarire i confini del ruolo a sé e agli altri gestire lo stress evitare il coinvolgimento emotivo con obiettivi e atleti deve essere chiara la rappresentazione identitaria (io sono l'allenatore, punto.)

ESONERO = situazione in cui l'allenatore è sollevato dall'incarico, ma ancora sotto contratto, quindi riceve ancora uno stipendio dalla società a cui è legato contrattualmente. Si tratta di una battuta d'arresto che va elaborata. Spesso non si conosce il vero motivo dell'esonero, quindi l'allenatore non ha gli strumenti per elaborare un'autocritica costruttiva e funzionale, ma bisogna sempre cercare di avviare un processo di autoanalisi ponendosi delle domande relative al proprio operato, alla situazione della società, il lavoro e i sentimenti della squadra, eventuali rapporti difficili con staff organizzativo, tecnico o con i giocatori, ecc... CAUSE DI ESONERO risultati deludenti, deterioramenti dei rapporti con staff tecnico, spogliatoio, direttore, tifoseria cambio dei programmi societari comportamenti gravi dell'allenatore Diversi studi hanno dimostrato che l'esonero di un allenatore non è sempre vantaggioso per una squadra, ma si procede con l'esonero per diversi motivi: Non potendo cambiare i giocatori, si tenta di cambiare le cose cambiando allenatore i dirigenti non vogliono ammettere di aver sbagliato la scelta dei giocatori, quindi scaricano la colpa sull'allenatore Si tenta di dare una scossa psicologica a tutto il team La società non ha voglia di inimicarsi la tifoseria e la stampa sportiva che vedono l'allenatore come problema principale della squadra Per evitare tale situazione, potrebbe essere utile formare un proprio staff tecnico, vicino all'allenatore sia emotivamente che secondo l'aspetto della mission( obiettivi condivisi). Purtroppo non dipende sempre da aspetti e risultati tecnici, l'opinione pubblica ha un grosso peso sulla situazione. é importante che l'allenatore abbia chiaro il suo ruolo e non dimentichi l'importanza delle abilità emotivo-relazionali e dell'adattamento. Non si possono ordinare azioni e comportamenti, bisogna avere una mente aperta, attiva e reattiva, in grado di cogliere tutti gli imput e i feedback che vengono dall'ambiente, per trasformarli in maniera funzionale. POSITIVITà DELL'ESONERO Sebbene sia una battuta d'arresto difficile da elaborare emotivamente, il momento di allontanamento dalla società e dall'ambiente potrebbe essere visto come un momento per chiarire a se stesso gli obiettivi personali e modificarli se ci si rende conto che non appartengono più alla persona. Può essere un momento transizionale che permette di allargare l'orizzonte e l'attenzione ad altre aree di interesse che possono aiutare il soggetto a comprendere i propri limiti e a migliorare aspetti di sé che non gli ermettevano di vivere al meglio il precedente ambiente lavorativo....


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